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Intervista alla "zarina" di Belgrado
Mira Milosevic: �Sono fiera di mio marito�
di Giuseppe Zaccaria
inviato a BELGRADO
In questi ultimi dieci anni su Mirjana Markovic si � detto di tutto:
zarina, eminenza grigia, vera ispiratrice della politica del marito,
ultima comunista del Terzo Millennio. In questa intervista la moglie di
Slobodan Milosevic offre di s� un ritratto nuovo. Questa professoressa
di sociologia � sicuramente persona molto introversa: il colloquio s��
aperto nella sede del suo partito, la �Jul�, con l�avvertimento: �Io di
solito rilascio interviste scritte, non sono abituata ai colloqui.
Quindi, solo due o tre domande�.
Poi lentamente il discorso si � allargato e Mira Markovic ha offerto di
s� un�immagine mutevole. Donna d�acciaio nel pubblico, ferma nelle
posizioni politiche, durissima nei giudizi, molto tenera quando il
discorso vira verso marito e figli, impregnata delle insondabili
profondit� slave, capace di vertiginosi accostamenti storici. Parlando
del marito in carcere ha cominciato col dire �Milosevic�, quindi �mio
marito�, infine �Slobodan�. L�ex donna pi� potente di Jugoslavia oggi
appare come una persona provata, ma non cambiata, dagli eventi.
Signora Markovic: suo marito sta per essere consegnato per decreto al
tribunale dell�Aja. Immagino quale sia la sua opinione.
�Non si tratta di un�opinione ma di un fatto: quel decreto � contrario
non solo alla Costituzione ma all�intero sistema giuridico di questo
Stato. Questa � opinione della gente comune e dei nostri esperti, nello
stesso modo si sono espressi giuristi di tutto il Paese. Il decreto �
lo specchio di uno Stato senza leggi, proviene dal corpo illegale che
governa questo Paese: se ci sono stati cambiamenti radicali in
Jugoslavia, questi si specchiano nella sospensione della Costituzione e
delle leggi. Si governa in base a decisioni prese da gruppi o
individui. Siamo tornati al passato, a un periodo pre-civico�.
Eppure Kostunica aveva detto che Milosevic avrebbe dovuto essere
giudicato in patria.
�No comment�.
Mettiamola in questo modo: oggi quale opinione ha del presidente?
�Non ho avuto il tempo di formarmi un�opinione su Kostunica come
persona, ancora meno come uomo politico�.
E suo marito? Come lo stanno trattando in carcere?
�Correttamente, direi, anche se non c�� alcuna ragione per cui lui
debba stare l�. E anche se un motivo esistesse, se ci fossero
responsabilit�, visto che fino a nove mesi fa era il presidente di
questo Paese, invece di stare tra i ladri avrebbe dovuto trovarsi
altrove, sotto il controllo del governo�.
Come si sente suo marito per il fatto di essere �venduto�?
�Come si sentirebbe qualsiasi persona che in base alla propria
educazione e al proprio stato sociale non si considera una merce.
Poich�, ricordiamolo, solo una merce pu� essere oggetto di
commercio...�
Ma se questo �commercio� riuscisse a chiudere una fase storica e a
risolvere uno dei grandi problemi dei Balcani?
�Non succeder�. E se qualcuno pensa che con questo si possa mettere il
punto sulla situazione balcanica, si sbaglia di grosso. Ancora per
molto tempo questa sar� un�area traumatica per il continente europeo,
fino al momento in cui i popoli che abitano questa porzione di mondo
decidano di risolvere da soli i loro problemi, cio� fino a quando
riusciranno a creare una comunit� di Paesi. L�unica via d�uscita � una
comunit� di tutti i popoli: finch� questo non accade si continuer� a
litigare intorno alla storia e ai territori�.
Ma non esisteva gi� un Paese del genere? Si chiamava Jugoslavia, la
vecchia Jugoslavia...
