Informazione
Comunisti di Jugoslavia in Serbia, formazione extraparlamentare di
ispirazione jugoslavista-titoista, marzo-giugno 2000.
Si noti che gli articoli risalgono alla fase politica del governo
socialdemocratico nella RF di Jugoslavia, quindi prima del colpo di
Stato da parte delle destre di Kostunica e Djindjic.
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Cittadini jugoslavi !
Il 23 marzo e' passato un anno da quando vi abbiamo invitato ad opporvi
con noi all'aggressione dell'alleanza NATO. Oggi ci uniamo a voi per
esprimere il dispiacere per il fatto che le nostre, e crediamo anche le
vostre, aspettative siano state tradite, ma non solo per questo.
Quando in quell'occasione abbiamo rivolto un appello a voi ad eseguire
il dovere patriottico verso la propria terra, ai comunisti perche'
militassero in prima linea, lo abbiamo fatto con la convinzione che
l'aggressione NATO alla RFJ fosse un crimine dei paesi capitalisti piu'
sviluppati del mondo, commesso con lo scopo di attuare la politica del
cosiddetto nuovo ordine mondiale che nient'altro e' se non la variante
contemporanea del fascismo. Di questo anche da soli vi siete potuti
convincere durante i 78 giorni di bombardamenti e stragi.
Ci aspettavamo che il vertice politico statale impiegasse tutti i
potenziali disponibili, umani e materiali, con lo scopo di difendere la
integrita' territoriale e la sovranita' del paese, poiche' a questo lo
obbligavano la Costituzione e la fiducia dimostrata loro dal popolo con
il Referendum [sullo status del Kosovo, 1998, ndt].
Purtroppo il Governo attuale neanche in questo frangente ha avuto
abbastanza intelligenza e coraggio per volgere la prontezza e la
volonta' del popolo e dell'esercito a realizzare questo scopo. Con
cio', sia le vostre che le nostre aspettative sono state tradite.
Anche se e' indubbio che, quasi per tre mesi, l'opposizione
all'aggressione ha rappresentato un esempio unitario nella storia
contemporanea della guerra e un incoraggiamento per tutti gli Stati ed
i piccoli popoli, l'attuale vertice statale non puo' essere liberato
dalla responsabilita' per tutto cio' che ha fatto nel Kosovo e
Metohija, per l'occupazione [NATO, ndt] in Kosovo e Metohija e per il
genocidio che attuano i nazionalisti albanesi sulla popolazione non
albanese sotto la tutela e con il beneplacito della NATO e della
missione delle Nazioni Unite.
Da questa responsabilita', inoltre, non possono essere liberati neanche
quei partiti di opposizione che si sono impegnati ad accettare il
diktat di Rambouillet, mentre oggi lavorano per una posizione di
sudditanza.
Cittadini jugoslavi!
La presunta caparbieta' dell'opposizione al governo sulla vittoria e
sulla conservata sovranita' ed integrita' del paese, come anche le
ciarle dei partiti di opposizione sulla democrazia del nuovo ordine
mondiale e sul benessere che offre e porta, sono falsita' e
mistificazioni politiche, dal momento che il Kosovo e' stato occupato,
la popolazione non albanese e' stata cacciata dalle dimore secolari,
mentre cio' che e' rimasto e' esposto al terrore degli estremisti
albanesi, che si attua anche col sostegno delle unita' armate
dell'Alleanza NATO.
Cio' che succede nel Kosovo e' lontano dalla democrazia, e' un fascismo
attuale. I nostri popoli e popolazioni gia' hanno avuto occasione di
sperimentare le loro "forze giovani" non solo nel corso
dell'aggressione dell'alleanza NATO ma anche durante la Seconda guerra
mondiale.
Purtroppo, la nostra disperazione e la nostra tragedia e' maggiore per
il fatto che il governo attuale ci porta all'autoritarismo, ad una
peculiare forma di fascismo, mentre i partiti di opposizione che sono
sulla scena politica non offrono nulla all'infuori del vassallaggio.
Percio' bisogna che sappiamo che la grande maggioranza dei cittadini
non accetta tutte queste cose che propongono.
Cittadini del Kosmet (Kosovo e Metohija)
albanesi, serbi, montenegrini, musulmani, rom, turchi!
La condizione e le relazioni tra le nazionalita' in Kosovo non sono mai
state peggiori. E' stato versato sangue. Nessuno e' stato risparmiato
dal massacro. Sono stati creati caos e disperazione. E' tempo di capire
che a questo vi hanno trascinato i nazionalisti con l'aiuto dei
bugiardi.
Quando la condizione e i rapporti sono giunti all'assurdo, allora anche
i leader nazionali, la KFOR, l'UNMIK, le organizzazioni umanitarie, per
dirla in breve: i creatori del piu' grande male del Kosovo, sono
diventati "preoccupati" per il vostro destino.
Dopo tutto quello che hanno fatto non dovete credere alle loro "buone
intenzioni e promesse" di cui riempiono le pagine della stampa e gli
altri spazi dei media. Il destino del Kosovo e' nelle vostre mani.
Quanto prima tutti, e in primis gli albanesi, i serbi e i loro leader
nazionali, vedranno che la vita comune di tutti nel Kosovo e' una
possibilita' reale e indispensabile, mentre la vita nei cantoni e nelle
riserve non lo e',
tanto prima saranno curate le ferite e sara' superato lo stato di caos
e disperazione. Perche' cio' si realizzi e' necessario porgere la mano
della pacificazione, per dire basta ai nazionalisti e ai leader
nazionali, in primo luogo tra le file degli albanesi e dei serbi,
perche' gli albanesi, i serbi e tutti gli altri ritornino a costruire i
rapporti sulle tradizioni sacre del passato, cosi come hanno fatto Boro
e Ramiz [due giovani, uno serbo l'altro albanese, trucidati dai
nazifascisti, ai quali era dedicato anche il grande complesso sportivo
a Pristina, non a caso fatto oggetto di un attentato da parte dei
neonazisti dell'UCK alleati della NATO, ndt].
Se a forgiare il vostro destino saranno l'UNMIK e la KFOR, i
nazionalisti e i separatisti nelle vostre file, [questa pacificazione]
sara' soltanto una bonaccia di fronte alla nuova tempesta. Il sangue
sara' di nuovo versato in Kosovo. Perche' se avessero voluto, come
dicono, risolvere il problema del Kosovo su basi democratiche non si
sarebbe arrivati alla tragedia.
Cittadini del Montenegro, della Serbia! Serbi e Montenegrini!
I leader nazionali con le loro oligarchie hanno portato le relazioni
tra le due Repubbliche e tra i due popoli al livello piu' basso dalla
loro esistenza. Quotidianamente si registrano reciproche accuse ed
invettive, azioni e reazioni, tutte in funzione del rafforzamento della
posizione delle coalizioni di governo. Le istituzioni della Federazione
sono state sospese, non funzionano o non come dovrebbero secondo la
Costituzione; e' stato interrotto il pagamento fiscale, come mezzo di
pagamento e' stato introdotto il marco tedesco; e' stato posto
l'embargo sulla circolazione delle merci... I rapporti sono stati
portati all'assurdo. Questo lo fanno, lo possono fare gli psicopatici,
personalita' malate di "mania di grandezza", e non dirigenti politici
per i quali l'interesse dello Stato e del popolo dovrebbe essere al di
sopra dell'interesse personale.
In questo "balletto" si sono introdotti anche gli "uomini di lettere",
gli intellettuali di alto rango - accademici ed altri impiegati nelle
Accademie delle Scienze di queste Repubbliche e dintorni, ma anche i
nuovi "duchi di Duklja". "Sognano cose che non possono essere", come
direbbe il popolo. Accusano noi, la LCJ di Tito ed il Comintern perche'
avremmo inventato la nazione montenegrina. Gli uni sostengono che i
montenegrini sono un popolo autoctono, gli altri che i montenegrini
sono serbi. Alcuni li dividono in montenegrini di origine serba e serbi
di origine montenegrina, mentre per altri ancora vale anche il detto
per cui sono i serbi "piu' puri".
A questi signori "di scienza" bisogna dire di smettere con queste e
simili divisioni, perche' sono stati loro a dare battesimo alla grande
tragedia sulle regioni jugoslave. Queste "classificazioni"
e "differenziazioni" non solo non sono scientificamente fondate, ma
sono anche irrazionali. Siamo convinti che la maggioranza sia dei serbi
che dei montenegrini, che dei cittadini di altre nazionalita', non
sostiene queste posizioni dei signori "di scienza", e sarebbero pronti
ad opporsi sia a loro che ai leader nazionali filogovernativi, per
conservare relazioni fraterne tra i due popoli e per impedire la
distruzione anche di questa Jugoslavia.
Lavoratori della Jugoslavia!
In 45 anni nelle regioni della Repubblica Socialista Federativa di
Jugoslavia e' stato costruito il sistema sociale socialista. Il maggior
contributo a questa edificazione lo avete dato voi, lo ha dato proprio
la classe operaia. La distruzione della Jugoslavia, la introduzione del
sistema pluripartitico hanno segnato l'inizio della fine del socialismo
autogestito. E' stata attuata una rapina quale il "passaggio di
proprieta'" [privatizzazione], e sulla base di questo il saccheggio
della proprieta' sociale. Anziche' soggetto, nelle relazioni produttive
e nei meccanismi del profitto, ne siete diventati schiavi - servi della
gleba. Le promesse e le aspettative secondo cui, con la creazione degli
Stati nazionali, con l'introduzione delle relazioni capitalistiche, e
con l'abolizione dell'autogestione, sareste stati meglio pagati, che
sarebbe stata migliore la sanita', la scuola, che tutti sarebbero
vissuti meglio, e' stato il vostro grande inganno e la loro menzogna
riuscita.
Con l'abrogazione della Legge sul lavoro delle cooperative, vostro
apporto attivo nell'organizzazione e nella messa in atto del processo
di produzione, la regolamentazione dei diritti da parte dei partiti al
governo vi ha condotto al "diritto" di lavorare solo fin quando va al
proprietario dell'impresa, fin quando garantite il profitto
al "padrone". Quando avra' avuto tutto, vi dichiareranno un sovrappiu'
tecnologico, il che significa che sarete svalutati, che sarete
licenziati. Se troverete lavoro o meno, questo al datore di lavoro, al
direttore, al "padrone" non interessa. Invece di cio' vi
daranno "magnanimamente" alcune paghe di liquidazione. Cosi' il vostro
diritto al lavoro con i mezzi sociali e' stato sostituito
dall'interesse del padrone di assumere voi (lavoratori) quando gli
serve, con la tendenza di pagare il meno possibile il vostro lavoro.
