Informazione


Da: Iniziativa PARTIGIANI! <partigiani7maggio @ tiscali.it>

Oggetto: Presentazioni a Bari (27/5) e Gravina (28/5)

Data: 24 maggio 2011 09.59.11 GMT+02.00

A: Cnj <jugocoord @ tiscali.it>

I PARTIGIANI JUGOSLAVI NELLA RESISTENZA ITALIANA
Storie e memorie di una vicenda ignorata

Roma, Odradek, 2011
pp.348 - euro 23,00

Per informazioni sul libro si vedano:
La scheda del libro sul sito di Odradek: http://www.odradek.it/Schedelibri/partigianijugoslavi.html
La scheda del libro sul sito di CNJ-onlus: https://www.cnj.it/documentazione/bibliografia.htm#partigiani2011
La scheda del libro su Facebook: http://www.facebook.com/event.php?eid=103675256383363

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Il libro "I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana" è stato presentato anche sulle emittenti locali del Centro Italia legate al circuito di Teleambiente, con una trasmissione a cura di G. Vecchio alla presenza di G. Scotti e A. Martocchia. In replica la trasmissione è visibile anche STASERA 24 maggio 2011 su Teledonna, ch 98, alle ore 21:00.

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Bari 27 maggio 2011

ore 18.30 c/o associazione Marx XXI - II str. priv. Borrelli 32
(di fronte al “Piccolo teatro”, a pochi minuti a piedi dalla stazione FS, lato estramurale Capruzzi e dal parcheggio dell’ex Rossani in C.so Sicilia)
 
Presentazione del libro
I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana
Storie e memorie di una vicenda ignorata

  
Intervengono
Andrea Martocchia, autore del libro, Coordinamento nazionale per la Jugoslavia
Gaetano Colantuono, coautore col capitolo dedicato alle Puglie
Antonio Leuzzi, ANPI-Bari, Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea
 
Coordina
Andrea Catone, Associazione Marx XXI;
associazione Most za Beograd – un ponte per Belgrado in terra di Bari


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Gravina (BA) 28 maggio 2011

ore 10.30 c/o Camera del Lavoro, Piazza della Repubblica

I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana
Storie e memorie di una vicenda ignorata
 
 
Incontro con l'autore
Andrea Martocchia
Interventi e testimonianze:
Andrea Ferrante, pres. ANPI
Sen. Onofrio Petrara
Luciana Gramegna, CGIL
Luigi Ljubimir Vjekoslav Maletic
Michele Loglisci, insegnante
Milena Fiore, ANPI


Vai all'evento su Facebook:


I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana

sabato 28 maggio · 10.30 - 14.00
Luogo
Camera del Lavoro - p.zza della Repubblica, Gravina in Puglia
Creato da
ARCI MURETTI A SECCO GRAVINA, Luciana Gramegna, Milena Fiore, Arci Muretti A Secco
Maggiori informazioni:

Nelle settimane scorse l’ANPI di Gravina ha avuto modo di attuare una positiva collaborazione con alcune scuole della città ed associazioni, finalizzata alla costruzione di iniziative di formazione sul tema della lotta di Liberazione e della sua continuità rispetto al Risorgimento, nell’ambito del 150° dell’Unità d’Italia.
Nello specifico si è trattato di un ciclo di incontri nei quali la proiezioni di film a soggetto è stata seguita da alcuni interventi esplicativi e di contestualizzazione. In queste occasioni si è riscontrato un forte interesse degli studenti e la fattiva collaborazione di molti docenti.
In continuità con tale positiva esperienza l’ANPI invita a partecipare i cittadini alla presentazione del libro “I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana”, di Andrea Martocchia. Questo libro si aggiunge come importante contributo agli studi dell’Istituto pugliese per gli studi dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (IPSAIC). Il libro è frutto di una lunga ricerca relativa alla partecipazione di partigiani jugoslavi alla Resistenza italiana; partecipazione che proprio nel nostro territorio ha avuto una delle basi di partenza principali.
Si tratta tuttavia di una pagina di storia quasi del tutto sconosciuta, che sarebbe invece di grande interesse e utilità per la costruzione della memoria collettiva locale portare a conoscenza dei giovani.
L’iniziativa si svolgerà sabato 28 maggio ore 10,30 presso la Camera del lavoro di Gravina, sita in piazza della Repubblica.