�Io non la chiamerei �vecchia�: per me quella � stata una Jugoslavia
che definirei bella, molto bella. Quella Jugoslavia � stata il modello
di come l�Europa dovrebbe essere nel XXI secolo... Popoli diversi e di
diverse religioni vivevano in armonia, quello era un Paese che in senso
economico, sociale, culturale e specialmente politico si stava sempre
pi� sviluppando. Per le diversit� che conteneva � stato ispirazione per
molti Stati del mondo, specie per i popoli pi� piccoli o pi� poveri.
Proprio per avere espresso un ordinamento cos� ispirativo ha dovuto
pagare un prezzo cos� alto�.
Poi muore Tito, arriva Milosevic e tutto crolla: o no?
�La verit� � che quella Jugoslavia � stata distrutta da pressioni
dell�Occidente. Chi le faceva ha trovato alleati nei nazionalismi di
tutte le repubbliche della Federazione: all�inizio degli Anni Novanta
in tutte � stato formata l�idea che la Jugoslavia avesse imprigionato i
popoli e che la felicit� delle repubbliche sarebbe iniziata dove fosse
finita la Jugoslavia�.
Anche suo marito, per�, ha contribuito alla dissoluzione.
�Milosevic ha fatto di tutto per conservare la Jugoslavia, lui non era
contro quel Paese, anzi combatteva per salvarlo. Lo ha fatto fino a
quando le ultime ultime possibilit� sono rimaste vive�.
Per� adesso quel sogno si � infranto, suo marito � in carcere e la
famiglia Milosevic, fino a ieri potentissima, sembra isolata.
�Per essere obiettiva devo risponderle: s� e no. Alcuni dei nostri
amici ci hanno abbandonato, altri no, ma direi che la maggioranza di
essi ci � rimasta vicina, specie da quando mio marito � stato
arrestato. La mia casa � sempre piena di gente, non passa sera senza
che una decina di amici mi facciano compagnia. Altri sono scomparsi,
certo: deve trattarsi di una forma di vigliaccheria piuttosto bassa...
Con questo non dico che esista anche una vigliaccheria �alta�, ma solo
che si tratta di semplice paura di perdere beni e posizioni�.
Qual � la condizione psicologica di suo marito?
�La solita�.
Ma in carcere, e in procinto di essere estradato, chiunque si
sentirebbe depresso.
�No, Slobodan non si sente depresso, lui sa che negli ultimi dieci anni
ha combattutto per gli interessi del Paese. Sulla sua strada ha
incontrato molti ostacoli, si � scontrato con grandi interessi
dell�Occidente, ma ha avuto sempre l�abilit� necessaria per risolverli.
Era cosciente del fatto che scegliendo una politica d�indipendenza
sarebbe andato incontro a gravi rischi personali. Ma non si pu�
combattare per un grande obiettivo senza correre rischi, e se lotti per
grandi ideali perdi sempre qualcosa nella vita privata�.
Da qualche parte ho letto che suo marito penserebbe al suicidio.
�E� una falsit� assoluta. Da almeno dieci anni tutto quel che si scrive
e si dice intorno ai Milosevic � condito di falsit�, un tempo ero
ingenua e cercavo di smentire ma poi ho visto che non ne vale la pena.
Hanno scritto che Slobodan aveva il diabete: non ne ha mai sofferto.
Hanno parlato dei matrimoni all�estero di mia figlia Marija, mai
avvenuti. Hanno parlato di borse di studio che avrei ricevuto dagli
Usa, mai viste. Hanno parlato di mio figlio Marko che avrebbe avuto
residenze all�estero, cosa mai accaduta.
Adesso per� suo figlio Marko � all�estero, � scappato il 10 ottobre.
�Fu lui a deciderlo, quando in poche ore gli incendiarono un negozio,
la discoteca e un panificio aperto sei giorni prima�.
Parla della famosa discoteca �Madona� di Pozarevac?