Vi sono stati limitati i diritti e le possibilita' nel campo della
tutela sanitaria, dell'istruzione, della soluzione del problema
edilizio; e' obbligatoria la partecipazione alla spesa per la cura, per
i medicinali, per l'uso delle conquiste della tecnica. Continuando
questo corso i lavoratori e i poveri moriranno non negli ospedali,
bensi' sulle loro soglie, perche' non potranno pagarsi le cure;
l'istruzione nelle facolta' universitarie e alle scuole superiori gia'
ora e' inaccessibile per i vostri figli. E' accessibile solo ai figli
dei ricchi. Nella soluzione del problema edilizio i datori di lavoro
non hanno alcun obbligo. Le possibilita' che avete di risolverlo
attraverso gli ormai poveri fondi statali sono minime o inesistenti,
e per risolverlo da soli dovreste lavorare circa 50 anni per un
appartamento per 2 persone, impiegando tutte le entrate -
il che e' assurdo di per se'.
Questo fatto, che il padrone o il direttore decidono a loro
discrezione sull'assunzione, sulla paga e sul licenziamento, dice
abbastanza sul vostro basso tenore di vita, sulla vostra poverta' e sui
vostri diritti ridotti. Per questo e' indispensabile che vi creiate
un'organizzazione sindacale indipendente tanto dai partiti attualmente
al governo, quanto dai partiti all'opposizione che hanno una ideologia
retrograda e anacronistica; che combattiate per la restituzione dei
diritti e dei valori a voi sottratti del socialismo autogestito o del
vostro ruolo sociale di primo piano. In questa lotta i comunisti di
Tito saranno in prima linea.
Giovani jugoslavi !
Siete i piu' grandi sconfitti della guerra decennale che ha avuto come
teatro le nostre regioni. Invece dei libri vi hanno dato i kalashnikov
e le granate. Invece delle canzoni avete ascoltato i colpi di
mitragliatrici e cannonate. Avete ucciso e siete stati uccisi senza
sapere perche' e in nome di che cosa.
Siete stati vittime della politica dei leader nazionali, che con il
pretesto di difendere il loro popolo, gli interessi della loro
repubblica, del loro Stato, hanno acceso l'odio e l'intolleranza nei
confronti di altri popoli e popolazioni, il che ha portato alla guerra
civile-fratricida. Il bilancio e' piu' che tragico: centinaia di
migliaia di morti e feriti, con migliaia di invalidi - tra cui la
maggior parte giovani.
Per questo non dovete credere in loro, ma neanche a quelli che offrono
la "democrazia" del nuovo ordine mondiale. Voi non potete essere il
prolungamento del loro braccio, ne' del braccio di chiunque altro.
Dovete seguire il vostro corso, il corso della lotta per la sinistra
sociale, per lo sviluppo di relazioni fraterne e dell'uguaglianza dei
popoli e delle popolazioni, per la tolleranza e per lo stato di
diritto, per un'istruzione e una tutela sanitaria accessibili a tutti,
per espropriare le ricchezze all'elite dei profittatori di guerra.
In nome di questo, non potete permettere che vi dividano secondo
criteri nazionali, sociali o di qualsiasi altro tipo. E' indispensabile
che siate un'organizzazione rivoluzionaria unita di giovani, capace di
cambiare la societa' in meglio. Voi
anche biologicamente siete predisposti a questo - "il mondo si regge
sui giovani", dice un proverbio popolare. Questo potrete farlo se
userete il ricco patrimonio di esperienze rivoluzionarie delle
generazioni giovani precedenti, attualizzandole con il nuovo sapere di
cui sicuramente non siete carenti.
Militari, sottoufficiali, ufficiali e generali dell'Esercito
Jugoslavo !
Non permettete che i nazionalisti vi trascinino nelle guerre e nei
conflitti mondiali come hanno fatto con l'Armata popolare jugoslava.
Non potete tollerarlo. La politica non puo' dividervi dal popolo. Voi
dovete restare i degni successori di quanti hanno partecipato alle
eroiche battaglie a Bregalnica, Cer, Kolubara, a Mojkovac e Carev Laz,
sulla Sutjeska, e sulla Neretva. Voi nel corso della aggressione NATO
avete dimostrato di poterlo essere, poiche', oltre al patriottismo,
avete dimostrato un alto grado di abilita' e capacita' nell'opporvi a
forze armate piu' numerose e piu' moderne. Il fatto che non sia stato
quell'inizio che, probabilmente, con noi avevate atteso e' frutto della
politica della dirigenza statale.
Per non diventare vittima dei "giochi" nazionalistici e della
bruttalita' delle lotte tra partiti, la dirigenza dell'Esercito deve
insistere sullo scioglimento delle formazioni - unita' armate
paramilitari. Dovete chiedere alti mandati su queste formazioni. Questo
e' un presupposto essenziale per conquistare la piena fiducia del
popolo e per impedire la guerra civile.
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Media liberi
MITO E REALTA'
La liberta' dei media e' una delle frasi borghesi predilette. I
liberisti hanno incominciato anche con essa da una decina di anni. Ora
si sono uniti alla campagna ingloriosa dei governi borghesi che hanno
soffocato i media quando ha fatto loro comodo. Con questo hanno
dimostrato come per la borghesia anche i principi costituzionali piu'
sacri servono solo come facciata democratica - quando fa loro comodo
anche come peso inutile - quando li intralciano. Del resto, forse
potrebbero esistere media liberi in una societa' in cui li controlla lo
Stato o il capitale privato ? Di opposizione - si, ma indipendenti no.
Tuttavia, questo non e' un motivo per distruggere i media di
opposizione. Questi non hanno lavorato in maniera professionale,
perche' erano veline dell'opposizione, ma neanche la RTS
[Radiotelevisione Serba] ne' "Palma TV" lo sono stati, in quanto al
servizio dei Socialisti [SPS] e dei Radicali [RSS]. I media di
opposizione non sono neanche patriottici, perche' mostrano come
l'opposizione baci le mani all'imperialismo americano. Ma non lo e'
neanche la RTS che, da un anno, giustifica la vergognosa capitolazione
di Kumanovo. E democratici ed umani non lo sono ne' gli uni ne' gli
altri, perche' per un decennio intero non sono insorti contro le
politiche separatiste e genocide.
Sembra dunque che non vi sia alcuna differenza sostanziale nella guida
e nel programma di questi media. L'unica cosa che gli uni difendono e
gli altri attaccano e' il regime. Cosi' che, se e' giustificata la
repressione di "Studio B", sarebbe ancor piu' giustificata la
repressione della RTS e di "Palma". Forse cosi' i cittadini potrebbero
finalmente pensare autonomamente sui problemi della vita.
Di media liberi si potrebbe parlare solamente se i media fossero di
proprieta' sociale. Allora sarebbero liberati dall'influenza dello
Stato, della amministrazione cittadina o del comune, che non potrebbero
influenzare la loro dirigenza o il loro programma. I lavoratori stessi
eleggerebbero ed esonererebbero la dirigenza, e questa non potrebbe
essere presa per piu' di un quinto da membri dei diversi partiti. Con
questo verrebbe notevolmente diminuita l'influenza dei partiti. In
secondo luogo, i media non sarebbero dipendenti finanziariamente ne'
dallo Stato ne' dal capitale privato, il che e' la prima condizione per
l'indipendenza. In terzo luogo, la concorrenza tra gli stessi media
sarebbe garantita dalla possibilita' di fondare piu' media oppure media
di cui comproprietari sarebbero i giornalisti che in essi lavorano.
Situazione del tutto diversa da quella offerta da governo ed
opposizione, o no ?
(Goranka Bosanac)
(Tradotto da Ivan della redazione di "Voce Jugoslava",
ogni martedi dalle 13:00 a Radio Citta' Aperta)
Dana Rohrabacher e' membro di quell'ala del Congresso statunitense
fortemente legata alla lobby pan-albanese. "The New American" e' un
quotidiano. Il documento che segue e' tratto dalla rubrica delle
lettere di questo quotidiano.
"THE NEW AMERICAN"
LETTERS TO THE EDITOR
In Defense of the KLA
Your article suggesting that I am shilling for the KLA, which you
describe as a bunch of drug dealing gangsters, is - let us say - very
imaginative (see our "Inside Report" item entitled "Rohrabacher Shills
for the KLA," September 24th issue, page 6). Have there been criminal
elements in the KLA [Kosovo Liberation Army]? Yes. Do they dominate
that resistance organization? No. With the logic of The New American,
back in the 1980s we should never have supported the freedom fighters
in various parts of the world who were fighting the Soviet Union.
The central fact is that the overwhelming majority of people living in
Kosovo want to be free of Serb domination. The KLA, made up of good
guys and bad guys, fought Milosevic, Serb strongman and Europe's last
blood-sucking Stalinist. To quote a seven-year-old report on the nature
of the KLA, as your article did, is ridiculous, especially when your
article didn't mention the genocidal war of suppression recently
committed by Milosevic's Stalinist Serb regime.
Finally, yes, even Albanian Muslims, when they are the vast majority,
have the right through the democratic ballot to elect their leaders and
control their own destinies, even if some of them are bad guys. And
when people fight for their right, even if they are a mix of good and
bad guys, we should sympathize with, if not support, those seeking a
representative government.
DANA ROHRABACHER, Member of Congress.
* * * * * * * * * *
THE EDITOR RESPONDS:
THE NEW AMERICA agrees with John Quincy Adams that America "is the
well-wisher to the freedom and independence of all. She is the champion
and vindicator only of her own." In his justly famous Independence Day
1821 speech to Congress, Adams warned that America must not "go abroad
in search of monsters to destroy"; by ignoring this wise advise, we
have given some of those monsters the ability to attack our own
homeland.