Distinti saluti

Il presidente dell’ANPI di Gravina in Puglia


*** LETTERA ALLE SCUOLE:

L’Associazione Nazionale Partigiani Italiani

Viale Orsini, Gravina in Puglia

AL DIRIGENTE SCOLASTICO …

Della Scuola Secondaria di I grado …

OGGETTO: Iniziativa di presentazione del libro “I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana”

Egregio Sig. Preside,
nelle settimane scorse l’ANPI di Gravina ha avuto modo di attuare una positiva collaborazione con alcune scuole della città, finalizzata alla costruzione di iniziative di formazione sul tema della lotta di Liberazione e della sua continuità rispetto al Risorgimento, nell’ambito del 150° dell’Unità d’Italia.
Nello specifico si è trattato di un ciclo di incontri nei quali la proiezioni di film a soggetto è stata seguita da alcuni interventi esplicativi e di contestualizzazione. In queste occasioni si è riscontrato un forte interesse degli studenti e la fattiva collaborazione di molti docenti.
In continuità con tale positiva esperienza l’ANPI propone alle scuole di Gravina di invitare gli studenti a partecipare alla presentazione del libro “I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana”, che si aggiunge agli studi dell’Istituto per gli studi dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (IPSAIC). Il libro è frutto di una lunga ricerca relativa alla partecipazione di partigiani jugoslavi alla Resistenza italiana; partecipazione che proprio nel nostro territorio ha avuto una delle basi di partenza principali.
Si tratta tuttavia di una pagina di storia quasi del tutto sconosciuta, che sarebbe invece di grande interesse e utilità per la costruzione della memoria collettiva locale portare a conoscenza dei giovani.
L’iniziativa per la quale chiediamo la Vostra cortese collaborazione si svolgerà sabato 28 maggio ore 11, presso la Camera del lavoro di Gravina, sita in piazza della Repubblica.

Distinti saluti

Il presidente dell’ANPI di Gravina in Puglia

Gravina in Puglia, 14 maggio 2011


(srpskohrvatski / english
La NATO prevede di tenere la sua prossima conferenza in giugno a Belgrado.
Provocatoriamente, la conferenza quasi coincide con il 12.mo anniversario del termine della aggressione della NATO contro Serbia e Montenegro, aggressione che comportò tra l'altro ripetuti bombardamenti nel cuore della capitale serba.)

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Da: Cathrin Schütz 
Data: 16 maggio 2011 11.01.04 GMT+02.00
Oggetto: NATO in Beograd


English/Srpski

Dear friends, dear colleagues,

our friends Vladimir Krsljanin and Goran Petronijevic of Pokret za Srbiju are leading a campaign in Serbia against the upcoming NATO summit in Belgrade.
You can support the action by signing the online petition and spread the link:

http://www.thepetitionsite.com/1/FOR-SERBIA-FREE-OF-NATO-ZA-SRBIJU-BEZ-NATO/

The title "FOR-SERBIA-FREE-OF-NATO" is the title of their campaign. They have the petition and also will organize an anti-NATO-action (concert) in downtown Belgrade.
Here is the Belgrade NATO conference web site:

http://www.act.nato.int/smpc

Best,
Cathrin Schütz


ZA SRBIJU BEZ NATO-a!

NATO je izvrsio agresiju na nasu zemlju. U savezu sa teroristima i narkomafijom, NATO pokusava da otcepi Kosovo i Metohiju od Srbije. NATO cini zlocine sirom sveta.
  Zahtevamo:

 1. Da se otkaze odrzavanje NATO konferencije 13-15. juna u Beogradu;
 2. Da sluzbenici NATO zemalja napuste sva ministarstva i institucije u Srbiji.


FOR SERBIA FREE OF NATO!
To: The President of the Republic of Serbia, The Government of the Republic of Serbia and The Parliament of the Republic of Serbia

NATO waged a war of aggression against our country. In alliance with terrorists and narco-mafia, NATO attempts to cut Kosovo and Metohija from Serbia. NATO commits crimes all over the World.
  We demand:

 1. The NATO Conference scheduled for 13-15 June in Belgrade to be canceled;
 2. That "advisers" from NATO countries leave all ministries and institutions in Serbia. 


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NATO’s crimes from Kabul to Belgrade


Published May 19, 2011 10:01 PM


Over the course of the last 20 years NATO has been revealed as the top criminal conspiracy of the world. It’s the mob boss of all mobsters. NATO, an imperialist military alliance led by the U.S., terrorizes whole continents. From Kabul to Tripoli, NATO is raining death from the skies.

