Informazione

(english / italiano)

IL MIGLIORE AMICO DI SALI BERISHA - SUBITO DOPO NIKI VENDOLA,
NATURALMENTE



ALBANIA: EX SEGRETARIO SICUREZZA USA ASSUNTO DA BERISHA
(ANSA) - TIRANA, 4 SET - L'ex segretario statunitense alla sicurezza
interna, Tom Ridge, e' stato assunto dal premier albanese Sali
Berisha come consigliere del suo governo. ''Ridge assistera' il
governo nelle questioni legate alla sicurezza. La nostra
collaborazione - ha spiegato il premier - include anche il processo
di integrazione nella Nato, le strategie per la lotta contro la
criminalita' organizzata e la corruzione e la possibilita' di
incentivare gli investimenti statunitensi in Albania''. Tom Ridge, 61
anni, nell'ottobre del 2001 fu incaricato di creare e dirigere il
dipartimento della sicurezza interna, costituito dal presidente
George W. Bush subito dopo gli attentati alle Torri gemelle. Nel
dicembre 2004 si era dimesso. Apparso a Tirana al fianco del premier
albanese, Ridge si e' detto ''entusiasta delle nuove sfide'' che
dovra' affrontare insieme al governo albanese. ''Non vedo l'ora di
cominciare a lavorare'' ha aggiunto. Alla domanda dei giornalisti sul
perche' della sua scelta di diventare consigliere del governo di un
piccolo paese come l'Albania, Ridge ha risposto che ''il primo
ministro Sali Berisha e' una persona convincente, che lavora con
passione e la sua visione sul futuro dell'Albania e' emozionante''.
Berisha spera di potere usufruire dei contatti politici e diplomatici
di Ridge, ma anche della sua esperienza come governatore della
Pennsylvania (lo e' stato due volte) considerata dal premier ''una
storia di vero successo''. (ANSA) COR-BLL
04/09/2006 20:04


http://today.reuters.com/news/articlenews.aspx?
type=politicsNews&storyID=2006-09-04T145419Z_01_L04234414_RTRUKOC_0_US-A
LBANIA-USA-RIDGE.xml&archived=False
Reuters - September 4, 2006
Albania to employ Ex-Homeland Security chief Ridge

TIRANA - Tom Ridge, the former U.S. Homeland Security
chief, is to work as a consultant to Albanian Prime
Minister Sali Berisha on security, NATO and
investments.
"We have agreed with Mr. Ridge he will be the adviser
of the prime minister and the Albanian government
effective this month," Berisha, flanked by Ridge, told
reporters.
"Our cooperation includes ... integration of Albania
into NATO as a major priority, national security
strategy and the fight against organized corruption
and crime," Berisha added.
As much as Ridge's security expertise, Berisha wants
him to also bring to Albania his "success story" as
Governor of Pennsylvania on education, the judiciary,
information technology, agriculture and money
laundering.
Albania applied for NATO membership after Berisha
became Albania's first non-communist president in 1992
and turned the former...state into a staunch ally of
Washington.
He became a pariah when he refused to listen to U.S.
advice in a 1997 pyramid scheme crisis which visited
anarchy on the country and toppled his government. But
he has been courting the United States assiduously
since regaining office last year.
Berisha hired a U.S. firm to help him choreograph the
election campaign that brought him to power in July
2005 after eight years in opposition. He ran on an
anti-corruption campaign as the Socialist tore
themselves apart in power struggles.
Tirana has signed a Stabilization and Association
Agreement with the European Union. But it faces an
uphill struggle on the economy, infrastructure and the
fight against crime.
Berisha said he had told Ridge that being "selected by
the Albanian Prime Minister as a super-envoy at a
crucial moment for Albania" ranked equally to his
selection by President George Bush as the first Office
of Homeland Security Adviser on October 8, 2001,
shortly after the attacks against the United States.
Ridge resigned from government in December 2004.
"It is exciting to work with a government that is
enthusiastically and passionately committed to effect
the changes necessary to become a member of NATO and a
strong global partner in the global economy," Ridge
told reporters.
Asked what made a personality of his stature agree to
advise a small country like Albania, Ridge said
Berisha was a "very passionate and compelling
individual" whose vision for the future of Albania he
found exciting.
A government spokesman said Ridge would engage a team
of consultants and offer his connections to make known
Albania's reforms in the United States and create
homeland security and good governance strategies.
He would visit Albania every two months and the terms
of his employment would be made public in the future,
the spokesman added.

(srpskohrvatski / italiano)

Aggiornamenti dalla Zastava

Segnaliamo, in ordine cronologico inverso, documenti e notizie
apparse negli ultimi mesi su siti internet e media di vario
orientamento a proposito della Zastava.
Riguardo all'articolo apparso a giugno sul "Manifesto", e più sotto
riportato, va aggiunto che la marcia sindacale annunciata è stata poi
sospesa perchè è stata rinnovata per un anno la cassa integrazione.
Sempre sul versante sindacale, Rajka Veljovic dell' Ufficio adozioni
e relazioni estere del sindacato Samostalni ci ha informato che il 6
dicembre 2005, in occasione delle elezioni sindacali, i loro
rappresentanti - Radoslav Delic, Segretario generale, e Rajko
Blagojevic, Vicesegretario - sono stati rieletti: ancora una volta
questi compagni sono così riusciti a tenere riuniti 16000 lavoratori,
membri del sindacato Samostalni, su di un totale di 21000 lavoratori
della Zastava.