Rep. Rohrabacher's letter was dated September 19th, meaning that it was
written after the devastating Black Tuesday attack. The chief suspect in
that crime, former Afghan Muhahideen leader Osama bin Laden, is one of
the "freedom fighters" extolled by the congressman in his letter. We
sincerely hope that this fact would prompt the congressman to reassess
his support for bin Laden's KLA comrades.
New York Times Balkans correspondent Chris Hedges describes the KLA's
leaders as a mix of "die-hard Marxist-Leninists" and "descendants of the
fascist militias" of World War II. We would be indebted to Congressman
Rohrabacher if he would clarify the distribution of "good guys" and "bad
guys" within that unsavory assortment. Nor has the KLA abandoned its
criminal nature: In congressional testimony offered last December, Ralf
Metschke of Interpol described in-depth the continuing role played by
the KLA in heroine trafficking, forced prostitution, and other forms of
organized crime. Both Mutschke and terrorism analyst Yossef Bodansky,
author of the definitive biography of Osama bin Laden, have described
extensive link between bin laden and the KLA.
Rohrabacher's references to the Albanian "majority" in Kosovo are
offered without acknowledging that the majority in question was
created, in large measure, through illegal immigration from the south.
This is a curious omission, given that the congressman represents a
district in California, a state under siege by illegal immigration from
Mexico.
While The New American holds both Milosevic and the KLA in contempt, we
must point out a critical difference between them: Milosevic was a
corrupt, bloodstained, Marxist thug who posed no conceivable threat to
our nation: the KLA are corrupt, bloodstained Marxist thugs with ties
to a terrorist network that just killed some five thousand Americans.
Congressman Rohrabacher's constituents should demand that he explain
his support for the narco-terrorist KLA. - Ed.
(To contact Rohrabacher (R-CA) - tel: 202-225-2415, fax: 202-225-0145,
e-mail: dana@...)
terroristi dal "protettorato" del Kosovo verso la Fyrom.
* "Amnistia per i detenuti dell'UCK!" E' l'ordine di Lord Robertson al
governo macedone. Altrimenti...
* Reports by Scott Taylor (links)
* "Reality Macedonia" web site
---
COSA STA PER ACCADERE IN MACEDONIA?
(a cura di Zivkica Nedanovska)
1. FONTE: "DNEVNIK" di Skopje.
2. TITOLO: Nuova invasione da parte dei terroristi
albanesi.
3. INDICE: Continua l'aggressione dal Kosovo.
4. SITO INTERNET:
http://www.dnevnik.com.mk/default.asp?pBroj=1696&stID=6557
5. NUMERO DI PAGINE: �.
6. DATA: 07/11/01.
Circa 100 appartenenti dell'UCK, bene armati, ieri
verso le 16 sono entrati in Macedonia dal Kosovo,
usando canali gi� collaudati. Stanno stazionando nella
regione di Radusa, rende noto il giornale "Dnevnik" di
Skopje.
Tutti questi avvenimenti vanno messi in relazione con
la riunione tenutasi recentemente a Sipkovica, fra i
terroristi Ahmeti, Dzaferi, Imeri e Hadziredza.
L� sono date istruzioni per un nuovo schieramento sulle
vecchie posizioni militari con l'obiettivo che siano
pronte ed operative per l'offensiva. In questi giorni,
oltre ai nuovi schieramenti delle formazioni
terroristiche, nella regione di Tetovo e Gostivar si
stanno effettuando nuovi reclutamenti, nonch�
preparativi alla lotta in condizioni invernali.
Le forze di sicurezza macedoni sanno da un po' che le
formazione armate albanesi si trasferiscono dal Kosovo
in Macedonia, mentre nei villaggi di Forino, Cegrane,
Celopek e Miletino si fa reclutamento di giovani
albanesi - ha dichiarato Gorgio Trendafilov, ufficiale
del Governo macedone.
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http://www.ansa.it/balcani/fattidelgiorno/20011107165670721/
20011107165670721.shtml
MACEDONIA: ROBERTSON INSISTE SU AMNISTIA PER EX GUERRIGLIERI
(ANSA) - SKOPJE, 7 NOV - Il segretario generale della
Nato, George Robertson, ha insistito con le autorita'
macedoni per dare piena applicazione all'amnista in
favore degli ex guerriglieri albanesi dell'Uck. Giunto
oggi in visita a Skopje insieme al presidente di turno
dell'Osce, Mircea Geoana, Robertson ha avuto incontri
con i rappresentanti macedoni e con i leader dei
partiti politici ai quali ha chiesto anche di votare al
piu' presto la riforma costituzionale contenuta nel
piano di pace.
Un'esortazione che non e' stata accolta dal
responsabile di uno dei due partiti albanesi, Imer
Imeri, capo del Ppd (Partito per la prosperita'
democratica), che insiste nel respingere la
formulazione del nuovo testo del preambolo
costituzionale accettato invece dai due partiti
macedoni e dal Partito democratico albanese.
Il parlamento macedone continua da giorni a discutere
sulla riforma costituzionale cui e' legato il processo
di pace, e si attende che la votazione conclusiva dei
15 emendamenti possa avvenire entro la fine della
prossima settimana. Il presidente dell'assemblea,
Stojan Andov, ha tuttavia ribadito anche oggi al
segretario generale della Nato che se il Ppd non
accettera' di votare il testo del preambolo, lui
blocchera' le procedure parlamentari.
''La nostra priorita' oggi e' la questione
dell'amnistia'', ha dichiarato Robertson ai
giornalisti. Il segretario dell'Alleanza atlnatica non
ha nascosto il timore che la mancata applicazione
dell'amnistia, che dovrebbe riguardare oltre tremila ex
guerriglieri dell'Uck che hanno deposto le armi, possa
innescare nuove violenze. Il ministro dell'Interno
Ljube Boskovski, uno dei ''falchi'' dello schieramento
macedone, oggi per la prima volta ha promesso che non
verranno aperti nuovi procedimenti penali nei confronti
''dei terroristi albanesi''.
Secondo i partiti albanesi, sono oltre 200 gli ex
combattenti incriminati finora dalla procura macedone,
costretta ad agire fino a quando la proposta di
amnistia avanzata dal Capo dello Stato, Boris
Trajkovski, non verra' tramutata in legge.
I ritardi con cui procede il piano di pace continuano
ad alimentare i timori di una ripresa degli scontri
armati. Oggi il ministero dell'Interno ha denunciato un
attacco a un posto di polizia nei pressi della citta'
occidentale di Gostivar e numerose violazioni del
cessate il fuoco da parte di estremisti albanesi.
(ANSA). COR*BLL 07/11/2001 16:56
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REPORTS BY SCOTT TAYLOR FROM FYROM
http://www.epress.ca/vidbb.asp?vod=brd-sr-oct242001-1
Situation Report: Scott Taylor reports from Macedonia
on the ethnic violence in this Balkan Republic.
Interview with Stefan Pendarovski, the National
Security advisor to President Boris Trjkovski
Interview 10/24/2001
http://www.epress.ca/vidbb.asp?vod=brd-sr-oct302001-1
http://www.epress.ca/bbcatview.asp?catid=27
Situation Report: A look into the reasons behind the
current conflict in Macedonia and the remote
possibility of a diplomatic solution. Scott Taylor
talks to Petar Goshov, a member of the ruling party.
Interview 10/31/2001 Broadband Vod
Situation Report: The Macedonian conflict remains
unresolved, and opposition politicians are threatening
to topple their own government, if appeasements are
made to the Albanians. Scott Taylor talks to Strasho
Engelovski, the leader of the radical MAAK party.
Interview 10/31/2001 Broadband Vod
http://www.epress.ca/vidbb.asp?vod=brd-sr-nov72001-1
Situation Report: Macedonia on the Brink. From Skopje,
host Scott Taylor talks to Defence Minister Vlado
Buchkovski about the current state of the Macedonian
military and the tenuous peace agreement with the
Albanian guerrillas.
Interview 11/7/2001 Broadband Vod
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Reality Macedonia web site
http://www.realitymacedonia.org.mk
Please forward the link to everybody you know.
CONSEGNA DI MILOSEVIC AL TRIBUNALE "AD HOC" DELL'AIA DAL PARTE DEL
PREMIER ZORAN DJINDJIC
Subject: SAVEZNI USTAVNI SUD DONEO ODLUKU NA OSNOVU KOJE
MILOSEVIC MORA BITI OSLOBODJEN!
Date: Wed, 7 Nov 2001 01:18:57 +0100
From: "Vladimir Krsljanin"
URGENT: BELGRADE, November 6, 2001
Yugoslav Constitutional Court: DECREE UNCONSTITUTIONAL AND ILLEGAL!
(final decision)
Savezni ustavni sud: UREDBA PROTIVUSTAVNA I NEZAKONITA! (konacna odluka)
Decree of the Federal Government on extradition of Yugoslav citizens to
the so-called Hague Tribunal (ICTY), has been
today finally declared unconstitutional and illegal by the Federal
Constitutional Court. The same Court originally
suspended the Decree on St. Vitus Day (June 28) in the morning and
prohibited any action by anyone which could be
performed on the basis of the Decree. Same day, abduction of President
Milosevic and his delivery to the Hague without
any legal procedure was done by Prime Minister of Serbia Zoran Djindjic
and ICTY/NATO officials. Today's decision of
the Federal Constitutional Court implies Djindjic/ ICTY/ NATO action
criminal.
Uredbu Savezne Vlade o izrucenju jugoslovenskih drzavljana tzv. Haskom
tribunalu danas je Savezni ustavni sud
definitivno proglasio protivustavnom i nezakonitom. Savezni ustavni sud
na Vidovdan ujutru ovu uredbu suspendovao i
zabranio bilo kakve aktivnosti koja bi se na toj uredbi mogla zasnivati.
Istog dana, otmicu predsednika Milosevica i
njegovu isporuku Hagu bez ikakve pravne procedure izvrsili su premijer
Srbije Zoran Djindjic i sluzbena lica Haskog
tribunala, odnosno NATO. Iz danasnje odluke Saveznog ustavnog suda
proizilazi da je ono sto su ucinili Djindjic, "tribunal" i NATO -
zlocin.
