2. Altri libri
utili / Other books (benchè siano nel
complesso "fuori tema" rispetto alle problematiche
jugoslave ed affini oppure benchè siano viziati da una
impostazione complessivamente criticabile)
Nota Bene: i testi di
seguito indicati contengono
informazioni molto utili ma sono
stati qui inseriti in un elenco
separato per una delle seguenti
ragioni:
- o perchè sono nel complesso "fuori
tema" rispetto alle problematiche
jugoslave ed affini;
- o perchè non ci è pervenuta altro
che la segnalazione, senza vere e
proprie recensioni; - o, in qualche caso, perchè
viziati da una impostazione
complessivamente criticabile. Le
note di critica sono a cura di Italo
Slavo, che se ne assume per intero
la responsabilità.
Italia e Bosnia Erzegovina, 155 anni di storia
insieme
Volume pubblicato in occasione dei 155 anni
dall'apertura del primo Consolato Generale
d’Italia a Sarajevo
coordinamento editoriale: OBC Transeuropa –
editore: Ambasciata d'Italia a Sarajevo
pagine: 382 anno: 2019
Presentato
nel corso di un omonimo convegno tenuto a
Sarajevo il 28-29.11.2019.
Indice:
Premessa
1 | I primi rapporti diplomatici tra la
Bosnia Erzegovina e il Regno d’Italia
(1861-1878)
2 | Uno sguardo italiano sulla Bosnia
(1864) ed Erzegovina (1868) negli anni
Sessanta dell’Ottocento
3 | Tra loro si chiamavano tirolesi.
Italiani di lingua nella Bosnia
Erzegovina di fine Ottocento
4 | 28 giugno 1914. Una data sensibile
5 | Fantasmi bosniaci e Prima guerra
mondiale in Italia, 1915-1918
6 | Italia e Bosnia Erzegovina tra le
due guerre mondiali
7 | Italia e Bosnia Erzegovina nella
Seconda guerra mondiale
8 | “Sarajevo. Provaci tu, cittadino del
mondo”. L’esperienza transnazionale dei
volontari italiani nella mobilitazione
di solidarietà in ex Jugoslavia
9 | La missione militare italiana in
Bosnia Erzegovina, 1995-2010
10 | Cooperazione e volontari italiani
in Bosnia Erzegovina nella guerra degli
anni Novanta Conclusioni Caduti civili e
militari italiani in Bosnia Erzegovina
dal 1992 Gli autori
Simona Silvestri Il paese che non c’è
Infinito Edizioni 2019
Difficile
associarsi al pianto di coccodrillo
sulla fallita statualità della
Bosnia-Erzegovina: progetto
intrinsecamente assurdo, forzatura
voluta dalla NATO gravida di
paradossi. Non esistono significativi
precedenti storici di una
"indipendenza" bosniaca, e se si fosse
voluto davvero un paese multinazionale
bastava preservare la Jugoslavia,
compagine statuale molto più ovvia
sotto il profilo sociale, politico,
storico, "etnico" (Italo Slavo)
Domenico Losurdo Historijski revizionizam. Problemi i
mitovi
Srpsko kulturno društvo Prosvjeta, 2017.
prevoditelji: Jasna Tkalec i Luka Bogdanić
urednik: Rade Dragojević
232 str. ; 22 cm. ISBN: 9789533560021
Velika
kontrarevolucija (piše Srečko
Pulig, 25. travnja 2018.) Domenico Losurdo, Historijski
revizionizam; Problemi i mitovi (s
talijanskoga preveli Luka Bogdanić i
Jasna Tkalec, Prosvjeta, Zagreb
2017.): Povijest historijskog
revizionizma nemoguće je razumjeti
izvan konteksta barem 200 godina
buržoaskih i socijalističkih
revolucija, čije je naličje doba
kolonijalizma. Čuvari tekovina tako
uređenog svijeta, iz kojega još
nismo izašli, imaju dobre razloge da
blate Francusku i Oktobarsku
revoluciju..
Norina Bogatec – Zaira Vidau (a cura di)
Una comunità nel cuore dell’Europa
Gli sloveni in Italia dal crollo del Muro di
Berlino alle sfide del terzo millennio
Prefazione di Nicolai Lilin Introduzione di
Noa Bonetti
Iris 4 Edizioni, 2016
ISBN-10: 8889322373 ISBN-13: 978-8889322376 –
€ 15,50
"A
ventanni dalla fine della guerra nei
Balcani misteri irrisolti e delitti
impuniti seguitano a tormentare
l’anima di un Paese sventrato,
umiliato da scontri fratricidi,
orrori, violenze ingiustificabili. E
tra le macerie architettoniche,
morali, della vecchia Sarajevo sorge
un’inedita volontà di verità
raccontata con attenzione critica e
trasporto emotivo da Antonio
Evangelista. Ecco allora Califfato
d’Europa, un romanzo-storico aperto
all’inchiesta, a tesi di rilevante
interesse politico, che punta al cuore
dei fatti, a informazione consapevole,
autentica, coraggiosa. E cosa
c’entrano i gasdotti del South Stream
coi massacri civili? Cosa ci fa Osama
Bin Laden nell’ufficio del presidente
della neonata Repubblica Bosniaca?
Perché gli americani manipolano
informazione e agenzie di stampa
estera? L’autore ricostruisce dunque
le dinamiche occulte di un conflitto
gestito da politici corrotti, da
guerriglieri senza scrupoli,
sviscerando passioni e inquietudini di
protagonisti arresi all’infamia della
crudeltà o disposti a cambiare rotta.
Eroi alla ricerca di impossibile
redenzione atta a vendicare le vittime
innocenti dimenticate, colpire i veri
responsabili, donare dignità e pace a
una terra stuprata da interessi
finanziari e sporca ideologia."
Sergio Paini La mezzaluna d'Europa
Milano: Editore La Scuola, 2016
Un libro
politically correct sull'Islam
balcanico
Diana Johnstone HILLARY CLINTONREGINA
DEL CAOS
Frankfurt: Zambon ed.,
2016
14x20,5 cm, 280 Seiten – 18,00 € – ISBN
978-88-98582-27-3 – zambon@zambon.net
Le guerre degli
Stati Uniti stanno diventando
ripetitive. Sempre il solito vecchio
copione: i media mainstream allarmano
l´opinione pubblica sul cattivo di
turno e di come costui massacri il
proprio popolo. Gli Stati Uniti lo
massacrano a loro volta usando droni e
missili. Il cattivo è presto
dimenticato e il paese viene lasciato
in balìa di fazioni opposte che
cercano di dominare il caos... C´è bisogno di un
cambiamento: che ne dite di un
presidente donna? Hillary Rodham
Clinton si è sacrificata al massimo
per raggiungere lo scopo: la sua
carriera come Segretario di Stato
dimostra quanto sia qualificata per
diventare la madre di tutti i droni o
addirittura della Terza Guerra
Mondiale.
---
Diana Johnstone Hillary Clinton, La reine du chaos
Paris: Editions Delga, 2015
Prix public 20 euros
ISBN 978-2-915854-85-5
Federico Goddi
Fronte Montenegro. L'occupazione militare
italiana 1941-1943
Manlio Dinucci L’arte della guerra
Analisi della strategia USA/NATO (1990-2015)
Prefazione di Alex Zanotelli
Nota redazionale di Jean Toschi Marazzani
Visconti
pp. 550, euro 18,00
Frankfurt: Zambon editore, 2015
... Un’altra
conseguenza della caduta del Muro,
sarà la disintegrazione della
Jugoslavia, non più utile cuscinetto
fra Est e Ovest, corrotto da facili
e − come si vedrà − pericolosi
prestiti di milioni di dollari. In
questa circostanza gli Stati Uniti
vedono di buon occhio l’alleata
Germania prendersi una rivincita
sulla Serbia, colpevole di aver
trattenuto con gli attacchi
partigiani le divisioni tedesche dal
fronte russo e accettano che estenda
la sua influenza, in modo
controllato, su Slovenia e Croazia.
Importante è l’eliminazione degli
ultimi bolscevichi. Accontentano le
ambizioni della Turchia e dei paesi
arabi petrolieri, appoggiando i
Serbi musulmani, i Bosgnak secondo
denominazione inventata, in
Bosnia-Erzegovina, ma soprattutto
sperimentano nuovi sistemi e
tecniche di disinformazione, di
divisione e frammentazione degli
Stati che saranno impiegate in
seguito. [Il
Capitolo 3 intitolato] Jugoslavia:
la seconda guerra del dopo guerra
fredda parla di quest’argomento,
dell’uso dell’embargo come arma di
pressione sulla popolazione. Le
presunte ragioni umanitarie e le
stragi inventate in Kosovo sono la
ragione ufficiale per bombardare
secondo un piano prestabilito. Stati
Uniti e NATO impiegano nuovi
ordigni: bombe a grappolo, a uranio
impoverito, alla grafite
(deflagrando a 500/1000 d’altezza
assorbono tutta l’elettricità di una
vasta area sottostante). Dieci
giorni dopo la firma della pace di
Kumanovo, gli Stati Uniti
acquisiscono un vasto terreno in
Kosovo, dove sorgerà la più grande
base americana in Europa: Bondsteel
Camp. Quest’acquartieramento segue
l’utilizzazione del grande aeroporto
sotterraneo di Tuzla (voluto da Tito
nel 1948 dopo la rottura con
l’Unione Sovietica) al territorio
musulmano della Federazione
croato-musulmana in BiH. La NATO è
formalmente incaricata di
peace-keeping nei Balcani e viene
rafforzata in Europa quale canale
dell’influenza e della
partecipazione statunitensi negli
affari della sicurezza europea...
(dalla Nota
redazionale di Jean Toschi
Marazzani-Visconti)
Manlio
Dinucci – "L' arte della Guerra"
(PandoraTV,
6 dic 2015) Alberto Melotto intervista Manlio
Dinucci in merito al suo ultimo
libro "L' arte della Guerra". Ne
scaturisce una ricostruzione storica
dell'Alleanza Atlantica e delle sue
guerre, a partire dal riorientamento
strategico iniziato con la fine
della Guerra Fredda...
Il libro,
nonostante il costo di ben 42 euro,
non riempie il clamoroso buco
editoriale su Tito e la Jugoslavia
socialista esistente nel panorama
italiano. L'A., antijugoslavo della
primissima ora, prova a barcamenarsi
tra memorie a lui estranee cercando di
non scontentare nessuno...
---
Jože Pirjevec Tito i drugovi
Zagreb: Mozaik knjiga, 2012
prijevod sa slovenskog Nina Sokol ;
autor predgovora Tvrtko Jakovina
ISBN: 9789531410649 - 953141064X
---
Jože Pirjevec Tito in tovariši
Ljubljana: Cankarjeva založba, 2011
712 p. - [ISBN] 9789612318444
Alessandro Cattunar Il confine delle memorie
Storie di vita e narrazioni pubbliche tra
Italia e Jugoslavia (1922-1955)
Belgrade: Beogradski Forum / Belgrade Forum,
2014
Pages 318, hard cover. Orders: beoforum
@ gmail.com or by telephone: +381 11
32 83 778.
The price is 20 euro plus postal costs.
Издавач: Београдски форум за
свет равноправних и Српска књижевна задруга,
Београд 2014
У припреми су издања књиге на енглеском,
немачком и руском.
http://www.beoforum.rs/sve-knjige-beogradskog-foruma-za-svet-ravnopravnih/560-knjiga-srbija-u-velikom-ratu.html
http://www.beoforum.rs/saopstenja-beogradskog-foruma-za-svet-ravnopravnih/554-srbija-u-velikom-ratu-2.html
У издању Београдског форума за свет
равноправних и Српске књижевне задруге
изашла је из штампе књига „Србија у
Великом рату 1914. – 1918.“ аутора Др
Мире Радојевић, доцента на Одељењу за
историју Филозофског факултета
Универзитета у Београду и Проф.
Љубодрага Димића, дописног члана САНУ и
редовног професора историје на
Филозофском факултету Универзитета у
Београду…
http://www.beoforum.rs/sve-knjige-beogradskog-foruma-za-svet-ravnopravnih/544-srbija-u-velikom-ratu-1914-1918.html
Ovu
knjigu posvecujem: - borcima Gerilskog
odreda Kuca, formiranog
polovinom jula 1941. g. - saborcima iz oruzane
borbe NOR-a 1941. - 1943. i - saborcima iz zica
fasistickog zatvora i logora
1942.- 1943.
Autor
Djordjo Šuvajlo 1335 DANI (1335 Days) A testimony by a Serb who spent the
whole Bosnian wartime in the concentration
camp Silos near Tarcin. Info:ckcuboba @ yahoo.ca Alberto Stramaccioni L’Italia e i crimini di guerra
(1940-1945).
L’occultamento delle stragi nazifasciste e
delle rappresaglie in Jugoslavia negli anni
della guerra fredda
Narni: Crace, 2013
ISBN 978-88-6379-037-5 - formato
15,3x21 cm - pp. 256 - euro 20,00
Il volume si inserisce
nell’ampia storiografia sui crimini di
guerra compiuti nel corso del secondo
conflitto mondiale con la
particolarità di voler ricostruire le
diverse fasi del loro lungo
occultamento politico e giudiziario in
una nazione come l’Italia. In questo
paese la punibilità dei crimini di
guerra rappresenta una questione
complessa trattandosi di una nazione
prima alleata dei vinti e poi dei
vincitori: l’esercito italiano, tra il
1940 e il 1943, è infatti considerato
responsabile, insieme ai tedeschi, di
numerosi eccidi di civili in Russia,
Grecia e soprattutto nei Balcani; ma
poi, tra il 1943 e il 1945, proprio
l’Italia, quando è cobelligerante con
gli anglo-americani, subisce stragi
efferate di civili ad opera dei
nazisti, ma anche degli italiani
fascisti impegnati in una sanguinosa
guerra civile. Un paese, quindi, che è
considerato autore e vittima dei
crimini di guerra al punto da
impedirgli di riconoscere le
responsabilità dei soldati italiani
nei Balcani così come di perseguire i
nazifascisti colpevoli delle stragi in
Italia. Il volume ricostruisce quindi
la storia della lunga impunità dei
crimini di guerra perseguita dai
governi nazionali e dalla Magistratura
Militare negli anni della guerra
fredda, periodo in cui prevalse una
particolare idea della pacificazione
nazionale ed europea in funzione
antisovietica. Nella seconda parte del
volume vengono ricostruite alcune
particolari tipologie dei crimini di
guerra e diverse vicende espressione
di quella guerra totale svoltasi nel
corso del secondo conflitto mondiale
anche in Umbria.
Roma: Edizioni dell'asino, 2012
The novels by Nadja Tesich Shadow Partisan (1996) Native Land (1998) To Die in Chicago (2010) Far from Vietnam (2012)
...It is particularly striking to read
“Shadow Partisan” and “To Die in
Chicago” one after the other. The novels
contrast on a close and personal level a
hopeful coming-of-age in newly socialist
Yugoslavia in the late 1940s with a
cleareyed immigrant’s view of U.S.
racism and a consumer-driven society
without a future in the 1950s... (Sara
Flounders, May 29, 2014).
