Informazione
From: michele lastilla
To: unioneplurale
Sent: Wednesday, August 02, 2006 8:41 AM
Subject: [UnionePlurale] ambiente disastro senza precedenti
I bombardamenti israeliani hanno provocato un disastro ambientale in Libano
Gli attacchi israeliani contro il Libano stanno arrecando danni irreparabili all'ambiente naturale
La guerra in Libano sta causando la più grave catastrofe ambientale della storia di questo Paese: la fuoriuscita di 15.000 tonnellate di petrolio dall'impianto di produzione elettrica Jiyyeh sta danneggiando gran parte della costa libanese
Wael Hmaidan
(Wael Hmaidan è stato negli ultimi tre anni attivista di Greenpeace per il mondo arabo. Attualmente è un ambientalista e consigliere
per la politica ambientale delle NGO libanesi e regionali.)
http://beirutupdate.blogspot.com/
michele
Uranio depleto / Depleted uranium
1. ICBUW (Coalizione Internazionale per la messa al bando dell'Uranio
Impoverito): terza conferenza annuale a Hiroshima, Giappone, dal 3 al
6 agosto 2006
ICBUW (=International Coalition to Ban Uranium Weapons): 3rd Annual
Conference this week in Hiroshima, Japan.
2. Il silenzio sui morti per bombe all'Uranio (07/04/2006)
3. SINDROME DI QUIRRA: altri due militari malati dopo aver prestato
servizio di leva nel poligono della morte e a La Maddalena (27/5/2006)
4. URANIO IMPOVERITO IN INDIA: SI STA SPARGENDO NEL MONDO (KARL W B
SCHWARZ - con molti link utili)
5. LINKS (italiano / english)
==== 1 ===
ICBUW (Coalizione Internazionale per la messa al bando dell'Uranio
Impoverito)
ha organizzato la sua terza conferenza annuale a Hiroshima, Giappone,
dal
3 al 6 agosto 2006.
Circa 40 invitati dall'estero, incluse vittime, veterani, scienziati e
giornalisti, e almeno 150 persone dal Giappone si incontreranno in
Hiroshima. Il nostro obiettivo e' quello di evidenziare la natura
urgente
e globale del pericolo posto dall'uso di armi all'Uranio Impoverito, e
unire le nostre voci per chiedere delle misure immediate per aiutare le
vittime e abolire le armi all'Uranio Impoverito.
Il programma finale della conferenza e' allegato qui di seguito.
Dal 3 Agosto un resoconto aggiornato in inglese sulla conferenza verra'
pubblicato sul sito http://www.nodu-hiroshima.org/en/
che vi invitiamo a visitare in modo da contribuire all'avanzamento di
questa campagna.
Nobuo Kazashi (Direttore del comitato organizzatore - ICBUW Hiroshima)
Haruko Moritaki (Direttore esecutivo comitato organizzatore - ICBUW
Hiroshima)
Katsumi Furitsu (membro del direttivo ICBUW)
Per contatti:
NO DU Hiroshima Project email: info@...
CADU email: office@...
*******
Terza Conferenza Internazionale ICBUW
Hiroshima, 3-6 Agosto 2006
Chiediamo a gran voce, insieme alle vittime, l'abolizione delle armi
all'Uranio Impoverito
== 3 Agosto ==
Sessione Plenaria (Hiroshima International Conference Center)
9:30-12:00 Apertura
"Lo sviluppo della campagne internazionale: da Berlaar a Hiroshima: da
Hiroshima a tutto il mondo"
ICBUW fu fondato nell'ottobre 2003. Durante questa sessione verranno
presentate le attivita' svolte finora e si chiariranno gli obiettivi
e il
significato della campagna per un trattato che metta effettivamente al
bando le armi all'Uranio Impoverito. Questa sessione introdurra' anche i
temi che verranno affrontati durante la Conferenza di Hiroshima come
conseguenza dei progressi ottenuti in Belgio verso l'approvazione
nazionale di una legge di messa al bando delle armi all'Uranio
Impoverito.
Moderatori: Haruko Moritaki, Francesco Iannuzzelli
Relatori di ICBUW:
(1) Tara Thornton & Doug Weir, ICBUW: da Berlaar a Hiroshima
(2) Manfred Mohr: Armi all'Uranio Impoverito: problematiche e aspetti
politici
e legali
(3) Ria Verjauw: La situazione in Belgio per quanto riguarda la
messa al
bando delle armi all'uranio
(4) Nobuo Kazashi: L'obiettivo della conferenza di Hiroshima: le armi
all'Uranio Impoverito come il "nucleare ombra"
Discorsi introduttivi
Introduzione, Furitsu Katsumi
Rosalie Bertell, Uranio Impoverito e la Sindrome del Golfo
Discorso di benvenuto da parte di Tadatoshi Akiba (Sindaco di Hiroshima)
13:00-15:40 Sessione 1 - Il danno: Iraq
Durante la Guerra del Golfo del 1991, le forze armate della coalizione
guidata
dagli Stati Uniti spararono piu' di 300 tonnellate di Uranio Impoverito
nell'Iraq meridionale, dove in seguito si e' riscontrato un drammatico
aumento di tumori, leucemie e difetti congeniti.
Durante la piu' recente guerra contro l'Iraq, si stima che armi
all'Uranio
Impoverito siano state usate in quantita' maggiori rispetto al 1991, per
di piu' in aree urbane. Si prevede quindi un impatto ancor piu' grave
sulla popolazione. Ascolteremo i rapporti presentati da alcuni dottori e
scienziati iracheni che da molti anni osservano gli effetti dell'Uranio
Impoverito e della contaminazione ambientale.
Moderatori: Mitsuo Okamoto, Nobuo Kazashi
Relatori:
(1) Jawad Al-Ali, Studio epidemiologico nell'Iraq meridionale
(2) Souad Al-Azzawi, Una panoramica sulla contaminazione radioattiva da
Uranio
Impoverito in Iraq
(3) Khajak Vartanian, Studio sull'inquinamento radioattivo da Uranio
Impoverito a Bassora
(4) Takashi Morizumi: Fotografie
16:00-18:45 Session 2 - Il danno: USA
Molte vittime dell'Uranio Impoverito vivono negli Stati Uniti.
Alcuni sono soldati che hanno prestato servizio nella Guerra del Golfo o
nella
recente guerra contro l'Iraq, mentre altri hanno vissuto vicino a
poligoni
di tiro o fabbriche di produzione di armi all'Uranio Impoverito.
Veterani e attivisti presenteranno il danno provocato dall'Uranio
Impoverito all'interno degli Stati Uniti cosi' come i depistaggi e le
menzogne contenute nei rapporti ufficiali del governo statunitense e
delle
forze armate.
Moderatori: Tara Thornton, Steve Leeper
Relatori:
(1) Dennis Kyne (veterano della Guerra del Golfo)
(2) Harbert Reed (veterano della guerra contro l'Iraq)
(3) Naomi Toyoda: Fotografie
(4) Gretel Munroe, Vari aspetti del problema dell'Uranio Impoverito
negli
Stati Uniti
(5) Damacio Lopez, La violazione del diritto all'assistenza medica (in
riferimento ai problemi in prossimita' dei poligoni di tiro)
== 4 Agosto ==
Sessione Plenaria
9:00-11:45 Sessione 3 - Aspetti scientifici
L'Uranio Impoverito e' radiologicamente e chimicamente tossico.
Presentazioni di diverse discipline scientifiche ci aiuteranno a
comprendere gli effetti sull'ambiente e sulla salute umana da parte
delle
micro-particelle di Uranio Impoverito. Le basi scientifiche per la
richiesta della messa al bando verranno discusse e si affronteranno
anche
le problematiche relative all'analisi ambientali e biologiche
delll'Uranio
Impoverito, aspetto fondamentale per la campagna internazionale.
Moderatori: Katsumi Furitsu, Doug Weir
Relatori:
(1) Keith Baverstock, L'Uranio Impoverito e' pericoloso per la salute
pubblica?
(2) Heike Schroeder, Analisi dell'aberrazione cromosomica nei linfociti
periferici di veterani della Guerra del Golfo e nei Balcani: i risultati
di una ricerca impegnativa
(3) Maria A. Gatti, Stefano Montanari, Inquinamento bellico e
nanopatologie umani e animali
(4) Thomas Fasy, Analisi dell'esposizione a Uranio Impoverito
13:00-15:45 Sessione 4 - Il danno: Europa
In Europa l'Uranio Impoverito viene sospettato di essere la causa sia
della Sindrome del Golfo che della Sindrome dei Balcani.
Aumenti significativi in malattie gravi e tumori sono stati riscontrati
tra i residenti nei Balcani che hanno subito i bombardamenti cosi' come
tra i veterani che hanno prestato servizio in quelle zone.
In Italia, le responsabilita' dei militari e del governo sono state
denunciate
sia nei tribunali che in Parlamento. Il governo ha sempre risposto
che "le
armi all'Uranio Impoverito sono perfettamente sicure". In questa
sessione
getteremo luce sulla realta' europea, un aspetto poco noto in Giappone.
Moderatori: Ria Verjauw, Francesco Iannuzelli
Relatori:
(1) Ray Bristow (Inghilterra: veterano della Guerra del Golfo)
(2) Stefania Divertito (Italia: giornalista)
(3) Filippo Montaperto (Italia: veterano),
Uranio Impoverito: Le armi che uccidono...nel passato, nel presente e
nel
futuro.
(4) Hiroshima Home TV, Documentario sui danni dell'Uranio Impoverito
nella
Ex-Jugoslavia
(5) Stop! Depleted Uranium Campaign, Rapporto sugli effetti dell'Uranio
Impoverito in Jugoslavia
16:15-19:00 Sessione 5 - La Campagna Internazionale
Regione Asiatica (Corea, Giappone, Australia)
Verranno presentate numerose iniziative sull'Uranio Impoverito e le
attivita' della campagna internazionale. Il problema delle armi
all'Uranio
Impoverito in Asia e' direttamente correlato al problema delle basi
militari
statunitensi. In Corea, Giappone e Australia, dove gli Stati Uniti sono
presenti con numerose basi, l'Uranio Impoverito rappresenta un problema
estremamente attuale. Anche la nostra responsabilita' nelle guerre in
cui
queste armi vengono utilizzate e' un aspetto da prendere in
considerazione.
Moderatori: Alyn Ware, Toshiyuki Tanaka
Relatori
(1) Si Woo, Lee (Corea del Sud):
3 milioni di munizioni all'Uranio Impoverito sono immagazzinate in
Corea e
ad Okinawa
(2) NO DU Citizens' Network (Giappone):
Rapporti tra la campagna e il Ministero degli Esteri
(3) Haruko Moritaki, NO DU Hiroshima Project (Giappone):
Viaggio in Iraq alla ricerca dei danni dell'Uranio Impoverito
(4) David Bradbury (Regista di "Blowin' in the Wind", Australia)
== 5 Agosto ==
10:00-12:00
Sessione Speciale
Incontro con alcuni Hibakusha (sopravvissuti alla bomba atomica)
Poco prima dell'inizio della guerra in Iraq, alcuni medici iracheni
visitarono
il Giappone, e Hiroshima in particolare, per parlare sul danno provocato
dalle armi all'Uranio Impoverito. Questi incontri nacquero dal fatto che
secondo gli iracheni i problemi riscontrati avevano una natura
radiologica, e ad Hiroshima avrebbero trovato comprensione e supporto.
Questa sessione si occupa dell'interazione e della solidarieta' tra gli
Hibakusha della bomba atomica e gli Hibakusha dell'Uranio Impoverito,
uniti da un problema di "esposizione interna".
Moderatore: Yoshie Funahashi
Relatori: Keijiro Matsushima, Rikito Watanabe, Hiroshi MARUYA,
Akihiro
Takahashi, e altri
13:30-15:30 Sessione 6 - Verso la messa al bando
Dopo aver visto i problemi e gli approcci in diversi paesi verso le armi
all'Uranio Impoverito, prenderemo in considerazione quali misure
concrete
si possonon realizzare in vista di un trattato che metta al bando
definitivamente queste armi. Rafforzeremo anche la nostra rete di
attivisti ed esperti presentando un visione chiara della campagna
internazionale.