Iz jugoslovenskih medija:
From Yugoslav media:
DECREE ON COOPERATION WITH THE HAGUE UNCONSTITUTIONAL, ILLEGAL
BELGRADE (Tanjug) - Yugoslav Constitutional Court declared Tuesday the
decree on cooperation with the International Criminal Tribunal as
unconstitutional and illegal.
The Yugoslav Information Secretariat said that the Yugoslav
Constitutional Court made the decision that the decree was not in
agreement with the constitution of Yugoslavia and the
law on criminal proceedings, by a majority of votes.
SAVEZNI USTAVNI SUD - UREDBA O SARADNJI SA HAGOM JE NEUSTAVNA
BEOGRAD (Tanjug) - Savezni ustavni sud proglasio je u utorak da je
Uredba o postupku saradnje sa Medjunarodnim krivicnim tribunalom
neustavna i nezakonita.
Kako je saopstio Savezni sekretarijat za informisanje, Savezni ustavni
sud doneo je takvu odluku vecinom glasova.
Savezni ustavni sud je, posle vise dostavljenih incijativa, neposredno
po izrucenju bivseg predsednika SRJ Slobodana Milosevica Haskom
tribunalu, pokrenuo procedurru za ocenu
ustavnosti Uredbe, a odluka doneta u utorak je rezultat tog postupka.
Ocena sudija Ustavnog suda SR Jugoslavije
Neustavna Uredba o saradnji s Hagom
(Glas Javnosti)
BEOGRAD (Beta) - Sudije Ustavnog suda SR Jugoslavije ocenile su juce
vecinom glasova da Uredba jugoslovenske vlade o saradnji s Haskim
tribunalom nije saglasna s Ustavom SRJ.
Na sednici, na kojoj su sudije glasale o uredbi, vecinom glasova
ocenjeno je da ta uredba nije saglasna s Ustavom SRJ i Zakonom o
krivicnom postupku. U saopstenju, koje je potpisao vrsilac duznosti
predsednika Saveznog ustavnog suda Milan Vesovic, nije navedeno koliko
je sudija glasalo za, a koliko protiv te odluke. Uredbu o saradnji s
Haskim sudom Savezni ustavni sud privremeno je suspendovao 28. juna, na
dan izrucenja bivseg predsednika SRJ Slobodana Milosevica Haskom sudu.
On je izrucen na osnovu odluke Vlade Srbije.
Pred Saveznim ustavnim sudom 23. oktobra ove godine odrzana je javna
rasprava o ustavnosti Uredbe Savezne vlade o saradnji s Haskim
tribunalom.
U toj raspravi, podnosioci i predlagaci inicijative, odnosno advokati
bivseg predsednika SRJ Slobodana Milosevica, predstavnici SPS-a i JUL-a,
Patriotskog saveza Jugoslavije i grupe profesora Pravnog fakulteta u
Beogradu, ocenili su Uredbu kao neustavnu.
Savezni ustavni sud
Neustavna Uredba o saradnji sa Hagom
(Danas)
Beograd - Uredba jugoslovenske vlade o saradnji sa Haskim tribunalom
nije saglasna sa Ustavom SRJ i Zakonom o krivicnom postupku, ocenile su
vecinom glasova juce sudije Saveznog ustavnog suda. U saopstenju koje je
potpisao vrsilac duznosti predsednika Saveznog ustavnog suda Milan
Vesovic, nije navedeno koliko je sudija glasalo za, a koliko protiv te
odluke. Uredbu o saradnji sa Haskim sudom Savezni ustavni sud privremeno
je suspendovao 28. juna, na dan izrucenja bivseg predsednika SRJ
Slobodana Milosevica haskom sudu. On je izrucen na osnovu odluke Vlade
Srbije. Pred Saveznim ustavnim sudom 23. oktobra ove godine odrzana je
javna rasprava o ustavnosti Uredbe Savezne vlade o saradnji sa Haskim
tribunalom.
Pomocnik saveznog ministra pravde Nebojsa Sarkic u ime Savezne
vlade, ponovio je stav Vlade da Uredba nije u suprotnosti sa Ustavom,
jer je SRJ, kao clanica UN, obavezna da saradjuje
sa Haskim tribunalom, te da je Uredba zasnovana na clanu 16 Ustava SRJ
koji propisuje da je pravna snaga medjunarodnih ugovora iznad saveznih
zakona.
R. D.
To join or help this struggle, visit:
http://www.sps.org.yu/ (official SPS website)
http://www.belgrade-forum.org/ (forum for the world of equals)
http://www.icdsm.org/ (the international committee to defend Slobodan
Milosevic)
http://www.jutarnje.co.yu/ ('morning news' the only Serbian newspaper
advocating liberation)
From: "Rossi Alma" <alma@...>
To: "0 - 0gestore" <alma@...>
Subject: ottobre 2001 - Ritorno dalla Zastava
Date sent: Sun, 4 Nov 2001 19:13:49 +0100
Una delegazione del Coordinamento Rsu e della Cgil di Brescia si è recata alla Zastava di Kragujevac nei giorni 26-27-28-29 ottobre per consegnare le somme relative alle adozioni a distanza attivate a favore dei figli dei lavoratori della Zastava .
La maggior parte delle nuove adozioni portate in questa occasione
(per un totale di lire 40.000.000) sono state raccolte a Padova,
Trieste e Firenze.
Assieme alle nuove adozioni sono state portate anche le quote
per i rinnovi di parte delle adozioni attivate l'anno scorso
(sopratutto quelle di Milano, Lodi e Brescia).
Da una verifica effettuata con i delegati della Zastava risulta che,
pur tra mille difficoltà, sono 1.400 le adozioni fino ad ora attivate
(600.000 per adozione) con quelle avviate anche in Piemonte,
Puglia, Emilia, Lazio, e dalla FIOM di Lecco.
La situazione che abbiamo trovato è peggiore
di quanto abbiamo visto le precedenti volte.
Le conseguenze dell'embargo e della guerra pesano
su tutti i lavoratori della Jugoslavia come un macigno
sempre più grande e pesante da sopportare:
- La speranza di ricostruzione delle fabbriche bombardate
è ormai una chimera sempre più difficile da conquistare.
La subordinazione economica imposta dall'occidente
e sostenuta dal quadro politico Jugoslavo si manifesta nello
smantellamento delle poche risorse industriali disponibili,
nella privatizzazione di quanto può essere appetibile al capitale
ed alla finanza occidentale (attività e mercati). Il risultato è
(ad esempio per la Zastava) il licenziamento dei lavoratori
(15.000 per ora sui 36.000), l'inoccupazione e la precarietà
di chi rimane, costretto alla massima flessibilità ed alla riduzione
della paga (mediamente chi riesce a lavorare percepisce
70/80.000 al mese, chi rimane "disponibile" e non è ancora
stato licenziato, percepisce un'assegno (come se fosse in Cig)
di 18.000 al mese.
La stragrande maggioranza dei lavoratori è tutt'ora disoccupata
e le poche e precarie occasioni di lavoro sono all'insegna
di un quadro iperliberista, senza diritti e tutele.
Di contro il Governo favorisce per legge l'importazione
delle auto usate tutto a scapito delle possibilità produttive
(che si potrebbero rilanciare nonostante le distruzioni)
della produzione interna.
- L'allentamento dell'embargo si è trasformato sopratutto
in occasione di arricchimento per la speculazione privata
a discapito di un servizio pubblico ormai marginalizzato
ed avviato allo smantellamento dalla stessa classe politica
Jugoslava che ha accettato anche in questo campo
la totale privatizzazione.
Per esempio il servizio sanitario non riesce a reperire e distribuire
i medicinali necessari mentre questi sono in abbondanza
nelle farmacie private che le vendono a prezzo pieno
(per chi le può comprare).
- Il Governo ha avviato una serie di interventi (di risanamento ...!? )
che colpiscono essenzialmente i lavoratori e le fasce più deboli.
Tra gli ultimi provvedimenti Governativi la riduzione delle tutele
per assenze in caso di maternità e malattia, lo smantellamento
dei contratti di lavoro, la liberalizzazione delle assunzioni a tempo
determinato, la privatizzazione degli uffici di collocamento,
e la riduzione dell'agibilità sindacale di cui si vuol comprimere
sopratutto l'autonomia dal quadro politico.
E' stata abolita la proprietà di azioni da parte dei lavoratori
(ultimo residuo della politica di Tito) e tutto il potere torna nelle mani delle classi dirigenti aziendali che non devono più rendere conto
delle loro scelte ai lavoratori.
Salari e pensioni sono ridotti per legge mentre di contro
la nuova gestione privata di gas, luce ed acqua pretende il pagamento
delle bollette (non più in regime di prezzo amministrato e calmierato
ma a prezzo libero) anche di quelle arretrate (congelate in parte
durante i periodi di embargo e guerra) pena il taglio dei servizi
a chi non può pagare.
- Del fiume di aiuti occidentali di cui si sente parlare in occidente
non si vede nulla. Quello che arriva è destinato a sostenere
la propaganda politica e l'apparato delle forze e delle
amministrazioni filo-occidentali. La popolazione continua
ad impoverirsi mentre si rafforza una nuova ed arrogante burocrazia
che cerca ormai di controllare e ridurre a se anche le organizzazioni
sindacali, dividendole e spaccandole in sindacatini di parte (legati
alle varie correnti del DOS). Solo alla zastava sono ormai 7 i sindacati
inventati di sana pianta, accanto a quelli storici ("indipendenza",
sindacato minoritario su posizioni più radicali presente sopratutto
nel reparto zastava che costruisce fucili da caccia (non bombardato),
e il sindacato autonomo Zastava, maggioritario che raccoglie ancora
il 90% delle iscrizioni tra i lavoratori, e presente sopratutto nei reparti auto e camion, quelli interamente distrutti dalle bombe).
Per questo il sindacato autonomo Zastava rimane esposto
ad un'attacco che rende sempre più difficile la sua azione.
Un esempio è il tentativo da parte della direzione aziendale Zastava
di ridurre l'impatto che la campagna di adozioni a distanza
ha sui lavoratori della Zastava.
Grazie alla solidarietà dei lavoratori Italiani, i lavoratori della Zastava riescono a ridurre gli effetti di una frantumazione della loro unità attorno all'insediamento industriale e contro i tentativi del suo
definitivo smantellamento. Anche grazie a questa solidarietà
il sindacato, in Zastava, riesce a rimanere un importante riferimento
per i suoi lavoratori ed a frenare processi di esodo e migrazione,
di riduzione della presenza organizzata del sindacato in fabbrica.