�S�, un luogo dipinto come straordinario ma che in realt� era una
discoteca di Pozarevac e non di Montecarlo. Un locale estivo, aperto
solo due mesi l�anno: lo saccheggiarono completamente in una citt� che
pure gli doveva tanto. La polizia non fu in grado di proteggere i suoi
beni e perci� Marko pens� che non avrebbe protetto neanche la sua vita.
E aggiungo una cosa: mio figlio non era certamente ricco�.
E sua figlia Marija? Spar�, la notte dell�arresto del padre.
�S�, e per questo � stata denunciata. Marija era disperata, da 48 ore
eravamo chiusi nella villa, uomini mascherati avevano fatto irruzione
nel giardino, per due notti e un giorno eravamo rimasti sotto assedio.
Slobodan non ebbe scelta: o far uccidere tutti, compresi gli amici che
erano con noi, oppure consegnarsi. Quando vide il padre uscire coi
poliziotti Marija reag� a questo incubo sparando in aria, contro la
notte�.
Perdoni signora, ma con tutti il rispetto umano cui ha diritto, mi
sembra che lei dipinga la sua famiglia come un gruppo di perseguitati.
�Rispetto alla mia famiglia � stato compiuto una sorta di genocidio
mediatico, ingigantito dai media elettronici. Siamo stati demonizzati a
lungo, Slobodan, i miei figli, ed io, e questo era funzionale alla
demonizzazione di una politica per la quale stiamo pagando tutti. Io
ritengo che mio marito non solo sia innocente, ma debba andare fiero
per la politica che ha condotto, anche se i suoi figli debbono pagarne
le conseguenze. Mio nipote Marko ha due anni: mio figlio, che si chiama
come lui, ha detto: "Attenta mamma, fra un po� anche il piccolo si
trover� nella lista dei sospettati"�.
Ho sentito dire che lei ha portato anche suo nipote in carcere.
�S�, � andato a trovare il nonno. E devo dire che gli inizi della vita
del piccolo Marko somigliano molto agli inizi della mia. Io sono nata
nel �42, i miei genitori erano partigiani e mi nascondevano, mi
trasferivano da un posto all�altro per evitare che gli occupanti mi
trovassero e potessero usarmi come arma di ricatto. Anche il piccolo
Marko, nei primi tre mesi di vita, durante i bombardamenti Nato veniva
trascinato da una casa all�altra e ancora oggi � bersaglio delle
cattive intenzioni di certi avversari di suo nonno. Lui � andato a
trovare Slobodan in carcere perch� � giusto cos�, anch�io all�et� di
tre anni venni portata al lager di Banjca dove i nazisti tenevano mia
madre, che sarebbe stata fucilata. Le guardie per� non me la lasciarono
incontrare�.
Anche rispetto alla Serbia di oggi, per�, i giornali parlano di campi
di concentramento, fosse comuni, di camion pieni di cadaveri.
�Se � per questo, hanno parlato anche di aerei carichi d�oro che
avremmo mandato all�estero. Anche questo fa parte delle aggressioni
contro la mia famiglia e la politica di mio marito.
Per� i corpi ci sono.
�Io non so quanti corpi ci siano sotto terra, non so se ci siano, n�
quando siano stati sepolti. Dico che non esiste popolo al mondo che
vada a scavare ossa di trenta, cinquanta, cent�anni fa per dire: "Ecco,
lo abbiamo fatto noi"�.
Signora, dicono che lei abbia sempre avuto grande influenza, anche
politica, su suo marito: � vero o no?
�In questo non vedo alcuna stranezza, � normale che due persone che
vivono assieme si influenzino a vicenda, io l�ho fatto con lui e lui
con me. E non si pu� dividere la politica dagli altri campi della vita.
La vita a due � cosa intera, intrecciata, non c�� nulla di strano in
questo. A meno di non soffrire di quella certa inferiorit� maschile
verso donne che non si occupano solo di casa e cucina�.
Mi restano due domande: lei prima parlava di unit� degli slavi, ma
perch� unit� si realizzi occorrono mezzi, economie che funzionano. Qui
invece � un disastro.
