Informazione
A me questo papa piace. Ha una coerenza indomabile. Da giovanetto
vestiva allegramente la divisa della Hitlerjugend, ed oggi da papa fa
santi un po' di collaboratori di Franco e della falange (il partito
reazionario/fascista) nel cui motto v'era la difesa della "limpieza
de sangre".
Tutto questo passando per la riabilitazione della messa tridentina
con tanto d'improperii anti-semiti.
Quest'uomo e' proprio tutto d'un pezzo!
L. Sbano
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/esteri/benedettoxvi-17/
benedettoxvi-17/benedettoxvi-17.html
Alla cerimonia in San Pietro ha partecipato anche una delegazione del
governo di Madrid
Il cardinale Saraiva ammonisce: "Non accontentiamoci di un
cristianesimo vissuto timidamente"
Beatificati 498 martiri spagnoli
"Difendiamo la nostra identità"
I nuovi beati sono stati uccisi tra il 1934 e il '37. Il Papa: "Il
loro numero dimostra che la suprema testimonianza del sangue non è
un'eccezione riservata soltanto ad alcuni"
CITTA' DEL VATICANO - Circa 40.000 persone hanno seguito in piazza
San Pietro la cerimonia per la beatificazione di 498 martiri spagnoli
uccisi negli anni 1934, '36 e '37. A presiedere il rito il cardinale
Josè Saraiva Martins, delegato dal Papa, che ha celebrato in
spagnolo. In Piazza San Pietro anche una delegazione del governo
guidata dal ministro degli Esteri Miguel Angel Moratinos accompagnato
dall'ambasciatore di Madrid presso la Santa Sede, Francisco Vazquez e
dal direttore generale degli Affari religiosi, Mercedes Rico.
Ancora, tra i presenti i rappresentati di alcuni governi autonomi
della Spagna in base alla provenienza dei martiri, tra gli altri
quello di Catalogna: 146 dei martiri infatti sono stati uccisi
nell'arciodeci di Barcellona.
I martiri caduti durante la Guerra civile spagnola dal 1934 al 1937,
ha detto il cardinale Saraiva, si sono "comportati da buoni cristiani
e hanno offerto la loro vita gridando: viva Cristo re". Tra i martiri
elevati oggi alla gloria degli altari ci sono persone che vanno dai
16 ai 78 anni; si tratta di preti, monache e religiose ma anche di
laici. "Tutti - ha ricordato il Prefetto della Congregazione per le
cause dei santi - sono chiamati alla santità, tutti senza eccezioni
come ha dichiarato il Concilio Vaticano II".
Ma il cardinale ha anche fatto qualche riferimento all'attualità
spiegando che "non possiamo accontentarci di un cristianesimo vissuto
timidamente". Nel discorso, il cardinale ha citato più volte
l'insegnamento di Benedetto XVI e in particolare ha ricordato che
"essere cristiani coerenti impone di non inibirsi di fronte al dovere
di dare il proprio contributo mal bene comune e di modellare la
società sempre secondo giustizia, difendendo, in un dialogo forgiato
dalla carità, le nostre convinzioni sulla dignità della persona,
sulla vita, dal concepimento fino alla morte naturale, sulla famiglia
fondata sull'unione matrimoniale unice e indissolubile tra un uomo e
una donna e sul dovere primario dei genitori all'educazione dei figli".
I nuovi beati spagnoli sono stati ricordati successivamente anche dal
Papa durante la celebrazione dell'Angelus: "I 498 martiri uccisi in
Spagna negli anni '30 del secolo scorso sono uomini e donne diversi
per età vocazione e condizione sociale, che hanno pagato con la vita
la loro fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa", ha detto Benedetto XVI.
"La contemporanea iscrizione nell'albo dei beati di un così gran
numero di martiri - ha affermato ancora il Pontefice - dimostra che
la suprema testimonianza del sangue non è un'eccezione riservata
soltanto ad alcuni individui, ma un'eventualità realistica per
l'intero Popolo cristiano".
(28 ottobre 2007)
VIVA IL COMUNISMO...INTERVENTO VIDEO DI FOSCO GIANNINI AL SENATO
in real player
giovedì 25 ottobre 2007
(article published on Common Dreams site in slightly different form, excerpted and adapted from an author's book about God and religion)
> Contro la "caccia alle streghe" anticomunista in Ungheria e in
> Europa, una petizione internazionale in
>
> http://1917.solidnet.org, ripresa e tradotta da http://
> www.resistenze.org
>
> Un caldo invito a farla conoscere e ad aderire!