Ciò riduce la mano libera che la nuova direzione aziendale vorrebbe
avere nella gestione dei processi di liquidazione, chiusura e
privatizzazione di ciò che rimane appetibile per il capitale occidentale.
Questo atteggiamento si manifesta in diversi modi. Ultimi esempi
sono il licenziamento di una lavoratrice zastava che seguiva
e gestiva dal punto di vista amministrativo la campagna adozioni
(ciò nonostante questa continua la sua attività come volontaria,
anche se licenziata) e la precarietà in cui è oggi costretta a lavorare
l'unica altra lavoratrice che con fatica gestisce il progetto
e che fa da interfaccia alle iniziative che partono dall'Italia.
In occasione dell'ultima visita della Fiom di Lecco che doveva
distribuire le sue adozioni, l'azienda non ha concesso neppure
la saletta per le assemblee in cui si procedeva solitamente alle
consegne. Le consegne sono state fatte all'aperto, nel cortile.
Contro il progressivo smantellamento delle normative contrattuali
e di legge che normano i rapporti di lavoro, contro il peggioramento
delle condizioni di vita e di lavoro, per impegni certi sulla
riorganizzazione delle attività industriali al fine di un loro salvataggio e rilancio, si sono realizzati tra mille difficoltà scioperi e manifestazioni, ed altri sono in programma.
Ma rimane la difficoltà di una lotta condotta con scarsa efficacia
(è difficile incidere quando la produzione è già ferma di per se a
causa dei bombardamenti) anche per il totale silenzio del Governo
e delle controparti aziendali che sembrano non voler legittimare
alcun sindacato, alcuna iniziativa, che si muove esplicitamente
in termini di critica alla loro politica..
Una lotta peraltro condotta in estrema solitudine anche per la scarsa
attenzione che viene loro prestata dalle grandi organizzazioni sindacali
Europee incapaci di vedere come il liberismo e la globalizzazione,
come l'attacco ai diritti dei lavoratori ed ai sindacati stia distruggendo (non solo in Jugoslavia ma anche in Bosnia, Croazia e Slovenia) quella "carta dei diritti" che a Nizza è stata presentata come carta d'idendità di una europa democratica, e che il sindacato Europeo celebra come conquista fondamentale.
La solidarietà che con le adozioni a distanza, nonostante tutto,
si riesce ancora a tenere attiva, è sempre più la sola cosa che aiuta
concretamente questi lavoratori a resistere ed a ridare prospettiva
alla necessità di un sindacato forte ed autonomo.
Oltre all'aiuto economico, delle adozioni, conta sopratutto l'aiuto morale che questa iniziativa produce su questi lavoratori. Il non sentirsi abbandonati e dimenticati da loro la forza di provare a credere
che stare assieme e difendere la loro rappresentanza ed il diritto
di averla è una lotta ancora possibile.
Posso dirvi che questo aspetto non è da sottovalutare.
Abbiamo girato per una Kragujevac deserta, quasi una città morta.
Nessuno in giro, negozi vuoti. Neppure subito dopo la guerra
abbiamo visto tanta desolazione. Ma abbiamo visto anche tanta
riconoscenza e convinzione che, nonostante il Governo, nonostante
questa desolazione, se questi lavoratori saranno compresi ed aiutati,
se riusciranno a non essere dimenticati, qualcosa di importante
si possa ancora fare.
Siamo in pochi a continuare su questa strada.
I sindacati Italiani sono sordi ed assenti.
I miliardi ricavati dalla trattenuta per l'ora di solidarietà col Kosovo, non si sa come siano usati e spesi, non si sa a chi sono consegnati e per fare cosa.
Sicuramente non una lira è andata ai lavoratori della Jugoslavia
colpiti dai bombardamenti e che lottano oggi per difendere
la possibilità di avere un forte sindacato e per una prospettiva
di lavoro e di salario.
I nostri sindacati balbettano parole incomprensibili sulla guerra,
penzolano tra interventismo e preoccupazione, non riescono a dire
un NO alla guerra. Non l'hanno detto per la Jugoslavia, non riescono
ancora a dirlo per l'Afganistan.
Ma le vittime di quella guerra, i lavoratori, le loro famiglie, i pensionati, ancora ci guardano. Hanno cercato, inascoltati, la solidarietà dei nostri sindacati che avevano invece come unica e stupida
preoccupazione quella di non confliggere con le politiche dei nostri
governi, ma hanno trovato quella dei lavoratori.
Oggi è tutto più difficile.
Non facciamo venire meno la speranza e rilanciamo la campagna
di adozioni a distanza per le famiglie dei lavoratori della Zastava.
Anche questo è lotta contro la guerra, contro un liberismo selvaggio,
contro una deriva sindacale che non riesce più neppure a manifestare
solidarietà alle vittime della guerra, ai lavoratori.
Per sostenere la campagna di adozioni Vi proponiamo di organizzare
iniziative di presentazione nelle vostre realtà e territori.
Vi proponiamo di traguardare una iniziativa per la prossima primavera.
Un' incontro tra le famiglie dei lavoratori Italiani che hanno avviato
una adozione e quelle della Zastava di Kragujevac.
Un'incontro da organizzare dentro la loro fabbrica.
Una giornata di incontro e di festa, in cui confrontarci, divertirci,
per far sentire anche fisicamente che questi lavoratori non sono
stati ne dimenticati ne abbandonati.
Oltre che con la raccolta delle adozioni, è possibile sostenere il progetto organizzando la vendita di un CD realizzato in occasione di un concerto di solidarietà tenutosi a Marghera il 15 luglio 2000.
E' disponibile anche una cassetta video da proiettare che presenta
l'iniziativa e la illustra nel quadro della lotta contro la guerra.
Per informazioni alma@...
ciao
Alma Rossi - email - alma@...
indirizzo email del coordinamento RSU - coord.naz.rsu@...
indirizzo internet del Coordinamento RSU - http://www.ecn.org/coord.rsu/
---
Questa lista e' curata da componenti del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ).
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente
le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
solo scopo di segnalazione e commento ("for fair use only").
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BELGRADE, Nov. 5 (Beta) - UNMIK head Hans Haekkerup
and Coordinating Center for Kosovo chairman Nebojsa Covic
signed a joint document on Kosovo in Belgrade on Nov. 5.
The documents confirms the basic principles outlined in U.N.
Security Council Resolution 1244 and reaffirms its provisions
related to security, human rights, and the return of displaced
persons and refugees.
The signers of the document said they were determined to "be
active in eliminating the justified concern felt by Serbs and
other ethnic communities in Kosovo and Metohija."
The future of Kosovo, according to the document, cannot be
altered "by any action, including interim self-government
institutions." It also boosts the number of international judges
and prosecutors in Kosovo's judiciary.
Covic called the document "Serbia's and Yugoslavia's return to
Kosovo," adding the the most powerful countries of the world
and U.N. Secretary General Kofi Annan had guaranteed in it that
Kosovo would not become an independent state.
The signing ceremony was attended by Yugoslav President
Vojislav Kostunica, Yugoslav Prime Minister Dragisa Pesic,
Yugoslav Deputy Prime Minister Miroljub Labus, Yugoslav
Ethnic Minority Minister Rasim Ljajic, and Serbian Interior
Minister Dusan Mihajlovic.
Covic said, speaking of Serb participation in elections in Kosovo
on Nov. 17, that the Yugoslav delegation "has succeeded in
eliminating the arrogant stance visible among international
community representatives at the beginning of the
negotiations."
"Now it is up to Albanian leaders to tell their people that they
have been lying to them about an independent Kosovo," said
Covic, adding that he expected problems in both Kosovo and
southern Serbia.
DRAFT UNMIK - FRY COMMON DOCUMENT
Belgrade, 5 November, 2001
An UNMIK - FRY Common Document has today been adopted,
by the Special Representative of the secretary-general in
Kosovo Mr. Hans Haekkerup and the Special Representative of
the Government of the Federal Republic of Yugoslavia and the
Government of the Republic of Serbia Mr. Nebojsa Covic, who
is also the President of the Coordinating Centre for Kosovo and
Metohija, which
- GENERAL -
1. Confirms the basic principles of United Nations Security
Council Resolution (UNSCR) 1244 (1999) and the shared belief
that the Resolution can only be successfully implemented
through the joint efforts of all concerned parties. It is in the
interest of all parties to do their utmost to promote the
objectives of the Resolution and to consider the concerns of
other parties and to strive to resolve them through cooperation.
2. Reaffirms the obligations stipulated in UNSCR 1244 on
security and human rights, the return of all displaced persons
and refugees as well as the unchallenged authority of UNMIK to
implement UNSCR 1244 and confirms that all communities in
Kosovo have the same rights and that UNMIK shall support
these rights.
3. Affirms our determination to address actively the justified
concerns of the Kosovo Serbs and other communities in Kosovo
and firmly commits to continue to address these, so that all
communities will be able to fully rely on the prerequisites and
principles underpinning the international effort in Kosovo.
Non-discriminatory treatment for all the citizens represents the
basis for a multi-ethnic, multi-religious and multi-cultural
Kosovo.
4. Promotes the protection of the rights and interests of
Kosovo Serbs and other communities in Kosovo, based on the
principles stated in UNSCR 1244, including the sovereignty and
the territorial integrity of the Federal Republic of Yugoslavia, as
well as in the Constitutional Framework for Provisional
Self-government.
5. Reaffirms that the position on Kosovo's future status
remains as stated in UNSCR 1244, and that this cannot be
changed by any action taken by the Provisional Institutions of
Self-government.
6. Welcomes the recently established cooperation between
UNMIK on one side and the Federal Republic of Yugoslavia,
through the Coordination Centre for Kosovo, on the other.
Affirms the establishment of a high-ranking working group
under the authority of the SRSG, which will comprise of
representatives of the FRY on the one hand, and
representatives of UNMIK, including the Provisional
Self-Government Institutions on the other. This group shall
provide for a continued and sustainable cooperative approach
covering areas of mutual interest and common concern in order
to secure a timely and regular consultation and coordination.