Moderatori: Nobuo Kazashi, Tara Thornton, Manfred Mohr
Relatori: ICBUW, UWBAN, e altri
13:30-15:30 Sessione 7 - Discussione scientifica tra medici ed esperti
Gli scienziati non hanno ancora esplorato tutti i possibili effetti
dell'Uranio Impoverito sulla salute, sull'ambiente e sull'ecosistema.
Molti aspetti scientifici rimangono tuttora controversi.
Affronteremo insieme queste domande per aprire nuovi percorsi di
ricerca e
anche per discutere di come condividere e utilizzare i risultati
scientifici all'interno della campagna di ICBUW.
Moderatori: Katsumi Furitsu, Keith Baverstock
Relatori: Katsuma Yagasaki, Eisuke Matsui, e altri
16:00-18:00 Sessione 8 - Il sostegno alle vittime
Il sostegno alle vittime e l'avanzamento della campagna in solidarieta'
con coloro che soffrono gli effetti dell'Uranio Impoverito sono aspetti
fondamentali per la campagna.
Ascolteremo le relazioni di alcune ONG che hanno lavorato per fornire
supporto
medico al popolo iracheno (medicine e apparecchiature mediche, training,
ecc) e discuteremo quali ulteriori passi affrontare per sostenere le
vittime nei paesi colpiti. Parleremo anche del progetto sostenuto da
ICBUW
per uno studio epidemiologico, gia' iniziato insieme a medici
iracheni in
Bassora in cooperazione con IPPNW-Germania, e del "Progetto Denti di
Bambini Iracheni", lanciato da medici statunitensi, britannici e
iracheni.
Discuteremo anche di come sostenere le richieste dei veterani di cure
mediche e di risarcimenti dal governo.
Moderatori: Maki Sato, Gretel Munroe
Relatori: Jawad Al-Ali, Thomas Fasy, Toshi Inoshita & Maki Sato (JIM-
NET),
Nahoko Takato (Iraq Hope Net)
== 6 Agosto ==
7-30 - 8.30: Cerimonia presso il Peace Memorial di Hiroshima
13:30-15:30 Sessione di chiusura
Appello finale di ICBUW
Partecipanti:
Nassrine Azimi, Direttore della sezione Asia- Pacifico di UNITAR
(Dipartimento
delle Nazioni Unite per la Formazione e la Ricerca), Shuntaro Hida
(medico, coautore de "La paura della radiazione interna"), "Peace
Boat" e
altri
19:00 Cerimonia conclusiva
Lanterne sul fiume di Hiroshima in memoria delle vittime della armi
atomiche
[Tradotto dall'inglese da Francesco Iannuzzelli per PeaceLink;
per contatti su quanto si svolge a Hiroshima in questi giorni,
scrivere a
francesco @ peacelink.org]
--- ENGLISH ---
> ICBUW (=International Coalition to Ban Uranium Weapons) is to hold
> its
> 3rd Annual Conference next week in Hiroshima, Japan.
>
> About 40 people from abroad, including victims, veterans as well as
> scientists and journalists, and at least about 150 people from
> around Japan
> will gather in Hiroshima; our goal is to bring into light the
> urgent, global
> nature of the danger posed by DU weapons and to unite our voices in
> order to
> demand for immediate measures to help the victims and the abolition
> of DU
> weapons.
>
> For your reference, the finalized program of the conference is
> pasted below.
>
> Starting from August 3rd, report in moving picture will be uploaded
> onto the
> conference homepage.
>
> Please visit : http://www.nodu-hiroshima.org/en/index.html to share
> in this
> significant attempt to advance the anti-DU campaign.
>
> Nobuo Kazashi (Director, ICBUW Hiroshima Conference
> Organizing
> Committee)
> Haruko Moritaki (Executive Director, the same as above)
> Katsumi Furitsu (ICBUW board member)
>
> Contacts:
> NO DU Hiroshima Project email: info@...
> CADU email: office@...
>
> *******
>
> The 3rd ICBUW International Conference
> --Hiroshima, August 3-6, 2006---
>
> Raising Our Voices with the Victims
> for the Abolition of DU Weapons
>
>
> August 3: The 1st day
> Plenary Session (Hiroshima International Conference Center)
>
> 9:30~12:00 Opening Session
> "Advancement of the International Campaign:
> From Berlaar to Hiroshima: From Hiroshima to the World"
>
> Purpose:
> ICBUW was launched in October 2003. This opening session will
> present its
> activities to date, and will clarify the intent and meaning of its
> campaign
> for a treaty that effectively bans DU weapons. This session will
> also set
> forth the issues that should be explored at the Hiroshima
> Conference in
> light of the effort in Belgium to achieve passage of a law in the
> national
> Parliament banning DU weapons.
>
> Facilitators: Haruko Moritaki, Francesco Iannuzzelli
>
> Introduction of ICBUW
> Presenters:
> (1) Tara Thornton & Doug Weir, ICBUW: From Berlaar to Hiroshima
> (2) Manfred Mohr, DU Weapons: Legal and Political Settings,
> Challenges and
> Potentials
> (3) Ria Verjauw, The Belgian Political Landscape regarding the Ban on
> Uranium Weapons
> (4) Nobuo Kazashi, The Missions of the ICBUW Hiroshima Conference:
> DU Weapons as the "Nuclear Shadow"
>
> Keynote Speech
> Introduction, Furitsu Katsumi
> Rosalie Bertell, DU and Gulf War Syndrome
>
> Questions & Answers
>
> Welcome Speech by Tadatoshi Akiba (Mayor of Hiroshima City)
>
> 12:00~13:00 Lunch
>
> 13:00~15:40 Session 1 - Damage Panel-1/ Iraq
>
> Purpose:
> During the Gulf War, the US-led coalition forces fired over 300
> tons of
> depleted uranium weapons in southern Iraq, where a subsequent
> dramatic rise
> in cancer, leukemia and birth defects has been reported. In the
> Iraq War,
> it is estimated that DU weapons exceeding the tonnage used in the
> Gulf War
> have been used, some in urban areas. We can expect the human cost
> to be even
> more severe. We will listen to reports from Iraqi doctors and
> scientists who
> have for many years directly observed the effects of depleted
> uranium and a
> contaminated environment on human bodies.
>
> Facilitators: Mitsuo Okamoto, Nobuo Kazashi
> Presenters:
> (1) Jawad Al-Ali, Epidemiological Study in the South of Iraq
> (2) Souad Al-Azzawi, DU Radioactive Contamination in Iraq: An Overview
> (3) Khajak Vartanian, Study of Radiation Pollution by DU for Basrah
> Environment
> (4) Takashi Morizumi: Photo Presentation
>
> Short Break/Questions & Answers
>
> 15:40~16:00 Break
>
> 16:00~18:45 Session 2 - Damage Panel-2 /USA
>
> Purpose:
> Many victims of depleted uranium weapons live in the United States.
> Some are
> soldiers who served in the Gulf War or the Iraq War, while others
> living
> near weapons factories or firing ranges. Veterans and citizen
> activists will
> bring to light the DU damage caused inside the US as well as the
> deceptions
> contained in the official views of the US government and the forces
> with
> regard to the DU problem.
>
> Facilitators: Tara Thornton, Steve Leeper
> Presenters:
> (1) Dennis Kyne (A Gulf War veteran)
> (2) Harbert Reed (an Iraq War veteran)
> (3) Naomi Toyoda: Photo Presentation
> (4) Gretel Munroe, Different Aspects of the DU Problem in the U.S.
> (5) Damacio Lopez, Rights to Medical Care Violated (Problems near
> firing
> ranges)
>
> Short break/Questions & Answers
>
> 19:15~ Reception [ Four Seasons, Wel City Hiroshima]
>
> August 4: The 2nd day
> Plenary Session (Hiroshima International Conference Center)
>
> 9:00~11:45 Session 3 - Science Panel-1
>
> Purpose:
> DU is radiologically and chemically toxic. Presentations based on
> various
> scientific disciplines will help us discuss the hazardous
> environmental and
> health effects of the DU-micro-particles generated through the use of
> uranium weapons. The scientific grounds for demanding an urgent ban on
> uranium weapons will be articulated, and we will also examine the
> issues of
> the present scientific debates on the health and environmental
> assessment of
> DU, which are also of crucial importance for the anti-DU campaign.
>
> Facilitators: Katsumi Furitsu, Doug Weir
> Presenters:
> (1) Keith Baverstock, Is DU Damaging to Public Health?
> (2) Heike Schroeder, Chromosome Aberration Analysis in Peripheral
> Lymphocytes of Gulf War and Balkans War Veterans: Results of a
> Challenge
> Assay
> (3) Maria A. Gatti, Stefano Montanari, War Pollution and Human/Animal
> Nanopathology
> (4) Thomas Fasy, Assessing Exposure to Depleted Uranium
>
> Short Break/Questions & Answers.
> Discussants:
> Sadao Ichikawa, Shoji Sawada, Hiroaki Koide
>
> 11:45~13:00 Lunch break
>
> 13:00~15:45 Session 4 - Damage Panel-3 /Europe
>
> Purpose:
> In Europe, DU is the suspected cause for both the "Gulf War
> syndrome," and
> the "Balkan syndrome." Noticeable increases in serious diseases like
> cancer have been reported among residents who experienced the
> attacks in the
> Balkans as well as among veterans who served in the area. In Italy,
> the
> responsibility of the military and the government are being pursued
> especially intensely through the courts and in Parliament. The
> government
> has always insisted that "DU weapons are perfectly safe." This
> session
> will shed light on the reality of DU damage in Europe, an aspect
> that is
> little known in Japan.
>
> Faciliatators: Ria Verjauw, Francesco Iannuzelli
> Presenters:
> (1) Ray Bristow (England: a Gulf War veteran)
> (2) Stefania Divertito (Italy: a journalist)
> (3) Filippo Montaperto (Italy: a veteran),
> DU: The Weapon that Kills...in the Past, Present
> and Future.
> (4) Hiroshima Home TV, Documentary on the DU Damage in Former
> Yugoslavia
>
> (5) Stop! Depleted Uranium Campaign, Report on the DU Effects in
> Yugoslavia
>
>
> Short Break/Questions & Answers
>
> 15:45~16:15 Break
>
> 16:15~19:00 Session 5 - Campaign-1
> /Asia Pacific Region: Korea, Japan, Australia
>
> Purpose:
> Various activities concerning the DU problem and the international
> campaign
> in the region will be reported. The problem of DU weapons
> throughout the
> Asia and Pacific Region is directly related to the problem of American
> bases. In Korea, Japan, and Australia, which have numerous US bases
> and
> practice areas, DU weapons are an immediate problem. Our
> responsibility for
> the wars in which these weapons are used is also a pressing issue.
>
> Facilitators: Alyn Ware (tentative), Toshiyuki Tanaka
> Presenters
> (1) Si woo, Lee (South Korea):
> Korea and Okinawa Store 3,000,000 of DU Munitions
> (2) NO DU Citizens' Network (Japan):
> Campaigns Negotiating with the Ministry of Foreign Affairs
> (3) Haruko Moritaki, NO DU Hiroshima Project (Japan):
> Visiting Iraq to Find out the DU Damage
> (4) David Bradbury (Director of "Blowin' in the Wind, Australia)
>
> Short Break/Questions & Answers
>
> 19:30~ Dinner [at "Pronto"]
>
> August 5: The 3rd day
> Workshops (Hiroshima City Plaza)
>
> 10:00~12:00
> Special Session / Interaction with Hibakusha (A-bomb survivors): A
> Focus on
> Internal Radiation
>
> Purpose:
> Just prior to the start of the Iraq War, Iraqi doctors came to
> Japan, and to
> Hiroshima in particular, to talk about the damage being done by DU
> weapons.
> These visits came about because the Iraqi people believe the DU
> problem is
> basically a radiation problem, and they expected the people of
> Hiroshima to
> understand. This session will focus on interaction and solidarity
> among
> A-bomb hibakusha and DU hibakusha, linked by a focus on "internal
> exposure."