[уредник Јелена Ђ.
Лопичић-Јанчић]
Од Нирнберга до Хага –
поуке историје
Београд : Београдски
форум за свет равноправних, 2012 (Београд : Хадар). - 252 стр. :
илустр. ; 24 cm - ISBN 978-86-83965-37-3
"Међународна конференција 'Нирнбершки
процес - поуке историје' одржана је у
Београду 18. јуна 2011. године ..." -->
Предговор. - Тираж 500. - Стр. 7-9:
Предговор / Јелена Ђ. Лопичић-Јанчић. -
Стр. 11-12: Поздравна реч / Живадин
Јовановић. - Напомене и библиографске
референце уз текст.
Jugoslavija: april 1941-septembar 1943. Italijanski izvori: dokumentacija o
masakru Srba u Dalmaciji, Lici i Kninskoj
krajini
Beograd : Udruženje srpskih izdavača, 2012
(Beograd : Princeps)
http://borbazaveru.info/content/view/5442/108/ L'autrice presenta documenti
importanti e sconvolgenti sui massacri
ustascia nelle zone di occupazione
italiane durante la II G.M. glissando
però sulle responsabilità fasciste
nell'avvento del regime NDH,
coerentamente con l'angusto punto di
vista monarchico-cetnico.
Emily Greble Sarajevo la cosmopolita
Musulmani, ebrei e cristiani nell’Europa di
Hitler
Feltrinelli editore, collana Storie, 2012
Un testo
giustificazionista del
collaborazionismo musulmano con
ustascia e nazifascisti durante la II
G.M., che minimizza sul peso della
lotta partigiana per la liberazione
della città. Non dice che lo stesso
Alija Izetbegovic fu militante
filo-nazista nel movimento dei "Mladi
Muslimani". (IS)
Gloria Nemec Nascita di una minoranza
Istria 1947-1965: storia e memoria degli
italiani rimasi nell'area istro-quarnerina
Edito da Istituto Friulano per la Storia
del Movimento di Liberazione - Udine 2013 ISBN 978-88-87388-36-7
Roberto Spazzali
Radio Venezia Giulia Informazione, propaganda e intelligence
nella “guerra fredda” adriatica
(1945-1954)
Edito da Libreria Editrice Goriziana per
l’IRCI - Gorizia 2013
pagg. 234, euro 24,00
Uno sguardo
indulgente alla vicenda della propaganda
radiofonica organizzata dai servizi
segreti italiani per terrorizzare la
popolazione di lingua italiana rimasta
in Istria e Dalmazia e spingerla ad
abbandonare le proprie terre natìe: chi
rimaneva erano gli "italiani
sbagliati"... Sulla questione si
legga anche l'articolo Marcello
Spaccini agente del Sim
(anche qui
o qui)
Augusto Pompeo FORTE BRAVETTA
Una fabbrica di morte dal fascismo al primo
dopoguerra
Roma, Odradek, 2012, pp. 300
Collana Blu - ISBN 978-88-96487-21-1 -
pp. 302 € 23,00
Learco Andalò L'eresia dei Magnacucchi sessant'anni
dopo
Bologna: Bononia University Press, 2012
Samantha Dušacrvena Mengarelli paSsione roSso
Serbia
bilingue - dvajezična
knjiga
autoproduzione (Tipografia Bianco, Aversa NA),
2012
vendita a sottoscrizione minima euro
10,00 - per ordinazioni scrivere
all'autrice
Qualcosa di più che semplici appunti
di viaggo tra Serbia e Italia... Il ricavato è destinato a
finanziare l'iniziativa di solidarietà
un
ponte per... domani!
Giacomo Scotti
Il gulag in mezzo al mare
Nuove rivelazioni su Goli Otok
Una ricerca
storica di indubbio interesse, critica
della linea di Vidali e del
comunismo-nazionalismo di certi
italiani dell'area. Purtroppo il tema
si presta alle solite
strumentalizzazioni antijugoslave e
anticomuniste; doppiamente scivoloso
il fatto che per la prefazione del
libro sia stato scelto l'antijugoslavo
e anticomunista Matvejevic.
Boris Pahor
(con Cristina Battocletti)
Figlio di
nessuno
Un'autobiografia senza frontiere
Rizzoli, 2012
ISBN 8817055131, 9788817055130 - 250
pagine
Il tempo
dei confini
Atlante storico dell’Adriatico
nord-orientale nel contesto europeo e
mediterraneo 1748 - 2008
+
Un’epoca senza confini
Antologia sulla questione adriatica tra
’800 e primo ’900
Introduzione di Dean Krmac e Kristjan
Knez
Edizioni dell'Istituto regionale per la
storia del movimento di Liberazione del
Friuli Venezia Giulia, 2012
Dragutin
"Drago" V. Ivanović
PUTOVANJE VAN DOMOVINE
- knjiga 2 - GRČKA - ŠPANIJA
Podgorica: Stamparija "Ostojić" (tel.
00382 20 206376), 2012
Francesca
Meneghetti
Di là del
muro
Il campo di concentramento di Treviso
1942-43
Treviso, ISTRESCO 2012 Ivo Andrić Sul Fascismo
a cura di Božidar Stanišić ; traduzione
di Dunja Badnjević e Manuela Orazi
Portogruaro : Nuova dimensione, 2011
Contiene tra gli
altri gli scritti: Fašistička
Revolucija (La rivoluzione
fascista) Benito
Mussolini, Slučaj Matteotti
(Benito Mussolini, il caso Matteotti) Kriza
fašizma - kriza Italije (Crisi
del Fascismo - crisi dell'Italia)
sull'Italia del Ventennio,
tradotti per la prima volta in italiano,
menzionati anche nella Introduzione di
M. Mitrović a La
storia maledetta
Purtroppo il Curatore indulge, nella
Postfazione e in altre sedi, a
strumentalizzare i preziosi scritti di
Andrić piegandoli a significati attuali
impossibili ed improponibili. Minimizza
sullo jugoslavismo dell'Autore quasi
fosse incidentale ("Alla fine della
guerra, per molti in modo inaspettato
[sic], Andrić fu accolto e sostenuto
da parte del nuovo regime comunista",
p.108) mirando piuttosto a riproporre –
fuori tempo massimo, ma evidentemente
"paga" ancora – l'equazione
propagandistica fascismo e
antisemitismo oggi = nazionalismo
serbo (p.108 N.62) e mussolini
= milošević (p.105 N.51). Sul regime
comunista lo contraddice
direttamente Andrić quando sul grande
intellettuale ebreo Baruh scrive che "oggi
[1952], in una situazione cambiata e
migliorata [sic], sono convinto
che [Baruh] avrebbe potuto
sviluppare al massimo tutte le sue
capacità". Sul fascismo degli
Anni Novanta, visto che in merito
Andrić non può esprimersi, basti
ricordare al Curatore che tra i cognomi
sefarditi che appaiono sulle lapidi del
cimitero ebraico di
Sarajevo c'è anche quello di Albert Atijas
(p.82), antifascista della prima ora e partigiano
combattente in Italia nel 1943-44,
che fu perseguitato dai secessionisti
anti-jugoslavi musulmani di Izetbegović
– non dai serbi tantomeno da Milošević –
tanto da dover morire in esilio in
Slovenia (Italo Slavo).
---
edition française:
Ivo Andrić La naissance du fascisme
• Traduit du serbo-croate par Alain
Cappon • Préface de Jean-Arnault
Dérens, rédacteur en chef du
Courrier des Balkans
Non Lieu, juillet 2012, 112 pages, 12
euros
Dragutin "Drago" V.
Ivanović
ZAPISI
ZA PUTOVANJA
- knjiga 1 - PO SOCIJALISTIČKIM
ZEMLJAMA
Podgorica: Stamparija "Ostojić" (tel. 00382
20 206376), 2011
Antonio
D’Alessandri e Armando Pitassio (a cura
di)
DOPO LA
PIOGGIA
GLI STATI DELLA EX JUGOSLAVIA E L’ALBANIA
(1991-2011)
ARGO, Lecce 2011
Oliviero Diliberto, Vladimiro
Giacchè, Fausto Sorini Ricostruire il partito comunista Appunti per una discussione
scarica il Cap.3: "La
strategia della grande
NATO" 59.
Il principale strumento di dominazione
politico-militare
60. La terza fase
61. Il controllo delle linee di rifornimento
energetiche
62. La mutazione genetica
63. Obama riesuma lo scudo
64. Un nuovo concetto di sicurezza
65. La modifica dell’art. 5: guerre anche
fuori dei confini dell’Alleanza
66. L’espansione ad Est
67. Rilancio dell’opzione nucleare
68. Forza di risposta e di pronto intervento
69. La Nato in Afghanistan
70. Dietro l’attacco georgiano all’Ossezia
del sud
71. Sostegno a Israele
72. Intervento nell’Oceano Indiano
73. Italia e «nuovo modello di difesa»
74. Sigonella
75. Una crescente spesa militare
76. Economia e “sicurezza”
Marco
Galeazzi
IL PCI E IL
MOVIMENTO DEI PAESI NON ALLINEATI 1955-1975
Franco Angeli 2011
Italo Garzia, Luciano Monzali e Massimo
Bucarelli (a cura di)
Aldo Moro, l’Italia repubblicana e i
Balcani
Besa Edizioni, Nardò, 2011
Hakija
Abdić
Kako smo ubijali
Jugoslaviju
Bihać:
Liga Antifasista Jugoistocne Evrope, 2011 ISBN
978-9958-1945-0-4
Prefazione di Massimo Cirri. Introduzione di
Agostino Zanotti.
Testi di Mario Boccia, Paolo Rumiz, Ennio
Remondino, Luca Rastello, Alessandro Gori,
Roberta Biagiarelli, Silvia
Maraone
Pagine: 108 Prezzo:
Euro 13.00 Isbn: 978-88-97016-20-5
Disponibile anche in versione ebook
Una buona idea, che purtroppo
vede tra i suoi realizzatori alcuni dei
principali ideologi del "pensiero unico"
nostrano sulla distruzione della
Jugoslavia (Italo Slavo)
Goran Jovanovic
Images de
guerre, guerre d'images
La crise yougoslave dans le dessin de
presse, 1991-1995
PO
DOMOVINI 3 - ODA ZAVIČAJU - (2011) Izdavac: Stamparija
"Ostojić", Podgorica (tel. 00382
20 206376)
PO DOMOVINI
2 - ODA ZAVIČAJU - (2008) Izdavac: Stamparija
"Ostojić", Podgorica (tel. 00382
20 206376)
PO DOMOVINI 2 - ODA
ZAVIČAJU - (2008) Izdavac:
Istorjiski
Institut Crne Gore, Podgorica
Maria Lina Veca
Cuore di
lupo - Vučje srce
Patti : Kimerik, 2011
ed.bilingue - ISBN 978-88-609-6692-6
Marija
Lina Veca
Vučje srce -
Cuore di lupo
prevod
Ana Markovic - De Santis Beograd
: Hriscanska misao : Hilandarski fond
Foca : Univerzitetska biblioteka
pravoslavni bogoslovi
Valjevo : Zaduzbina 'Nikolaj Velimirovic i
Justin Popovic' dvojezično
izdanje - ISBN 9788683643769 - 2009
Un saggio
sul dramma serbo-kosovaro scritto nello
stile del romanzo. Racconti veri di
apartheid e genocidio, raccolti da
un'autrice enigmatica: legata
all'ultradestra - come collaboratrice dei
nazionalsocialisti I. Rauti, L. Romagnoli
e U. Gaudenzi, per i quali ha lavorato
come giornalista, co-autrice, esponente
del "Movimento per la Rinascita Nazionale"
- ed oggi convertita al cristianesimo
ortodosso; nondimeno, da anni si prodiga
per trovare credito negli ambienti della
sinistra antimperialista e attorno al 2004
riesce persino a farsi candidare per le
elezioni circoscrizionali romane con il
Partito dei Comunisti Italiani. Sugli
stessi temi ha scritto
anche: "Il Kosovo perduto" (Roma: Edizioni
interculturali, 2003), "Kosovo e Metohija
- Il ritorno impossibile" (Belgrado: Filip
Visnjic, 2006), "Zatvor pod otvorenim
nebom" (Beograd: Filip Visnjic, 2008).
Learco Andalò I « magnacucchi» in Emilia Romagna:
un'eresia comunista e socialista
(1951-1957) [S.l. : s.n.], 2010 (Cesena : Stilgraf)
Alexander
Langer
Pacifismo
concreto
Edizioni dell'Asino - Quaderno n.2 - 2010
In occasione delle due
giornate di studio Alexander
Langer tra ieri e domani
organizzate da la Casa-lab di Cenci e "Lo
Straniero" il 22 e il 23 Maggio ad Amelia,
le Edizioni dell´Asino pubblicano Pacifismo
concreto, il secondo "quaderno"
della nuova collana. Una serie di
interventi in gran parte inediti,
articoli, discorsi pubblici, relazioni,
interviste, diari di viaggio di Alex
Langer comparsi tra il 1989 e il 1994 che
trattano della guerra in Jugoslavia,
dell´emergere del tema delle minoranze
etniche dopo la caduta del muro di
Berlino, dello scoppio dei conflitti
etnici, del ruolo dell´Europa. www.cencicasalab.it www.lostraniero.net www.gliasini.it
Milica Kacin Wohinc
Alle origini
del fascismo di confine:
gli sloveni della Venezia Giulia sotto
l’occupazione italiana 1918-1921
Servizio
Segreto. Cronache e documenti dei delitti di
Stato
Roma, Odradek 2010
ISBN 978-88-96487-08-2 - € 18
(prima
edizione: Roma, Donatello
De
Luigi editore 1945)
cronache
del processo a Roatta per la mancata
difesa di Roma, con importanti riferimenti
all'assassinio di Alessandro I
Karadjordjevic a Marsiglia e ad altre
operazioni terroristiche italiane contro
la Jugoslavia
Ruggero Giacomini
La rivolta
dei bersaglieri e le Giornate Rosse.