�No. Per questo prima dei soldi occorre il ragionamento. Avremmo dovuto
pensarci prima, essere coscienti del futuro che ci avrebbe atteso, e di
quello che ci attender� se continueremo a scontrarci su storia e lembi
di territorio. I soldi occorrono per la guerra, non per la pace, e dove
regna la pace nascono tutti gli altri valori�.
Ma se fra pochi giorni suo marito dovesse essere in una prigione
dell�Aja, in attesa di processo, lei che cosa far�?
�Non ci penso, non voglio pensarci�.
(28 giugno 2001)
---
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MILOSEVIC: NATO; ROBERTSON, CONGRATULAZIONI A BELGRADO
(ANSA) - BRUXELLES, 28 GIU - Il segretario generale della Nato George
Robertson si e' congratulato, stasera a Bruxelles, con le autorita' di
Belgrado per la decisione di consegnare l'ex presidente jugoslavo
Slobodan Milosevic al Tribunale dell'Aja. ''Mi congratulo con le
autorita' di Belgrado per la loro saggia e coraggiosa decisione'' ha
affermato Robertson in una dichiarazione diffusa alla stampa. ''Abbiamo
atteso a lungo questa decisione: Milosevic e' associato ai periodi piu'
oscuri della storia moderna della Jugoslavia e dei Balcani'' ha
aggiunto. ''Ci aspettiamo che il processo di Milosevic all'Aja
costituisca una svolta decisiva rispetto al passato'' ha detto ancora
il segretario generale della Nato. (ANSA). CEF
28/06/2001 21:23
MILOSEVIC: UE; SOLANA E PATTEN, GIORNO STORICO PER GIUSTIZIA
(ANSA) - BRUXELLES, 28 GIU - ''Un giorno storico per la giustizia''
e ''un giorno storico per il popolo della Repubblica federale della
Jugoslavia'': sono questi i commenti rispettivi dell'Alto
rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune della Ue
Javier Solana e del commissario Ue alle relazioni esterne Chris Patten.
Solana e Patten si congratulano con le autorita' di Belgrado per come
hanno gestito la vicenda. Lo stesso fa - in una nota ufficiale diffusa
ora a Bruxelles - il presidente della Commissione europea Romano
Prodi. ''Gli eventi di oggi faciliteranno ancora di piu' gli sforzi di
costruzione di un futuro di pace e prosperita' nella Repubblica
federale della Jugoslavia e nell'intera area dei Balcani'', afferma
Solana, rilevando che gli eventi di oggi ''segnano un nuovo inizio per
tutta la regione''. Patten ricorda che domani la Commissione europea
ospitera' a Bruxelles, insieme alla Banca mondiale, la ''vitale
conferenza'' dei donatori. L'Unione europea ''e' fermamente convinta di
lavorare con il popolo di quel paese, e con tutti i popoli della
regione, per costruire un futuro di pace, democrazia e prosperita'''.