>
> Facilitator: Yoshie Funahashi
> Participants:
> Keijiro Matsushima, Rikito Watanabe,
> Hiroshi MARUYA, Akihiro Takahashi, and others
>
> 12:00~13:30 Lunch
>
> 13:30~15:30 Session 6 - Campaign Workshop-2
> /Toward an Effective Ban
>
> Purpose:
> Exploring approaches and problems in various countries related to DU
> weapons, we will consider concrete policies and measures to guide
> us toward
> a treaty that totally bans such weapons. We will also strengthen
> our network
> of activists and scholars by setting forth a clear vision for our
> international campaign.
>
> Facilitators: Nobuo Kazashi, Tara Thornton, Manfred Mohr
> Presenters: ICBUW, UWBAN, and others
>
> 13:30~15:30 Session 7 - Science Panel-2
> (Hiroshima City Plaza, Gallery B)
> /Discussion among Scientists and Doctors (in English only)
>
> Purpose:
> Scientists have not yet fully explored the effects of uranium
> weapons on the
> human health, environment and ecosystem. Many scientific issues remain
> controversial. We will exchange ideas for further research to
> answer these
> scientific questions. We will also discuss how to share and utilize
> the
> findings of scientists in support of the ICBUW campaign.
>
> Facilitators: Katsumi Furitsu, Keith Baverstock
> Discussants: Katsuma Yagasaki, Eisuke Matsui, and others
>
> 15:30~16:00 Break
>
> 16:00~18:00 Session 8 - Campaign Workshop-3
> /Victim Support
>
> Purpose:
> Supporting DU victims and advancing the anti-DU movement in
> solidarity with
> those who are suffering are critical for our campaign. We will have
> reports
> from NGOs that have been working to provide medical support to
> Iraqi people
> (medicine and medical equipment, training courses for medical
> doctors and
> paramedical staff, etc.), and discuss further steps we can take to
> support
> DU victims in affected countries. We will discuss ICBUW support for
> the
> epidemiological study initiated by the Iraqi doctors in Basra in
> cooperation
> with IPPNW-Germany, and support for the "The Iraqi Children's Tooth
> Project", launched as a joint project of the doctors from the US,
> UK and
> Iraq. We will also discuss ways of supporting veterans who have been
> demanding medical care and compensation from their governments.
>
> Facilitators: Maki Sato, Gretel Munroe
> Presenters: Jawad Al-Ali, Thomas Fasy, Toshi Inoshita & Maki Sato
> (JIM-NET),
> Nahoko Takato (Iraq Hope Net)
>
> 18:30~ Get-Together: Exchange between ICBUW members and Japanese
> groups
> (at "Roan")
>
> August 6: the 4th Day
> [7:30~ 8:30- Hiroshima Peace Memorial Ceremony]
>
> 13:30~ 15:30 Closing Session
> [Memorial Hall, Hiroshima Peace Memorial Museum]
> Adoption of ICBUW Hiroshima Appeal
>
> Participants:
> ·Nassrine Azimi, Director, Hiroshima Office for Asia Pacific of
> UNITAR (UN Istitute for Training and Research)
> ·Shuntaro Hida (doctor, co-author of "Fear of Internal Radiation"
> ), "Peace Boat" and others
>
> 19:00~
> Lantern Floating at the River (Available for anybody)
>
> 20:00~
> Farewell Party (at "Yohshoku Kobo," Wel City Hiroshima)
>
=== 2 ===
http://www.lernesto.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=9906
Il silenzio sui morti per bombe all'Uranio
di Massimo Finis su "Il Gazzettino"
su stessa fonte del 07/04/2006
Centocinquantotto militari italiani che hanno operato in Bosnia e in
Kosovo si sono ammalati di tumore (alla tiroide, ai testicoli, linfoma
di Hogkin) e di questi ventotto sono morti. È quanto risulta dalla
relazione annuale che il ministero della Difesa trasmette al Parlamento.
È la cosiddetta «sindrome dei Balcani» che va attribuita all'uso a
tappeto che gli americani hanno fatto, in quelle zone, del «depleted
uranium», vale a dire dell'«uranio impoverito» (secondo la stessa
ammissione del Pentagono 11 mila proiettili di questo tipo, che hanno la
capacità di forare come burro i blindati, sono stati usati in Bosnia e
in Kosovo). Dalla «sindrome dei Balcani» sono stati colpiti ovviamente,
oltre che i mil itari italiani, anche quelli di altri contingenti,
soprattutto americani che erano presenti sul terreno con forze massicce.
Il Pentagono ha sempre negato che i tumori da cui sono stati colpiti i
militari che hanno operato nei Balcani dipendono da contatti diretti con
l'«uranio impoverito») ma li ha attribuiti al «battle fatigue», allo
stress da battaglia, fatto di essere in un ambiente estraneo e ostil e.
Spiegazione risibil e perché nelle guerre dove l'uso dell'uranio
impoverito non era ancora conosciuto, come quella del Vietnam, i soldati
venivano colpiti da malattie nervose, depressione e nevrosi, ma non da
tumori. Questa versione del Pentagono era stata avallata anche, in un
primo tempo, dalla Commissione d'inchiesta istituita dal nostro
ministero della Difesa (che vi era stata o costretto dalle richieste di
risarcimento avanzate dai mil itari ammalati o se deceduti, dai loro
famigliari), presieduta dal professor Mandelli che arrivò a concludere
che il numero dei casi di tumore fra questi mil itari rientrava nella
media nazionale. Tesi ancora più risibile e, se posso dirlo, vergognosa,
perché la media nazionale riguarda l'intera popolazione, e quindi anche
gli uomini maturi e gli anziani fra cui il tumore miete il maggior
numero di vittime, non ragazzi ventenni e trentenni, nel pieno della
loro giovinezza, forti e sani per definizione, sottoposti
preventivamente a medici. Tanto che una successiva commissione
d'inchiesta, presieduta da Falco Accame, di fronte all'impressionante
allungarsi della lista dei decessi, ha dovuto fare qualche ammissione,
sia pur con la formula tartufesca, che avrebbe fatto arrossire Ponzio
Pilato, che «non si può affermare con certezza assoluta che i tumori di
cui si sono ammalati i soldati siano dovuti a contatti diretti con
l'uranio impoverito, ma non lo si può neanche escludere». Che l'uranio
impoverito sia all'origine di queste patologie è invece certo, perché
tali patologie si sono manifestate solo quando sono stati usati questi
proiettil i, come nella prima guerra del Golfo. Nel 1990 o nel
cosiddetto intervento di «peace keeping» in Somalia. Nel 1993, e non in
altre occasioni in cui pur i mil itari erano sottoposti allo stress del
«battle fatigue» (come risulta da studi degli americani che, per primi,
si sono occupati di questa faccenda. Ma la questione che pongo qui è
anche, se non soprattutto, un'altra. Se nelle zone contaminate
dall'uranio impoverito si sono ammalati tanti militari, che pur usavano
tutta una serie di precauzioni per non venire a contatto diretto con
l'uranio impoverito e che si sono fermati pochi mesi nelle zone
contaminate, quante sono le vittime di tumori, in Bosnia e in Kosovo,
fra i civil i che di nulla erano stati avvertiti - in particolare fra i
bambini che sono soliti toccar tutto - e che in quelle aree ci vivono
stabilmente? E quante sono le vittime civil i in Afghanistan che gli
americani hanno letteralmente spianato a suon di bombe, disseminando
il terreno non di undicimil a proiettili all'uranio impoverito, ma di
tonnellate e tonnellate di questo micidiale materiale? Che è un'arma
chimica e, come tale, vietata dalla Convenzione di Ginevra. Ecco un bel
quesito per il Tribunale internazionale dell'Aja che giudica sui
«crimini di guerra», ora che Slobodan Milosevic, che armi chimiche non
le ha mai usate, si è sottratto, morendo al momento opportuno, al suo
giudizio, Ma, naturalmente, è un «wishfull thinking». I tribunali dei
vincitori non giudicheranno se stessi.
=== 3 ===
SINDROME DI QUIRRA: altri due militari malati dopo aver prestato
servizio di leva nel poligono della morte e a La Maddalena.
Da fonte autorevole abbiamo conferma di due nuovi casi, segnalati da
tempo a Gettiamo le Basi, di militari di leva arruolati in Marina
colpiti da leucemia dopo aver prestato servizio nel Poligono
Interforze Salto di Quirra e a La Maddalena.
I due ragazzi, E. P. e S. L., sono in cura e sono sardi. Nel rispetto
della loro scelta del silenzio e dell’anonimato, si evita di fornire
dati che possano identificarli.
Inquieta constatare che nel luglio 2003 la stessa patologia ha ucciso
M. M., anche lui sardo, anche lui arruolato in Marina, in servizio
nel poligono della morte nello stesso arco di tempo: maggio/novembre
1999. Strane "coincidenze" che richiamano quelle analoghe
verificatesi nel poligono di Capo Frasca: Maurizio Serra e Gianni
Faedda colpiti entrambi da tumore cerebrale dopo aver prestato
servizio di leva quasi nello stesso periodo.
I dati raccolti da Gettiamo le Basi, approssimativi per forte
difetto, sui militari in servizio nel poligono Salto di Quirra
colpiti da tumori emolinfatici salgono a quota 15. Quindici militari,
in prevalenza ragazzi in servizio di leva, colpiti dalle stesse
patologie correlate alle radiazioni ionizzanti ed eletromagnetiche
che falcidiano i militari inviati nei teatri di guerra e le
popolazioni aggredite. Le stesse patologie che stanno sterminando gli
abitanti della piccola frazione di Quirra: 150 abitanti, 20 persone
colpite da tumori al sistema emolinfatico. I dati della strage in
corso sono noti dal 2001. La risposta finora è stata un susseguirsi
di “indagini” compiacenti da due soldi finalizzate a NON TROVARE e
acquietare l’opinione pubblica, “indagini” che hanno individuato
fantasiosi agenti patogeni e indicato cervellotiche piste di
ulteriori ricerche infinite per sviare i sospetti/certezze dalla
struttura militare, l’unica fonte di radiazioni ionizzanti ed
elettromagnetiche presente nel territorio.
Si ribadisce l’esigenza indilazionabile di una immediata sospensione
di tutte le attività dei poligoni, almeno fino quando non siano stati
individuati ed eliminati gli agenti killer. Lo impone il buon senso e
lo impone la normativa internazionale che obbliga gli Stati
all'osservanza del principio di precauzione (Protocollo di Rio).
E' improcrastinabile un'indagine seria e accurata, un'indagine
controllata dal basso, un'attenta verifica del disastro sanitario e
ambientale come preliminare ad un'azione di radicale bonifica.
Conosciamo bene la portata della richiesta. Fonti autorevoli e non
sospette forniscono cifre precise e stime complessive: il costo di
un'indagine adeguata, limitata alla sola zona a terra del poligono
Quirra-Perdasdefogu, è paragonabile a quello di due manovre
finanziarie. Per i costi successivi della bonifica si hanno le
valutazioni del CNR riferite alla zona a mare prossima alla costa del
poligono di Capo Teulada: "costi astronomici".
Il governo italiano può reperire i fondi necessari abbandonando le
costose e immorali "missioni" di guerre coloniali in corso, può e
deve investire subito le risorse adeguate per porre fine allo scempio
della nostra terra e delle nostre vite.
Comitato sardo Gettiamo le Basi
27 maggio 2006.
=== 4 ===
>>>> Date: Tue, 27 Jun 2006 13:55:49 +0200 (CEST)
>>>> From: fr_abbe <fr_abbe @ yahoo.it>
>>>> Subject: [debate] URANIO IMPOVERITO IN INDIA: SI STA SPARGENDO
>>>> NEL MONDO
>>>>
>> URANIO IMPOVERITO IN INDIA: SI STA SPARGENDO NEL MONDO
>> DI KARL W B SCHWARZ
>>
>> Quello che segue mi è stato mandato da un membro della
>> mailing list, e l’autore dell’articolo qui sotto mi (e
>> vi) ha autorizzato a diffonderlo in lungo e in largo.