I moti di Ancona dell'estate 1920 e
l'indipendenza dell'Albania
Assemblea Legislativa delle Marche, Centro
culturale "La città futura", Ancona 2010
sulla prima occupazione
coloniale italiana nei Balcani, agli
albori del nostro movimento
antimilitarista e contro l'invio truppe
all'estero
Mario
Costantini, Marilinda Figliozzi
LE FRASCHETTE
DI ALATRI
da campo di concentramento a centro
raccolta rifugiati e profughi
AA.VV. (a cura di Angelo del Boca) La storia
negata. Il revisionismo e il suo uso
politico
Neri Pozza Bloom edizioni - 2009
contiene contributi di Angelo Del Boca,
Mario Isnenghi, Nicola Labanca, Nicola
Tranfaglia, Giorgio Rochat, Lucia Ceci,
Mimmo Franzinelli, Enzo Collotti, Aldo
Agosti, Giovanni De Luna, Angelo d’Orsi
pp. 384 - € 20,00
interviju
sa
autoru
estratti dall'intervista: "La
colpevolezza collettiva, già come idea,
è sempre una grande ingiustizia. Esiste
dai tempi antichi, e non si riferiva
soltanto alle piccole comunità, ma anche
ai grossi gruppi sociali e religiosi o
comunità etniche. Il sigillo della colpa
collettiva è destinato a quelli che,
potenzialmente o realmente, mettono in
pericolo i progetti e le condizioni di
armonia, e questi sono sempre definiti
dai più potenti. ... I Tedeschi sono
stati l'unica nazione ad ottenere il
marchio del nazifascismo tramite il
Processo di Norimberga, sebbene fossero
esistiti altri Stati fascisti con i loro
interventi genocidi. ... La Germania fu
squartata nel modo in cui prima aveva
squartato altri paesi. I Serbi sono
stati estirpati, ed espulsi, e divisi.
Hanno pagato caro il loro intento di
avere un profilo autonomo, con uno Stato
serbo unitario. ... Avete
ragione quando dite [si rivolge
al giornalista] di un odio nei confronti del
popolo serbo. In verità, quest'odio ora
è solo un pò attenuato, per non irritare
troppo i Serbi sul tema del Kosovo."
Chi
furono i burattinai? Chi gli spianò
la strada?
A cura di Adriana Chiaia
Zambon Editore - Frankfurt 2009
Collana
«Le radici del futuro»
pag. 336 - 15 euro
ISBN 978-88-87826-53-1
L’autore
documenta
l’apporto determinante dei magnati
dell’industria, dei grandi
proprietari fondiari e dei
banchieri tedeschi (nonché dei
loro colleghi di Wall Street),
alla caduta della Repubblica di
Weimar e all’ascesa al potere di
Hitler. Nel lungo elenco dei
finanziatori del Partito nazista
fin dall’inizio spicca, tra gli
altri, il nome di Fritz Thyssen.
Gossweiler denuncia inoltre la
complicità dei dirigenti del
Partito socialdemocratico che non
si opposero, se non a parole, alla
violenza sempre crescente delle
truppe d’assalto naziste, ma, al
contrario, sabotarono
sistematicamente la formazione di
un fronte unito antifascista e
indirizzarono i loro attacchi
contro il Partito comunista,
animatore delle più risolute lotte
di massa contro il nazismo.
I collegamenti con la realtà
attuale vengono messi in luce sia
nella prefazione all’edizione
francese di Annie Lacroix-Riz che
nel saggio introduttivo di Adriana
Chiaia.
Questo
libro è dedicato agli operai della
ThyssenKrupp arsi vivi sull’altare
del profitto nell’incendio
divampato nella fabbrica di Torino
la notte del 6 dicembre 2007.
L’Autore
Kurt Gossweiler, nato a Stoccarda
nel 1917, è stato dal 1931, anche
in situazione di illegalità, nelle
organizzazioni giovanili
comuniste; richiamato nel 1939
nella Wehrmacht e inviato poi sul
fronte russo, nel 1943 passò
all’Armata Rossa. Rientrato nel
1947 in patria, a Berlino, è stato
membro della SED. Dal 1958
collaboratore scientifico della
Sezione Storia dell’Università
Humboldt e dal 1970 collaboratore
scientifico dell’Istituto Centrale
per la Storia dell’Accademia delle
Scienze della Rdt sino al 1983.
Nel 1988 è divenuto dottore
honoris causa dell’Università
Humboldt di Berlino (Est). Ha
pubblicato volumi e saggi sul
fascismo e il revisionismo
moderno.
DISTRIBUZIONE
Nelle librerie:
CDA (Consorzio Distributori
Associati) - via Mario Alicata 21
- 40050 Monte San Pietro (BO)
tel. 051 96 93 12 - fax 051 96 93
20
Per privati, biblioteche e circoli
culturali:
DIEST - via Cavalcanti 11 - 10132
Torino - tel./fax 011 898 11 64 -
posta@diestlibri.it
John Corsellis, Marcus Ferrar Slovenia 1945
Ricordi di morte e sopravvivenza dopo la
seconda guerra mondiale
capitale,
balcanizzazione
e fallimento della sinistra
Zambon Editore - Frankfurt
2008
Traduzione dal tedesco di Katia
Cavallito e Cecilia Lagomarsino
15 euro / ISBN 978-88-87826-53-1
... Se
c'è qualcosa che i lettori, i giovani
innanzitutto, possono trarre da queste
pagine, così piene di vita e di passione,
è che non è affatto vero, come pretendono
oggi i cantori del revisionismo storico,
che nel Novecento sia naufragata, insieme
con tutti i messianismi, anche ogni
possibilità di schierarsi dalla parte
giusta. Qui si narra di una vita che non
ha fatto altro che semplicemente questo.
(dalla Terza di copertina)
Dell'autore, il più grande
storico del colonialismo italiano,
segnaliamo anche questa raccolta di
recenti articoli
Gaspare
De Caro, Gabriele De Caro
Storia
senza memoria
Rossellini Chabod, il Portico di Ottavia e
altri saggi
Edizioni Colibrì 2008, 24 euro
Illuminante raccolta di scritti
su revisionismo e falsa coscienza (IS)
Major-General Lewis
MacKenzie
SOLDIERS MADE ME LOOK
GOOD A Life
in the Shadow of War
Douglas&McIntyre,
September
2008 ISBN
978-1-55365-350-9 Hardcover
- 6" x 9" - 272 pages - $32.95 CAD
Notte
balcanica
Guerre, crimine, stati falliti alle soglie
d'Europa
Editrice Il Mulino - Collana "Contemporanea"
2008 - pp. 248, € 15,00
ISBN 978-88-15-12695-5
Una
analisi tutta giocata sui "fattori
interni" del disastro jugoslavo, scritta
da uno studioso di orientamento
ultraeuropeista collaboratore di quei
soggetti ed istituzioni italiane ed
internazionali che sono il vero cuore del
problema, e non la sua soluzione: le forze
straniere dispiegate nella regione
balcanica, i centri studi e le accademie,
gli ambienti diplomatici (Italo Slavo)
Matteo
Tacconi
KOSOVO
LA STORIA, LA GUERRA, IL
FUTURO
Editore: COOPER /
Castelvecchi
Pubblicazione: 06/2008
Numero di pagine: 330 -
Prezzo: € 22,00 - EAN:
9788876152429
Una
sintesi sostanzialmente cerchiobottista
della crisi kosovara, con alcune utili
note sul carattere criminale della
leadership secessionista ma troppe
concessioni ai pregiudizi ed alle
falsificazioni correnti sulla genesi del
problema (Italo Slavo)
Salvatore
d’Albergo, Andrea Catone
Lotte di
classe e Costituzione Diagnosi
dell’Italia Repubblicana
a cura di Roberta Michieli e Giuliano
Zelco
Saggi di: Giorgio Banchig, Sandro Carrozzo,
Adrian Cescje, Licio De Clara,
Alessandra Kersevan,
Carli Pup, Piero Purini, Sandi Volk, Donato
Toffoli, Giuliano Zelco
Scotti
racconta il suo incontro con Guevara... e
con Ho Chi Min
Erik Gobetti
L'occupazione
allegra
Gli italiani in Jugoslavia (1941-1943)
Carocci, 2007
Costantino di Sante
Nei campi
di Tito
Ombre Corte, 2007
Giuletto
Chiesa (a cura di)
Zero
Perché la versione ufficiale sull' 11/9 è un
Falso
Piemme, Casale Monferrato, 2007
11 SETTEMBRE:
L'AUTOATTENTATO
a cura di Paolo Pioppi
Quaderni di Aginform, 156 pagine, 8 Euro
Ordinazioni di una o più copie:
Per e-mail: pasti@mclink.it oppure per
telefono: 339 8881082.
Prezzo Euro 8. Sconti per ordinazioni di più
di 5 copie.
Gli importi vanno versati sul conto corrente
postale numero 86557006
intestato A. Amoroso, via dei Lanfranchi 28,
00148 Roma
Hiding Genocide in Kosovo:
A Crime against God and Humanity
... is a book of
stories, true stories of what has taken place in Kosovo
since the end of the 1999 war: shooting,
beheading, burning, bomb attack,
maiming, rape, abduction, torture,
desecration, theft, mutilation, and
harassment. The
book will be sent to you with the
contribution of any size to the ongoing
work to the AMERICAN COUNCIL FOR
KOSOVO P.O.
Box 14434, Washington - DC 20044
USA www.savekosovo.org
Gregory Elich
Strange
Liberators Militarism,
Mayhem,
and the Pursuit of Profit
Introduction
by Michael Parenti, Afterword by
Mickey Z. Price:
$25.95 - 424 pages, soft cover- ISBN 1-59526-570-8 Coral
Springs, FL (USA): Llumina Press,
2006
CUDNI OSLOBODIOCI Militarizam, razaranje i
profitiranje
Sa
uvodom Majkla Parenti i pogovorom od Mikija
Z.
O
autoru:
Gregori Ilić je član upravnog odbora
Istraživačkog Instituta o Jasenovcu i
Savetodavnog odbora Komisije za istinu o
Koreji. Njegovi su se članci pojavili u
novinama i časopisima širom sveta,
uključujući SAD, Kanadu, Jugoslaviju,
Južnu Koreju, Veliku Britaniju,
Francusku, Zimbabve, Rusiju, Dansku i
Australiju.
Zambon Editore, Frankfurt 2005
Formato 15x22. 380 pagine. Euro 19,80 ISBN
88-87826-28-5
Traduzione di Susanna Angeleri e
Adriana Chiaia
Introduzione e a cura di Adriana Chiaia
Traslitterazione dei termini russi e
glossario di Cristina Carpinelli Leggi
la Scheda
Angelo Del
Boca
Italiani,
brava gente
Neri Pozza editore, Vicenza 2005
pp 318, 16 euro
Contiene
riferimenti
ai risultati del lavoro degli storici
della Commissione Italo-slovena sulle
vicende avvenute al confine alla fine
della II Guerra Mondiale
F. Scattolin, M. Trinca, A. Manesso
Deportati a
Treviso
La repressione antislava e il campo di
concentramento di Monigo (1942-1943)
Istituto per la storia della Resistenza e
della società contemporanea della Marca
trevigiana
Treviso, 2005
Brendan O'Shea
The Modern Yugoslav
Conflict 1991-1995 Perception,
Deception and Dishonesty
Routledge,
2005 ISBN
0415357055, 9780415357050 244
pages
Guido
Crainz Il dolore e
l’esilio. L’Istria e le memorie divise
d’Europa
Donzelli, Roma 2005
Marzia
Ravazzini (a cura di)
LE HA MA LA
JA
"Prendi, mangia e non ti preoccupare". Da un
viaggio di parole e immagini tra i rom della
Serbia ...
Foto di Monika Bulaj, prefaz. di Paolo Rumiz Ed. Monti,
Milano 2005 - 18 euro - ISBN 88-8477-075-0
Legato
ai progetti di Caritas, il libro è
impostato in maniera interessante ma è
viziato da numerose imprecisioni a partire
da quelle linguistiche.
Nell'interpretazione dei fatti raccontati
si dimentica il contesto socialista
jugoslavo, che ha garantito anche ai rom
diritti e opportunità inesistenti in
qualsiasi altra esperienza
storico-politica reale. Lascia il tempo
che trova, da questo punto di vista, anche
l'introduzione di Rumiz, come al solito
preoccupato solamente di alimentare
differenzialismo etnico e odio proprio
verso quello stato jugoslavo ("...la
guerra sciagurata costruita a Belgrado in
nome della nazione...": bugiardo!). (IS)
SE DICI
GUERRA UMANITARIA. GUERRA E
INFORMAZIONE, GUERRA ALL'INFORMAZIONE
a cura di Domenico Gallo e Corrado Veneziano
Besa Editrice
Otto autori
- docenti, giornalisti, magistrati - hanno
indagato il rapporto tra guerra e
informazione. Svelandone precise
contraddizioni, muovendo critiche
circostanziate e durissime. Con, in
allegato, il Dvd Sedìcipersone (vedi più sotto).
Traduzione di Alessandro Mazzone
Introduzione di Adriana Chiaia
Brossura - 224 pagine - 10,00 euro - ISBN:
88-8292-261-8
Edizioni La Città del Sole - Napoli
con Zambon Editore - Barcelona, Frankfurt am
Main, Verona - 2004 Leggi
la scheda
Nello Marignoli Diario di
guerra
Com. prov. ANPI, Viterbo 2004
Daniele Finzi La vita
quotidiana di un campo di concentramento
fascista.
Ribelli sloveni nel querceto di
Renicci-Anghiari (Arezzo)
Carocci, Roma 2004
Vincenzo Cerceo La guardia
di Finanza nel «Litorale Adriatico»
1943-1945
in «La Nuova Alabarda», dossier n. 14,
Trieste 2004
Fabio Galluccio I lager in
Italia : la memoria sepolta nei duecento
luoghi di deportazione fascisti
2. ed. aggiornata. - Civezzano : Nonluoghi
libere edizioni, 2003
III, P. 7-226 : ill. ; 20 cm. - 10L. 03.EH.
0378
M. Trinca Monigo: un
campo di concentramento per slavi a
Treviso. Luglio 1942 – settembre 1943
Istresco, Treviso 2003
Anna Nevenic A Short History of Serbia, Yugoslavia
and the Balkan People
Palm Springs, CA: United Children’s
Network, 2003
Mimmo Franzinelli Le stragi
nascoste. L'armadio
della vergogna: impunità e rimozione dei
crimini di guerra nazifascisti 1943-2001
Mondadori 2003
Collana: Oscar storia - ISBN:
8804519746 - ISBN-13: 9788804519744 -
Pagine: 418
Federico Zvab Il prezzo
della libertà
Ediz. Spartaco, S. Maria Capua Vetere (NA),
2003
Marco Aurelio Rivelli
Dio è con noi!
La Chiesa di Pio XII complice del
nazifascismo
Anna Vinci Il fascismo
al confine orientale
in: «Storia d’Italia dall’Unità ad oggi. Il
Friuli-Venezia Giulia» vol.1, Einaudi,
Torino 2002
AA.VV. Lager,
totalitarismo, modernità
Bruno Mondadori, Pavia 2002
spec. il contributo di C.S. Capogreco (ivi): Aspetti e
peculiarità del sistema concentrazionario
fascista. Una ricognizione tra storia e
memoria
Sbancor Diario di
guerra
Critica della guerra umanitaria
Derive Approdi 2002
Alexander Dorin
In unseren Himmeln kreuzt der fremde Gott Verheimlichte Fakten der Kriege in
Ex-Jugoslawien (Kroatien, Bosnien, Kosovo)
GUERRA SENZA LIMITI L’arte della guerra asimmetrica fra
terrorismo e globalizzazione
a cura del generale Fabio Mini
Gorizia: Libreria Editrice Goriziana, 2001
Alessandro
Marzo Magno (a cura di)
La guerra
dei dieci anni.