The actual bombings, deaths and destruction are, of course, more of a problem for humanity than the hypocrisy and lies NATO tells. The hypocrisy simply adds insult to injury. Thus NATO not only bombed and killed 11 imams in Libya, but it murdered these religious leaders — who were trying to negotiate an end to the civil war — in the name of “protecting civilians.”

Now that there is no Soviet counterforce to hold their arrogance in check, the leaders of the imperialist powers — and NATO is their weapon of choice — have no shame. They no longer need to even think about a serious military opposition, although that doesn’t stop them from squeezing taxes out of the workers here, so the military-industrial complex can charge cost overruns for more doomsday weapons.

Yet despite their overwhelming military might, NATO has won no wars nor stabilized any conquests lately. Their arrogance leads them to underestimate their enemy: the world’s people, who resist being recolonized. The imperialist armies have spent 10 years in Afghanistan and sent 150,000 troops there, but they still can’t get control of that country. The U.S. invaded Iraq and still has less control there than the ruling class bargained for. And although Libya has only 6 million people, the NATO big shots project it will take months of bombing to achieve their objectives.

On top of all this, the swelled NATO heads may be underestimating another people. After decades as an anti-Soviet alliance, NATO’s first actual war was against Yugoslavia. In 1999, NATO celebrated 50 years of its existence with a 78-day bombing run against Serbia, doing much damage to Belgrade, Novi Sad and some industrial areas of the former Yugoslavia and killing thousands of people. The Pentagon still has an enormous military base, Camp Bondsteel, in the Kosovo province the imperialists want to wrench from Serbia.

Do the NATO tops think the people of Serbia have forgotten all this? They have chosen Belgrade, the capital of Serbia — and once of all Yugoslavia — as the site of NATO’s June 13-15 Strategic Military Partner Conference. This is the part of NATO aimed at integrating countries that used to be socialist into the military alliance. Now the unemployed youth of what have become capitalist countries can be cannon fodder for imperialist adventures in Africa and Asia or be used to surround Russia.

There are already plans for a protest — in the form of a concert — during the NATO meeting. Opponents of NATO’s war against Yugoslavia and the overturn in Serbia are leading a campaign against the conference. It was at open-air concerts in 1999 that Belgrade’s people defied the NATO bombers. Now the organizers are promoting a petition that demands canceling the conference and expelling all the “advisers” from NATO countries now running ministries and institutions in Serbia. See http://goo.gl/WK6bW.

Workers World offers our solidarity to the people of the former Yugoslavia who are resisting NATO. We hope this is another example where the imperialists have underestimated the people. We want NATO and U.S. troops and bombs out of Eastern Europe and the Balkans, just as we want them out of Afghanistan, Pakistan, Iraq and Libya. We must stop the superrich from plundering our budget here just so they can better plunder the rest of the world.

Besides our solidarity, we should remember that the next NATO summit will be held in 2012 in the United States. They haven’t announced a date or venue yet, so let’s keep an eye on it.


Articles copyright 1995-2011 Workers World. Verbatim copying and distribution of this entire article is permitted in any medium without royalty provided this notice is preserved. 

Workers World, 55 W. 17 St., NY, NY 10011
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Da: Iniziativa PARTIGIANI! <partigiani7maggio @ tiscali.it>

Oggetto: Le prossime presentazioni a Roma-Arezzo-Terni-Firenze...

Data: 16 maggio 2011 22.28.30 GMT+02.00


Le prossime presentazioni a Roma-Arezzo-Terni-Firenze... anche con la partecipazione di Giacomo Scotti e Rajka Veljović

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I PARTIGIANI JUGOSLAVI NELLA RESISTENZA ITALIANA
Storie e memorie di una vicenda ignorata

Roma, Odradek, 2011
pp.348 - euro 23,00

Per informazioni sul libro si vedano anche:
La scheda del libro sul sito di Odradek: http://www.odradek.it/Schedelibri/partigianijugoslavi.html
La scheda del libro sul sito di CNJ-onlus: https://www.cnj.it/documentazione/bibliografia.htm#partigiani2011
La scheda del libro su Facebook: http://www.facebook.com/event.php?eid=103675256383363

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ROMA mercoledi18 maggio 2011
alle ore 18:00 presso la libreria Odradek, Via dei Banchi Vecchi 57