>> In India stanno cercando di documentare l’estensione
>> dell’inquinamento da uranio impoverito (UI) che
>> proveniva dall’Afghanistan e che si è riversato sul
>> popolo indiano. Stanno seguendo lo stesso percorso che
>> seguiamo noi qui negli Stati Uniti, innanzitutto per
>> dimostrarlo, e poi per riuscire ad interromperlo e
>> ottenere cure mediche per gli abbandonati e gli
>> emarginati.
>>
>> Questo recente Accordo Urgente tra Bush e l’India
>> potrebbe essere una mossa preventiva per interrompere
>> gli sforzi in India che vertono a dimostrare che
>> l’urano impoverito (UI) ha colpito anche questo paese.
>>
>> [Cfr. India and U.S.A. work toward nuclear fuel agreement
>> http://en.wikinews.org/wiki/
>> India_and_U.S.A._work_toward_nuclear_fuel_agreement
>> , ndt.]
>>
>> Stiamo ancora aspettando di vedere se qualcuno dei
>> paesi in Europa si rende conto del fatto che sono
>> stati “bersagliati” anche loro con l’UI, dal momento
>> che l’UI trovato ad Aldermaston deve essere passato
>> attraverso di loro per essere arrivato nel Regno
>> Unito.
>> [Cfr. DAI CAMPI DI BATTAGLIA IN MEDIO ORIENTE: TROVATE
>> TRACCE DI URANIO IMPOVERITO NELL’ATMOSFERA IN
>> INGHILTERRA
>> http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?
>> name=News&file=article&sid=1888
>> , ndt.]
>>
>> Questo è l’articolo dall’India e alla fine aggiungerò
>> commenti e ulteriori informazioni. È interessante
>> vedere in che modo persone di altri paesi vedono gli
>> Stati Uniti e l’uso cabalistico di Bush-Cheney delle
>> armi all’UI.
>>
>> Inizio dell’articolo:
>>
>> CI UCCIDONO PER SPORT
>>
>> DI ARUN SHRIVASTAVA CMC
>>
>> L’uranio impoverito è un giocattolo mortale nelle mani
>> delle discendenze reggenti. Una particella di UI
>> ingerita o inalata può causare uno o più delle oltre
>> 90 patologie seriamente debilitanti, fatali o
>> termporaneamente non fatali. [1] [vedi la lista di 91
>> patologie, Annesso 1] L’emivita dell’UI è di 4,5
>> miliardi di anni, e può distruggere gli esseri viventi
>> e l’ambiente; fatto ancora più importante, può
>> distruggere vite perfettamente sane. [2]
>>
>> L’uranio impoverito è stato usato almeno nelle ultime
>> quattro guerre da parte degli Stati Uniti e dei loro
>> alleati: nella prima guerra del Golfo, in Bosnia e in
>> Kosovo nei Balcani, in Afghanistan e nella seconda
>> guerra del Golfo. Le ultime due di queste quattro
>> guerre, tutte illegali, sono avvenute nel 2001
>> (Afghanistan) e nel 2003 (Iraq). Gli effetti della
>> contaminazione si manifestano nel giro di qualche ora
>> fino a cinque anni dopo , .
>>
>> Le prove indicano chiaramente che l’uranio impoverito
>> è trasportato dal vento in tutto il mondo. [3] I suoi
>> effetti sulla salute stanno affiorando in paesi
>> lontani. Prima ad essere colpiti erano i veterani del
>> golfo e i civili locali; ora, fra tutti i posti, pure
>> gli Stati Uniti stanno mostrando un aumento di sei
>> volte superiore anche solo nei casi di cancro al
>> polmone. [4]
>>
>> La proporzione che sta emergendo
>>
>> La popolazione degli USA era di 298.298.906 il 14
>> marzo 2006, praticamente 298 milioni. [5] I 172.000
>> casi di cancro al polmone registrati a gennaio e
>> febbraio del 2006 equivalgono a 34 casi su 10.000
>> persone uomini, donne e bambini rispetto alla
>> tendenza normale precedente di 5,8 casi all’anno ogni
>> 10.000 persone, il che implica che in breve tempo si
>> sono aggiunti 28,2 casi registrati ogni 10.000
>> persone. Sicuramente non può essere ricollegato ad un
>> numero maggiore di statunitensi che fumano sigarette e
>> sicuramente non è dovuto a “altri fattori
>> inspiegabili” quali mutamenti nello stile di vita, che
>> cambiano nel giro di decenni, non in qualche anno. Il
>> motivo più plausibile è che l’aria che respiriamo sia
>> contaminata con uranio impoverito e che in tutto il
>> mondo stia uccidendo persone sane.
>>
>> Se nella popolazione degli Stati Uniti d’America si
>> riscontra un aumento tanto esplosivo di cancro al
>> polmone, che cosa implica questo per il resto del
>> mondo? La popolazione mondiale quello stesso giorno
>> era di 6.503.376.192. Assumendo la stessa proporzione
>> degli Stati Uniti, cioè 28,2 casi aggiuntivi ogni
>> 10.000 persone, il mondo vedrà, o sta già affrontando
>> 18,34 milioni di casi di cancro incurabile all’anno, o
>> 1,52 casi al mese. Lo sa?
>>
>> Tabacco e Cancro al Polmone
>>
>> “Nel 20esimo secolo, nel mondo circa 100 milioni di
>> persone sono morte per malattie associate all’uso di
>> tabacco (cancro, malattia polmonare cronica, malattie
>> cardiovascolari e ictus)”, secondo un resoconto
>> dell’OMS. [6] Questo significa circa un milione di
>> morti all’anno, anche se è comprensibile che ci
>> fossero meno casi nel 20esimo secolo rispetto a dopo,
>> quando la cifra ha raggiunto quasi 1,5 milioni. Nel
>> 2001 ci sono stati 1,5 milioni di morti per cancro al
>> polmone nel mondo, o 125.000 al mese. [7]
>>
>> Ora, se i dati statunitensi parlano di 172.000 nuovi
>> casi nel gennaio - febbraio 2006, una media di 86.000
>> casi al mese, deve essere successo qualcosa di
>> terribile. I cancri indotti da radiazione nucleare
>> sono peculiari: con delle strutture adeguate ed un
>> protocollo di esame corretto, gli assassini non
>> possono nascondersi. Con cautela tutte le 91 malattie
>> indotte dalla radiazione identificate da Leuren,
>> possono essere ricondotte all’avvelenamento da
>> radiazione impoverita.
>>
>> La cartina parla da sola
>>
>> La contaminazione peggiore avviene chiaramente intorno
>> al teatro di guerra, ma la zona all’interno del raggio
>> di 1000 miglia potrebbe trovarsi di fronte ad una
>> grave contaminazione da uranio impoverito. [1]
>>
>> Un raggio di 1000 miglia significa un’area totale di
>> 3,14 milioni di miglia quadrate. I due cerchi nella
>> cartina rappresentano un’area di 6,28 miglia quadrate
>> e, escluso diciamo un 20% dell’area sovrapposta, la
>> zona netta contaminata è di oltre 5 milioni di miglia
>> quadrate. L’area totale terrestre delle zone emerse è
>> di circa 57,3 milioni di miglia quadrate, il che
>> significa che circa l’8% delle zone emerse totali
>> della terra in questo momento è gravemente
>> contaminata. E non sto prendendo in considerazione i
>> teatri di guerra di Bosnia e Kosovo, che hanno
>> gravemente colpito i Balcani e le truppe della NATO.
>> [8]
>>
>> (Il mio commento: mi chiedo se gli israeliani si
>> rendono conto che la politica desiderata dal loro
>> governo, e cioè che gli Stati Uniti attacchino i paesi
>> arabi, ha inquinato anche la loro nazione con l’UI? E
>> poi si può disegnare lo stesso tipo di cerchi intorno
>> alle zone bersaglio statunitensi, alle zone per le
>> esercitazioni e alle basi militari nelle quali i
>> cittadini statunitensi sono stati esposti. Inoltre, il
>> vento che ha soffiato dall’Iraq al Regno Unito ha
>> portato la contaminazione da UI su gran parte
>> dell’Europa, ndr. -KS)
>>
>> Facendo riferimento alla cartina, e posizionando la
>> capitale dell’Afghanistan, Kabul al centro, la zona
>> colpita dall’uranio impoverito comprende il Pakistan,
>> l’intero nordovest dell’India, alcune parti del Nepal,
>> della Cina, regioni principali delle Repubbliche
>> dell’Asia Centrale, l’Iran, e i paesi del Golfo,
>> compresi Dubai e Abu Dhabi, due importanti centri
>> finanziari e commerciali. Se consideriamo come centro
>> Baghdad, le regioni colpite comprendono l’intera Asia
>> Occidentale, parti dell’Egitto, parti della Grecia,
>> Cipro, le regioni intorno al Mar Caspio e le isole nel
>> Mediterraneo orientale.
>>
>> Va notato che l’Iran ed alcuni stati litorali del Mar
>> Caspio sono stati colpiti due volte (vedi l’area
>> sovrapposta dei due cerchi) nel giro di due anni: nel
>> 2001 e ancora nel 2003. Quindi gli effetti peggiori
>> ricadrebbero sull’Iran, qualche paese del Golfo e
>> qualche stato dell’Asia Centrale.
>>
>> Popolazione colpita
>>
>> La popolazione totale stimata all’interno dei due
>> cerchi era di circa 857 milioni (Cfr. tavola) nel
>> luglio 2005. Se negli Stati Uniti c’è stato un
>> importante aumento di sei volte superiore alla normale
>> incidenza del solo cancro al polmone, quale sarà il
>> destino di questi oltre 857 milioni di persone nelle
>> zone centrali? Washington dista esattamente 6193,94
>> miglia dalla radioattiva Baghdad; e anche Kabul,
>> altamente radioattiva è solo poco più distante, circa
>> 6922,93 miglia. [9]
>>
>> Le capitali di 19 paesi si trovano all’interno del
>> raggio di 1000 miglia e includono Nuova Delhi (621
>> miglia), Islamabad (232), Bishkek (651), Beirut (515),
>> Cairo (806), Ankara (785), Gerusalemme (546), Damasco
>> (468), Quwait City (347), Nikosia (643), Teheran
>> (429), Abu Dabi (856), Aman (503), Riyadh (615),
>> Ashqabat (645) eccetera. E gli statunitensi stanno
>> ammalandosi di cancro al polmone a migliaia?
>>
>> Paesi come India, Pakistan, Nepal, Afghanistan, Iraq,
>> e alcuni stati dell’Asia Centrale non hanno neanche
>> strutture adeguate e affidabili per la diagnosi del
>> cancro, per capire se la malattia è dovuta all’uranio
>> impoverito o all’aver maneggiato senza precauzioni
>> pesticidi tossici nelle aziende agricole.
>>
>> I governi continueranno ad ingannare
>>
>> Ci sono alcuni studi che confermano chiaramente una
>> correlazione tra cancro ed esposizione ad un decotto
>> di pesticidi utilizzati sui terreni agricoli in India
>> e in alcune di queste regioni (specialmente nel
>> Punjab) l’incidenza del cancro (del sangue, del
>> sistema linfatico, dell’esofago, osseo, del collo
>> dell’utero ecc.) varia dalle 5,12 alle 10,3 persone
>> ogni 10.000. Negli stessi Stati Uniti, l’analisi
>> svolta dal Centre for Disease Control and Prevention
>> (CDC) [Centro per il controllo e la prevenzione della
>> malattia], dei dati sui residui dei pesticidi condotta
>> su 9282 persone su tutto il territorio nazionale, ha
>> rivelato che fra coloro ai quali sono stati analizzati
>> campioni di sangue e di urine, il 100% presentava
>> residui di pesticidi. [10] Adesso questo è un fenomeno
>> globale ed ha causato senza dubbio gravi problemi di
>> salute (disturbi immunitari, nascita di bambini
>> sottopeso, e molte altre malattie degenerative). Ma
>> manca un impulso.