CNJ


=== LINKS ===

A che punto è la ''Punto''?

04.09.2006 - E' passato un anno da quando FIAT e Zastava, l'industria
d'auto serba, hanno avviato una nuova collaborazione. Per la
produzione, negli stabilimenti di Kragujevac, del vecchio modello
della Punto.

Di Zoran Radovanovic, Danas, 31 agosto 2006 (tit. orig. Sklapanje
“punta” u Kragujevcu (ne)kasni)
Traduzione per Osservatorio sui Balcani: Ivana Telebak

(...) Quale è il destino della rinnovata collaborazione della Zastava
e della Fiat oggi, un anno dopo la sua ripresa? (...) Le valutazioni
precedenti, nel frattempo, per diversi motivi, e per lo più perché la
Fiat di nuovo sta prendendo la strada ascendente, sono cessate, e
ultimamente a voce sempre più alta si sta ponendo la questione legata
ad un eventuale rinvio della costruzione della “Zastava 10” presso la
Zastava, e perciò si tirano di nuovo le conclusioni che la “Punto “
di Kragujevac sia un'altra “speranza vana” dell'industria
automobilistica locale. Se fosse veramente così non ci sarebbe
veramente salvezza. (...)

In che modo il governo serbo finanzia la “Dacia” rumena

Si è mostrato che non sono state molto reali nemmeno le valutazioni
sul possibile piazzamento della ”Punto” sul mercato locale,
nonostante il fatto che alla Zastava auto non fossero insoddisfatti
del piazzamento attuale di questo modello. Ad un piazzamento sul
mercato inferiore all'atteso non ha contribuito solo il prezzo (circa
7.500 euro) di questa macchina, ma ha contribuito ancora di più lo
stato, meglio a dire il governo della Serbia che già anni or sono, in
base all'Accordo di libero scambio con la Romania permette
l'importazione del modello della Dacia ”Logan” (la più venduta
macchina straniera in Serbia) senza tasse doganali, sebbene da tempo
si sa che si tratti di una macchina che ha più del 60 per cento dei
pezzi di origine francese (Renault). Con questa importazione della
“Logan”, lo stato della Serbia, secondo valutazioni molto
accreditate, perde circa 50 milioni di euro all'anno, cioè con quei
soldi finanzia la “Dacia” romena, e contemporaneamente costringe la
Zastava a finanziare la modernizzazione dei reparti e di attrezzatura
con il costoso credito commerciale del Fondo per lo sviluppo della
repubblica.

http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/6090/1/51/

---

COME MAI "LA REPUBBLICA", PUR AVENDO UN CORRISPONDENTE A MIAMI, BUCA
LE NOTIZIE DA MIAMI?


I giornali di tutto il mondo riportano una notizia che la Repubblica,
buca completamente. Almeno nove giornalisti di tutti i più importanti
media della Florida, sono stati licenziati in tronco perché è stato
dimostrato che prendevano migliaia e a volte centinaia di migliaia di
dollari dal governo degli Stati Uniti per confezionare notizie false
e tendenziose su Cuba...

http://www.gennarocarotenuto.it/dblog/articolo.asp?articolo=706

---

08/09/2006 - 21:00

Usa-Cuba: governo pagava giornalisti anti-Castro

NEW YORK - Almeno dieci giornalisti della Florida hanno ricevuto
stipendi regolari da un programma del governo americano mirato a
rovesciare il regime di Fidel Castro a Cuba. Lo scrive oggi il "Miami
Herald".
I pagamenti ammontarono a cifre da 1.550 dollari a ben 174.753
dollari per giornalista, secondo il giornale che non ha trovato un
singolo caso in cui i reporter abbiano reso pubblico il fatto che
avevano incassato fondi dal programma federale denominato Office of
Cuba Broadcasting da cui dipendono la Radio e la Tv Marti che
trasmettono a Cuba.
Due dei giornalisti lavoravano per "El Nuevo Herald", la versione
spagnola del "Miami Herald", mentre un terzo era un collaboratore
esterno: il quotidiano li ha licenziati in blocco una volta appreso
dei pagamenti.

http://www.tio.ch/common_includes/pagine_comuni/articolo_interna.asp?
idarticolo=288461&idtipo=2

---

Denunciato il mercenarismo di giornalisti anticubani di Miami

9.9.2006 – Almeno 10 influenti giornalisti del sud della Florida, tra
questi tre di El Nuevo Herald, hanno ricevuto migliaia di dollari per
diversi anni da parte del Governo degli Stati Uniti per partecipare
ai programmi di radio e televisione contro Cuba. Questi comunicatori
sono stati ricompensati con alte somme di denaro per attaccare
l'Isola nelle cosiddette Radio e TV Martí, create per diffondere
propaganda anticubana, denuncia nella sua edizione di questo sabato
il quotidiano Granma, del Partito Comunista di Cuba.

Fonte: Agencia Informativa Latinoamericana S.A.
http://www.prensa-latina.cu/

ARCHITETTURA DI REGIME


<< La favela, per quanto meraviglia di espressione anche culturale
delle difficoltà sociali, è nel nostro immaginario sicuramente
preferibile alla pianificazione urbanistica e all'habitat
brezneviano. >>

Sono le parole testuali di Massimiliano Fuksas - architetto di gran
moda, ex militante di Lotta Continua ed oggi bertinottiano (a lui è
dovuta la scenografia degli ultimi congressi PRC) - in un articolo
apparso sul Corriere della Sera del 9/9/2006.