Jugoslavia 1991-2001
Il Saggiatore, Milano 2001
Maria Todorova Immaginando i Balcani
Lecce: Argo 2001
Collana Il pianeta scritto - Pagine 424
- Edizione originale: Oxford 1997
Documenti
antichi e testimonianze contemporanee,
dati storiografici ed elementi
culturali, resoconti di viaggi e
articoli giornalistici raccolti in
tutta Europa dal Rinascimento ai
nostri giorni, per conoscere la
complessità della regione balcanica. La
Recensione a cura di Claudio Bazzocchi
Giacomo Scotti Storie di
profughi e di massacri
Un diario dalla ex-jugoslavia
Asterios 2001
Costantino di Sante I campi di
concentramento in Italia.
Dall’internamento alla deportazione
(1940-1945) Atti del
Convegno tenuto a Teramo nel 1998
Franco Angeli, Milano 2001
Zoran
Andjelković Days of Terror (In the
presence of the International Forces) Centre
for Tolerance and Peace, Belgrade 2000
Various authors
Metal of
Dishonor: Depleted Uranium How the
Pentagon Radiates Soldiers &
Civilians
A devastating expose of the
Pentagon's new weapons comprised of
Depleted Uranium. This is the book
you've heard about, but won't see in
most bookstores. Now in it's second
printing you can read scientists; Gulf
War veterans; leaders of environmental,
anti-nuclear, anti-military and
community movements discuss: the
connection of Depleted Uranium to Gulf
War Syndrome and a new generation of
radioactive conventional weapons.
Understand how the bizarre Pentagon
recycling plans of nuclear waste creates
a new global threat.
Authors include former U.S. Attorney
General Ramsey Clark, Dr. Michio Kaku,
Dr. Helen Caldicott, Dr. Rosalie
Bertell, Dr. Jay M. Gould, Dan Fahey,
Sara Flounders, Manuel Pino and many
others. http://www.leftbooks.com/
You'll also want to purchase the companion
dvd - Poison DUst
E. Collotti (a cura di) Fascismo
e antifascismo
Bari 2000
Claudio Delgrosso USTASCIA
Patrioti idealisti o spietati assassini?
Ass. Ricerche Storiche Valtaresi
Borgotaro (PR), maggio 2000
Nicole Janigro L’esplosione
delle nazioni
Feltrinelli 1999
Fa il paio con i testi di
Bianchini: tutta la problematica è
piegata sulle "cause interne" con
particolare enfasi sul nazionalismo di
alcuni contro altri
Come
il precedente "Sarajevo le radici
dell'odio" (vedi sotto)
Arturo Perez-Reverte Territorio
Comanche
Tropea 1999
Catherine Lutard Serbia
Il Mulino 1999
Assolutamente inadeguato a
descrivere il paese che in quell'anno
veniva aggredito
Marco
Cuzzi L'occupazione
italiana
della Slovenia (1941-1943)
Ufficio storico militare dello Stato
Maggiore dell'Esercito, 1998
Numero di pagine: 396 Prezzo: € 18,08 EAN:
9786000898908
Luca Rastello
Zbigniew Brzezinski La grande scacchiera
Il mondo e la politica nell'era della
supremazia americana
Longanesi 1998
Milica Kacin Wohinc, Jože Pirjevec
Storia
degli sloveni in Italia. 1866-1998
Padova: Marsilio, 1998
F. Tassin Sul
confine dell’Impero
Comune di Visco-Arti Grafiche Friulane,
Tavagnacco 1998
Josip Krulic Storia della Jugoslavia. Dal 1945 ai
giorni nostri
Firenze: Bompiani 1997
Un
libro inutile e dannoso, "la cui tesi di fondo è
l'antinomia tra democrazia politica e
unità jugoslava": musica per le orecchie
dell'Occidente impegnato a
distruggere un paese pacifico,
prospero, multinazionale, socialista
(Italo Slavo)
F. M. Dolinar e L. Tavano (a cura di) Chiesa e
società nel Goriziano fra guerra e
movimento di liberazione
Istituto di storia sociale e religiosa,
Istituto per gli incontri culturali
mitteleuropei, Gorizia 1997
spec. per il contributo di Jože Pirjevec
(ivi): La
Venezia Giulia fra il 1941 e il 1945:
progetti nazionali e loro implicazioni
internazionali
Slavenka Drakulic Caffé
Europa
il saggiatore 1997
Secondo della serie
folkloristica antiserba
Leonardo Paggi (a cura di) La
memoria del nazismo nell'Europa di oggi
La Nuova Italia, Firenze, 1997
spec.
il contributo di Enzo Collotti (ivi): Sulla
politica di repressione italiana nei
Balcani
Hans Woller I conti
con il fascismo
Il Mulino, Bologna 1997
Giampaolo Valdevit (a cura di) Foibe, il
peso del passato
Marsilio, Venezia 1997
Nadja Pahor-Verri Oltre il
filo. Storia del campo di internamento
di Gonars 1941-1943
ed. Comune di Gonars, Udine 1996
Matta, T. (a cura di) Un
percorso della memoria. Guida ai luoghi
della violenza nazista e fascista in
Italia
Electa, Milano 1996
Toni Capuozzo Il giorno
dopo la guerra
Tra la Bosnia di oggi e un'Italia lontana
Feltrinelli 1996
Goran Todorovic Sarajevo:
cronaca delle illusioni perdute
Eds 1996
Brian Hall The Impossible Country
A Journey Through the Last Days of
Yugoslavia
Penguin, 1995
ISBN-13: 978-0140249231
Laure
Adler L'Année des adieux Paris,
Flammarion, 1995
Dzevad Karahasan Il centro
del mondo (dnevnik selidbe)
il saggiatore 1995
Rada Ivekovic La
balcanizzazione della ragione
manifestolibri 1995
Primo tentativo di ridurre la
guerra a questione psichiatrica,
triste che la copertura per questa
operazione sia stata data da Il
Manifesto
Valdo Magnani e Aldo Cucchi
Crisi di
una generazione
E/O - 1995
(I Ed.: La Nuova Italia, Firenze 1952)
David
Owen Balkan Odyssey London,
Victor Gollanz, 1995
Alfredo Antomarini e Wilfredo Caimmi
Ottavo chilometro. Memorie
di vita partigiana nelle Marche
Il lavoro editoriale, Ancona, 1995 ISBN:8876631100
Lando
Mannucci
PER L'ONORE
D'ITALIA
La Divisione italiana partigiana Garibaldi
in Jugoslavia dall'8 settembre 1943 all'8
marzo 1945
A cura dell'Associazione Nazionale Veterani
e Reduci Garibaldini
Sesto Fiorentino, Tipografia Cavicchi &
C., 1994
pp. 52, formato cm. 24 x 17, illustrato con
foto d'epoca
Lando
Mannucci, fiorentino, fece parte della
Divisione italiana partigiana
"Garibaldi" in Jugoslavia. Comandante di
compagnia, poi di Battaglione e infine
Capo di Stato Maggiore di una Brigata,
traccia qui una sintesi dell'impegno
italiano fuori della Patria con
altissimo sacrificio di vite e di
sofferenze.
Gérard
Baudson
A EUROPE OF "APATRIDES"
preface
by General Pierre M. Gallois ZAVET,
Belgrade 1995 ISBN
86-7034-006-2
---
Gérard
Baudson
L'EUROPE DES APATRIDES
Editions
de Luynes, 1994
W. Škof-Newby Tra pace
e guerra. Una ragazza slovena
nell’Italia Fascista
Il Mulino, Bologna 1994
Gianfranco Bettin Sarajevo
maybe
Feltrinelli 1994
Un libro inutile
Georges Prevelakis I
Balcani
Il Mulino 1994
Zlatko Dizdarevic Cronaca
di Sarajevo assediata
Sellerio 1994
Semplicemente
fazioso e dunque dannoso alla causa
della pace
Slavenka Drakulic Balkan
express
il saggiatore 1993
Folklore
antiserbo
R.
Cruciani (a cura di) E
vennero... 50 anni di libertà 1943-1993.
Campi di concentramento - prigionieri di
guerra - internamento libero nelle Marche
1940-1945
Numero unico di Unione Filatelica
Numismatica Maceratese / Associazione
Italiana Collezionisti Posta Militare /
Centro Italiano Filatelia Resistenza,
Cooperativa Artivisive, Macerata 1993
S.
Mileusnić
SPIRITUAL GENOCIDE 1991-1993 DUHOVNI GENOCID
A survey of destroyed,
damaged and desecrated churches, monasteries and other
church building during the war 1991-1993 Ed.
Muzej Srpske Pravoslavne Crkve, Beograd
1994 ISBN
86-7941-004-7
Marco Guidi La
sconfitta dei media
Bologna, Baskerville 1993
contiene
in particolare la testimonianza di
Milena Gabanelli su Vukovar
Stefano Bianchini
Sarajevo:
le radici dell’odio
Identità e destino dei popoli balcanici
Ed. Associate 1993
cronologicamente
lacunoso e tutto piegato sulle "cause
interne" del conflitto, vero e proprio
bignamino del "pensiero unico" sulla
guerra jugoslava
Misha
Glenny
The Fall
of Yugoslavia
London, Penguin, 1993
B.
Zečević (Editor)
THE UPROOTING
A
Dossier of the Croatian Genocide Policy
Against the Serbs Published
by VELAUTO International in collaboration
with Beograf Belgrade,
1992 - ISSN 114577548
contains
a
large, useful documentation including
photos and bibliography
Gigi Riva, Marco Ventura Jugoslavia:
il nuovo medioevo
Mursia 1992
Giorgio Boccolari e Luciano Casali (a
cura di) I Magnacucchi. Valdo
Magnani e la ricerca di una sinistra
autonoma e democratica
Atti del Convegno omonimo (3-4 novembre
1989)
Feltrinelli, Milano 1991
Franca Magnani Una
famiglia italiana
Feltrinelli, Milano
1991
(con modifiche e aggiunte rispetto
all'edizione tedesca: Eine italienische
Familie Kiepenheuer &
Witsch Köln 1990)
Dino
Frescobaldi
Jugoslavia.
Il suicidio di uno Stato
Ponte alle Grazie - Città di Castello 1991
Francis Conte Gli Slavi
Einaudi 1991 Pavel
Stranj
La comunità
sommersa
Gli Sloveni in Italia dalla A alla Z
Editoriale Stampa Triestina - 1989
Stefano Bianchini (a cura di)
L’enigma
jugoslavo. Le ragioni della crisi
Milano, Franco Angeli, 1989
contiene
tra l'altro:
Roberto Gatti: Marxismo e politica
nell’ideologia e nella prassi del socialismo
jugoslavo
Ivo Banac Nacionalno pitanje u Jugoslaviji
Porijeklo, povijest, politika
Zagreb: Globus, 1988
the original text in english
language:
Ivo Banac The National Question in Yugoslavia
Origins History, Politics
Ithaca, N.Y.: Cornell
University Press, 1984
ISBN
978-0-8014-9493-2
E. Collotti (a cura di) Spostamenti
di popolazione e deportazioni in Europa
1939-1945
Cappelli, Bologna 1987
spec. il contributo di Tone Ferenc (ivi): La
deportazione di massa delle popolazioni
jugoslave nella seconda guerra mondiale
S. Carolini (a cura di) «Pericolosi
nelle contingenze belliche». Gli internati
dal 1940 al 1943
Anppia, Roma 1987
AA.VV. La
dittatura fascista
Teti, Milano 1984
spec. il contributo di Teodoro Sala (ivi): Fascismo
e Balcani. L’occupazione della
Jugoslavia
Irnerio Forni
Alpini
garibaldini. Ricordi di un medico nel
Montenegro dopo l'8 settembre
Milano, Mursia, 1982
Stefano Gestro
La
Divisione italiana partigiana "Garibaldi".
Montenegro 1943-1945
Editrice Mursia
Milano 1981
A. G. M.
de’ Robertis La
frontiera orientale italiana nella
diplomazia della Seconda guerra mondiale
ESI, 1981
alle
pp. 93-96: documenti sul riconoscimento
britannico della Resistenza jugoslava
...
IL PCI E
LA QUESTIONE NAZIONALE
Friuli - Venezia Giulia 1941-45
? - 1980 Curzio
Malaparte Kaput
Milano : Mondadori, 1979 Boris Vujović Un montenegrino in Italia
Ravenna: Edizioni del Girasole, 1978
La vicenda
personale di un sostenitore della
dinastia Petrović esule in Italia.
Con interessanti dettagli sul regime
di occupazione italiana in
Montenegro, 1941-1943
Galliano Fogar Dalle
aggressioni fasciste alla occupazione
nazista..., Trieste-Istria 1919-1945
Trieste: ANED, 1978 Salvatore
Loi (a cura di) Le
operazioni delle unità italiane in
Jugoslavia
1941-1943. Narrazione, documenti
Roma : Ufficio Storico Stato Maggiore
dell'Esercito, 1978
Filibert Benedetic Dallo
squadrismo fascista alle stragi della
risiera
Trieste-Istria-Friuli-1919-1945
ANED, Trieste, 1978 Mario
Laureati Dall'Albania
alla Slovenia
con il 451° Ospedale da campo della
"Cacciatori delle Alpi"
Campi Grafica, Foligno 1977
Le campagne d'Albania,
Grecia, Erzegovina e Slovenia nella
testimonianza di un medico militare al
seguito delle truppe di occupazione
italiane. Contiene un vasto repertorio
fotografico. Part. interessanti le
testimonianze sui crimini ustascia e sui
crimini italiani ai danni dei
prigionieri civili ad Arbe/Rab
Nazionalismo
e neofascismo al confine orientale
IRSMLFVG, Trieste 1976
Aula IV.
Tutti i processi del tribunale speciale
fascista
La Pietra, Milano 1976
M. Sassano La politica
della strage
Marsilio, Venezia 1972
Galliano Fogar Sotto
l’occupazione nazista nelle province
orientali
Del Bianco, Udine 1961
Elio Apih Italia,
fascismo e antifascismo nella Venezia
Giulia (1918-1943)
Laterza, Bari 1966
E. Collotti (a cura di) L'occupazione
nazista in Europa
Editori Riuniti, Roma 1964
spec. il contributo di P. Moraca
(ivi): I
crimini commessi da occupanti e
collaborazionisti in Jugoslavia durante
la seconda guerra mondiale
Lowenthal
The Crimes of Fascist
Occupants and Their Collaborators Against
the Jews of Yugoslavia
Published
by Federation
of Jewish Communities of the Federative
People's Republic of Yugoslavia Belgrade
1957
with several photo documents s
originalnom tekstom na srpskohrvatskom
Valdo
Magnani e Aldo Cucchi
Dichiarazioni
e documenti
Roma 1951
S. Zaratin TITO senza maschera
Trieste: edizioni "Vita Nuova", 1947
libello di
propaganda anticomunista
pubblicato da settori del
fondamentalismo cattolico e ustascia
Mario
Roatta
Otto
milioni di baionette
L'esercito italiano in guerra dal 1940 al
1944
Milano : A. Mondadori, 1946
Sul verso del front.: Ed. provvisoria
Giuseppe Barbandi Brodano
Su la
Drina. Ricordi e studii slavi
Milano, Enrico Bignami e C., 1878
I libri di Predrag Matvejevic: breviario
mediterraneo (mediteranski
brevijar)
hefti 1987 epistolario
dell’altra europa (otvorena
pisma)
garzanti 1992 fra asilo
ed esilio (izmedju azila i
egzila)
meltemi 1998 mondo-ex
garzanti 1996
Mera letteratura di dubbio
valore, costituita per il 60 per cento
da autocitazioni, per il 30 per cento
da miscugli sincretici, e per il 10
per cento da pure diffamazioni contro
alcune - solo alcune - delle parti in
causa nel conflitto balcanico. La
preoccupazione principale dell'autore
è quella di mettere con sarcasmo una
pietra tombale sull'idea jugoslava.