The high-ranking working group can establish working bodies
within specific areas of mutual interest.
7. Reiterates the commitment of solving the fate of the
missing persons, and points out that this open wound of all
communities can only be healed through cooperation and sharing
of information.
8. Honors the indisputable right of displaced persons and
refugees to return to their homes and assures that the
irreversible process has begun.
9. Warmly welcomes the extensive participation of all
communities in the process of registration and supports the
aspiration that no one should be denied the benefits of
democracy.
10. Stresses that the next stage in the process is to promote
the development of democracy, security and prosperity and that
the election presents an opportunity for a new democratic start
with the establishment of the substantial Self-government and
the basis for an open dialogue on a shared regional and
European future, which
will require cooperation between all communities in Kosovo
and between democratically elected leaders in Kosovo, the
Republic of Serbia and the Federal Republic of Yugoslavia.
11. Strongly recommends the Kosovo Serbs to actively engage
in the future of a multiethnic Kosovo by participating in the 17
November election and the institutions of the Provisional
Self-government.
- SPECIFIC AREAS OF ENGAGEMENT AND COMMON
INTEREST -
Security, Protection and Freedom of Movement The
ensuring of security for all communities is the key condition for
a multiethnic Kosovo. It is necessary to enhance the level of
general security and protection of vulnerable persons,
settlements, communications and cultural sites and property,
and full freedom of movement in Kosovo.
Recognizes the need for enhanced cooperation between
UNMIK, the Federal Republic of Yugoslavia, and the Republic
of Serbia to increase freedom of movement at administrative
boundary crossing points between Kosovo and areas within the
Federal Republic of Yugoslavia and agrees to increased
operational coordination and security at these locations.
Recognizes UNMIK's commitment to increase freedom of
movement through the issuance of free license plates to Kosovo
Serbs, as well as the planned establishment of a train service
and transport from Kosovo throughout the FRY.
Missing Persons
Reiterates the commitment of solving the fate of the
approximately 4,000 missing persons from all communities, and
to that end, UNMIK agrees to, by 31 December 2002,
investigate all non-surveyed gravesites in Kosovo and
undertake exhumations of all human remains, and to process,
through DNA testing and ante- and post-mortem data, 1,250
unidentified human remains held throughout Kosovo with a
view to their identification and return to family members.
Recognizes that the exhumation and identification program is
only part of the activities related to missing persons, thus
obliging UNMIK and FRY authorities to cooperate in full
transparency and to share all relevant data and information.
This cooperation shall also include work on gravesite locations.
Return of Refugees and Displaced Persons
Honoring the indisputable right of displaced persons and
refugees to return to their homes, UNMIK will establish as a
priority an Office of Return under the direct supervision of the
SRSG, acting as the operative, coordinating body for the
furtherance of the process, including by suggesting a new plan
for returns covering 2002-2003. In the process all relevant
actors shall be represented, including, as appropriate, from the
Provisional Institutions of Self-government, IDP and refugee
communities as well as host area authorities with a view for
appropriate facilitation. The fragile process must be sustainable
and considerable measures will be taken to ensure the safety of
the returnees. This key issue shall be given priority and the
Provisional Institutions of the Self-government are expected to
support returns actively.
Reaffirms the right for refugees and internally displaced
persons to recover their property and possessions and
acknowledges that the restitution of property or compensation is
crucial to the return process. Donor support, through established
mechanisms, from the international community, and the FRY, is
key to the return process.
Property Rights
Fully recognizes the inalienable right to private property as one
of the cornerstones of a democratic society and reiterates the
firm determination to reinstall property to their legal owners
when this is not the case. Recalling the claim process till now,
UNMIK undertakes to improve the processing of claims.
UNMIK shall identify practical solutions for the implementation
of decisions made by the Housing and Property Claims
Commission and commits to the opening of offices in Serbia this
year and in Montenegro early next year in order to facilitate the
filing of claims by internally displaced persons. The claims
intake deadline will be prolonged to 1 December 2002.
Protection of Cultural Sites and Property
Confirms the will to apply the relevant provisions of the
Hague Convention (1954) regarding the protection of cultural
sites and property in Kosovo.
Judiciary
Recognizes that in order to address in an unbiased manner
issues related to inter- ethnic criminal activities, there is a
need to expand the number of international judges and
prosecutors within the Kosovo judiciary. UNMIK will double
the numbers of international judges and prosecutors within the
next six months, ensure the consideration of their use in serious
inter-ethnic criminal cases, and promote active cooperation
between the Kosovo judiciary, whether local or international,
and the Serbian and Yugoslav judiciary.
Confirms the commitment of UNMIK to the creation of a
multi-ethnic judiciary in Kosovo, which shall enjoy the trust of
all communities, and, to that end, agrees to the immediate
consideration for appointment of Kosovo Serb judges and
prosecutors within the Kosovo judiciary and to provide
adequate security for the proper discharge of their
responsibilities.
Reiterates UNMIK's commitment to ensure access to the
Kosovo courts by the Serb population and, to that end, UNMIK
agrees to immediately create and staff a new unit within the
UNMIK Department of Justice that will be responsible for
furthering efforts in this area by focusing resources and
personnel on issues of accessibility to the
courts and the employment of Serbs and other non-Albanians
within the Kosovo court system.
Affirms that there is a need to increase the number of
Kosovo Serbs employed by the Kosovo Correctional Service, and
to that end, UNMIK agrees to the immediate consideration for
employment of Kosovo Serb applicants within the Kosovo
Correctional Service.
Agrees that a joint working group including participants
from UNMIK and the Federal Republic of Yugoslavia will
review cases of serious crimes allegedly committed by Kosovo
Serbs, in which international judges and prosecutors did not
participate, in order to alleviate concerns of ethnic bias.
Confirms that the Kosovo Albanian detainees held within
the prisons and detention centers of the Republic of Serbia for
offenses that they are alleged to have committed in Kosovo
should, after a review of their cases according to international
standards, be transferred to Kosovo and the authority of the
UNMIK prison system as soon as possible.
Police Cooperation
Recognizes that the fight against crime and criminal
organizations is an area of mutual concern, particularly in the
areas of trafficking of drugs and women, money laundering and
smuggling of weapons and that it must be addressed through an
enhanced level of coordination and cooperation, which will
include the sharing of information relevant to criminals and
criminal organizations and regular monthly meetings of a joint
committee between UNMIK, the Federal Republic of
Yugoslavia and the Republic of Serbia.
Action against Terrorism
Undertakes, within the framework of police cooperation, to
combat terrorism destabilizing regional security and confidence
building efforts.
Development of the Kosovo Police Service
Firmly reiterates the commitment to continue to develop and
strengthen the Kosovo Police Service so that all communities
can confide in a professional, multiethnic and inclusive police
force, with the primary objective to serve and protect the rights
of all the people of Kosovo, and further commits to prioritize the
recruitment of more Kosovo Serbs, especially from the northern
part of Kosovo.
Multiethnic Civil Service
Commits to continue to develop a multiethnic and multilingual
Civil Service in Kosovo that shall be recruited from all
communities in order to reflect the multiethnic character of
Kosovo and which will be secured by implementing
non-discriminatory personnel policies in all areas and levels.
The Civil Service will meet high standards of accessibility,
equal treatment and professionalism and UNMIK confirms that
the representation of Kosovo Serbs shall be closely
proportionate at all levels to their representation in the
Assembly.
Local Government
Commits to promote increased Kosovo Serb participation in
the institutions and administration of Kosovo. UNMIK will also
delegate further competencies to the municipal level and
thoroughly reassess, and if necessary adjust, the Kosovo Serb
representation in each municipality, as well as the operation of
local community structures
in order to promote inclusiveness.
Education
Ensures that the Kosovo Serb community will have access
to education in their own language from primary school to
university. The educational curricula will make the Kosovo Serb
educational structures adequately compatible with the Serbian
education system and labour market requirements.
Information and Media
Undertakes to further develop the dissemination of
information, including from the FRY, and media targeted at the
Kosovo Serb community. This may include the establishment of
more independent TV and radio stations.
Mr. Hans Haekkerup Dr Nebojsa Covic
Special Representative of Special Representative of the
the secretary-general of President of the Federal Republic
of
the United Nations for Yugoslavia and the Government of
the
Kosovo Republic of Serbia
KOSOVO INSTITUTIONS' POWERS LIMITED
PRISTINA,Nov 6 (B92)- The UNMIK chief Hans Haekkerup
confirmed last night in Pristina that the Joint Document of
UNMIK and Federal Republic of Yugoslavia signed yesterday in
Belgrade clearly stipulates that the future temporary institutions
in Kosovo will not have the authority to proclaim the province's
independence.
However, he added that both the Belgrade agreement and the
UN Security Council Resolution 1244 are neutral in defining
Kosovo's future status, thus that no options are ruled out.
Haekkerup said that the international community and the UN
Secretary General Kofi Annan personally welcomed the signing
of the Joint Document.
Emphasizing that the Yugoslav President Vojislav Kostunica
and the Yugoslav and Serbian governments had decided to urge
the Kosovo Serbs to participate in the provincial elections,
UNMIK chief said the Belgrade democratic authorities deserve
to be praised for their cooperation that will have positive
influence on all ethnic communities in Kosovo
KOSOVO SERB LEADERS REJECT ELECTION
PARTICIPATION
GRACANICA, Nov. 5 (Beta) - Political representatives of most
Kosovo Serb organizations voted at a meeting in Gracanica on
Nov. 5 against participating in elections that will be held in
Kosovo on Nov. 17 despite recommendations issued by the
government in Belgrade and a joint document signed by UNMIK
and Yugoslav officials.
The boycott decision was made by Serb Resistance Movement
president Momcilo Trajkovic, Democratic Party vice president
Marko Jaksic, Socialist Party of Serbia regional chapter
chairman Dobrosav Radovic,
Democratic Party regional chapter chairman Zlatibor
Djordjevic, and Milan Ivanovic, an official representing Serbs
from northern Kosovo.
The meeting was not attended by representatives of the
Coalition for Return and Raska-Prizren diocese Bishop
Artemije of the Serb National Council of Kosovo and Metohija.