L'estradizione di Milosevic da' ora a questo impegno ''nuovo vigore e
determinazione''. (ANSA). OS
28/06/2001 22:26
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MILOSEVIC: STORIA SI RIPETE, ESTRADATO IL GIORNO DI SAN VITO
(ANSA) - BELGRADO, 28 GIU - Slobodan Milosevic e' stato estradato oggi
28 giugno, giorno di San Vito, data che ciclicamente torna nella storia
della Serbia e della Jugoslavia segnandone i destini. Fu il 28 giugno
del lontano 1389 che avvenne a Kosovo Polje la storica, cruenta
battaglia contro i turchi. I serbi furono sconfitti e dovettero
ripiegare verso nord nel giorno che segno' l'inizio della dominazione
ottomana sui Balcani. Ma il giorno della sconfitta viene ricordato come
l'inizio della resistenza contro i turchi, della coesione nazionale in
nome della Serbia, dell'unita' etnica e religiosa di un popolo. La
ricorrenza e' talmente sentita che paradossalmente il giorno di una
sconfitta, il giorno di San Vito appunti, diventa il giorno della festa
nazionale in Serbia. Diversi secoli piu' tardi, il 28 giugno del 1914,
l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell'impero
austroungarico, in visita a Sarajevo, viene ucciso dal nazionalista
serbo-bosniaco Gavrilo Princip, appartenente alla setta della Mano
Nera. Vienna pone un ultimatum alla Serbia, un ultimatum dalle
condizioni che non possono umanamente essere soddisfatte. E' l'inizio
della prima guerra mondiale. Il 28 giugno del 1918, viene poi
proclamato il Regno di Jugoslavia. Sempre il giorno di San Vito, il 28
giugno del 1989, a Gazi Mestan, al centro della pianura di Kosovo
polje, uno Slobodan Milosevic in piena ascesa politica arringa una
folla di un milione di serbi premendo sui tasti del nazionalismo piu'
sfrenato. Poco dopo viene revocato lo statuto di autonomia per il
Kosovo e per la Vojvoidina. E' l'inizio della fine: nel 1991 la guerra
in Slovenia e poi in Croazia, nell'aprile del '92 e fino all'autunno
del 1995 la Bosnia poi, nel 1998-99 il Kosovo. La Juogaslavia va in
pezzi. Il distruttore ha un nome, Slobodan Milosevic che oggi, giorno
di San Vito, viene estradato all'Aja dove comparira' di fronte al
Tribunale penale internazionale che lo ha accusato di crimini di guerra.
(ANSA). GZ
28/06/2001 21:00
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MILOSEVIC: KOSTUNICA HA SAPUTO DI ESTRADIZIONE DALLA TV
(ANSA) - BELGRADO, 28 GIU - Vojislav Kostunica non e' stato informato
ufficialmente dell'estradizione del suo predecessore Slobodan Milosevic
all'Aja, fatto del quale e' venuto a conoscenza dalla televisione e
dalla radio. Lo hanno dichiarato all'Ansa membri dell' 'entourage' del
presidente jugoslavo. Il modo in cui Kostunica e' venuto a sapere della
partenza dell'ex presidente per l'Aja sembra confermare l'esistenza,
tra i dirigenti di Belgrado, di due fronti contrapposti, divisi sul
destino di Milosevic. Kostunica, un nazionalista moderato su posizioni
meno filo- occidentali di quelle del premier serbo Zoran Djindjic, e'
da tempo in contrasto con il Tpi e il suo procuratore generale Carla
del Ponte, ed ha sempre sostenuto l'esigenza che Milosevic debba essere
processato in patria. Djindjic, invece, era favorevole alla consegna di
Milosevic al Tpi. (ANSA). RIG
28/06/2001 22:25
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Nel dispaccio ANSA che segue vengono nominati tre personaggi, dei quali
uno e' un infame assassino, criminale di guerra, responsabile di note e
documentate stragi contro civili inermi. Di chi si tratta?
MILOSEVIC: USA, POWELL SODDISFATTO ESTRADIZIONE
(ANSA-AFP) - GERUSALEMME, 28 GIU - Il segretario di stato Usa Colin
Powell si e' detto stasera ''soddisfatto'' della consegna dell'ex
presidente jugoslavo Slobodan Milosevic al Tpi e del ''ruolo
considerevole'' che hanno avuto a tal fine le ''pressioni
americane''. ''Sono soddisfatto che le pressioni americane abbiano
svolto un ruolo considerevole (per l'estradizione)'', ha detto Powell a
Gerusalemme, in una conferenza stampa al termine dell'incontro con il
primo ministro israeliano Ariel Sharon. Il segretario di stato ha
confermato la partecipazione degli Stati Uniti alla conferenza dei
donatori sugli aiuti alla Jugoslavia, che comincia domani (venerdi') a
Bruxelles, rilevando che la consegna di Milosevic al Tpi influira'
favorevolmente sull'atteggiamento degli Usa a tale consesso. (ANSA-
AFP). DIG
28/06/2001 23:48
(suggerimento per la soluzione: dei tre nominati, forse il boia non e'
uno solo, bensi' sono due)
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Date: Tue, 26 Jun 2001 07:43:40 -0500
From: john_peter maher <jpmaher@...>
To: GUARDIANletters <letters@...>
26 June 2001
To The Editor
The Guardian
re Christopher Hope on Dubrovnik, again
Since 1991 the press has dozens of times printed the hoax that the Pearl
of the Adriatic was reduced to rubble. Those stories were fakes. Again
the Guardian's Christopher Hope revives the hoax. It really is dej� vu
all over again. The purpose is to whip up support for shipping more
Serbs off to the Hague.