I libri di Jože Pirjevec:
le guerre
jugoslave 1991-1999
einaudi 2002 Le guerre jugoslave
Einaudi, Torino 2001 serbi,
croati, sloveni, storia di tre nazioni
il mulino 1995 il giorno di san vito
nuova eri 1993
Cronologicamente
lacunosi e sostanzialmente faziosi:
l'autore è esplicitamente favorevole
alla "indipendenza" slovena e dunque si
occupa essenzialmente di attaccare
l'idea jugoslava diffamandone personaggi
e protagonisti.
Molto più interessanti ed utili sono i
lavori di Pirjevec sulle questioni
specifiche degli sloveni e delle
politiche italiane al confine orientale.
I libri di Paolo Rumiz: maschere
per un massacro
Editori Riuniti 1996 la linea
dei mirtilli
editori riuniti 1997 tre
uomini in bicicletta
feltrinelli 2002 è oriente
feltrinelli 2003
Oscillanti
tra la polemica guerrafondaia e
lombrosiana del primo - scritto per
demonizzare la parte serba dietro la
copertura della (viceversa auspicabile)
critica alla disinformazione - e
l'apparente disimpegno
turistico-edonistico del terzo; in
realtà sempre fortemente faziosi e in
sostegno alla aggressione ed occupazione
militare occidentale del territorio.
THE COMMUNITY
ORDINARY SERBIAN LIFE IN TRIESTE
documentario scritto e diretto da Alessio
Bozzer, prodotto dalla Videoest
La comunità
serbo ortodossa è la più antica e la
più numerosa di Trieste. Ed è anche
quella che meglio si è insediata e che
oggi meglio convive nel tessuto
sociale.
Il film vuole descrivere questo
intreccio, vuole raccontare la vita e
le storie di questi serbi-triestini.
Le immagini seguono la vita e le
attività di tutti i giorni di alcune
persone, serbi immigrati, o figli di
serbi nati a Trieste, coppie miste,
più o meno giovani. La telecamera li
mostra nelle attività sportive, nel
lavoro, nella famiglia. Viene
raccontata la loro quotidianità,
cercando di descrivere l’intreccio
delle loro tradizioni ed abitudini
serbe, con quelle della loro nuova
cultura, quella italiana triestina.
In un momento in cui la necessità
d’integrazione tra popoli diversi
viene presentata come un drammatico
problema in tutti i paesi europei, il
film vuole descrivere un esempio
concreto di integrazione riuscita,
seppur con le difficoltà e le
differenze che possono nascere tra due
entità differenti.
SRBENKA by Nebojša Slijepčević –
documentary, 2018 (75 min)
VIDEO
TRAILER (DAFilms, 3 mag 2018): In
the winter of 1991 a 12-year old Serbian
girl was murdered in Zagreb. Quarter of
century later director Oliver Frljić is
working on a theatre play about the
case. Rehearsals become a collective
psychotherapy, and the 12-year old
actress Nina feels as if the war had
never ended... [also on VIMEO]
KONTAKT
UP ZRS, Garibaldijeva 1,
Koper-Capodistria, 6000 Slovenija
Kontaktna osoba: dr. Gašper Mithans, vodja
projekta vžgano v spominih
Tel: 05 663 77 00 Email:
gasper.mithans(at)zrs.upr.si
PROJEKTNI PARTNERJI
UP Znanstveno-raziskovalno središče
(vodilni partner), Kulturno izobraževalno
društvo PiNA, Associazione 47|04, Udruga
“Žejane”, Associazione Kinoatelje, Občina
Dolina / Comune di San Dorligo della
Valle, Istarsko povijesno društvo
65–minutni dokumentarni film Vžgano v
spominih je avdiovizualna raziskava o
stopnjevanju nasilja na multietničnem
obmejnem območju Slovenije, Italije in
Hrvaške med 2. svetovno vojno
Partizani. La Resistenza
italiana in Montenegro di Eric Gobetti (2015 –
documentario, 1h5m). Prodotto
da Istoreto grazie a un contributo del
Comitato Resistenza e Costituzione. Trailer ufficiale
Il
mio ricordo più caro (A. Di Meo,
2014) L'esigenza del ricordo
in una ragazza che ha perso il padre a
poco più di un anno di vita, sequestrato e
ucciso da terroristi albanesi dell'Uck
nell'ottobre del '98, in Kosovo e
Metohija. E poi la fuga, e poi le bombe
"umanitarie" della Nato, che volentieri
caddero a difesa degli assassini di suo
padre. E poi, un'altra vita.
NEW
DOCUMENTARY / NOVI DOKUMENTARNI FILM
/
E' disponibile online il documentario di
Russia Today dedicato alla aggressione della
NATO contro la RF di Jugoslavia (1999):
E' tra
le città più inquinate d'Europa. Sede di un
grande distretto industriale durante la
Jugoslavia socialista ha poi subito le
devastanti conseguenze dei bombardamenti
NATO nel 1999. Ma ora, piano, si sta
rialzando. Un videoreportage
Documentario realizzato dal Ministero della
Cultura di Serbia
Durata: 65’
Il DVD è un documento
originale, realizzato dal Ministero della
cultura serba, proveniente dall’archivio
storico di Belgrado, in lingua
serbo-croata, che è poi stato trascritto
in serbo-croato e tradotto in italiano.
Poi la voce è stata doppiata in italiano.
---
La documentazione si basa sulle seguenti
fonti e testimonianze:
00.21 Il film è
basato sulle testimonianze e dichiarazioni
di studiosi dalle seguenti fonti scritte: Francia Genocidio
nella Croazia satellite - Edmond
Paris
Assassini
in nome di Dio – Hervè Lavrièr Italia Jugoslavia
1941 – Salvatore Loi Kaput -
Curzio Malaparte Il
silenzio di Pio XII – Carlo Falconi Otto milioni di
baionette – Mario Roatta Germania Con
Dio e i fascisti - Karheinz Deschner
Il
massacro cristiano in Croazia 1941-1945
- Alfred Miller
Lo
stato croato ustasha 1941-1945 -
Ladislaus Hory, Martin Broszat
00.30 Incarico
speciale nel sud-est 1941-1945, il
rapporto di un diplomatico volante –
Herman Neubacher
Il
fronte segreto – Walter Hagen
Australia
– America
Lupi
voraci – Monica Farrel Ratline - Mark
Aarons, John Loftus
Jugoslavia Magnum
Crimen – Viktor Novak
Bestialità
dei croati nella II guerra mondiale – Lazo
Kostic
Pavelic
e gli ustasha - Bogdan Krizman
Genesi
del genocidio dei serbi nell’NDH – Vasilje
Krestic
Genocidio
con la benedizione del Vaticano – Ratislav
Petrovic
NDH
– Glez Von Horstenau - Vasa
Kazimirovic
Il
Vaticano e Jasenovac – Vladimir Dedijer
I
crimini del genocidio ustasha – Milan
Bulajic
00.48 Il ruolo del
Vaticano nell’NDH – Milan Bulajic
In
sintesi gli argomenti sono:
L’invasione del Regno di Jugoslavia
6.4.1941
La costituzione dello stato Indipendente
di Croazia (NDH) con a capo Ante Pavelic
La costruzione dei campi di sterminio di
Jasenovac, Jadovno, Pago, Ogulin, Stara
Gradiska ecc..
Il coinvolgimento del clero cattolico:
Stepinac, francescani ... Pio XII ...
Il genocidio della popolazione serba
Testimonianze dell’esercito italiano
La via di fuga RatLine organizzata dal
Vaticano per la fuga dei criminali di
guerra
Il processo a Stepinac ed altri ...
La beatificazione di Stepinac e la visita
di Giovanni Paolo II a Zagabria ...
Il Movimento di Liberazione Nazionale e la
Resistenza in Jugoslavia
Il testo è stato tradotto in italiano da
Vladan Relic ex presidente della Comunità
Serbo Ortodossa di Trieste.
---
RADE KONČAR UNA STORIA DI OPERAI JUGOSLAVI
Scritto e diretto da:
Tamara Bellone, Gordana Pavlović, Piera
Tacchino
durata 120’
Video autoprodotto e senza fini di lucro
Torino,
23/07/2010
con testimonianze di:
Bude KONČAR, Uje Koslova KOSIČ, Ivan RAZI,
Vedran OPAAK, Ante BOROVINA, Marija
BOROVINA, Palmira POLJAK, Slavko LUKAS, Žika
RADEN, Ković, Giacomo SCOTTI, Svetozar
LIVADA.
disponibile in mini DV: le richieste vanno
indirizzate a: p.tacchino
@ torinofacile.it
Sinossi
Il film documentario racconta la vita di Rade
Končar, Segretario del Partito Comunista
Croato, giustiziato dagli italiani nella
Seconda Guerra Mondiale e di sua moglie
Dragica, barbaramente uccisa, nello stesso
periodo, dagli ustaša.
La ricostruzione storica è integrata dalle
testimonianze di Bude Končar, fratello e
cognato dei protagonisti, Slavko Lukas,
processato dagli italiani assieme a Rade
Končar e di numerosi partigiani e
antifascisti.
Il saggista Giacomo Scotti offre ulteriori
spunti per riflettere sull’occupazione
italiana della Jugoslavia.
La Jugoslavia è vista negli anni precedenti la
Seconda Guerra Mondiale, caratterizzati dalla
crisi economica e dalle lotte sindacali,
durante la criminale occupazione tedesca e
italiana, fino alla liberazione.
I testimoni intervistati vengono raggiunti
viaggiando nella ex Jugoslavia, tra i ricordi
del passato, spesso deturpati e la nuova
organizzazione economica e statale.
Dichiarazione
degli autori
Gli Italiani non hanno ancora provato ad
analizzare seriamente la storia dei crimini
nei confronti dei popoli da loro occupati,
facendo una dannosa e talvolta ridicola opera
di rimozione.
Bio
filmografie degli autori
Tamara
Bellone (Torino 13
agosto 1952)
da quindici anni realizza video ammessi
a concorsi nazionali e internazionali.
“Bentornato” realizzato con Piera Tacchino ha
vinto il premio “Round” (Rimini) per il
miglior video e il premio “Anpi” al Valsusa
Film Festival
“Tecka Breda” realizzato con Piera Tacchino e
Boris Bellone ha vinto il premio per “La
storia più bella” al Valsusa Film Festival
“Grecia – Appunti sui danni causati
dall’occupazione italiana”, un documentario di
90’, realizzato con Nietta Fiorentino,
Ghiorgos Korras e Piera Tacchino ha avuto una
considerevole diffusione in Italia, in alcune
università estere ed è stato proiettato ed
apprezzato in Grecia.
L’autrice ha partecipato al film collettivo
“Walls and Borders”.
Ha scritto alcune sceneggiature con Paolo
Docile e Piera Tacchino riscuotendo premi e/o
riconoscimenti.
Gordana
Pavlović (Rača,
Serbia 15 maggio 1965)
impegnata nella diffusione delle informazioni
sulla situazione economica e sociale della ex
Jugoslavia e nella conservazione della
memoria storica e delle tradizioni popolari,
organizza eventi culturali. Ha fondato
un’associazione non governativa che si occupa
dei profughi dei territori della
ex-Jugoslavia.
Piera
Tacchino (Torino, 10
luglio 1952)
da quindici anni realizza video ammessi a
concorsi nazionali e internazionali.
“Bentornato” realizzato con Tamara Bellone ha
vinto il premio “Round” (Rimini) per il
miglior video e il premio “Anpi” al Valsusa
film Festival
“Teška Breda” realizzato con Tamara Bellone e
Boris Bellone ha vinto il premio per “La
storia più bella” al Valsusa Film Festival.
“Grecia – appunti sui danni causati
dall’occupazione italiana”, un documentario di
90’, realizzato con Tamara Bellone, Nietta
Fiorentino, Ghiorgos Korras, ha avuto una
considerevole diffusione Italia e in alcune
università estere, è stato proiettato ed
apprezzato in Grecia.
L’autrice ha partecipato al film collettivo
“Walls and Borders”.
Ha scritto alcune sceneggiature con Paolo
Docile e Tamara Bellone riscuotendo premi e/o
riconoscimenti. Ha realizzato alcuni video con
Roberto Sardo.
Sinossi:
Il documentario ripercorre la vita di
Roberto Delle Fave detto “red devil”,
famigerato mercenario delle guerre
balcaniche in Bosnia e Croazia tra il 1992 e
il 1995, attraverso il racconto in prima
persona e il contributo di materiale
d’archivio [e sulla base dell'ispirazione
fornita dal libro di
Luca Rastello]. Il film non vuole
essere una semplice denuncia dei crimini di
guerra, ma la testimonianza della parabola
esistenziale di un uomo spinto
dall’emarginazione sociale e lavorativa in
un gorgo di violenza e morte.
È il 1991: Roberto Delle Fave di
Bordighera, provincia di Imperia, ha 24 anni e
lavora come giornalista e un personaggio come
Toto Cotugno anni dopo dirà di lui che era
“persino bravo”, ma lo scoppio della guerra
tra serbi e croati lo attrae di più che un
festival di Sanremo. Parte armato di macchina
fotografica e cinepresa. Vede e vive orrori
atroci, che riprende con la freddezza di chi
non conosce il contagio dell’ipocrisia, di chi
non fa sconti al perbenismo. Proseguirà come
mercenario dell’esercito croato armato di
tutto punto, Kalashnikov e quant’altro,
cinepresa inclusa. Vent’anni dopo Roberto
Delle Fave vive a Bordighera con un’anaconda e
altre bestie repellenti (è deceduto nel 2014
per un male incurabile). Erion Kadilli,
studente di cinema di origine albanese e
ligure di adozione decide di conoscerlo dopo
aver letto su di lui il saggio “La guerra
in casa” del giornalista Luca Rastello.