>>
>> “Ci possiamo aspettare di vedere cancri multipli in
>> un’unica persona. Questi cancri multipli non correlati
>> fra loro presenti nello stesso individuo sono stati
>> riportati in Yugoslavia e in Iraq in famiglie che non
>> avevano mai avuto una storia di cancro. Non si è mai
>> verificato nei precedenti studi sul cancro”, “un nuovo
>> fenomeno”, dice Leuren Moret. Ma la debolezza nella
>> gestione dei dati, nelle tecniche investigative e
>> nella formazione di personale medico e paramedico
>> verrà impugnata dai governi nei paesi colpiti,
>> corrotti dall’amministrazione USA e dagli interessi
>> delle corporation e cullati dalla ninnananna dei media
>> mainstream, per convincere la popolazione che
>> l’avvelenamento da UI è uno dei tanti rischi
>> ambientali benigni con i quali dobbiamo vivere, come è
>> stato fatto da analisti con “materia grigia
>> impoverita” in quattro studi appoggiati (direttamente
>> o indirettamente) dal governo USA. [11, 12, 13, 14]
>>
>> Conseguenze a lungo termine
>>
>> Ancora vivo nella nostra memoria è l’esempio di
>> Chernobyl. Gli scienziati dicono che Chernobyl non è
>> stata un’esplosione nucleare; è stato solo un alto,
>> caldissimo fuoco nel combustibile nucleare. Comunque
>> il fallout radioattivo di Chernobyl ha contaminato per
>> molto tempo terreni e bestiame in tutta Europa e in
>> Scandinavia, e la radiazione si può ancora tracciare
>> nella terra e in alcuni esseri viventi. Le regioni
>> intorno a Chernobyl dovrebbero rimanere inabitate per
>> un tempo stimato che va dai tre ai seicento anni! [15]
>> L’uranio impoverito è orribile; caratteristica comune
>> ai maniaci omicidi che controllano l’amministrazione
>> USA.
>>
>> Ora, proiettiamo questo fatto scientifico su un solo
>> paese, l’India. È stata colpita l’intera regione
>> nordoccidentale, compreso l’Himalaya. Tutti i fiumi
>> perenni che scorrono dall’Himalaya nelle pianure del
>> Gange (il Gange e lo Yamuna con centinaia di
>> affluenti) e nel Pakistan (i cinque fiumi: Indus,
>> Satluj, Jhelum, Ravi e Chenab), contamineranno la più
>> vasta e antica zona agricola alimentare del mondo.
>> Questa regione ha un’alta popolazione di bestiame che
>> contribuisce al fabbisogno agricolo, di combustibile e
>> di cibo e di India e Pakistan che a causa della
>> contaminazione moriranno o dovranno essere distrutti.
>>
>> La regione nordoccidentale è anche la regione che
>> economicamente sta crescendo più velocemente, e si
>> prevede che raggiunga l’Europa nel 2020. La migrazione
>> da regioni orientali con una crescita più lenta ha
>> gonfiato la popolazione transitoria nell’India
>> occidentale, e stiamo parlando di migrazione
>> stagionale di milioni di lavoratori in soprappiù senza
>> azienda agricola/terra, quasi 5 milioni vivono nella
>> sola Delhi cercando in qualche modo di sopravvivere.
>> Povere, fisicamente deboli a causa di un’alimentazione
>> inadeguata, senza accesso ad appropriate strutture
>> mediche, queste persone saranno colpite gravemente.
>> Quando contraggono una delle 90 strane malattie
>> indotte dalle radiazioni, non sanno neanche che cosa
>> li ha distrutti, che cosa ha distrutto le loro
>> famiglie, e che cosa a volte li ha uccisi. Sto
>> parlando di numeri nell’ordine dei milioni, ogni mese,
>> nelle regioni identificate.
>>
>> Distruzione delle civiltà più antiche del mondo
>>
>> Tornando alle due regioni come insieme, non bisogna
>> dimenticare che questa zona ha dato al mondo tutte le
>> religioni moderne: induismo, buddismo, giainismo,
>> ebraismo, cristianesimo, islam, Sikhism, the Baha'i
>> faith, e centinaia di fedi. Persone da tutto il mondo
>> confluiscono in queste regioni per portare omaggio ai
>> loro messia e i loro dei, tranne il papa, chiaramente.
>>
>>
>> E nonostante tutte queste strane cose, queste regioni
>> hanno sostenuto la vita, hanno creato ricchezza, e
>> sostenuto gran parte della popolazione finché sono
>> arrivati i coloni europei all’inizio del XVIII secolo
>> che, anno dopo anno, hanno distrutto la sostenibilità
>> di questa regione, saccheggiato il popolo e le sue
>> risorse naturali. E quando il loro impero è caduto,
>> hanno passato il controllo su queste regioni agli USA.
>> E cos’ha fatto il governo statunitense? Ha distrutto
>> non solo alcune delle maggiori civiltà che il mondo
>> abbia mai conosciuto, ma stanno distruggendo il loro
>> popolo.
>>
>> La dottoressa Rosalie Bertell dice, “I veterani e i
>> civili (in queste guerre) SONO STATI esposti all’UI; e
>> questo UI inalato rappresenta un rischio gravemente
>> aumentato di danno al sistema immunitario e di cancri
>> letali”. “Quelli immediatamente sottovento muoiono (o
>> moriranno) velocemente, nel giro di ore o giorni.
>> Quelli più lontani ci metteranno di più” [15] Il resto
>> del mondo potrà soffrire di una morte prematura con
>> dolori inimmaginabili.
>>
>> Cosa possono fare le persone?
>>
>> Non c’è tempo per stringere le mani di qualcuno. Le
>> persone di questo villaggio globale devono unire le
>> forze in una non-cooperazione pacifica e non violenta
>> coi governi che mentono e uccidono. Formiamo tutti dei
>> piccoli comitati locali e chiediamo ai nostri governi
>> di liberarsi dell’UI. Mobilitazioni per aiutare i
>> veterani e i civili che stanno soffrendo senza
>> differenze di razza, classe sociale, credo o
>> religione. Diciamo a qualsiasi persona in qualche modo
>> connessa col governo, alla società civile, alla
>> polizia e ai membri delle forze armate che ci sono
>> dentro tutti fino al collo. E per finire informatevi,
>> educate la vostra famiglia e il vicinato; leggete le
>> centinaia di documenti autorevoli scritti dagli
>> scienziati. C’è motivo di aver paura se siamo tutti
>> condannati a morte per un crimine che nessuno di noi
>> ha commesso? Se continuiamo a cooperare con questi
>> maniaci omicidi, questo li renderà più arroganti. Il
>> potere è nelle vostre mani.
>>
>> Arun Shrivastava è consulente aziendale di fama
>> riconosciuta. Si può contattare all’indirizzo:
>> arun1951@...
>>
>> Referenze [articolo continua sotto!!!]
>>
>> [1] Depleted Uranium: The Trojan Horse of Nuclear War,
>> LEUREN MORET / World Affairs The Journal of
>> International Issues; 1July, 2004.
>> http://www.mindfully.org/Nucs/2004/DU-Trojan-Horse1jul04.htm
>>
>> [2] "Blowing in the wind", produced by xxxx, a must
>> see documentary
>> [3] Documenti della Dr. Rosali Bertell: (i) Depleted
>> Uranium as a Weapon of War, August 1999 and (ii)
>> Update on Depleted Uranium and Gulf War Syndrome,
>> Parts 1 to 3; Human Studies; 1 January 2005
>> [4] "This is not just a little spike on the charts and
>> much worse is coming," says Karl WB Schwarz,
>> www.rense.com/general69soar.htm
>> [5] http://www.census.gov/main/www/popclock.html
>> [6]
>> http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2003/pr27/en/
>>
>> [7] Khuri FR, Herbst RS, Fossella FV; Emerging therapy
>> in non-small call lung cancer; Ann Oncol; 12:739-44;
>> 2001.
>> [8] (i) "Military Toxics Project: Information Sheet
>> June 2003; (ii) Heads roll at Veterans Administration:
>> Mushrooming depleted uranium (DU) scandal blamed"; Bob
>> Nichols; Project Censored Award Winner;
>> www.sfbayview.com/012605/headsroll012605.shtml
>> (iii) Cfr. anche "It Turns out Depleted Uranium Is Bad
>> for NATO Troops in Kosovo; [What About Everyone
>> Else?]"; di Felicity Arbuthnot; 26 October, 2000.
>> [9] http://www.wcrl.ars.usda.gov/cec/java/capitals.htm
>>
>> [10] Analisi di residui di pesticidi nei campioni di
>> sangue dai villaggi nel Punjab; CSE/PML/PR-21/2005;
>> condotta dal Centre for Science and Environment in
>> collaborazione con il Pollution Monitoring Laboratory,
>> New Delhi; 2005. Questo documento si riferisce al
>> rapporto CDC.
>> I seguenti 4 articoli dal nr 11 al nr 14, perlomeno
>> sottovalutano i problemi dell’UI o peggio sono
>> fuorvianti. Quindi siete avvertiti.
>> [11] Toxicological Profile for Uranium. Washington,
>> DC: ATSDR, US Public Health Service, US Department of
>> Health & Human Services, September 1999.
>> [12] Harley N, Foulkes E., Hilbourne L, Anthony R,
>> Hudson A., A Review of the Scientific Literature As It
>> Pertains to Gulf War Illnesses, Volume 7: Depleted
>> Uranium, RAND Corporation, National Defense Research
>> Institute, Santa Monica, CA, 1999.
>> [13] Institute of Medicine, National Academy of
>> Science. Committee on Health Effects Associated with
>> Exposures During the Gulf War, Gulf War and Health,
>> Volume 1. Depleted Uranium, Sarin, Pyridostigmine
>> Bromide, Vaccines, 2000.
>> [14] Office Of The Special Assistant To The Deputy
>> Secretary Of Defense For Gulf War Illnesses.
>> Environmental Exposure Report: Depleted Uranium,
>> December 13, 2000.
>> [15] Nuclear Bunker Buster Bombs against Iran: This
>> Way Lies Madness; Stephen M. Osborn, 14 March,
>> GlobalResearch.ca
>> http://www.globalresearch.ca/index.php?