The Kosovo Serb leaders said: "We understand the state
leadership's recommendations, but the agreement between
UNMIK and Belgrade is unacceptable because it does not
guarantee even basic conditions for Serb participation in the
elections and, ultimately, separates Kosovo Serbs from Serbia
and Yugoslavia."
They said they hoped that the government in Belgrade and
representatives of the international community would not
pressure or blackmail Serbs to vote.
DOS LEADERS TO ENTER ELECTION CAMPAIGN FOR
KOSOVO ELECTIONS SOON
BELGRADE, Nov. 5 (Beta) - On the evening of Nov. 5,
members of the Kosovo Coordination Center didnot discuss the
list of candidates of the Coalition for Return, who will represent
Kosovo Serbs in the upcoming Kosovo elections. Still, they said
that the election campaign would be very short and very
efficient.
"All DOS leaders will be in Kosovo for the next two weeks,"
until the general elections in Kosovo, participants of the
meeting told BETA.
They said that the question of candidates for the Coalition for
Return was to be discussed at the next meeting of the Kosovo
Coordination Center, which could be held as early as Nov. 6.
According to earlier announcements, there should be 60
candidates on the ticket of the Coalition for Return.
AHTISAARI ON KOSOVO ELECTIONS
BELGRADE, Nov 5 (Tanjug) - Considering the dangerous
security situation of Kosovo Serbs and the lack of their freedom
of movement in Kosovo-Metohija, it is understandable why
many wonder if minimal conditions have been fulfilled for
forthcoming elections, the Belgrade daily Danas on Monday
quoted former Finnish president Martti Ahtisaari as saying.
Ahtisaari, who is also president of the international crisis group
managing board, said in an article published in this daily that
Kosovo Serbs feared they would victims of hostile repression by
ethnic Albanians once they returned home, and added that,
unfortunately, their fears were quite justified.
According to Ahtisaari, the elections are an opportunity for
Kosovo Serbs to confirm their role in the province's future and
to take part in its development.
---
Questa lista e' curata da componenti del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ).
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E' morto stamani nella sua casa di Ferrara, Corrado Di Giacobbe, 24 anni, il caporalmaggiore degli alpini malato di linfoma di Hodgkin che era stato in missione in Bosnia nel 1997 e nel
1998. Lo ha reso noto il maresciallo Domenico Leggiero, dell'osservatorio per la tutela dei diritti degli appartenenti alle forze armate e di polizia, l'organismo che per primo si è occupato
della cosiddetta 'sindrome dei Balcani'.
"Di Giacobbe, il cui caso è noto da tempo, aveva ricevuto solo una decina di giorni fa - spiega Leggiero - l'invito da parte della commissione Mandelli (che indaga sulla presunta
contaminazione da uranio impoverito) di presentarsi a Roma per una visita. L'appuntamento era fissato per l'11 novembre, ma non ha fatto in tempo".
Tratto da: "La Repubblica" online, 6/11/2001
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osiromasenim uranijumom
("La Repubblica", rimski dnevnik, 6. novembra 2001.)
Prema saopstenju Domenika Ledjera iz Observatorije za zastitu prava
vojnih lica i pripadnika policije, u svom domu u gradu Ferara,
preminuo je jutros Korado Di Djiakobe, star 24 godine, po cinu visi
kaplar u sastavu Alpinaca.
Bolovao je od Hodgkinovog linfoma a u Bosni je boravio 1997. i 1998.
Mada je njegov slucaj odavno poznat, Korado je tek pre desetak dana
dobio poziv da svedoci pred Komisijom Mendeli. Trebalo je da se javi
11. novembra, ali je njegova smrt ocigledno preduhitrila pomenutu
Komisiju, zaduzenu da razmotri sve slucajeve gde postoji sumnja na
balkanski sindrom, odnosno na trovanje osiromasenim uranijumom.
(Olga)
*** ANALISI
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1335
Emil Vlajki
Mon 10/8/2001
"La demonizzazione dei serbi" - un libro in inglese ed in serbocroato
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1346
From SPS: Proposal for a Balkan Convention
Sun 10/14/2001
Contro la politica occidentale del "divide et impera", l''SPS propone una "Convenzione balcanica"
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1367
GYULA THüRMER (HUNGARIAN WORKERS' PARTY)
Wed 10/24/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1371
L'espansione della NATO ad Est: il caso dei Balcani
Fri 10/26/2001
*** TALIBAN-CIA CONNECTION
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1336
OSAMA BUSHLADEN (2 - 1/2)
Thu 10/11/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1337
OSAMA BUSHLADEN (2 - 2/2)
Thu 10/11/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1358
OSAMA BUSHLADEN (3)
Wed 10/17/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1352
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1353
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1354
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1355
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1356
Documents on Al-Qaida
*** BALKAN-BIN LADEN-NATO CONNECTION
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1340
Bin Laden a spasso nei Balcani (5)
Fri 10/12/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1357
Bin Laden a spasso nei Balcani (6)
Wed 10/17/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1388
HOLBRUK I BIN LADEN NA ZAJEDNICKOM POSLU
Tue 10/30/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1392
Bin Laden a spasso nei Balcani (a braccetto con Hoolbroke)
Wed 10/31/2001
*** IL PROTETTORATO BOSNIACO
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1350
L'histoire de la « Mesa Selimovic », unité musulmane independante
Wed 10/17/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1360
Dopo aver fatto la Bosnia a pezzi, Izetbegovic lascia
Fri 10/19/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1361
Ambasciatori in Bosnia: alcune note sul sig. Miller
Fri 10/19/2001
*** VERSO LO SQUARTAMENTO DELLA MACEDONIA
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1359
Per conoscenza, da Forum Donne PRC
Thu 10/18/2001
Sull'invio delle truppe di occupazione italiane
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1348
F-FYROM: Ex-Repubblica Ex-Jugoslava (1)
Mon 10/15/2001
Documentazione sui rapporti di collaborazione tra terrorismo panalbanese ed Alleanza Atlantica
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1351
Former-Fyrom (2)
Wed 10/17/2001
Documentazione sui rapporti di collaborazione tra terrorismo panalbanese ed Alleanza Atlantica
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1366
Former-Fyrom (3)
Mon 10/22/2001
Documentazione sui rapporti di collaborazione tra terrorismo panalbanese ed Alleanza Atlantica
*** "STATO INDIPENDENTE CROATO"
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1342
Varie dalla Croazia
Sat 10/13/2001
Privatizzazioni, polemiche, neonazismo
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1347
Il potere temporale della Chiesa in Croazia
Mon 10/15/2001
La Chiesa Cattolica presenta il conto
*** LA "NUOVA SERBIA" ANTIOPERAIA E REVISIONISTA
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1341
Conversazione con Stevan Mirkovic
Fri 10/12/2001
Sulla attuale situazione nella RFJ alla vigilia di nuove secessioni
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1343
"La mia Serbia e' qua"
Sun 10/14/2001
La ghettizzazione dei serbi a Prizren, nel Kosovo "protettorato"
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1344
Magna-magna
Sun 10/14/2001
Al via le privatizzazioni - purche' l'acquirente sia straniero!
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1365
Svilanovic all'UNESCO
Mon 10/22/2001
La RFJ e' membro dell'ONU, ma l'ONU cosa fa per la RFJ?
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1369
Lavoratori in piazza a Belgrado
Wed 10/24/2001
Contro la nuova legge sul lavoro e contro la svolta iperliberista
*** LE "FOSSE ARDEATINE" DELLA SERBIA
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1363
21 ottobre 1941
Sun 10/21/2001
Una ricostruzione del massacro nazifascista delle "Sumarice", a Kragujevac
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1364
Ognuno lieto della propria aurora
Sun 10/21/2001
"Fiaba cruenta", di D. Maksimovic - poesia sul massacro delle Sumarice
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1376
Una grande lezione di Storia
Sat 10/27/2001
Resoconto della celebrazione dell'anniversario delle "Sumarice"
*** IN CERCA DI GIUSTIZIA PER L'AGGRESSIONE
CONTRO LA JUGOSLAVIA
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1389
Anche la Cassazione archivia le denunce
Tue 10/30/2001
La Cassazione sancisce l'impunita' dei governanti italiani
che ordinarono la partecipazione italiana alla guerra di aggressione
contro la Jugoslavia nella primavera del 1999
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1370
North Atlantic Terrorist Organization (3)
Fri 10/26/2001
I casi della Corte Europea di Strasburgo, della Germania e del DU
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1373
North Atlantic Terrorist Organization (4)
Fri 10/26/2001
Il caso canadese
*** L'AIA: TRIBUNALE ILLEGITTIMO, PROCESSO POLITICO
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1375
Un Tribunale "ad hoc" per assolvere la NATO (5)
Sat 10/27/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1383
L'A.N.S.A. CONDANNA MILOSEVIC
Sun 10/28/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1385
Un processo politico contro Milosevic e contro la Jugoslavia
Mon 10/29/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1386
Processo politico (2)
Tue 10/30/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1390
Processo politico (3)
Tue 10/30/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1391
Processo politico (4)
Wed 10/31/2001
*** CAMPAGNA INTERNAZIONALE PER LA
LIBERAZIONE DI SLOBODAN MILOSEVIC
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1380
Lettera aperta al presidente Bush
Sun 10/28/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1362
SLOBO DA (1)
Sun 10/21/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1368
SLOBO DA (2)
Wed 10/24/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1372
SLOBO DA (3)
Fri 10/26/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1374
SLOBO DA (4)
Sat 10/27/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1384
SLOBO DA (5)
Mon 10/29/2001
*** ANTIFASCISMO
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1349
In memoria di Walter Dall'Omo
Wed 10/17/2001
E' morto il comandante "Falco"
*** CILIEGINE / VISNJICE
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1338
Visnjica broj 116
Fri 10/12/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1339
Visnjica broj 117
Fri 10/12/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1345
Visnjica broj 118
Sun 10/14/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1377
Visnjica broj 119
Sat 10/27/2001
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/1379
Visnjica broj 120
Sat 10/27/2001
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Visnjica broj 121
Sun 10/28/2001
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Visnjica broj 122
Sun 10/28/2001
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Visnjica broj 123
Fri 11/2/2001
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dinanzi alla corte del Tribunale "ad hoc" per i crimini commessi sul
territorio della Ex Jugoslavia, L'Aia, 29-30/10/2001
(29/10/2001, pomeriggio, dopo la lettura delle "imputazioni sul
Kosovo")
S.M.:
Quello che abbiamo appena ascoltato dimostra di per se che
l'imputazione è falsa ed è anche la prova che richiedeva il sig.