Kadilli raccoglie nel suo documentario le
dichiarazioni di questo sanguinario demente
criminale, affermazioni spesso sconcertanti e
paradossali, ma talmente forti che potrebbero
apparire grossolane invenzioni, oppure far
ripensare alla storia con altri occhi.
Inserisce i filmati che Delle Fave girò in
guerra con tutto il dramma di quelle scene
crude ma senza dubbio vere. Il documentario
include anche altri filmati come i dossier
del giornalista Sandro Vannucci (“Soldato
d’avventura” e “Finché c’è guerra” della
RAI), nonché spezzoni della trasmissione
“Piacere RAI 1”, dove Delle Fave fu ospite.
Racconta una guerra strana che con le sue
atrocità sembra lontana anni luce, eppure così
vicina da coinvolgere anche tanta politica di
casa nostra. Della Fave cita qualche esempio:
l’affaire Telekom Serbia e le responsabilità
dello IOR.
Erion Kadilli, nato a Durazzo 29
anni fa, vive in Italia fin da bambino e
attualmente studia al Dams di Torino. Ha
prodotto in proprio questo documentario e lo
ha finanziato con i proventi del suo lavoro
di sguattero in estate sulla riviera ligure.
Con “Sono stato dio in Bosnia” (2010) ha
partecipato a rassegne di prestigio vincendo
numerosi premi. Altri lavori: “Primavera
in Kosovo” (2008), dedicato alla
secessione di Pristina da Belgrado, e “La
Montagna di Nietzsche. In viaggio con
Gianni Vattimo” (2011), dedicato al
filosofo torinese.
Il libro
e il dvd - L'Urlo del Kosovo - sono
disponibili in edizione unica al costo di
18 euro. Le copie si possono richiedere
direttamente all'autore
(alessandro.di.meo@uniroma2.it),
all'associazione Un Ponte per...
(posta@unponteper.it o info@unponteper.it)
o a ExOrma edizioni
(o.pagnani@omgrafica.it o
m.sassara@omgrafica.it).
di Giuliano Calisti
(35’_dvd_Italia_2009)
Interviste a Rosario Bentivegna, Zarko
Besenghi e Avio Clementi, con il contributo
dello storico Davide Conti
Ottima
l'idea del volumetto con stralci di
letteratura contemporanea degli italiani
d'Istria e molto interessanti le
videointerviste ai protagonisti, che
rivelano in sintesi la complessità e le
contraddizioni della vicenda. Peccato che
gli editori abbiano voluto forzare i toni
per incastonare il tutto in una
"confezione" a tinte fosche, a partire dal
titolo - non potevano almeno mettere
l'aggettivo tra virgolette? D'altronde una
"confezione" diversa avrebbe alienato
l'interesse della potente lobby
revanscista degli esuli. Non si possono
accontentare sempre tutti... (Italo Slavo)
Di Riccardo
Iacona. Reportage in onda il 19 e 26
settembre 2008 su Raitre
Con la collaborazione di Francesca
Barzini. Fotografia: Mauro Ricci.
Suono in presa diretta : Peppe Vitale.
Musiche originali: Daniel Bacalov.
Produttore esecutivo : Miriam Poddi.
Montaggio: Paolo Carpineta e Cristina
Barbier
“KOSOVO
NOVE ANNI DOPO”. Un anno di lavoro tra
preparazione, sopralluoghi, riprese e
montaggio, cinque paesi attraversati –
Kosovo, Macedonia, Serbia, Turchia e
Afghanistan - e 3 ore di reportage che
andranno in onda il 19 e il 26 settembre
in prima serata su Raitre.
Raitre presenta in anteprima al Prix
Italia 2008 la prima puntata dal titolo:
“KOSOVO NOVE ANNI DOPO”.
Iacona ricostruisce minuziosamente la
terribile pulizia etnica di cui sono stati
vittime i kosovari di etnia serba. Dal
1999, da quando la NATO ha vinto la guerra
contro la Serbia e insieme alle Nazioni
Unite ha preso il controllo del Kosovo,
250.000 serbi sono stati cacciati dal
Kosovo solo per ragioni di odio etnico,
solo perchè serbi. Le loro case sono state
bruciate, le loro terre sono state
devastate, le loro chiese sono state
distrutte, anche le più antiche e
preziose, quelle del 1300, i loro cimiteri
sono stati profanati a colpi di pala e di
piccone, interi quartieri sono stati messi
a fuoco solo per impedire ai serbi che
vivevano lì da centinaia di anni di
poterci ritornare. Nonostante la presenza
della Nato gruppi armati di kosovari di
etnia albanese hanno messo in atto una
delle più sistematiche e feroci pulizie
etniche che l’Europa ha vissuto dopo la
seconda guerra mondiale, distruggendo così
l’idea stessa di un paese multietnico che
pure era stata all’origine della campagna
militare della NATO contro la Serbia. Ma
c’e’ di più: in questi nove anni il Kosovo
e’ diventato la porta principale di
ingresso della droga nel nostro Paese e in
tutta Europa; e, sempre nonostante la
presenza della Nato e delle Nazioni Unite
il Kosovo si e’ trasformato in una piccola
Colombia, un Narcostato nel cuore
dell’Europa. I numeri sono impressionanti:
l’80 per cento di tutta la droga prodotta
in Afghanistan per entrare in Europa passa
dalle valli e dalle montagne del Kosovo
“liberato”. Le enormi ricchezze
accumulate con il traffico della
droga hanno reso potenti all’estero e in
patria i clan mafiosi kosovaro albanesi,
capaci di inquinare in profondità i
partiti che oggi guidano il Kosovo,
gettando così un enorme punto
interrogativo sulla natura democratica del
nuovo Stato nato il 17 febbraio di
quest’anno con un atto unilaterale. Ma le
strade aperte della droga e delle armi che
la Nato non e’ riuscita in questi nove
anni di protettorato a chiudere, sono
anche quelle da cui passa il terrorismo
internazionale di matrice islamica.
Fonte: http://www.glassrbije.org/I/
- aprile 2010 L’Associazione dei giornalisti
della Serbia ha premiato Riccardo Jacona
L’Associazione dei giornalisti della
Serbia consegnerà al giornalista della RAI
Riccardo Jacona il premio speciale in
occasione della Giornata dei giornalisti
serbi. Jacona è stato premiato per il suo
film documentario La guerra infinita, nel
quale ha indagato le conseguenze della
politica occidentale dal Kosovo
all’Afganistan, le vie del contrabbando di
stupefacenti e i legami tra le autorità
locali e la criminalità organizzata.
Jacona ha mostrato la realtà crudele in
Kosovo, le uccisioni politiche, le
condizioni in cui vivono i Serbi, i quali
sono stati cacciati da molte zone in
Kosovo. L’Associazione dei giornalisti
della Serbia hanno valutato che Jacona ha
dimostrato il coraggio muovendosi in
Kosovo nelle zone pericolose, dove le
forze della NATO non sono in grado di
garantire la sicurezza come in Afganistan.
La
straordinaria esperienza di un gruppo di
architetti e scultori che, nella Jugoslavia
degli anni '60 e '70, affronta il tema del
ricordo della Seconda guerra mondiale e della
vittoria sul nazi-fascismo. Un video che ci
riporta a opere di grande bellezza e di grande
importanza, la cui serena interpretazione è
però resa molto difficile dalla cortina di
conformismo antijugoslavo che tende a mettere
sempre e comunque "tra virgolette" i valori
della Fratellanza e della Unità.
Documentario realizzato grazie al
finanziamento della Provincia autonoma di
Trento e dell'Unione Europea.
Regia: Andrea Rossini
Immagini, montaggio: Moira Della Fiore; Andrea
Rossini
Interviste: Nicole Corritore; Andrea Rossini;
Davide Sighele
Audio: Carlo Dall'Asta
Musiche: Massimo Zamboni (Radio
Fandango/Emergency Music)
Fotografia: Moira Della Fiore; Andrea Rossini;
Luka Zanoni
Grafica:Andrea Pandini
Produzione: Osservatorio sui Balcani - ITA,
2007
Durata: 59' PAL
sui
bombardamenti NATO contro il petrolchimico
di Pančevo Es begann mit einer
Lüge
[It
started with a lie / Cominciò con una
bugia] Deutschland
im Kosovo 99
Dieser
Film zeigt, wie schon vom ersten Tag des
Kosovokrieges an die Bevölkerung
getäuscht wurde. Dieser Film zeigt auf,
wie Tatsachen verfälscht und Fakten
erfunden, wie manipuliert und auch
gelogen wurde. Dieser Film zeigt,
weshalb Bomben auf Belgrad fielen.
Documentary
about the lies of German officials during
the Nato war against Yugoslavia
...
Cofanetto cartonato, a 4 ante, contenente
2 Dvd e un libretto allegato. I due Dvd
comprendono documentari, interviste,
spettacoli musicali per un totale di oltre
2 ore e mezza di visione. Il libretto di
72 pagine contiene articoli e immagini
relative agli Zingari, allo sterminio di
cui furono vittime durante la Seconda
Guerra Mondiale, alla loro realtà attuale.
(...) Nel primo Dvd (nero), dopo una
breve introduzione di Moni Ovadia (Hai mai
avuto un amico zingaro? – 19”), c'è
un'intervista con Marcello Pezzetti, del
Centro di Documentazione Ebraica
Contemporanea, che ricostruisce la storia
dello Zigeunerlager (19'57”), che era il
settore del campo di sterminio di
Auschwitz-Birkenau dedicato agli Zingari,
in funzione dal febbraio 1943 all'agosto
1944. C'è poi il documentario Porrajmos
(29'34”) realizzato per l'Opera Nomadi dai
registi Paolo Poce e Francesco Scarpelli.
La parola che dà il titolo significa, in
romanes (la lingua zingara, derivata dal
sanscrito), “distruzione” ed è analoga
all'ebraica Shoà. Chiude il primo Dvd
l'intervista (Hugo, 19'25”) al sinto
tedesco Hugo Hoellenreimer, internato
nello Zigeunerlager e torturato da Josef
Mengele: intervista realizzata dalla
regista Giovanna Boursier ad Auschwitz
nell'agosto 2004.
Il secondo Dvd (rosso)
si apre con la videoregistrazione (Senza
confini, senza barriere – 28'32”) di una
serata tenutasi alla Camera del Lavoro di
Milano nell'ottobre 2005, protagonisti
Moni Ovadia e i Taraf da Metropulitana, un
gruppo musicale rom rumeno: insieme
eseguono canti tradizionali gitani e
yiddish. Segue l'intervista (Un Rom
italiano ad Auschwitz – 18'23”) a Mirko
Levak, registi Francesco Scarpelli ed
Erika Rossi. Con forte inflessione
dialettale veneta, racconta la sua
parabola dall'arresto in Friuli,
l'internamento nel lager, l'orrore della
vita quotidiana, alla liberazione e il
ritorno al paesino d'origine. Chiude il
Dvd Porrajmos. Lettura e spettacolo
(38'27”), videoregistrazione di un'altra
serata alla Camera del Lavoro di Milano,
nel gennaio 2006. Alla lettura di brani
storici si alternano proiezioni di
immagini, canti, danze, con la
partecipazione di Rom e Sinti, compresa
Daniela una bambina emozionante.
Nel libretto, dopo il
testo di un inno zingaro e la
presentazione editoriale, Gloria Arbib si
sofferma sull'irriducibilità di Ebrei e
Rom all'assimilazione. Giovanna Boursier
traccia un quadro sintetico della
persecuzione nazista dei Rom e dei Sinti,
facendo luce anche sulle (generalmente
sottaciute) complicità non solo morali del
regime fascista. Un parallelo tra la Shoà
e il Porrajmos è tracciato da Paolo Finzi.
La situazione degli Zingari nell'Europa
odierna è esaminata da Maurizio Pagani e
dal rom Giorgio Bezzecchi, dell'Opera
Nomadi. L'obiettivo del fotografo Paolo
Poce fissa le immagini dello sgombero di
una casa occupata da Rom rumeni a Milano
nel 2004: della serie, per gli zingari la
vita non è mai facile. Il testo della
canzone dedicata agli zingari da Fabrizio
De André e Ivano Fossati, corredato da
documenti originali concessici da Dori
Ghezzi, sigilla il libretto. (fonte: A
rivista anarchica)
Bljesak je potpalio
Oluju [The Flash That
Lighted The Storm]
Film Bljesak je potpalio Oluju / The Flash
That Lighted The Storm reditelja
Aleksandra Bulata i scenariiste Dragoljuba
Bulata, prikazuje kontinuitet
terorističko-subverzivnog delovanja
hrvatskog ustaškog pokreta u prvoj
polovini 20. veka, s posebnim osvrtom na
značaj uloge Rimokatoličke crkve u
Hrvatskoj tokom genocida nad srpskim
narodom od 1941. do 1945. u Nezavisnoj
Državi Hrvatskoj, isto kao i u Operaciji
Bljesak i Operaciji Oluja 1995. godine.
Film Bljesak je potpalio Oluju, u
produkciji Radio-televizije Srbije i
Serbicom-Filma, sa muzikom Sanje Ilića i
Balkanike, premijerno je prikazan na 53.
međunarodnom Festivalu dokumentarnog i
kratkometražnog filma u Beogradu marta
2006. godine, u okviru Programa
"Svedočenja", posvećenom ostvarenjima
domacih autora koji se bave uzrocima i
posledicama ratova na prostoru bivše
Jugoslavije.
Film koristi filmske arhive RTSa, Dunav
filma, Rojtersa, BBCa, TV ARDa, Faktuma.
Govore: akademik prof dr Smilja Avramov i
Savo Štrbac, direktor D.I.C. Veritas
***
The film Bljesak je potpalio Oluju / The
Flash That Lighted The Storm, directed by
Aleksandar Bulat, screenplay Dragoljub
Bulat, features the continuity of the
terroristic and subversive operations of
the Croatian Ustasha movement in the first
half of the XX century with special review
of the Roman Catholic Church role in
Croatia during the genocide of the Serb
population from 1941 till 1945 in the
Independent State of Croatia, as same as
during Operation Flash and Operation Storm
in 1995.
Film The Flash That Lighted The Storm,
produced by Radio Television of Serbia and
Serbicom-Film, music by Balkanika,
premiered at the 53rd International
Festival of Documentary and Short Film
Festival in Belgrade in March 2006, under
the "Testimonials", dedicated to the
achievements of local authors who are deal
with the causes and consequences of the
wars in the former Yugoslavia.
Documents: RTS, Danube Film, Reuters, BBC,
ARD TV, Factum film archives.