>> context=viewArticle&code=OSB20060314&articleId=2093
>>
>>
>> Annesso 1
>>
>> Patologie generali conosciute causate
>> dall’interiorizzazione di particelle di uranio
>> impoverito; lista stilata da Leuren Moret in seguito
>> aD interviste con i veterani della Guerra del Golfo e
>> le loro famiglie (lista parziale)
>>
>> 1. parti anormali e difetti alla nascita
>> 2. metabolismo anormale del seme: contiene amine e
>> ammonium alkaline;
>> Sintomi acuti autoimmunitari (scompenso polmonare,
>> epatico, renale); leucemia mileoide acuta (letale nel
>> giro di giorni o settimane)
>> 3. depressione acuta del sistema immunitario
>> 4. scompenso respiratorio acuto
>> 5. asma
>> 6. deficienze autoimmunitarie
>> 7. Sindrome dei Balcani sangue nelle feci e nelle
>> urine
>> 8. perdita del controllo delle funzioni corporee
>> 9. cancro osseo
>> 10. danno cerebrale
>> 11. tumori cerebrali
>> 12. Sindrome del seme urente
>> 13. sensazioni ustionanti
>> 14. perdita di calico nel corpo
>> 14. segni o sintomi cardiovascolari
>> 15. sensibilità chimiche
>> 16. Sindrome da Affaticamento Cronico
>> 17. disturbi cronici renali ed epatici
>> 18. leucemia mileoide cronica
>> 19. infezioni respiratorie croniche
>> 20. cancro del colon
>> 21. confusione
>> 22. diarrea
>> 23. problemi di digestione
>> 24. vertigini
>> 25. Sindrome di Epstein Barr
>> 26. incremento dei fluidi
>> 27. fibromialgia
>> 28. segni/sintomi gastrointestinali
>> 29. affaticamento generale
>> 30. alterazioni genetiche
>> 31. carcinoma ghiandolare
>> 32. Sindrome della Guerra del Golfo
>> 33. cefalea (grave)
>> 34. patologie/attacchi cardiaci
>> 35. pressione sanguigna alta
>> 36. minzione molto frequente
>> 37. linfoma di Hodgkin
>> 38. deficienza immunitaria
>> 39. infezioni
>> 40. insomnia
>> 41. movimenti involontari
>> 42. dolori alle articolazioni/muscoli/gambe
>> 43. insufficienza/danno renale
>> 44. leucemia
>> 45. carcinoma del fegato
>> 46. perdita di sensibilità alle dita
>> 47. Morbo di Lou Gehrig ALS
>> 48. bassa saturazione dell’ossigeno nel sangue (HbO2
>> bassa)
>> 49. basso volume polomonare
>> 50. danno polmonare
>> 51. cancro al polmone
>> 52. cancro linfatico
>> 53. linfoma
>> 54. melanoma
>> 55. perdita della memoria
>> 56. gusto/sapore metallico
>> 57. agenti fermentanti nel microplasma/infezioni
>> sconosciute
>> 58. violenti sbalzi dell’uomore
>> 59. omicidio/suicidio
>> 60. cancri multipli
>> 61. mieloma multiplo
>> 62. mieloma
>> 63. dolore muscolare
>> 64. danno nervoso
>> 65. malattia degenerativa neuromuscolare
>> 66. linfoma non-Hodgkin
>> 67. altri tumori maligni
>> 68. carcinoma del pancreas
>> 69. morbo di Parkinsons
>> 70. grande e piccolo male
>> 71. rash cutanei
>> 72. disfunzione reattiva delle vie aeree
>> 73. QI ridotto
>> 74. disturbi respiratori
>> 75. fiato corto
>> 76. patologia del seno frontale
>> 77. cancro della pelle
>> 78. danno della pelle: ghiandole sudoripare che
>> contengono particelle di UI
>> 79. infezioni della pelle
>> 80. macchie cutanee
>> 81. perdita dell’olfatto
>> 82. disturbi del sonno
>> 83. irrigidimento delle dita
>> 84. sgretolamento dei denti
>> 85. cancro della tiroide
>> 86. malattia tiroidea
>> 87. incapacità di camminare
>> 88. febbri insolite/sudori notturni
>> 89. insolita perdita di capelli
>> 90. problemi della vista
>> 91. perdita di peso
>> (Fine dell’articolo)
>>
>> La nostra affiliata per la disinfestazione da UI di
>> recente ha analizzato alcune persone in Bahrain e in
>> effetti sono state esposte all’UI. Non sono stati in
>> grado di costituire un gruppo abbastanza ampio per
>> ottenere una proiezione della percentuale della
>> popolazione del Bahrain che è positiva all’UI, ma sarà
>> comunque abbastanza alta. Inoltre è un’esposizione
>> all’UI che non sarebbe dovuta mai avvenire. Il Bahrain
>> rientra nella cartina sopra, e nella tabella si può
>> vedere quante persone sono potenzialmente affette
>> anche solo in quell’unico paese.
>>
>> Nel campione di popolazione analizzato, circa l’80% è
>> risultato positivo all’UI.
>>
>> Le implicazioni sono molto superiori però, se si
>> considera l’Aldermaston Report (cfr. TROVATE TRACCE DI
>> URANIO IMPOVERITO NELL’ATMOSFERA IN INGHILTERRA
>> http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?
>> name=News&file=article&sid=1888
>> , ndt.) che ha individuato tracce di UI addirittura
>> nel Regno Unito dopo i bombardamenti in Afghanistan
>> nel 2001 e in Iraq nel 2003. La questione del Desert
>> Storm non è mai finita perché durante i 12 anni di
>> sanzioni e di No-Fly Zone, sia l’amministrazione
>> Clinton Gore che quella Bush Cheney hanno continuato a
>> bombardare con armi all’UI, addirittura colpendo
>> obiettivi non militari, come centrali per il
>> trattamento dell’acqua, discariche, ecc. per
>> “bombardare l’Iraq e farlo tornare all’età della
>> pietra”, per citare il sionista neocon Edward Luttwak.
>>
>> La lista sopra di effetti negativi sulla salute a
>> causa dell’esposizione all’UI può essere riprodotta
>> praticamente dovunque negli Stati Uniti, intervistando
>> veterani di qualsiasi gruppo dell’esercito o della
>> marina statunitensi, e facendo le appropriate analisi
>> mediche. Questi sono gli stessi tipi di test che la
>> Veteran Administration (VA) non vuole eseguire, non
>> informando accuratamente il paziente veterano sulle
>> sue reali condizioni di salute. Perché? Perché
>> diventerebbe una prova schiacciante contro il governo
>> degli Stati Uniti.
>>
>> Se il governo USA lo ammettesse e cominciasse a
>> fornire le cure adeguate ammetterebbe di aver commesso
>> crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
>>
>> Un singolo atomo di UI può sconvolgere la salute di un
>> corpo umano ed è ancora peggio se questa persona è
>> stata esposta in particolare allo Stronzio 90, U-236,
>> Plutonio 239 o Nettunio 239 che decade in Plutonio.
>> Sono tutte particelle create dall’uomo e vengono
>> prodotte solo attraverso di reazioni nucleari
>> all’interno di centrali nucleari. Ognuno di questi
>> isotopi è conosciuto per essere estremamente mortale e
>> dannoso per la salute di chiunque vi entri in
>> contatto.
>>
>> Esperti medici e scientifici sanno da anni che il
>> radon è pericoloso per la salute, si concentra nelle
>> fondamenta degli edifici e causa cancro del polmone e
>> altri tipi di tumori maligni. Il governo USA però non
>> dice nemmeno che il radon non sia dannoso.
>>
>> Ma allora cos’è il radon?
>>
>> http://www.epa.gov/RadonPubs/physic.html
>>
>> 2. Cos’è il radon?
>>
>> Il radon-222 è un gas radioattivo rilasciato durante
>> il decadimento naturale di torio e uranio, che sono
>> elementi comuni e naturali che si trovano in dosi
>> variabili nelle rocce e nel suolo. Inodore, invisibile
>> e insapore, il radon non viene percepito dai sensi
>> umani.
>>
>> Il radon-222 decade in elementi radioattivi, due dei
>> quali (il polonio-218 e il polonio-214) emettono
>> particelle alfa che sono altamente efficaci nel
>> danneggiare i tessuti polmonari. Questi prodotti del
>> decadimento del radon alfa-emettenti sono implicati in
>> una relazione causale con cancri del polmone negli
>> esseri umani.
>>
>> Il radon si crea durante il lento decadimento
>> dell’uranio che si trova normalmente nell’ambiente. È
>> un gas mortale senza odore né colore.
>>
>> http://www.epa.gov/radon/
>>
>> “Sappiamo che il radon è cancerogeno. Questa ricerca
>> conferma che l’inalazione di bassi livelli di radon
>> può portare al cancro del polmone”.
>>
>> Ora, se è mortale come gas in cantina, quanto più
>> pericoloso e mortale sarà, se il decadimento accade
>> nel corpo umano?
>>
>> Come rivelato nella ventunesima edizione di Uranio
>> Impoverito, l’uranio è un metallo nella classe degli
>> actinidi che riesce a legarsi ad altri elementi
>> creando ibridi, fluoridi, cloridi, idruri, ossidi,
>> uranati, una forma solubile in acqua conosciuta come
>> uranile e organometalli. Si sa anche che ha
>> un’affinità per i fosfati e nel corpo umano può
>> emettere particelle alfa che possono rompere entrambe
>> le catene del DNA perché va per cosí dire "a colpo
>> sicuro" all’interno del corpo umano.
>>
>> Sono rimasto sbalordito ed infuriato quando a
>> Landstuhl, in Germania, i medici e gli infermieri
>> hanno confermato che stavano trovando dei soldati
>> positivi all’UI e che gli era stato ordinato di non
>> fare nessuna registrazione scritta, di prendere
>> campioni di sangue, di congelarli e che il Pentagono
>> li avrebbe analizzati fra due o tre anni. Questa
>> signori non è altro che negligenza criminale, tanto
>> per chiamarla col suo nome…
>>
>> Bisognerebbe fermarsi a riflettere che i leader del
>> paese della libertà e la casa dei prodi in realtà sono
>> semplicemente un gruppo di codardi e criminali di
>> guerra, che rifiutano di affrontare le conseguenze
>> delle loro stesse azioni.
>>
>> I nostri soldati sono tra le persone nelle condizioni
>> fisicamente migliori di tutto il pianeta quando
>> cominciano il loro servizio, ma tornano a casa malati
>> cronici. Questo è un dato di fatto ed è qualcosa che
>> il governo USA non vuole si sappia. Preferirebbero
>> ignorare il problema, ma diciamo che troppo è troppo
>> nel negare il problema fino alla morte, sia in senso
>> figurato che letterale.
>>
>> Ci stiamo muovendo per usare un arsenale di metodi di
>> disintossicazione, medicina interna e nanotecnologia e
>> una nuova generazione di apparecchi medici per il
>> corpo umano.
>>
>> In un certo modo, sarà un tipo diverso di guerra, ma
>> questa sarà per salvare coloro che sono stati
>> trascurati ed abbandonati dal loro stesso governo.
>>
>> La prossima volta che vedete uno degli idioti di D.C.
>> che sorride di fronte alle telecamere insieme alle
>> truppe, ricordatevi tutti che siete appena venuti a
>> sapere dell’UI. Non sono dei grandi leader; sono
>> persone dure e disumane in tutti i sensi. Sono
>> criminali di guerra colpevoli di genocidio e
>> dovrebbero essere visti e trattati come tali.
>>
>> L’UI, lo stronzio 90, U-236, il plutonio 239 e il
>> nettunio 239 che decade in plutonio causano il genere
>> di anormalità elencate sopra, e alcune altre, che non
>> sono presenti nella lista. Anche il vaccino
>> antiantrace causa un inizio precoce di amiloidosi in
>> percentuali largamente superiori rispetto alla
>> popolazione adulta normale, e questo può causare il
>> melanoma, una forma mortale di cancro.
>>
>> Loro (democratici, repubblicani, industria della
>> difesa) stanno distruggendo le vite e la salute di
>> decine di milioni di persone e quindi non sono in
>> grado di governare questa repubblica. L’unica cosa che
>> si meritano è un tribunale, una giuria e che si faccia
>> giustizia per le loro azioni.
>>
>> Cordiali saluti,
>>
>> Karl
>>
>> Karl W B Schwarz (kwbschwarz2@...)
>> Fonte: http://www.rense.com/
>> Link: http://www.rense.com/general70/deple.htm
>> 20.03.2006
>>
>> Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da
>> OLIMPIA BERTOLDINI
>>
>> VEDI ANCHE:
>> TRAPOCK PEACE CENTER
>> http://www.traprockpeace.org/depleted_uranium.html
>> DEPLETED URANIUM TURNS TO POISON GAS
>> http://www.globalresearch.ca/index.php?
>> context=viewArticle&code=NIC20050529&articleId=82
>>
>> HORROR OF US DEPLETED URANIUM IN IRAQ THREATENS WORLD
>> http://www.rense.com/general64/du.htm
>> DEPLETED URANIUM - A KILLER DISASTER
>> http://rense.com/general33/depl.htm
Fonte: Scienzaepace mailing list - scienzaepace @...