Robinson rispetto alla faziosità di quella imputazione falsa e del
Pubblico Ministero. E questo per due ragioni. Primo, c'è
un'intenzione precisa di invertire completamente i ruoli giocati
dalle due parti nel conflitto... [a questo punto il microfono viene
spento]
(29/10/2001, dopo la lettura della "imputazione sulla Croazia")
S.M.:
Questa imputazione è il secondo atto del crimine commesso contro il
mio popolo, perchè dichiara colpevole la vittima al fine di
proteggere i veri colpevoli per il crimine contro la Jugoslavia.
E' assurdo accusare la Serbia ed i serbi per la secessione armata
della Croazia, che ha causato una guerra civile, conflitti e
sofferenze per la popolazione civile.
L'imputazione vorrebbe addirittura negare che l'ex leader croato
Franjo Tudjman, che nel suo messaggio al popolo croato disse... [qui
il microfono viene spento]
(30 ottobre 2001)
S.M.:
Io chiedo che voi ripudiate il Pubblico Ministero per ovvie ragioni,
e ne citerò solo due.
La prima. L'abbiamo ascoltata ieri, forte e chiaro, che leggeva
l'imputazione sul Kosovo, che riguarda solamente fatti avvenuti dal
24 marzo alla fine della prima settimana di giugno, laddove, e questo
è il secondo punto, tutto il pianeta sa che è proprio dal 24 marzo
fino alla prima settimana di giugno compresa che la Nato ha commesso
la sua criminale aggressione contro la Jugoslavia.
L'imputazione e ciò che abbiamo udito implicano che la Nato non ha
commesso una aggressione contro la Jugoslavia, ma piuttosto che la
Jugoslavia ha commesso un'aggressione contro se stessa, e perciò le
conseguenze di 78 giorni e 78 notti di bombardamenti sulla
Jugoslavia, durante i quali sono state scaricate 22.000 tonnellate di
bombe causando un altissimo numero di vittime - questi non sarebbero
gli effetti della aggressione della Nato, ma piuttosto gli effetti
dell'aggressione che la Jugoslavia ha commesso contro se stessa.
Questa non è semplice faziosità. Faziosità è una parola troppo
tenera. Quello che abbiamo ascoltato oltrepassa persino ciò che
dovevamo ascoltare da parte del nemico, cioè dal portavoce della
Nato. Quindi è ovviamente un caso di ciò che potreste definire
faziosità totale.
SE la corte può rimanere cieca dinanzi al fatto che dal 24 di Marzo
fino alla prima settimana di giugno è stata commessa un'aggressione,
che il numero delle vittime è stato enorme, che 22.000 tonnellate di
bombe sono state scaricate e che si cerca di scaricare la colpa di
tutto questo sulla Jugoslavia come se essa abbia commesso questi
crimini contro se stessa e che si cerca di assolvere la Nato - ed io
credo che persino una corte illegale come questa debba considerare
questi fatti - se la corte non vuole prendere in considerazione
questi fatti, allora è ovvio che questa non è una corte ma solamente
una parte del meccanismo atto ad eseguire crimini contro il mio paese
e la mia gente.
Se quest'ultimo è il caso, se la corte non intende considerare
nemmeno una parzialità così sfacciata e vuole trascurare una
questione così cruciale come l'aggressione, così da non ripudiare il
Pubblico Ministero per come ha impudentemente presentato falsità e
per come parteggia con l'aggressore, se questo è il caso, e dunque se
la corte è parte dell'ingranaggio, allora per piacere, date lettura
ai verdetti che vi è stato detto di formulare e smettetela di
annoiarmi - facendomi ascoltare per ore testi scritti al livello di
un bambino di 7 anni; per essere più precisi: al livello di un
bambino di 7 anni ritardato. Non mi annoiate, leggete i vostri
verdetti.
Io credo che tutto questo fino ad ora sia stata una farsa. Se si
accetta quello che abbiamo ascoltato ieri, che la Jugoslavia avrebbe
commesso un'aggressione contro se stessa e che per quanto riguarda
questo procedimento non ci sono conseguenze per l'aggressione della
Nato,
tutto quello che segue è un circo.
Ecco perchè io suggerisco che voi formuliate i verdetti
immediatamente, per evitare tutti i problemi procedurali che avete di
fronte.
In secondo luogo desidero dirvi qualcosa ed avvertirvi. Desidero
avvertirvi che questi processi hanno una diretta influenza nello
scatenare il terrorismo nel sud della Serbia. Desidero avvertirvi che
in questi giorni, in queste settimane, in questi mesi terroristi
albanesi nel sud della Serbia tagliano gole, incendiano, stuprano,
picchiano, saccheggiano e fanno tutto quello che già usavano fare in
Kosovo e Metohija. A costoro è stato prestato il fianco perchè,
diversamente dall'attuale amministrazione americana che ha dichiarato
la sua opposizione al terrorismo, l'amministrazione precedente era
alleata del terrorismo.
Sapevano che Osama Bin Laden era in Albania 2 anni dopo aver
distrutto le loro ambasciate.
Hanno persino parlato con me di questo fatto, incontrandomi insieme
ai miei collaboratori.
Perciò, per cortesia non alimentate il terrorismo nel sud della
Serbia, perchè lì la gente soffre troppo.
Voi dovreste anche tenere a mente che a causa di quel terrore e sotto
l'avallo delle Nazioni Unite 330.000 persone sono state espulse da
Kosovo e Metohija. 330.000, soprattutto serbi, con l'avallo delle
Nazioni Unite.
GIUDICE MAY:
Abbiamo ascoltato e saremo molto felici di ascoltare se c'è qualcosa
che avete da dire riguardo al vostro stato fisico e mentale.
S.M.:
Quindi adesso devo limitare i miei commenti solo a questo, giusto? Ok.
Allora desidero chiedere alla corte, poichè ho sentito che la parte
avversa insiste che non ho "privilegi" sulla velocità del processo,
per cui mi pare di capire che il vostro piano è che il processo duri
più o meno tre anni, lasciate almeno che io non sia discriminato dal
punto di vista del trattamento.
Quindi richiedo che le telecamere siano rimosse dalla mia cella, e
che la smettiate di tenere presenti i vostri funzionari durante le
visite dei miei familiari.
Le giustificazioni per le telecamere nella cella sono prive di senso.
Viene detto che le telecamere servono ad impedirmi di commettere
suicidio. Voglio dichiarare qui dinanzi a questa corte che io non mi
suiciderei mai, prima di tutto perchè non voglio fare questo ai miei
figli e alla mia famiglia, di renderli i figli di uno che si è
suicidato.
In secondo luogo non mi suiciderei mai perchè devo combattere qui,
per distruggere questa corte, questo processo-farsa e quelli che lo
hanno messo in piedi, che usano questa corte contro quelle persone
che lottano per la libertà nel mondo.
Perciò cortesemente rimuovete le telecamere ed in funzionari, perchè
la regola secondo cui le telecamere possono rimanere installate per
un mese viene adesso abusata da 4 mesi, senza alcun motivo, abusando
della regola che parla di un mese solo perchè avete il potere di
farlo.
Questo è ciò che richiedo, di non essere privilegiato ma di non
essere nemmeno discriminato, almeno da questo punto di vista. Per
quanto riguarda il monitoraggio di altri incontri, la registrazione
di conversazioni telefoniche, ecc. che avete ordinato, quello è
problema vostro, potete continuare a farlo, dopotutto quando la mia
famiglia è qui i vostri funzionari non hanno bisogno di essere
presenti - potete ascoltare anche senza la loro presenza. Dunque vi
chiederei di liberarmi il più possibile da queste cose sgradevoli.
>
> U celom svetu su ljudi odgovarali na isto pitanje:
> "Kakvo je vase misljenje o nestasici hrane u ostalim delovima
> sveta"? Anketa se zavrsila katastrofalno:
>
> - U Africi nisu znali sta je to hrana.
>
> - U Zapadnoj Evropi nisu znali sta je to nestasica.
>
> - U Isto?noj Evropi nisu znali sta je sopstveno misljenje.
>
> - U Americi nisu znali sta je ostatak sveta.
---
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UNA NOTIZIA SULLO STATO DELL'AMBIENTE IN SEGUITO AI BOMBARDAMENTI
1.FONTE: B92-Vest.
2.TITOLO: L'acqua potabile è inquinata a Novi Sad?
3.INDICE: ///
4.SITO INTERNET: http://www.b92.net/
5.NUMERO DI PAGINE:1/2.
6.DATA: 07.10.2001.
Gli ecologisti di Novi Sad avvertono il pubblico della minaccia
derivante dal pericolo dell'inquinamento dell'acqua potabile, a causa
della presenza di sostanze nocive che sono la conseguenza del
bombardamento della NATO sulla "Raffineria di Novi Sad".
Allo stesso tempo, dall'"Acquedotto di Novi Sad" fanno sapere che la
città di Novi Sad potrebbe rimanere senza acqua potabile. Come rende
noto l'inviato di Radio B-92, nella vicinanza immediata della
Raffineria si trova una sorgente da cui i cittadini di questa citta'
ricevono il 60% del fabbisogno dell'acqua potabile.
Il direttore del Movimento ecologico di Novi Sad, Nikola Aleksic,
dice che ci vogliono due, al massimo tre anni per l'infiltrazione
delle
sostanze inquinanti nel deposito dell'acqua potabile. Secondo le
affermazioni degli esperti dell'"Acquedotto di Novi Sad", è già in
atto un certo modesto inquinamento, ma con il cambiamento del
Regolamento sulle quantità permesse delle sostanze nocive,
quell'inquinamento si
e' inserito nelle norme previste dalla legge. Secondo le parole di
Aleksic: "la città non ha fatto niente per impedire l'irruzione delle
sostanze nocive. E' stata solo seguita la situazione, ma senza
predisporre la "tenda idraulica". Se la città perde questa sorgente
importante, non l'avrà mai più, e Novi Sad avrà sempre sete" -
conclude Aleksic.
(a cura di Zivkica)