>
> Mauro Gemma
Una petizione in solidarietà con i comunisti ungheresi
Raccolta di firme su scala internazionale in
http://1917.solidnet.org
Il Partito Comunista dei Lavoratori Ungherese, un partito ben
considerato nel paese e internazionalmente, deve affrontare il serio
pericolo di essere messo fuori legge.
Potenti forze reazionarie in Ungheria, tollerate dal governo del
paese, hanno imbastito contro l’intera leadership del partito un
processo “per oltraggio alla giustizia”.
Il pretesto per questo nuovo attacco sostenuto dallo stato contro i
comunisti nell’Unione Europea è rappresentato da una dichiarazione
che criticava la decisione assunta da un tribunale ungherese contro
il partito, in violazione della costituzione, delle leggi del paese,
e delle raccomandazioni del Consiglio d’Europa e di altre istituzioni
riguardanti i partiti politici, che sono state ratificate dal governo
ungherese.
Questa petizione on-line è una delle numerose iniziative di sostegno
e solidarietà già in corso in Ungheria e in molti altri paesi.
Le firme apposte alla petizione saranno inoltrate alle autorità
Ungheresi, all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, al
Parlamento Europeo e ad altre istituzioni allo scopo di incoraggiare
i comunisti Ungheresi nella loro lotta per le libertà democratiche.
Grazie per il sostegno e l’ampia diffusione.
Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di
Cultura e Documentazione Popolare
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THE PETITION
We , the supporters of this petition vehemently condemn the political
prosecution of the leadership of the Hungarian Communist Workers' Party.
The trial against the leadership of the Hungarian Communist Workers'
Party in the Hungarian City Szekesfehervar violates elementary
democratic and civil rights and constitutes an outrageous state
interference in the internal democracy of a legal political party. It
disputes the citizens' right to express their opinion freely and is
an attempt to liquidate a significant political force in Hungary.
It represents a serious attack on democratic liberties of concern to
all progressive people. It constitutes one more step in the anti-
communist anti-democratic onslaught that we witness across Europe,
which among other things feeds the most reactionary elements and trends.
We demand from the Hungarian authorities to guarantee the
constitutional and civil rights and freedoms of all citizens; to
guarantee the freedom of opinion and expression and the freedom of
association and to organize; to stop immediately the prosecution of
the leadership of the Hungarian Communist Workers' Party and to
refrain from any intervention that violates its internal life and
sovereignty.
We demand all measures that prohibit or restrict the political
activity of the communists to be immediately revoked.
http://1917.solidnet.org/1917/portal_url/sign_form/
Вторник 6 ноября, в 21.00
Читательский кружок г. Турина, (Circolo dei Lettori), via Bogino 9, Турин
"СЧАСТЛИВО ОСТАВАТЬСЯ!"
Размышление в форме спектакля о поэзии Владимира Маяковского
90 лет спустя Октябрьскую Революцию
С участием актера Оливьеро Корбетта и музыкантов Джорджо Ли Кальци (live electronics и труба) и Мариной Мартьяновой (скрипка). Видеообработка: Даниэла Вассалло.
Проект Ассоциаций Русский Мир и Liberipensatori Paul Valéry при сотрудничестве с Il Circolo dei Lettori г.Турина, Государственным Музеем "В.В.Маяковского" г. Москвы, Факультетом Иностранных Языков и Культур Туринского Университета (Департамент Славистики) и авиакомпанией Austrian Airlines. Почетный гость: Светлана Стрижнева, Директор Государственного Музея "В.В.Маяковского" г. Москвы.
Вход свободный
=== 2 ===
Militanti operai, sindacalisti, responsabili - alcuni fra noi sono membri di organizzazioni affiliate all'Intesa, altro no - siamo tutti impegnati nelle lotte di resistenza contro l'accelerazione dell'offensiva senza precedenti iniziata simultaneamente, sotto l'egida dell'Unione Europea, da parte dei governi dei nostri paesi rispettivi, contro tutti i diritti acquisiti dalle generazioni precedenti.
La presidenza portoghese dell'Ue avrà probabilmente fatto adottare dai nostri governi, in quella data, il "trattato semplificato", pura e semplice ripresa del trattato « costituzionale » respinto, due anni fa, da parte dei popoli francesi ed olandesi. Un trattato che, riprendendo l'integrità del contenuto distruttivo dei trattati precedenti, si prefigge di rafforzare ancora il potere della presidenza dell'Ue e di dotarla istituzionalmente di un'"indipendenza" praticamente totale nei confronti dei vari popoli. Per l'Unione Europea si tratta di operare un ribaltamento totale di tutti i rapporti di lavoro esistenti, portare a termine le "riforme" già avviate, farla finita al più presto con tutti i codici del lavoro, tutti gli statuti, i contratti nazionali, tutti i sistemi di convenzioni collettive.