On 25 March 1992 I visited Dubrovnik to see for myself the truth about
the war. The Old City of Dubrovnik was never destroyed. It was barely
scratched.
Captain Shuttleworth, an English officer of the EEC (now EU) and British
journalist Boris beloff have confirmed my assessment.So has Susan L
Woodward. 1995. Balkan Tragedy Chaos and Dissolution after the Cold War
Washington:
The Brookings Institution:
"An assault on Dubrovnik (beginning in early October), which was
protected under the UN Educational, Scientific, and Cultural
Organization (UNESCO), was particularly significant in creating
antagonism toward Serbia and the Army: the Croatian government had
calculated in using sharpshooters on the Dubrovnik walls to provoke a
YPA attack on the city, knowing that Dubrovnik would attract ?
attention."
Roof tiles blown off by concussion had all been replaced when I visited
the city THREE MONTHS after the ?destruction?.
Dubrovnik?s destruction was an invention of PR companies in the hire of
the war criminals who broke up Yugoslavia without negotiations. The big
bombardment was from PR fakers, not navy guns.-like the Kuwaiti
incubator babies hoax used by President Bush Ist in order to stoke up
war fever. PR liars Hill & Knowlton, Ruder Finn, and Waterman Associates
have earned millions in fanning the flames of this war.
The ?Serb-dominated federal navy? off Dubrovnik was commanded by Admiral
Stane Brovet, a Slovene. The target was not the Old City, but the
Napoleonic fort of St. Sergius far above Dubrovnik and hotels outside
the city walls, where Croatian forces were billeted and because of the
presence of refugees, had set up gun positions from which they fired on
the federal forces in order to provoke death and destruction. Zagreb?s
aim was to provoke a Western attack on the Serbs. On 5 December 1991,
Croatian forces mounted a mortar on a flat bed truck running up and down
the Stradun taking potshots at naval forces in order to provoke
counterfire.
The ?Dubrovnik burning? pictures were shot with long lenses. This
compresses perspective, making it look like there is no distance between
objects that are quite separated in real space. Thus, the columns of
smoke billowing up from the harbor and from modern hotels outside the
walls, where Croatian forces had used a gun positions to provoke naval
return fire. The production is a worthy successor to Hitchcocks? lady
showering in the film ?Psycho.?
That smoke was also from piles of tyres set alight by Croat
secessionists and from fuel tanks of two pleasure boats burning in the
Old Harbor outside, of course, the walls. Dubrovnik?s Old City never
burned. Bullet holes along Stradun were from gunfire inside the walls,
at ground level at close range in a fight on the street between rival
Croatian factions. Scaffolding was set up in front of facades in
anticipation of the shooting to come. Video tapes of gunfire along the
ancient walls, run backward, show clearly that the gun smoke is from
outgoing, not incoming fire.
My videotapes of Dubrovnik from 25 March 1992, have been aired on
Chicago Cable Access TV, Channel 19. Want to see them?
This war is the latest chapter in the predation of Orthodox lands by the
Western Church. (I?m RC, by the way.) The only building in the Old City
of Ragusa to be gutted by explosives and fire had housed a priceless
collection of medieval manuscripts and icons belonging to the Serb
Orthodox Church. It was not navy guns that did the damage, but plastique
and incendiary devices planted on the spot by Croatian fascist forces .
