gli interessi del popolo e del suo sviluppo a tutto tondo – spirituale, intellettuale, sociale e fisico - rappresenta il più alto fine e compito dello stato;
tutto il potere risiede nel popolo ed è esercitato da esso attraverso organi eletti di diretta rappresentanza;
tutti i cittadini lavoratori hanno diritto a sanità, istruzione, pensione e sicurezza sociale a spese dello stato;
in caso di perdita del lavoro o temporanea o permanente disabilità sono pagate pensioni degne e si garantisce un’adeguata sicurezza sociale;
è consentita ogni iniziativa privata o collettiva a condizione che essa porti beneficio al popolo e al suo sviluppo;
il capitalismo finanziario usurario, che si basa sul credito, è proibito. I soldi devono essere guadagnati non attraverso qualsiasi tipo di strangolamento debitorio, bensì attraverso la realizzazione di progetti di successo;
lo stato, agendo in nome del popolo e controllato dai rappresentanti del popolo, è il maggior possessore di capitale e controlla i settori strategici dell’economia;
la proprietà privata è permessa, ma la società tiene sotto controllo le grandi fortune ed il modo in cui vengono investite nella politica e nell’economia. A nessuno è consentito sfruttare le persone in maniera parassitaria, stabilire un impero oligarchico o dominare il popolo creando monopoli artificiali;
Quali sono i nostri metodi di lotta?
Per raggiungere l’obiettivo di cui sopra (la creazione sul territorio dell’Ucraina di una repubblica popolare ad orientamento sociale) siamo pronti ad utilizzare metodi di lotta violenti e non-violenti. Riteniamo che i cittadini abbiano diritto alla sollevazione e che solo il popolo in armi sia in grado di difendere la propria libertà. La violenza, comunque, è un mezzo per ottenere fini politici e vi ricorriamo solo quando siamo obbligati.
Cosa sta succedendo sul territorio dell’Ucraina?
Sul territorio dell’Ucraina è in corso una rivolta di liberazione popolare contro un regime liberal fascista che cerca, attraverso la propaganda ed il terrore, di imporre nel nostre paese un capitalismo criminale oligarchico e rentista.
Cos’è l’Ucraina?
L’Ucraina è il territorio posto tra l’UE e la Russia, con forti tradizioni cristiane (specialmente ortodosse), con una popolazione composta di varie nazionalità (Ucraini, Russi, Bielorussi, Greci, Tatari, Ruteni, Galiziani ed altri), e con tradizioni, forgiate nei secoli, di autogoverno popolare e lotta politica per la libertà.
Che sta succedendo nel sud-est dell’Ucraina (Novorossia)?
Nel sud-est (Novorossia) è in corso una sollevazione politica popolare contro il regime liberal-fascista istallatosi a Kiev con i soldi ed il supporto dei padroni occidentali. I membri di tutti i gruppi etnici della regione stanno prendendo parte a questa rivolta – Ucraini, Russi, Greci, Armeni, Ebrei, Ungheresi, Rumeni e così via.
Nella regione è in corso una guerra fra Russi e Ucraini?
Non è in corso una guerra fra Russi e Ucraini, come affermato dalla propaganda di Kiev. E’ in corso una sollevazione del popolo oppresso contro il suo comune nemico –il capitalismo criminale oligarchico.
Russi e Ucraini, come le persone di altre nazionalità, stanno combattendo sui due fronti.
Dalla parte del regime di Kiev mercenari e combattenti punitivi ingannati dalla propaganda stanno facendo guerra in favore del grande capitale oligarchico e della burocrazia criminale, mentre dalla parte del sud-est (Novorossia) i membri delle milizie difendono gli interessi del popolo ed il loro futuro libero, giusto e democratico.
Russi ed Ucraini hanno diversi interessi negli eventi in corso in Ucraina?
Russi ed Ucraini sono uniti da comuni interessi politici e sociali –la liberazione dell’Ucraina dal potere del capitale oligarchico, della burocrazia corrotta, delle forze criminali di coercizione e semplicemente dal crimine.
Perché la sollevazione del sud-est (Novorossia) sta avendo luogo sotto slogan russi?
Perché Russi e russofoni in Ucraina hanno subito una duplice oppressione –socio-economica (come la popolazione di lingua ucraina) ed anche politico-culturale.
L’oppressione socio-economica – sotto forma di corruzione, tirannia, impossibilità di avere una normare occupazione o condurre una vita normale, paghe misere e dipendenza dagli uomini che posseggono il paese- costituiscono la normalità per ogni lavoratore dell’ Ucraina.
La negazione di uno status ufficiale alla lingua russa in regioni in cui più del 90% della popolazione parla e pensa in russo (circa la metà del territorio dell’Ucraina), insieme con il divieto di insegnare il Russo nelle scuole; il divieto di pubblicità e film in russo; il divieto di utilizzare il russo nei tribunali e nell’amministrazione e altre assurde pretese e proibizioni segregazioniste assommano umiliazioni addizionali nei confronti della popolazione russofona dell’Ucraina.
A causa di ciò sono stati i Russi ed i russofoni i primi a sollevarsi.
Ora è il turno di tutto il popolo oppresso dell’Ucraina!
Perché la Russia sta aiutando il sud-est dell’Ucraina (Novorossia)?