Vi proponiamo di organizzare questa conferenza per decidere insieme ciò che possiamo intraprendere in modo coordinato entro i termini brevi che ci sono imposti. Organizziamoci per far sentire la voce di quelli che, sempre più numerosi in ciascuno dei nostri paesi, vogliono poter dire: « Basta distruzioni! Rifiutiamo il rovesciamento completo che ha deciso di operare l'Unione Europea, interamente sottoposta alle esigenze dei mercati finanziari e alle decisioni della Federal Reserve americana.
Rottura con l'Unione Europea, per aprire infine la via alla collaborazione fraterna dei lavoratori e dei popoli d'Europa, per la costruzione di un futuro di pace, di lavoro, fondato sulla difesa di tutte le conquiste sociali strappate dalla classe operaia dei nostri paesi, per l'unione libera dei popoli e delle nazioni libere dell'Europa.
E, per aprire questa discussione, poniamo prima di tutto una questione: il dramma che ha appena colpito la Grecia dipende dal destino o è conseguenza inevitabile "dell'adeguamento strutturale" dettato dal Patto di stabilità?
184.000 ettari di terreno bruciati in due giorni nella culla della civilizzazione europea. 63 morti, centinaia di villaggi distrutti, 2000 edifici bruciati, 40.000 capi di bestiame carbonizzati nel solo Peloponneso. La metà della superficie del dipartimento dell'Elide devastata e, nel dipartimento vicino di Messénie, 250.000 ulivi distrutti. Fino alla località di Olimpia minacciata molti giorni dalle fiamme...
Ironia crudele della sorte... E' Costas Caramanlis, primo ministro, che ha risposto alla domanda il 17 agosto scorso, esattamente dieci giorni prima dell'incendio generale. Trionfante, mentre sollecitava un nuovo mandato al termine delle elezioni legislative anticipate che aveva convocato per il 16 settembre, annunciava : "Vogliamo proseguire i cambiamenti e le riforme (...) dobbiamo avanzare più rapidamente ".
Il dramma della Grecia non ci annuncia il caos imminente promesso a tutti i popoli sottoposti alle esigenze dell'Ue?
Chi non si è rivoltato di fronte alla sfrontatezza dei rappresentanti dell'Ue che si interrogavano senza vergogna, il giorno dopo il disastro, sulla "capacità dell'Ue di reagire in modo sufficientemente rapido (...) quando gli incendi sono così vicini" e "sulla possibilità di creare moduli di crisi"?
- Il 28 gennaio 2004, la Commissione europea, che giudica le misure prese dal governo greco per rispettare il "Patto di stabilità e di crescita" adottato dal Consiglio europeo di Amsterdam nel giugno 1997, richiamava all'ordine lo stesso governo: "L'obiettivo fissato nel bilancio e l'attualizzazione precedente del programma di stabilità di ridurre il deficit delle amministrazioni pubbliche allo 0,9% del PIL non è stato raggiunto."
- Il 24 giugno 2004 "la CE raccomanda al Consiglio di adottare una decisione che constati l'esistenza di un disavanzo eccessivo e quindi indirizzi alle autorità greche raccomandazioni, per porre fine a questa situazione (...) entro il 5 novembre 2004".
Quale paese dell'Unione europea o in via d'adesione all'Ue può dire che è al riparo dalla macchina infernale che costituiscono il trattato di Maastricht-Amsterdam, il Patto di stabilità e di crescita, le decisioni della BCE, macchina che è messa in opera dalla Commissione europea di Bruxelles?
In Germania, la nazione industriale più potente dell'Europa, l'applicazione delle leggi Hartz, trasposizione rigorosa delle linee direttive per l'occupazione che raccomanda "l'attivazione delle spese sociali", ha fatto salire a 2,6 milioni il numero di bambini che vive sotto la soglia di povertà. « Minestre popolari », sono organizzate nelle zone dell'Est di Berlino per i bambini e le loro madri... Percentuali allucinanti di bambini che vivono sotto la soglia di povertà e che non dispongono più del minimo vitale ci sono ormai nelle grandi città dei länder dell'Est. E ciò succede nel momento in cui la KfW (banca pubblica per la ricostruzione) e le casse di risparmio iniettavano più di 25 miliardi di euro prelevati su fondi pubblici per salvare la banca del Land di Sassonia, impegnata in operazioni speculative di riacquisto di subprimes.