Speakers: Academician Prof. Dr. Smilja
Avramov and Savo Štrbac, director of DIC
Veritas
Godina proizvodnje/Year of Production: 2005
Trajanje/Duration: 70 minuta/minutes
Režija/Director: Aleksandar Bulat
Scenario/Script: Dragoljub Bulat
Montaža/Editing: M. Milivojević
Originalna muzika/Music: BalKan2000
Kompzitor / Composer: Sanja Ilic
Projekat / Project: Sanja & Balkanika
(PGP, 1999; SOKOJ 412790)
Ton/Sound: Đorđe Đurović
Produkcija/Production: RTS, Serbicom-Film
Pre i post Produkcija /Pre & Post
Production: D.I.C. Veritas
contiene la testimonianza
di Vincenzo 'Vinko' Giuglar, oggi anziano
contadino della Val di Susa, che nel 1943,
ritrovatosi al seguito dell'esercito
occupante italiano in Jugoslavia, fu fatto
prigioniero dai tedeschi. Dopo essere
riuscito a sfuggire ai campi di prigionia ed
ai lavori forzati, si unì ai partigiani di
Tito entrando direttamente nella Terza
Brigata Dalmatinska e partecipando alla
liberazione di Knin
per
contatti: Piera Tacchino - p.tacchino @
torinofacile.it - 3391360447
KOSOVO 2005
Viaggio nell'apartheid in Europa
A cura di Enrico Vigna e Rajka Veljovic - Star
Film Torino
disponibile
presso "SOS Yugoslavia" di
Torino (posta @resistenze. org)
di Corrado
Veneziano
edito in DVD con il libro:
“Se dici guerra umanitaria", a cura di Corrado
Veneziano e Domenico Gallo,
Besa ed., 2005 (vedi più
sopra)
Dutch,
2-part documentary on the case of the
International Criminal Tribunal for the
former Yugoslavia (ICTY) in The Hague,
against Slobodan Milosevic. It shows that
Milosevic was falsely accused. The media
demonized him and the Serbs and said they
were committing genocide, but the
prosecutions couldn`t prove anything.
Milosevic died under suspicious
circumstances while still imprisoned...
L'eredità
culturale multietnica del Kosovo in pericolo
Mnemosyne (a cura di)
(documentario, 2004)
Info: Most
za Beograd – Un ponte per Belgrado in terra
di Bari
via Abbrescia 97, 70121
BARI. most.za.beograd
@libero.
it
Le altre
verità del Kosovo
di Pasquale
Giordano
(documentario, 2004)
Info: Most
za Beograd – Un ponte per Belgrado in terra
di Bari
via Abbrescia 97, 70121
BARI. most.za.beograd
@libero.
it
I
dannati del Kosovo
M.
Collon e V. Stojiljkovic (VHS,
80min.) disponibile
presso "SOS Yugoslavia" di Torino
(posta @resistenze. org)
---
Les damnées du
Kosovo
Non bombe ma
solo caramelle
registrazione della prima rassegna
canora-poetica della omonima
Associazione
in solidarietà con le famiglie della Zastava
bombardata - Roma
Černica nekada i sada
---
Decji film O.S. Branko Radicevic - Černica -
oktobar 2003 - 15'
JUDGEMENT
by Jared Israel, 2000
(Serbian and English with English subtitles)
www.emperors-clothes.com
Video
proving that the British news channel ITN
faked pictures of a Bosnian-Serb "death
camp"
Es begann mit
einer Lüge
[It
started with a lie / Cominciò con una
bugia / Počelo
je sa jednom laži / Почело је са једном лажи] Deutschland im Kosovo
99
Dieser
Film zeigt, wie schon vom ersten Tag des
Kosovokrieges an die Bevölkerung getäuscht
wurde. Dieser Film zeigt auf, wie
Tatsachen verfälscht und Fakten erfunden,
wie manipuliert und auch gelogen wurde.
Dieser Film zeigt, weshalb Bomben auf
Belgrad fielen. Documentary
about the lies of German officials during
the Nato war against Yugoslavia ARD
(Germany), 8/2/2011 - 43:02
SERBI DA
MORIRE
di Fulvio Grimaldi
produzione: Un Ponte per...
VHS
BOMBE SULLE
INDUSTRIE CHIMICHE
di Sascha Adamek
Documentario
sugli effetti dei bombardamenti della NATO a
Pancevo (Serbia), primavera 1999 La versione italiana del film è
stata curata dal Prof. A.Tarozzi insieme al
Laboratorio di Sociologia Visuale
dell'Università di Bologna
Natural
heritage under bombs Inst. For Protection of Nature of
Serbia
VHS, Belgrade 1999
JUGOSLAVIA,
IL POPOLO INVISIBILE
di Fulvio Grimaldi, 1999
VHS
I PROFUGHI
INVISIBILI
video missione umanitaria a Kraljevo ecc.
realizzato da A. Di Meo / Un ponte per...
VHS - 30 '
PALE, NATO bombardiranje
(VHS, 1995, 1h29m)
European Neo-Nazis Fight
on Croatian Side
Spiegel TV
(deutsch, EN subtitles), 10:13
Fascist Legacy
di Ken Kirby (GB 1989)
Il
documentario racconta e documenta i
crimini di guerra italiani e il loro
successivo insabbiamento.
Il film non è mai stato trasmesso dalla
televisione di Stato italiana.
Dal sito http://temi.repubblica.it/micromega-online/fascist-legacy-uneredita-scomoda/
:
Fascist Legacy ("L'eredità del
fascismo") è un documentario della BBC
sui crimini di guerra commessi dagli
italiani durante la Seconda Guerra
Mondiale. La RAI acquistò una copia del
programma, che però non fu mai mostrato
al pubblico. La7 ne ha trasmesso ampi
stralci nel 2004. Il documentario,
diretto da Ken Kirby, ricostruisce le
terribili vicende che accaddero nel
corso della guerra di conquista
coloniale in Etiopia – e negli anni
successivi – e delle ancora più
terribili vicende durante l'occupazione
nazifascista della Jugoslavia tra gli
anni 1941 e 1943. Particolarmente
crudele la repressione delle milizie
fasciste italiane nella guerriglia
antipartigiana in Montenegro ed in altre
regioni dei Balcani. Tali azioni vengono
mostrate con ottima, ed esclusiva,
documentazione filmata di repertorio e
con testimonianze registrate sui luoghi
storici nella I puntata del film. Il
documentario mostra anche i crimini
fascisti in Libia e in Etiopia.
Nella II puntata il documentario cerca
di spiegare le ragioni per le quali i
responsabili militari e politici
fascisti -colpevoli dei crimini- non
sono stati condannati ai sensi del
codice del Tribunale Militare
Internazionale di Norimberga, per
crimini di guerra e crimini contro
l'umanità. Conduttore del film è lo
storico americano Michael Palumbo,
autore del libro "L'olocausto rimosso",
edito -in Italia- da Rizzoli. Nel film
vengono intervistati -fra gli altri- gli
storici italiani Angelo Del Boca,
Giorgio Rochat, Claudio Pavone e lo
storico inglese David Ellwood.
"All
the papers relating to the
documentary series, including full
transcripts of the many valuable
interviews conducted with
participants, are lodged at the
Liddell Hart Centre for Military
Archives at King's College,
University of London." (Wikipedia)
Yugoslavia The Avoidable
War
USA/Germany
1999/2001. Directed by George Bogdanich
and Martin Lettmayer
Directed by George Bogdanich; directors
of photography, Michael Moser, Vladimir
Bibic, Dragan Milinkovic, David Hansen,
Joe Friendly and Predrag Bambic; edited
by Mary Patierno; title song, ''Road to
Hell,'' by Chris Rea; produced by Mr.
Bogdanich and Martin Lettmayer; released
by Hargrove Entertainmnet. At the Two
Boots Pioneer Theater, 155 East Third
Street, East Village. Running time: 165
minutes. WITH:
Sanya Popovic (Narrator) and Lord Peter
Carrington, James Baker, Lawrence
Eagleburger, Hans Dietrich Genscher,
Nora Beloff, Susan Woodward and Ted
Galen Carpenter.
An American-German
documentary chronicling the break-up of
Yugoslavia
The New
York Times, March 15, 2002
FILM REVIEW The
Horrors of the Balkan Wars as
Shrewdly Staged Illusions
By STEPHEN HOLDEN
One of the many unsettling contentions
of George Bogdanich's documentary
film, ''Yugoslavia, the Avoidable
War,'' is its assertion that many of
the most horrendous events in the
recent Balkan wars were stage-managed
for the news media. A number of the
massacres and atrocities reported on
television with bodies on display, it
maintains, were shrewdly planned
illusions concocted by the Bosnian
Muslims to inflame international
opinion against the Serbs. The city of
Sarajevo in particular served more
than once as an accessible location
for deceptive television coverage.
Although it would be inaccurate to
label this documentary pro-Serbian,
the film, which opens today at the Two
Boots Pioneer Theater, methodically
sets out to demolish much of the
conventional wisdom about who did what
to whom and who was to blame. It
insists that a regional civil war that
could have been settled without
prolonged bloodshed was turned into a
major conflagration by outside
interference and national
self-interest.
As the United States government has
tacitly acknowledged by keeping the
press at bay in Afghanistan, public
relations and the ability to get your
version of events across is almost as
important as weaponry in modern
warfare. The version of a war that is
reported on television becomes the
official version that in turn
motivates crucial political decisions.
The film asserts that partly because
of American television's need for
clear-cut heroes and villains, a
scenario of good guys (the oppressed
Bosnian Muslims) versus bad (the evil,
barbaric Serbs) came to dominate
mainstream news coverage of the war.
After one reporter heard a Serbian use
the words ''ethnic cleansing,'' for
instance, the term, with its repugnant
genocidal associations, was seized on
by the Clinton administration as a
buzzword and used to bash the Serbs,
when in fact all sides were equally
intent on ''cleansing'' their
territories of undesirables.
This heroes-and-villains mentality,
the film contends, also served
American interests by giving the
United States an excuse to preserve
and strengthen NATO in the
post-Communist era when its relevance
had become debatable.
It allowed us to keep our power base
in Europe. The film bluntly calls ''an
occupying force'' the NATO forces (led
by the United States) that remain in
Kosovo, Bosnia and Macedonia without
an official date for withdrawing, and
it goes so far as to accuse that
19-nation army of conspiring to commit
war crimes.
Almost anything we thought we knew
about the Balkan wars is thrown into
question by the film. Did a highly
publicized civilian massacre of
Bosnian Muslims by Serbs in Kosovo
that prompted NATO to intensify the
bombing of Yugoslavia really take
place? Or did Bosnian Muslims
transport the bodies of dead soldiers
(not civilians) overnight to the site
and then cry massacre?
And what about the numbers? Subsequent
investigations, the movie claims, have
shown that the tally of casualties at
the hands of Serbs, including the
supposed mass rapes of Bosnian women,
was outrageously inflated.
Whether or not you're convinced by the
film's assertions, many of which are
based on information provided by the
Red Cross, Amnesty International,
Human Rights Watch and other
organizations that investigated
reported events after the fact,
''Yugoslavia, the Avoidable War'' does
an impressive job of relating the
complicated history of the war and of
filling in the background. Some of
that background has been overshadowed
by the designation of the Serbs as the
villains. The Croatians, it reminds
us, collaborated closely with the
Nazis during World War II in the
slaughter of 750,000 Serbs, Jews and
Gypsies in their territory.
As for the Bosnian Muslims, the film
says there is ample evidence
documenting Bosnians' alliance with
Osama bin Laden's Al Qaeda network.
Mr. bin Laden was a regular visitor to
the office of Bosnia's president Alija
Izetbegovic in early 1993, a time when
the United States was lauding his
commitment to moderation and
multiethnic cooperation.
As the meticulously chronological
account of the Balkan wars unfolds
event by event, failed peace
initiative by failed peace initiative,
''Yugoslavia, the Avoidable War''
leads you to a no man's land of doubt.
The truth, of course, was never as
black-and-white as it is has been
painted for us. It rarely is.
Correction: March 16, 2002, Saturday A
film review in Weekend yesterday about
''Yugoslavia, the Avoidable War''
misidentified the faction that the
documentary, directed by George
Bogdanich, accuses of displaying
bodies to inflame international
opinion against the Serbs. It is the
Kosovo Liberation Army, not the
Bosnian Muslims.
"Jugoslawien:
Der vermeidbare Krieg" USA/D
1999/2001 Regie: George Bogdanich
und Martin Lettmayer beleuchtet, wie westliche
Staaten, allen voran die Regierungen
der USA und Deutschlands, die
gewaltsame Zerschlagung Jugoslawiens
seit 1991 vorantreiben und den
Balkan destabilisieren. Gezeigt
wird, wie westliche Staaten einzelne
Bürgerkriegsparteien bzw bewaffneten
Separatisten in Kroatien, Bosnien
und dem Kosovo untersützten, während
sie sich nach außen als
Friedensstifter gaben. Dabei kommen zahlreiche
Beteiligte zu Wort, darunter der
damalige Verhandlungsführer der
Europäischen Gemeinschaft, Lord
Peter Carrington, die damaligen
Außenminister der USA, James Baker
und Lawrence Eagleburger sowie der
deutsche Außenminister Hans Dietrich
Genscher.
"Sollte von
allen gesehen werden, die mit der
Situation in Jugoslawien zu tun
haben." --
Lord Peter Carrington, ehemaliger
bristischer Außenminister und
EU-Beauftragter
"Yugoslavia,
The Avoidable War" ist ein
brillianter, fesselnder, sogar
schockierender Film. Er nimmt stellt
die Ansicht in Frage, daß die
NATO-Mächte nur unschuldige Beobachter
des Zerbrechens Jugoslawiens waren,
die zu spät aus "humanitären" Gründen
in die Kriege eingriffen. Der Film
argumentiert, daß zunächst Deutschland
und Österreich, dann die Vereinigten
Staaten als Haupteingreifender, das
Zerbrechen ermutigt, Partei ergriffen
und ihre favorisierten Parteien
bewaffnet haben. Der Film verwendet
eine bemerkenswerte Ansammlung von
wohlqualifizierten Journalisten,
Balkanspezialisten, politischer
Insider, und benutzt sie effektiv, um
die Motivationen der Schlüsselfiguren
zu untersuchen und die falschen
Behauptungen aufzudecken, auf die die
Kriegsherren ihre Argumente für den
Krieg aufgebaut hatten. Da der Film
nachweist, daß die Mainstreammedien
eine Schlüsselrolle in der Verbreitung
von Propaganda und der Hilfe zur
Mobilisierung für den Krieg spielten,
wird deren Bereitschaft, diesem Film
Eingang in die nationale Debatte über
die Balkankriege zu verschaffen, ein
guter Test für ihre Integrität sein
ebenso wie für die Effektivitäte der
US-Demokratie. --
Edward S. Herman (Ko-Autor mit Noam
Chomsky von "Manufacturing Consent")
"Ein
Dokumentarfilm ersten Ranges." --
George Szamuely, New York Press
Der
zweiteilige Film "Jugoslawien:
Der vermeidbare Krieg" auf
zwei DVDs kann bestellt werden bei: trumparzu
@ bluewin.ch Wenn
möglich mit Unkostenbeitrag in Form
von Briefmarken im Wert von FR.4.-
English
with Serbian subtitles Format:
Macromedia Flash / Google Video Length:
Approx 3 Hours and 30 Minutes Part
1 - Part
2 on YouTube: part 1 of 18
BOMBARDEOS DE
YUGOSLAVIA
Extraordinario documental de Teresa
Aranguren, hecho durante los bombardeos de
la OTAN contra Yugoslavia (1999). Emitido
como parte del programa "30 Minutos"
de Telemadrid en mayo de 1999.