ADMIN: http://liste.comodino.org/wws/info/scienzaepace
FAQ: http://clima.casaccia.enea.it/staff/marenco/sp-faq.txt
=== 5. LINKS ===
POISON DUST - A new look at U.S. radioactive weapons
Un nuovo documentario sugli effetti dell'uranio impoverito sui
soldati tornati dall'Iraq:
http://www.informationguerrilla.org/rd.php/www.iacenter.org/poison-
dust.htm
---
La ricerca imbavagliata sulle nanoparticelle inquinanti
Intervista al dott. Montanari, tra la sindrome dei Balcani,
inceneritori e Torri Gemelle: "Gli inceneritori non eliminano i
rifiuti, li rendono anzi mille volte più tossici - dice Montanari -
solo che sono invisibili e, con l'effetto aerosol della combustione,
le particelle prodotte dalle alte temperature si diffondono nell'aria
e finiscono nel corpo umano. Soprattutto perché si inalano e si
posano sui prodotti alimentari che mangiamo ogni giorno"...
http://www.informationguerrilla.org/rd.php/www.peacereporter.net/
dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=5481
---
Confident U.S. generals commit war crimes
Uranium as a force multiplier
(Bob Nichols)
...The American expeditionary forces purposefully used a long lasting
genocidal weapon, uranium gas, in Iraq to decimate the Iraqi
civilization. The Americans are still using this genocidal weapon
more than 15 years later. It’s estimated that more than a million
Iraqis died during the past 15 years from wars and sanctions. There
were only about 24.4 million Iraqis to start with in 1991. The
extermination minded American senior politicians and military leaders
are nothing if not determined, ruthless and relentless...
http://www.uruknet.info/?s1=1&p=23562&s2=28
Depleted Uranium Stories Breaking Through Media (David Swanson)
Bob Nichols, an investigative reporter for the San Francisco Bay
View, tells me that U.S. Airforce Lt. Col. Roger Helbig often
threatens media outlets to intimidate them into not covering stories
about depleted uranium and radiation. Today, Nichols says, he's been
unsuccessfully threatening Rob McConnell, host of http://www.xzone-
radio.com ...which at 11 p.m. ET this evening and for the following
three hours will be covering the story...
http://www.uruknet.info/?s1=1&p=23218&s2=11
The perfect monster kills quietly
(Nulwee)
When anyone makes nuclear energy or nuclear weapons, a massive amount
of radioactive waste is created. In the U.S., Depleted Uranium is
harnessed by the government as a component for bombs, shells and
automatic weapons bullets. Nuclear waste remains radioactive for
billions of years, contaminating ground, wa<br/><br/>(Message over 64 KB, truncated)
Chiediamo se c' é qualcuno, tra i deputati e i senatori del nostro
governo, tra i membri dei partiti della sinistra, che ricorda l'
arresto di Slobodan Milosevic che non aveva aggredito alcun popolo,
che non aveva bombardato nessun bambino innocente, nè distrutto il
suo o altri Paesi.
E chiediamo anche se questo qualcuno ricorda con quale zelante metodo
sbrigativo e antidemocratico la signora Carla del Ponte ne ha
organizzato la infame cattura col versamento in dollari ai
"cacciatori di taglie".
Allora, se così deve andare questo sporco mondo, chiediamo alla
signora Del Ponte o a chi per essa, di arrestare il signor Ehud
Olmert per genocidio gratuito, per criminalità, per il mancato
rispetto di ogni principio di civiltà e di umanità.
Noi, già partigiani contro il nazifascismo, chiediamo l'arresto
immediato di Olmert e il rispetto dei popoli palestinese e libanese
nonchè il risarcimento ai colpiti dei danni provocati.
Roma, 31 luglio 2006
Miriam Pellegrini Ferri
Spartaco Ferri
G.A.MA.DI.
La VOCE (mensile)
hanno aderito finora:
Franco Costanzi
Maria Fierro
Mario Albanesi
Andrea Martocchia
(per aderire: gamadilavoce @... )
--- na srpskohrvatskom ---
Grupa Ateisti Materijalisti Dijalekticari G.A.MA.DI.
u novom broju svog glasnika "La Voce" objavljuje poziv na akciju
protiv krvnika Palestinskog i Libanskog naroda:
<< Ima li iko od poslanika ili senatora u vladi,
Ima li iko od partija na levici da se seti
hapsenja Slobodana Milosevica,
drzavnika koji niti je ikada napao neki narod,
niti bombardovao neduznu decu i razarao druge,
pa ni svoju drzavu ? Takodje pitamo,
Ima li iko da se seti sa kakvom je munjevitom revnoscu,
grubo gazeci sve vazece demokratske procedure,
gospodja Karla del Ponte sprovela u delo to sramno
hapsenje i kako su "lovci na ucene" isplaceni u dolarima.
Pa posto je to nacin, u ovom poganom svetskom poretku,
trazimo od gospodje Karle del Ponte, ili kog drugog
na njenom mestu, da smesta uhapsi g.dina Ehuda Olmerta,
zbog genocida,
zbog zlocina nad covecnoscu,
zbog bezdusnog gazenja vrednosti svekolike ljudske civilizacije.
Mi, bivsi borci antifasistickog NOB-a,
trazimo danas da Olmert bude smesta uhapsen.
Trazimo postovanje za narod Palestine i Libana !
Takodje trazimo materijalno obestecenje
za sve koji su pretpeli stetu. >>
Rim, Italija - 31. jula, 2006.
(prevod: Olga J.)
che il piede straniero è sul cuore di altri
i morti sono in piazze e strade lontane
si ammucchiano tra macerie riarse
i lamenti d'agnello dei fanciulli giungono flebili
e l'urlo nero delle madri non rompe il cristallo
della distanza
i salici non hanno fronde per cetre appese a voto
il vento si è chetato
sono questi i tempi dell'incoscienza
stupida e stupefatta
scorrono le immagini delle mattanze
come quelle della cocacola di schumacher
e vasco rossi
tutto si confonde in un sogno insensato
le cifre dei morti vengono scandite
insieme alle finte commozioni dei potenti
ci dispiace ci dispiace tanto
per le vittime innocenti
oh uomini che danzate fra macelli
e macellati i vostri figli tremano
al pensiero della vendetta da scontare
Sentono l'angoscia che sale dai cadaveri
si accucciano sotto il peso della maledizione
Da millenni di padre in figlio
si tramanda il fratricidio
per il solco maledetto
su cui fondare una Roma
che libertà cercate fra l'odore del sangue
e le rovine? quale riscatto sazierà
le vostre mani nude
che scavano la terra in cerca della morte?
come siete sordi a questa colpa collettiva?
sul confine contate i morti da entrambi le parti
chiudete le palpebre agli occhi fissi
dei vostri piccoli innocenti
o vi incrudelite dietro la
vostra stella di morte
corazzati nelle vostre divise
stupidamente fieri nelle vostre armi vincenti
per ora
la danza macabra corre come
in un nuovo medioevo
e i vostri padroni
brindano insieme alla morte
a voi le vesti del lutto
per loro le tutte le gioie della terra
a voi lacrime e fame
per loro tutte le primizie della terra
oh schiavi coperti di sangue
la terra per cui lottate
la perenne cima da conquistare
è arsa ormai per il troppo sangue
putrefatta dai cadaveri
darà solo frutti marciti
oh schiavi questa è
l'ora della diserzione
che ogni esercito si sciolga
volga le armi contro
i propri generali
scannate i rispettivi padroni
che non ne resti il seme per Dio
che in suo nome vi sterminate
in una guerra che nessuno
può vincere
strappate le divise
e vadano a fuoco
che l'incendio purificatore redima
la vostra ignominia
oh uomini diventate uomini
o che siate maledetti
che la rovina vi travolga
che nessuno resti a piangervi
vittoria
L'avamposto degli Incompatibili
http://www.controappunto.org
„Die Zerstörung Jugoslawiens: Slobodan Milosevic antwortet seinen
Anklägern“
ist ausverkauft. In einer Woche wird die zweite Auflage erscheinen,
die um den letzten Brief von Slobodan Milosevic und einen offenen
Brief von Jaques Verges und Patrick Barriot an Carla Del Ponte und
die Ärzte des Tribunals erweitert wurde.
Das Buch hat 293 Seiten ,kostet nach wie vor 10 € und kann über den
Zambon Verlag & Vertrieb,
Leipziger Str. 24, D-60487 Frankfurt/Main, Zambon @ zambon.net,
www.zambon-verlag.de
Tel: (069) 779223, Fax: (069) 773054 bezogen werden. Rezension und
Weiterempfehlung äußerst erwünscht.
--- ricordiamo che è in distribuzione il libro:
IN DIFESA DELLA JUGOSLAVIA
IL J’ACCUSE DI SLOBODAN MILOSEVIC
DI FRONTE AL “TRIBUNALE AD HOC” DELL’AIA
Zambon Editore (Frankfurt, 2005)
240 pagine, 10 euro
ISBN 88-87826-33-1
vedi:
http://www.pasti.org/autodif.html
http://it.groups.yahoo.com/group/icdsm-italia/message/204
https://www.cnj.it/documentazione/autodifesa04.htm
---
THE DEFENSE SPEAKS
for History and the Future
Opening Defense Statement at the Hague by President of Yugoslavia
Slobodan Milosevic
With an introduction by Ramsey Clark
List Price $19.95, But at Leftbooks.com Only $15.00
IAC, 2006, 120pp, Index, Appendices, Chronology, softcover
http://www.leftbooks.com/cgi-local/SoftCart.exe/online-store/scstore/
p-biac2006ds.html?E+scstore
---
Slobodan Milosevic
Ma Vérité
Editeur : "Vérité et justice"
http://www.b-i-infos.com/#slobo
Interrogé par l’agence Ria-Novosti, un porte-parole du Hezbollah a
déclaré : « L’enregistrement des déclarations d’Ayman al-Zawahiri
diffusé par la chaîne de télévision Al-Jazeera était un faux fabriqué
par les services de renseignement états-uniens et israéliens ». Il a
souligné que le Hezbollah n’a jamais entretenu et n’entretiendra
jamais de liens avec Al Qaïda étant donné que sur tous les plans,
surtout religieux et idéologique, il se distingue de cette
organisation. « Le Hezbollah défend les intérêts du Liban et du monde
arabe tout entier alors qu’Al Qaïda fait le jeu de l’administration
états-unienne et que ses actions ne font que porter préjudice à
l’islam et à tous les musulmans », a-t-il conclu.
Source : http://www.voltairenet.org/article142501.html , http://
fr.rian.ru/world/20060728/51950737.html
attivati: Lettera al GR1
Pubblicato 27 07 2006 da libano Pagina Stampabile Invia questo
Articolo ad un* Amic*
L'informazione è un elemento centrale di ogni conflitto. Siamo
sfortunatamente abituati a leggere ed ascoltare notizia faziose e di
parte che non aiutano a capire le complessità che ci troviamo di
fronte e tanto meno a capire le sofferenze inflitte alla popolazione
civile tutta.
Oggi è il turno del TG 1 di Radio Rai rispetto all'ennesima giornata
di bombardamenti e guerra che sta distruggendo il Libano.
Vi invitiamo a leggere la lettera invitata al direttore di Radio RAI
e a chiedere un'informazione corretta e non 'militarizzata'.
Mandate mail: grr@...
Telefonate alla redazione esteri: 06/33172703
Al direttore del GR1 Roma, 27 Luglio 2006
Caro direttore,
nel giornale radio GR1 delle 6.00 di questa mattina davate questa
notizia:
“Ieri è stata intanto una pesantissima giornata sul terreno: gli
hezbollah hanno lanciato oltre un centinaio di razzi sulla Galilela
mentre 9 soldati israeliani sono morti nei combattimenti nel sud del
Libano, dove le milizie sciite stanno opponendo una feroce
resistenza. L'offensiva, secondo i comandi militari dello Stato
ebraico, durerà ancora diverse settimane. I primi aerei carichi di
aiuti umanitari sono intanto atterrati a Beirut, risparmiata ieri dai
raid israeliani che hanno preso di mira invece la città di Tiro.”
Non esitiamo a definire vergognoso il modo il cui la giornata di ieri
è stata riassunta.
1. Si da notizia dei soldati israeliani uccisi e non dei combattenti
di Hetzbollah
2. Non si da notizia degli almeno 28 civili libanesi uccisi
3. Si da notizia dei razzi di Hetzbollah sulla Galilea e non delle
decine di bombardamenti israeliani su città e villaggi nel sud, nella
valle della Bekaa, sui camion sulla strada per Damasco, citando solo
alla fine Tiro (“presa di mira” e non “bombardata”) omettendo che si
trattava di quartieri residenziali e che ci sono state decine di feriti
4. si parla di “feroce resistenza delle milizie sciite” e non dei
“feroci bombardamenti israeliani”
5. si evidenzia l’arrivo di aiuti umanitari e non si ricorda che ci
sono 500/700.000 sfollati
6. si evidenzia invece che Beirut è stata “risparmiata dai raid
israeliani”
Un bell’esempio di giornalismo di guerra militante
Un Ponte per ...
Fabio Alberti
(presidente)
Joint statement by 65 communist and workers’ parties
http://inter.kke.gr/News/2006new/2006-07-joint/
---
63 tra Partiti Comunisti e Operai sottoscrivono una dichiarazione di
solidarietà con il popolo Palestinese e Libanese
Condanniamo fermamente tutti gli atti aggressivi messi in atto
dall’esercito israeliano a Gaza ed in Libano con le tragiche
conseguenze per la vita del popolo palestinese, libanese e
israeliano ma anche per i popoli degli altri paesi.