Due libri partigiani: I PARTIGIANI JUGOSLAVI NELLA RESISTENZA ITALIANA e A TE MIA DOLORES
ne discutono Claudio Del Bello, Giacomo Scotti, Andrea Martocchia, Bianca Bracci Torsi, Davide Conti

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TELEAMBIENTE/TELEDONNA (emittenti locali del Lazio) giovedi 19 maggio 2011
alle 21 su Teleambiente/Teledonna, alle 23 su Teledonna/Teleambiente

Presentazione del libro "I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana" 
con Claudio Del Bello, Giacomo Scotti, Andrea Martocchia

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AREZZO venerdi 20 maggio 2011
dalle ore 20:00 presso il Circolo Aurora, Piazza S. Agostino

Festa popolare per il primo anniversario del CAAT Aretino
presentazione del libro "Partigiani Jugoslavi nella Resistenza Italiana"
con: Andrea Martocchia (autore), R. Veljović (sindacalista Zastava Auto - Kragujevac), Giacomo Scotti (saggista)

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TERNI 20-21 maggio 2011
presso il centro sociale autogestito Germinal Cimarelli, Via del Lanificio 19A

P A R T I G I A N I   J U G O S L A V I
venerdi 20 maggio ore 21:30, proiezione del documentario RADE KONČAR
sabato 21 maggio ore 17:00, presentazione dei libri: A TE, MIA DOLORES e I PARTIGIANI JUGOSLAVI NELLA RESISTENZA ITALIANA
con: Giacomo Scotti, Andrea Martocchia, Claudio Del Bello, Marco Venanzi, Angelo Bitti, Renato Covino, Tamara Bellone, Rajka Veljović

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FIRENZE 22 maggio 2011
alle ore 17:00 presso la Casa del Popolo Il Progresso, Via Vittorio Emanuele II 135

Presentazione del libro "I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana" 
Con Andrea Martocchia, Susanna Angeleri, Vania Bagni, Ilicia Di Ienno
https://www.cnj.it/PARTIGIANI/progetto.htm#firenze220511



Da Alessandro Di Meo riceviamo e volentieri inoltriamo.

Sul libro+DVD "L'Urlo del Kosovo" (ed. ExOrma, 2010 - 18 euro) di A. Di Meo si vedano anche:

La nostra pagina internet (con le segnalazioni delle presentazioni già svolte):
Il video integrale online: 
Gli aggiornamenti al blog dell'autore: http://unsorrisoperognilacrima.blogspot.com/

Inizio messaggio inoltrato:

Da: Alessandro Di Meo <alessandro.di.meo@...>
Data: 11 maggio 2011 13.36.12 GMT+02.00
Oggetto: dal recente viaggio in Serbia...

cari tutti,
oltre a ricordarvi i prossimi appuntamenti:
sabato 14 maggio, ore 20,30, a Milano, presso il circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, viale Monza 255, presentazione dell'Urlo del Kosovo;
mercoledì 1 giugno, ore 20,30, presso l'auditorium Ennio Morricone, facoltà Lettere e Filosofia, università Roma "Tor Vergata", spettacolo a sottoscrizione per il progetto di risistemazione della scuola di Trmbas, Kragujevac (Serbia),

vi invito alla lettura di un mio breve racconto appena tornato dalla Serbia, che troverete su:
http://unsorrisoperognilacrima.blogspot.com/


MERCOLEDÌ 11 MAGGIO 2011

Radnacciàsu!

Tanja continua a ridere della mia pronuncia.
“Radnacciàsu”, che in serbo vuol dire compito in classe, non le piace e quella doppia C proprio non riesco a pronunciarla come lei vorrebbe.

Ha sette anni, Tanja, e ride insieme alla sua amichetta, Anastasija, anche lei di sette anni. Siamo nella scuola Vuk Stefanović Karadžić di Trmbas, villaggio di Kragujevac, in Serbia. La scuola è situata in un campo abitato da famiglie profughe dal Kosovo, vittime dei bombardamenti Nato del ‘99.
Prima delle bombe “umanitarie”, quel villaggio era la sede estiva di tanti alunni delle scuole elementari. Ora, è un piccolo vulcano dove tanta rabbia si accumula, giorno dopo giorno, nell’indifferenza di chi ha causato tutto questo. Quando arriviamo, qualcuno ci guarda diffidente, qualcuno ci chiede soldi, altri ci vogliono solo mostrare le loro povere cose.