SANCTIONS
(le sanzioni contro Serbia e Jugoslavia)
115'
THE TRUTH IS THE VICTIM IN BOSNIA
(Le verita' sono le vittime in Bosnia)
THE MEDIA WAR AGAINST THE SERBS,
La guerra dei media contro i serbi, dur. 72'
(con sottotitoli in slavo)
KOSOVO BETRAYED
VHS - 42' - 2000?
NATO TARGETS
Gloria LaRiva / International Action Center
with Ramsey Clark, Sara Flounders, Jeremy
Scahill
VHS - 29'
IZBEGLICE U SRBIJI - Apel
prodotto dal Commissariato per i profughi
della R. di Serbia, 1992
REFUGEES IN YUGOSLAVIA, 120'
SILOVANJA (Stupri)
CPP della R. di Serbia, 1992
TRAGIC CONSEGUENCES OF THE CROATIAN AGGRESSION
ON THE REPUBLIC OF SERBIAN KRAJNA
NATO BOMBS CIVIL TARGETS IN REPUBLIKA SRPSKA
(un solo VHS - 42' in totale)
The Republic of Serbian Krajina
VHS
I NEMICI DELLA NATO
(BOMBARDAMENTI DI ALEKSINAC, NIS,
DOBRINJA-KiM) "Ci possono
vincere ma non convincere"
Comitato Jugoslavia Torino e CRJ
selezione video a cura di e commentata da I.
Pavičevac
VHS - aprile 1999
JUGOSLAVIA
2003, 4 ANNI DOPO...
di E. Giardino - Forum DAC
MISSIONI
UMANITARIE
versione italiana, di E. Giardino - Forum DAC
adattamento e regia Leopoldo Antinozzi,
post-produzione Studioimmagine
VHS - 26' - agosto 1999
MEDIATIC
REDEMPTION
di E. Giardino
VHS - settembre 1998
KOSOVO -
MESTO ZLOCINA
(KOSOVO - IL LUOGO DEL DELITTO)
film documentario di Bane Milosevic (2000)
basato su filmati APTN e Reuters, 25'
con le
immagini censurate dalle nostre reti
televisive
sui pogrom scatenati contro i serbi e le
altre nazionalità non
albanesi in Kosovo subito dopo l'arrivo
delle truppe di occupazione (1999-2000).
(In versione originale e con
sottotitoli in italiano)
BILA JEDNOM
GARIĆ KULA
(C'era una volta la fattoria Garić) VHS, 17'
---
TATA GDE CEMO
(DA) SPAVAMO
(Papà dove dormiremo...?)
di D. Stojanovski - Duke production - VHS, 7' sul
bombardamento delle case di Aleksinac, 1999
MALI, VELIKI LJUDI Piccoli grandi uomini
(Racconti di bambini profughi)
HAG I i II
(2 video cassette, ripresa del contro
interrogatorio di Milosevic a "testimoni"
Nella II parte l' interrogatorio di Mesic)
Bersagli
sempre
a cura di T.Bellone, P.Tacchino, F.Galatea
VHS
per
contatti: Piera Tacchino - p.tacchino @
torinofacile.it - 3391360447
LA GUERRA
"UMANITARIA" DELLA NATO
Immagini della Zastava e della Jugoslavia
bombardate
a cura del Comitato a sostegno del Popolo
jugoslavo / Cobas
Alfa Romeo - cobasalf @ tin.it
VHS PAL - 25' - 1999
THE REPUBBLIC OF SERBIAN KRAJINA
SERBIA, COUNTRY OF HOPE AND FUTURE
(VHS, 25')
ORIGINAL LAZIRANJA (The original forgery)
con sottotitoli in inglese
MASAKR, ISPOVJEDANJE PLACENIKA, OSVRT NA NDH
(Massacro, confessioni di mercenari...)
SRBI IZ SARAJEVA: Egzodus
VHS, Mart 1996
ZAŠTO TAKO GOSPODINE FUT?
WHY ARE YOU TENDENTIOUS, MR FOOT?
RTS - Program za inostranstvo (1995 - VHS -
57m9s). Speaker: Bozidar Nikolic
In serbocroato e inglese, sottotitolato in
caratteri cirillici o in inglese.
"Perché è così tendenzioso signor Foot?" è
la analisi del programma "Two Hours from
London" della BBC (
https://www.youtube.com/watch?v=vog5eUde9kU
) da parte della RTV serba. Vi si
controbatte alle dichiarazioni dell'anziano
signor Foot, giornalista della BBC, incluse
le menzogne sulla "distruzione" di
Dubrovnik, sulle stragi "del pane" e del
mercato di Markale a Sarajevo, sui campi di
concentramento in Bosnia, eccetera.
La trasmissione è costruita anche sulla base
dei documentari "The Truth is the Victim in
Bosnia", "The War in Yugoslavia" e "The
Anthology of Journalists' Dishonesty" (Mala
antologija novinarskog bescarsca - di
Miodrag Ilic) che mostrano rara
documentazione sulle campagne di
disinformazione strategica dei mass-media
occidentali gestite da agenzie specializzate
come la Ruder&Finn.
CRIMES OF THE CROATIAN STATE AGAINST SERBS AND
YPA SOLDIERS
1991
EVO NASE DECE
sottotitolato in francese
"Clark Tribunal" on NATO Crimes in Yugoslavia,
Final session
New York 10-6-2000
VHS - 8h
Jugoslavia
Ass. Conoscersi per costruire insieme la pace
VHS
Segnaliamo
inoltre:
registrazioni delle trasmissioni su
"Teleambiente" con Miriam Pellegrini e Ivan
Pavicevac
... in costruzione / work in progress
...
4. ARTICOLI
DA GIORNALI E RIVISTE
Essays and Articles
BORAC Magazin SUBNOR-a
Srbije Рo СУБНОР-а Србије, Савски трг 9,
11000 Београд
---
BALCANICA
Direttore Antonio Jerkov
Roma 1990?-1999
ISSN 0392-7666
---
SERBIA in the World The
Ministry of Information of the Republic of
Serbia ISSN
0354-3722 La SERBIE
dans le monde
Le Ministère de l'information de la
République de Serbie
ISSN 0354-3714
GLI ARTICOLI:
Tanja Petrović: Europe’s
New Colonialisms
in «Belgrade Journal for Media and
Communications» #4/2013, 109-125 Abstract: The paper provides
an analysis of political discourse
referring to the process of EU accession
of the countries of the “Western Balkans”,
formed both within the EU institutions and
by political elites in the European
states. It positions these discourses into
broader framework of discursive
constructions of Other and Otherness in
the symbolic geography of Europe. It
highlights mechanisms through which the
existing and easily recognizable patterns
of exclusion, such as colonial discourse,
are deployed in the new context in which
some countries are already members of the
European Union while others strive for the
membership. Division of Europe based on
membership in the European Union, colonial
discourse became “available” to all
EU members, regardless of their historical
legacies, while “the Western Balkans”
became object of pseudo-colonial
consideration. In this process, historical
legacies that are characteristic of Europe
and its Southeastern part are selectively
chosen, emphasized or tabooed, depending
on ways in which political elites of
particular Euro- pean states negotiate
their position and role within
contemporary Europe.
Tamara Bellone e Andrea Martocchia: Quando
i cantautori fanno politica. Il caso
Cristicchi
in «Historia
Magistra» n.13/2013
Andrea Martocchia and
Serena Marchionni: Djordje Nikolić' "Yugoslavs in
Astronomy"
in: Proc. of the 20th annual meeting
of the European Society for Astronomy in
Culture (S.E.A.C.) Ancient Cosmologies
and Modern Prophets, Ljubljana
(Slovenia), September 24-29, 2012.
I. Šprajc and P. Pehani Eds., «Anthropological
Notebooks» (Suppl. XIX), 2013
Slovene Anthropological Society, Ljubljana:
EBSCO Pub., pp.265-274 An
extended version can be downloaded as a
PDF file
Cristina Carpinelli: Marco Aurelio Rivelli, studioso del
Confine orientale. Chiesa e nazionalismo in
Croazia
in «RS»
(Ricerche
Storiche) n.111/2011
«Lo storico Marco Aurelio Rivelli ci ha
lasciati. Si è spento a Milano nel novembre
2010 dopo una lunga malattia. La sua morte
non ha fatto «notizia», perché era un
personaggio scomodo. Tramite lui, «molti di
noi hanno potuto conoscere aspetti della
storia del Novecento di cui è negato
l’insegnamento nelle scuole, impedita la
divulgazione sui media, omesso ogni
approfondimento o iniziativa da parte degli
Istituti di Storia contemporanea e del mondo
accademico in genere». Eppure, a quest’uomo
coraggioso dobbiamo molto, perché è uno dei
pochi studiosi italiani, che si è impegnato,
con grande rigore intellettuale, a farci
conoscere una delle pagine più terribili
della seconda guerra mondiale: quella dello
Stato indipendente di Croazia (Nezavisna
Država Hrvatska), voluto dai nazifascisti
negli anni 1941-1945, entro cui si consumò
un vero e proprio «Olocausto balcanico»...»
A. Catone: La
guerra umanitaria
in «Athanor Semiotica. Filosofia, Arte,
Letteratura» n.11/ 2007-2008: Umano troppo
disumano,
a cura di Fabio De Leonardis e Augusto Ponzio,
Meltemi, Roma, pp. 309-330
1. Un modo umano di fare la guerra
2. Diritto Internazionale Umanitario
3. Sinistra guerra umanitaria
4. Bellum iustum
5. Guerra non-guerra
6. La guerra è guerra
7. Anonima guerra-soggetto. Chi fa la
guerra?
8. La “polizia internazionale”
9. Diritto d’ingerenza
10. Intervento militare umanitario
12. L’invenzione di una nuova Auschwitz
13. Effetti della guerra umanitaria
14. Dalla “guerra umanitaria” alla “guerra
al terrorismo”
15. Rimozione della guerra umanitaria: cala
il sipario sul Kosovo
Herman
Janež: Koncentracijsko taborišče
Kampor na otoku Rabu (1942-1943),
in «Dolenjski
list», Let.54, št.38-št. 45
(18. sep. 2003-6. nov. 2003), str. 23
M. Franzinelli: Quel silenzio
sospetto sulle guerre del fascismo,
in «Millenovecento» n.3 (pp.102-111), gennaio
2003
C.S. Capogreco: Una storia rimossa dell’Italia
fascista. L’internamento dei civili
jugoslavi (1941-43),
in «Studi storici» n.1, gennaio-marzo 2003
Intero fascicolo di «Qualestoria», n.1,
XXX, giugno 2002
(documentazione sui crimini di guerra italiani
ed altre problematiche
relative alla guerra al "confine orientale", a
cura di F. Focardi)
Filippo Focardi, Lutz Klinkhammer: La questione
dei "criminali di guerra" italiani e una
Commissione di inchiesta dimenticata
in «Storia Contemporanea» n.3 (anno iv,
pp.497-528) 2001
Milina Jovanovic: Women’s
Education and Employment in Yugoslavia and
California,
Ann Arbor, MI: UMI, 1998
Intero fascicolo (a cura di G. Scotti) de «Il
Ponte della Lombardia», febbraio-marzo 1997
David
Binder, The Role of the United States in
the Krajina Issue,
in «Mediterranean Quarterly», Washington
1997
Giovanna Boursier: La persecuzione degli zingari
nell'Italia fascista,
in «Studi Storici» n.37, ottobre-dicembre 1996
A. Buvoli: Il
fascismo nella Venezia Giulia e la
persecuzione antislava
in «Storia contemporanea in Friuli» XXVI n.27,
1996
Teodoro Sala: Italiani e cetnici in Jugoslavia
(1941-43). Fonti e linee di ricerca,
«Qualestoria», anno XVIII n.1, 1992 (pp.1-16)
Teodoro Sala: Guerra e amministrazione in
Jugoslavia 1941-1943: un’ipotesi coloniale,
in «L’Italia in guerra 1940-43», Annali della
Fondazione Micheletti n. 5, 1990
Francesco Terzulli: L'internamento fascista in Puglia,
in «Bollettino della Fondazione Ferramonti»
n.2-3, gennaio-giugno 1989
M. Kacin Wohinz: I programmi fascisti di
snazionalizzazione di sloveni e croati nella
Venezia Giulia
in «Storia contemporanea in Friuli» n.19, 1988
Italiano "brava gente", il mito non regge ai
massacri in Slovenia,
in "Il Manifesto", 5 marzo 1987
Mirella Karpati: La politica fascista verso gli
zingari in Italia,
in «Lacio Drom» n.20, maggio-giugno 1984
Jože Pirjevec: La fase finale della violenza
fascista. I retroscena del processo
Tomažič,
in «Qualestoria», anno X n.2, giugno 1982
Teodoro Sala: Programmi di snazionalizzazione del
“fascismo di frontiera” (1938-1939),
in «Qualestoria» [o «Bollettino
dell’IRSMLFVG», Trieste ?], anno II n.2, 1974
Giancarlo Pajetta: Forse Togliatti capì che Stalin
sbagliava,
in "Il Globo", 24 giugno 1973
Edvard Kardelj: La critica sociale in Jugoslavia,
in "Critica Marxista" n.5-6,
settembre-dicembre 1965
Palmiro Togliatti: Viaggio in Jugoslavia,
in "Rinascita", 1 febbraio 1964
Jerkov Antonio: La Chiesa cattolica e le
elezioni politiche italiane,
in "Problemi del socialismo" v.6 n.4, 1963, p.
477-491
Carlo Schiffrer: Fascisti, militari all’assalto del
Balkan, in «Trieste» n.55, 1963
Il fascismo trasformò la terra ellenica in
un grande campo di eliminazione,
in "L'Unità", 27 ottobre 1953
La
Jugoslavia documenta i crimini del generale
Orlando e di Marazza,
in "L'Unità", 13 gennaio 1948
Sanno i
soldati chi è Matteo Orlando?,
in "L'Avanti", 8 gennaio 1948
La
Jugoslavia esige la consegna dei ciminali
fascisti di guerra,
in "L'Unità", 11 febbraio 1945
Italia e
Jugoslavia,
in "Rinascita!", gennaio 1945
Frano
Cvjetisa: Quelques
points
essentiels du problème yougoslave,
in "L'Avenir,
Revue du Socialisme", Paris, Février 1918 brochure
di 14 pagine (formato PDF, 7.6Mb) scritta
da uno degli attivisti organizzati nel
Bureau Serbo dei giornalisti a Ginevra,
dopo la Conferenza di Corfù. I loro
materiali venivano pubblicati in circa 200
esemplari e distribuiti in Francia,
Inghilterra, Russia e tra le agenzie
giornalistiche, e ripubblicati in giornali
e riviste