Una significativa parte dell’elite russa teme la protesta sociale e politica. Costoro gradirebbe stringere un accordo un accordo con le autorità di Kiev e porre fine alla guerra nel sud-est (Novorossia). Ma la furia della rivolta popolare contro il capitalismo liberal-fascista e oligarchico-burocratico non permette loro di farlo. Il popolo russo sostiene la giusta lotta del sud-est dell’Ucraina (Novorossia) e ciò costringe l’intera elite russa, spesso in maniera contraria ai suoi interessi strategici, a sostenere o fingere di sostenere la rivolta del sud-est dell’Ucraina.
Perché gli USA e l’UE aiutano il regime di Kiev?
Lo scopo principale degli USA è intraprendere una lotta contro la Russia come rivale geopolitico. Gli USA hanno bisogno o di creare uno stato anti-russo sul territorio ucraino, con le basi NATO sul confine russo, oppure di destabilizzare la regione e far precipitare il paese nel caos.
L’UE ha bisogno di ulteriori mercati per i suoi prodotti e miniere di materie prime a basso costo.
Cosa supporta la lotta del sud-est dell’Ucraina (Novorossia)?
La resistenza, il cui punto forte è il sud-est dell’Ucraina (Novorossia), è supportata e rafforzata dal saldo desiderio del popolo ucraino di liberarsi dalla dominazione liberal-fascista e dalle elites dominanti. Aiutano anche la graduale coscienza dei popoli di Ucraina dei loro comuni interessi socio-politici e dei comuni scopi della loro lotta.
La lotta del sud-est (Novorossia) equivale a separatismo?
No, il territorio della lotta è l’intero territorio dell’Ucraina. Gli insorti nel sud-est (Novorossia) stendono le loro mani ai loro fratelli e sorelle di tutte le regioni dell’Ucraina al grido:”Solleviamoci contro il nemico comune”.
Dobbiamo stabilire un nuovo, libero, socialmente responsabile potere popolare sull’intero territorio dell’Ucraina e della Novorossia.
Cosa verrà in seguito alla vittoria della rivoluzione di liberazione popolare e al collasso del regime liberal-fascista?
Verrà formato un nuovo stato in cui il potere apparterrà al popolo non a parole ma nella realtà.
Tenendo un referendum (la più alta forma di potere popolare), la popolazione di ciascuna provincia autodeterminerà il futuro della propria regione –se essa rimarrà all’interno di uno stato unitario federale o riceverà la piena indipendenza.
Come verrà costruito il potere politico dopo la vittoria della rivoluzione di liberazione popolare?
Il Potere politico verrà costruito in linea con il principio della rappresentanza popolare diretta (potere popolare) – dal basso all’ alto.
Gli organismi di potere popolare verranno formati, a cominciare dal livello del Consiglio locale, fino al Consiglio Supremo, secondo il principio della rappresentanza di delegati dei territori, di delegati dei collettivi di lavoro e delle corporazioni e consigli delle professioni e di delegati delle organizzazioni politiche, religiose e di comunità.
Il più alto organismo di rappresentanza popolare, il Consiglio Supremo, sarà formato dai delegati dei consigli regionali.
Il Consiglio Supremo sceglierà il Governo, che sarà responsabile di fronte al popolo come rappresentante dei membri del Consiglio.
Richiediamo che i giudici e gli organismi locali di imposizione della legge vengano scelti tramite elezioni.
Quali diritti avranno le regioni dopo la vittoria della rivoluzione di liberazione popolare?
Ciascuna regione avrà il diritto di redigere una propria costituzione o altri documenti fondativi, garantendo i diritti sociali, politici, economici, culturali e religiosi di base ai cittadini che vivono nel loro territorio.
In aggiunta alla lingue nazionali, ciascuna regione avrà diritto a scegliere lingue regionali da usare nelle sedi culturali, politiche, giuridiche o amministrative.
Ciascuna regione avrà il diritto di tracciare il proprio budget sulla base delle tasse imposte sulle attività delle persone fisiche e giuridiche attive sul proprio territorio.
Quali obblighi avranno le regioni dopo la vittoria della rivoluzione di liberazione popolare?
Ciascuna regione avrà l’obbligo di mettere da parte parte delle proprie entrate tributarie in un fondo generale anti-crisi da usare in caso di disastri naturali e altre catastrofi.
Ciascuna regione sarà obbligata a contribuire con parte delle proprie entrate tributarie ad ottemperare al generale fabbisogno dello stato –per la difesa, per mantenere l’apparato dello stato centrale, per la costruzione delle cose di generale importanza nazionale, per la ricerca scientifica, per mantenere la sanità e l’istruzione e per lo sviluppo infrastrutturale.
Ciascuna regione sarà obbligata ad osservare i principi generali dello stato riguardo le relazioni fra capitale e lavoro e le libertà civili e politiche.
Ciascuna regione sarà obbligata a mantenere legge e ordine e a difendere i diritti e le libertà dei cittadini all’interno dell’architettura dei principi stabiliti dallo stato.
Questi sono i principi base e gli scopi di base della nostra lotta.
Crediamo che ogni onesto cittadino e patriota li approverà e sosterrà.
Contiamo sulla solidarietà internazionale e il sostegno di tutte le persone che ritengono cari, non solo a parole ma anche nei fatti, gli ideali di eguaglianza e giustizia sociale.
Insieme viceremo!
Approvato dalla Conferenza della Resistenza di Jalta, 7 luglio 2014.