Stanno così da 12 anni, il loro presente è fatto di lotte quotidiane per la sopravvivenza.
Stanno così da 12 anni e non sembrano avere un futuro.
Ma il futuro lo leggi negli occhi di giovani madri, come Velika, poco più che ventenne e già madre di due bambini.
Stanno così da 12 anni, e non sembrano avere passato. Ma il passato lo leggi negli occhi di anziane madri, come Dobrìla, che ci mostra la foto del suo giovane figlio mai dimenticato, ammazzato in Kosovo. I suoi assassini sono stati premiati dalle bombe della Nato e, quindi, da quelle dell’Italia, complice e rea confessa, per nulla pentita.

Oggi, a Kragujevac, c’è la visita del presidente della Serbia, Boris Tadić. Difficilmente passerà da queste parti. Così come difficilmente, da queste parti, conosceranno mai il maglioncino casual di Marchionne e le sue ricette di risanamento. Non avevano tanto bisogno di risanarsi, ai tempi della Jugoslavia, Kragujevac la chiamavano la “Torino dei Balcani”, con la sua fabbrica di automobili Zastava, oggi preda dei classici e consolidati ricatti del capitalismo occidentale: investimenti pubblici, profitti privati.
La nostra amica Rajka Veljović, dell’ufficio adozioni della Zastava, sindacato Samostalni, oggi licenziata da tutto ed espulsa, di fatto, dalla fabbrica, ci accompagna facendo da garante per noi nei confronti degli abitanti del villaggio. Il suo volto è triste, stanco, rassegnato. Sono anni che viene qui ma in tanti anni la situazione del villaggio è solo peggiorata.

E la tristezza diventa rabbia, per tutti questi anni di sfacelo e di drammi, per un paese che viveva la sua storia con assoluta dignità e fierezza.
Dignità e fierezza che ritroviamo in quel suo raccontarci della tomba di Tito, a Belgrado, che dal 2002 ha visto aumentare in modo esponenziale le visite. C’è chi la chiama “nostalgia”. Ma, forse, è solo ricordo indelebile di tempi migliori, ormai andati. Rabbia e ricordo, tristezza e disperazione.
Qui a Trmbas, alla gente di questo villaggio, anche Milošević e il suo “regime” garantiva un salario, un’istruzione, cure, cibo, casa e dignità. Ma dalle nostre parti tutti lo consideravano un “regime”, una “dittatura” e si sa, di questi tempi si fanno guerre contro le “dittature”, nel nome di “libertà e diritti umani” e anche fra i "pacifisti", ormai, spesso si applaude agli interventi “umanitari”. Dalla Jugoslavia alla Libia, dall’Iraq alla Palestina, passando per l’Afghanistan o per l’Africa. Salvo sorvolare sui risultati finali di queste guerre, che producono tragedie enormi e incontrollate, ma nel silenzio più totale, dove concetti come “libertà e diritti umani” scompaiono dalle agende politiche e dai mass-media.
Anche le persone di questo villaggio, senza saperlo, sono oggi libere e padrone di sé stesse. Non si rendono conto di quanto sia bello essere padroni di sé stessi. E’ la democrazia. Nessuno più che ti impone cose, ma le scegli tu. Anche se sei ridotto allo sbando e non sai dove sbattere la testa, sarà uno sbando… libero!

Tanja ci consegna il compito in classe svolto.

“Radnacciàsu”, adesso ho imparato, anche se a me sembra di pronunciarlo come prima. Lo consegnano anche gli altri bambini che abbiamo coinvolto in questo nostro gioco. Hanno scritto nome e cognome, luogo e data di nascita. Sono nati a Kragujevac, in Serbia. Hanno dai sette ai dieci anni. Si chiamano Tanja, Anastasija, Sladjana, Stefan, Marina, Filip. Le loro famiglie sono state cacciate dal Kosovo e Metohija, la loro terra. Dodici anni fa. E questo villaggio, nel cuore dell’Europa, aspetta che l’Europa si accorga della sua esistenza. Ma, forse, sarà meglio di no. Già una volta, l’Europa, si è ricordata di loro. Crediamo possa bastare.

p.s. Per il loro compito, abbiamo dato a questi bambini voto 5, il massimo nella scuola serba. Hanno bisogno di credere fortemente in loro stessi.
Pubblicato da Alessandro Di Meo