Dove si sta andando? I lavoratori tedeschi, i disoccupati, le madri di famiglia, i bambini sacrificati per salvare le scommesse delle banche impegnate nelle operazioni speculative più pericolose sul mercato finanziario americano. Tutta l'Europa deve pagare, ci dicono questi signori, fino allo smembramento ed al caos totale, se occorre!
- Il Portogallo? Già pressato dalla CE come la Grecia per riportare il suo deficit pubblico dal 6% al 3,9% in un anno e per eliminare immediatamente 15.000 posto nel settore pubblico.
Cosa resterà di tutte le nazioni ed di tutti i popoli dell'Europa? Cosa diventeranno all'Est i popoli ai quali l'entrata nell'Ue doveva aprire un futuro radiante sulle rovine della proprietà sociale?
E anche nei paesi in cui la questione dell'adesione causa vivi dibattiti tra rappresentanti degli stati dell'Unione europea la politica di distruzione del patto di stabilità è messa in opera
In Turchia, la legge di "riforma" del sistema di sicurezza sociale e di salute è stata votata e sarà applicabile fin dall'inizio del 2008. mentre misure di regionalizzazione sono state già realizzate, mentre si prevede di introdurre salari minimi su base regionale. E intanto la contro-riforma del servizio pubblico è all'ordine del giorno, con la riduzione della sicurezza dell'impiego e la regionalizzazione del servizio pubblico.
Dove possono condurre in Polonia, in Ungheria, in Repubblica Ceca, in Slovacchia, in Romania le norme del trattato di Maastricht, interamente destinate a soddisfare le esigenze del sistema capitalista fondato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione rappresentato dai mercati finanziari in piena decomposizione?
Noi rispondiamo NO.
Siamo dalla parte dei lavoratori e dei popoli, non dei mercati finanziari. Ci mettiamo della parte degli abitanti dei villaggi greci abbandonati poiché non redditizi. Siamo dalla parte dei bambini tedeschi immersi nella miseria per soddisfare le esigenze di bilancio "equilibrato" dettate dall'Ue al governo di grande coalizione. Siamo dalla parte dei lavoratori dei cantieri navali di Gdansk che difendono il loro lavoro, dei lavoratori cechi che rifiutano la legge sulle "riforme economiche".
Esigere l'abrogazione di tutti i trattati, dire "NO" a quello nuovo in preparazione: è su questo terreno, e solo su di esso, che si potrà costruire in ciascuno dei nostri paesi e a livello di tutta l'Europa, in un solo fronte, l'unità di tutti i lavoratori e delle loro organizzazioni per riconquistare le prerogative democratiche che fondono la sovranità dei popoli.
Kosovo: International Law Versus Western Position
Mon Oct 22, 2007 6:02 am (PST)
У крагујевачким Шумарицама, испред споменика стрељаним ђацима, јуче је одржан „Велики школски час”. Централна свечаност обележавања Крагујевачког октобра започета је служењем молебана а, после полагања венаца на хумке, изведена је поема „Плави лептир” енглеског песника Ричарда Бернса. Сценску поставку поеме режирао је Драган Ђирјанић, извели су је глумци Театра „Јоаким Вујић”, а музику је компоновала Вера Миланковић. Инспирацију за стихове посвеће невиној деци и цивилима које су стрељали немачки војници, по пропорцији сто Срба за једног убијеног немачког војника а 50 за једног рањеног, Бернс је добио 1985. године када је први пут посетио Музеј „21. октобар” посвећен крагујевачким жртвама и када му је на прст леве руке, којом пише стихове, слетео плави лептир, који по митологији симболише душе покојника.
Венце и цвеће положили су ученици Прве крагујевачке гимназије, представници Владе Србије, Града Крагујевца, Скупштине Војводине, Шумадијског округа, али и амбасада Немачке, Словачке, САД и Израела, као и делегације 11 градова побратима из Немачке, Француске, Италије, Пољске, Румуније, Словачке и Босне и Херцеговине.
Венце су положили и представници СУБНОР-а, водећих политичких партија и Удружење Рома.
Свечаности посвећеној 66-годишњици масакра Крагујевчана 21. октобра 1941. године и Дану ослобођења од фашистичких окупатора на исти дан 1944. године присуствовало је више од две хиљаде гостију и грађана Крагујевца.
Уочи „Великог школског часа” у Првој крагујевачкој гимназији одржана је комеморативна академија на којој су ученици и професори приредили пригодан уметнички програм.
Истовремено у Музеју „21. октобар” одржано је бдење на којем су своје стихове казивали крагујевачки песници, али и Ричард Бернс, аутор поеме „Плави лептир”, уз учешће хора „Кир Стефан Србин”.