Rigettiamo e condanniamo gli avvertimenti e le minacce dei governi
USA e israeliano indirizzati alla Siria ed all’Iran e contro gli
altri paesi della regione. Queste minacce rivelano che la vera forza
espansionista ed aggressiva della regione è Israele..
Contrastiamo con forza la politica US che incoraggia l’aggressività
israeliana. Rigettiamo l’ipocrisia mostrata dai leader del G8 e la
politica dell’equidistanza perseguita oggi da certe forze.
Siamo fortemente preoccupati e consapevoli dei grandi pericoli per
una generale estensione della crisi in Medio Oriente, per una nuova
guerra civile e per un massiccio intervento imperialista in Libano
coperto dal pretesto di “misure per costruire la pace”.
I bombardamenti contro il Libano si accompagnano alla feroce
offensiva nella striscia di Gaza, al rapimento e alla prigionia di
membri del parlamento palestinese, al tentativo di eliminare
l’Autorità Nazionale Palestinese, di distruggere le infrastrutture e
di far sprofondare la società palestinese in uno stato di caos.
I raids a Gaza ed in Libano costituiscono un nuovo passaggio del
“Grande Medio Oriente” sostenuto dalla politica di Stati Uniti e
Nato, politica che è diretta contro i diritti legittimi dei popoli,
la resistenza popolare, le forze progressiste e amanti della pace.
Il governo israeliano, la sola potenza militare nucleare della
regione, dimostrativamente ignora le risoluzioni del Consiglio di
Sicurezza dell’ONU, viola gli accordi presi con le organizzazioni
palestinesi riguardanti la creazione di uno stato indipendente
palestinese accanto ad Israele,e rigetta il cessate il fuoco proposto.
Questo è anche in violazione della 4° Convenzione di Ginevra, una
legge internazionale, che proibisce le punizioni collettive, gli
“omicidi” mirati, e la distruzione delle infrastrutture di un
territorio occupato.
Chiamiamo tutte le forze amanti della pace a manifestare la loro
solidarietà con il popoli Palestinese e Libanese, insieme alle forze
progressiste che combattono per la pace in Israele e ad intensificare
la lotta per una soluzione politica basata su :
L’immediata cessazione degli attacchi ed il ritiro dell’esercito
israeliano
Il rispetto della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale
contro qualsiasi intervento imperialista sotto qualunque pretesto
L’immediato rilascio dei prigionieri politici
Il completo smantellamento delle colonie ed il ritiro di Israele dai
territori occupati nel 1967
La nascita di uno Stato Palestinese (striscia di Gaza e West Bank)
con Gerusalemme est capitale, accanto ad Israele.
La soluzione della questione dei rifugiati. Il ritorno dei rifugiati
dovrà basarsi sulla risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU n°
194 e in accordo con le altre risoluzioni dello stesso.
Solo portando fuori i soldati israeliani da Gaza e dal Libano e
solo una pace giusta e percorribile potrà mettere fine allo
spargimento di sangue e garantire la sicurezza per tutti i popoli
del Medio Oriente.
20 luglio 2006
I Partiti firmatari
· Communist Party of Albania
· Communist Party of Australia
· Communist Party of Bangladesh
· Communist Party of Belarus
· Workers' Party of Belgium
· Communist Party of Brazil
· Communist Party of Britain
· New Communist Party of Britain
· Workers' Communist Party of Bosnia and Herzegovina
· Communist Party of Bulgaria
· Party of Bulgarian Communists (former Bulgarian Communist Party
“Georgi Dimitrov”)
· Communist Party of Canada
· Communist Party of Chile
· Communist Party of Cuba
· Communist Party of Bohemia & Moravia
· AKEL, Cyprus
· Communist Party in Denmark
· Communist Party of Denmark
· Communist Party of Equador
· Communist Party of Egypt
· Communist Party of Estonia
· Communist Party of Finland
· Communist Party of Macedonia
· Unified Communist Party of Georgia
· German Communist Party
· Communist Party of Greece
· Hungarian Communist Workers' Party
· Tudeh Party of Iran
· Communist Party of Ireland
· Workers’ Party of Ireland
· Communist Party of Israel
· Jordanian Communist Party
· Socialist Party of Latvia
· Lebanese Communist Party
· Socialist Party of Lithuania
· Communist Party of Luxembourg
· Communist Party of Malta
· Party of the Communists, Mexico
· Popular Socialist Party of Mexico
· New Communist Party of the Netherlands
· Communist Party of Norway
· Palestinian People’s Party
· Paraguayan Communist Party
· Phillipine Communist Party (PKP-1930)
· Communist Party of Poland
· Portuguese Communist Party
· Communist Party of Romania
· Communist Party of the Russian Federation
· Communist Party of the Soviet Union
· Russian Communist Working Party – Russian Party of Communists
· New Communist Party of Yugoslavia
· Communist Party of Slovakia
· Communist Party of the Peoples of Spain
· Communist Party of Spain
· Sudanese Communist Party
· Syrian Communist Party
· Syrian Communist Party
· Communist Party of Turkey
· The Party of Labour, EMEP, Turkey
· Communist Party of the Ukraine
· Union of Communists of Ukraine
· Communist Party, USA
· Communist Party of Venezuela
(Fonte: sito del Partito Comunista Greco KKE : http://inter.kke.gr/
segnalato da Marta Turilli, che ringraziamo)
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GIOVEDI' 27 LUGLIO
CORTEO A ROMA
ore 17,30 P.zza Della Repubblica
NO ALL’AGGRESSIONE MILITARE ISRAELIANA CONTRO I POPOLI PALESTINESE E
LIBANESE
NO AL RIFINANZIAMENTO DELLA MISSIONE MILITARE ITALIANA IN AFGHANISTAN
A FIANCO DELLA RESISTENZA DEI POPOLI DEL MEDIO ORIENTE
https://www.cnj.it/INIZIATIVE/roma270706.htm
NO ALL’AGGRESSIONE MILITARE ISRAELIANA CONTRO I POPOLI PALESTINESE E LIBANESE NO AL RIFINANZIAMENTO DELLA MISSIONE MILITARE ITALIANA IN AFGHANISTAN A FIANCO DELLA RESISTENZA DEI POPOLI DEL MEDIO ORIENTE |
La mozione presentata e letta all’assemblea degli autoconvocati del 15 luglio scorso a Roma, in cui si chiede l’abrogazione dell’accordo di cooperazione militare tra Italia ed Israele e l’adozione di sanzioni diplomatiche e commerciali verso Israele ha lanciato un appello alla mobilitazione per il 27 luglio. Di fronte all’escalation israeliana in Medio Oriente il documento sta raccogliendo adesioni in tutta Italia.
Sentiamo la necessità di una risposta forte e immediata all’ennesima aggressione israeliana e in solidarietà ai popoli palestinese e libanese e alla loro resistenza all’occupazione militare il cui carattere criminale è sempre più evidente: il 90% dei morti provocati dai bombardamenti israeliani sono civili, donne, bambini.
GIOVEDI' 27 LUGLIO
CORTEO A ROMA
ore 17,30 P.zza Della Repubblica
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Proponiamo ai movimenti, alle forze politiche e sindacali, ai comitati ed alle associazioni un’assemblea nazionale da tenersi nella seconda metà di settembre per organizzare insieme unagrande manifestazione nazionale di solidarietà con i popoli palestinese, libanese, iracheno e con tutti i paesi del Medio Oriente minacciati dal colonialismo e dal militarismo israeliano e dai suoi protettori statunitensi ed europei.
Ovvero come il peacekeeping si trasforma sul campo di battaglia. Passando per Roma.
Mercoledì 26 luglio ’06 la conferenza di Roma sul Libano sancirà il ritorno “alla grande” dell’Italia nel gotha della diplomazia internazionale.
Riuniti da D’Alema e Prodi alcuni tra i protagonisti del massacro in Libano e Palestina: i paesi che aggrediscono ed i loro vassalli mediorientali.
Non la Siria, tanto meno l’Iran. Di Hezbollah nemmeno a parlarne, ’che il problema sono loro.
Peccato che il “Partito di Dio” alle ultime elezioni si sia attestato ad un 27,5% e sia presente nel governo libanese con 2 ministri. La democrazia in quei luoghi evidentemente ancora non è funzionale agli obiettivi del Grande Medio Oriente.
Sarà invece presente Condoleeza Rice, segretaria di Stato USA, la quale, mentre passa armi micidiali agli alleati israeliani via camp Darby (grazie anche all’accordo militare Italia Israele), dà tempo alla macchina bellica sionista di compiere il lavoro sporco, cioè l’allontanamento della resistenza libanese dalla sua terra, il Sud del Libano.
Di cosa si discuterà allora a Roma?
Evidentemente del che fare dopo il massacro in atto nel martoriato paese dei cedri.
Si parla di una “forza d’interposizione” tra Israele e Libano in grado di mantenere lontani di almeno 20 km i resistenti libanesi dal confine con Israele.
20 km era la fascia di sicurezza che dopo l’invasione del 1982, per oltre 20 anni, gli israeliani hanno sottratto al Libano.
Solo la forza della resistenza libanese e palestinese riuscì a liberare l’area, attraverso un impressionante stillicidio di operazioni militari troppo costose anche per il potente esercito con la stella di David.
Ora la nuova “coalizione per la pace in Medio Oriente” in costruzione ci riprova, avanzando l’ipotesi di una forza ben più consistente ed armata della vecchia UNIFIL, impotente schieramento di caschi blu ONU, bersagliato spesso dai cannoni e dagli aerei sionisti. Non a caso, anche in questi giorni di aggressione contro il Libano le basi ONU sono un bersaglio privilegiato di Israele.
L’entourage del premier Olmert lancia segnali di disponibilità sul progetto della forza di interposizione, “magari - si legge dalle agenzie - composta dai soldati della Nato piuttosto che dai caschi blu, per tenere lontano i miliziani di Hezbollah dalla frontiera”.
Il quadro inizia ad essere nitido, mettendo in luce il significato delle recenti esercitazioni NATO con la presenza di truppe israeliane in Sardegna prima ed in Grecia dopo. In questa situazione l’accordo militare Italia Israele, sottoscritto dal governo Berlusconi e ancora in pieno vigore sotto l’attuale governo Prodi, acquista un preciso senso ed una chiara funzione.
Dopo l’esperienza del Kosovo, banco di prova dei “bombardamenti umanitari” gestiti dai governi progressisti di Clinton, Blair e D’Alema, il peacekeeping si è adeguato alle esigenze di coloro che ancora oggi detta tempi e modi delle guerre, gli angloamericani.
Cambiato nell’aprile 1999 l’art. 5 dello statuto, la NATO si trasforma in alleanza offensiva e di supporto diretto ad Enduring Freedom in Afghanistan, con quella operazione ISAF al voto in questi giorni del parlamento italiano.
L’ipotesi di un “cuscinetto di guerra” in terra libanese sarebbe un altro passo in avanti nell’impegno diretto a ridosso del vulcano mediorientale.
Come sarebbero accolte le truppe NATO in Sud Libano, di fronte al vergognoso “gioco di squadra” in atto, per cui gli accordi si fanno sulla pelle e contro libanesi e palestinesi? Che ruolo si troverà a svolgere questo consistente contingente militare nell’eventualità di un probabile conflitto israelo/americano con Siria e Iran?
Comprendiamo la soddisfazione di D’Alema e Prodi per il successo diplomatico di questi giorni. I personaggi in fatto di guerra sono coerenti con le loro ipotesi politiche “multilateraliste”.
Sempre più duro sarà invece per la sinistra cosiddetta “ radicale” cogestire queste politiche e giustificarle di fronte ai propri elettori.
Il nuovo movimento contro la guerra deve guardare in faccia la nuova idra multicefala del militarismo, affrontarla con determinazione, scrollandosi di dosso chi, in nome della "governance", tenta di chiudergli gli occhi, sviarlo, metterlo a tacere.