Ca 7,000 Croat refugees from Dubrovnik have taken refuge-in Belgrade.
Professor J. P. Maher
Chicago.
P. S.
A refugee from once independent Ragusa, now incorporated in Titoist, now
fascist Croatia, has written me:
I hope people will at last learn the truth about Dubrovnik. Reporters
should discuss with some of us who have been driven out of Dubrovnik
what happened inside Dubrovnik during the war?
.
Audiatur et altera pars; Let the other side be heard.
It began with Dubrovnikers being fired from their jobs and chased
from the city -- both Serbs and Croats, who did not embrace the
neofascism of Susak and Tudjman.
The first victims killed in the war were two Serbs, one the noted
writer, poet and humanist Milan Milisic, and the other a nurse, whose
brother in law was a commander in Tudjman?s navy, Herr Kommandant Sinisa
Tkalec (who was killed in battle).
These fascists then drove out all Serb intellectuals, lawyers,
judges, doctors, and anyone else who desired the restoration of the old
Free and Independent Republic of Dubrovnik. Members of the convention
held for that purpose in the city of Cavtat (south of Dubrovnik) were
given long prison sentences. The sentence handed out to Alessandro
Apollonio, an Italian, was 15 years prison. Ivo Lang, a Croat from
Cavtat, was sentenced to 12 years. Both, in advanced age, are lucky to
be alive in Serbia. The committee for the restoration of free Dubrovnik
carried on its work from Belgrade, publishing several numbers of the
paper ?Dubrovnik Republic?; But for lack of funds and being cut off from
Dubrovnik, the committee has practically ceased to function.
Even today, to speak of autonomy for Dubrovnik is a criminal act
under the laws of Croatia, unless the one to speak about it is, until
very recently, a fierce Tudjmanite and passionate Ustasha, Ivica Ban, a
finance lawyer.
In the suburb of Mokosica you can find the spot where several Serbs were
burned alive during the withdrawal of the Yugoslav Army from Dubrovnik,
which was negotiated by Cosic and Tudjman. Their burnt out car can still
be seen there.
It would still be possible to visit individuals from the families
killed during the ?transition? of power. Details about them are known,
but it is dangerous to make them public.
Maybe BBC could visit the hundreds of Dubrovnik villas now
inhabited by Liberators from Herzegovina. They are all from the Ustasha
towns of Listica, Duvno, Livno, Imotsko etc. The owners of these houses
are Serbs who in no way can return to their possessions.
Maybe BBC could interview the Catholic families whose sons were
sacrificed in the truce engineered in order to get Tudjman?s
recognition. ?
By all means interview Stipe Mesic about the [big PR] convoy of
the ship LIBERTAS, which which landed armed men in Dubrovnik, Croatia's
equivalent of Hitler's Brown Shirts.
Also ask Mesic to apologize for active participation as the
criminal Tudjman?s close collaborator in the ethnic cleansing of Serb
Dubrovnikers as well as for the numerous crimes against Dubrovnikers
committed by the various Croatian paramilitary units then active. Their
victims include both Serbs and Croats.
For example, the most typical crime was Mercep?s murder of police chief
Miljenko Bratos [Croat] and the murder of [the Croat] Josip Kir-Rajhl in
Borovo Selo [close to Vukovar]
Guardian "journalists" are eagerly awaited by the Dubrovnikers expelled,
ethnically cleansed, after 750 years of peace. ...
Cordially,
(signed) N. N., a citizen of Dubrovnik, writing from exile in
Australia
---
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ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA (ex Coord. Naz. "La Jugoslavia Vivra'"):
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Date: Wed, 27 Jun 2001 15:55:07 +0200
From: "Vladimir Krsljanin"
To: "Belgrade Forum"
Today, at 6 p.m. another popular rally organized by the Socialist Party
of Serbia is expected in Belgrade. Failure of the authorities to
fulfill demands of the protesters and threatening statements and moves
of Djindjic's NATO/Mafia junta will certainly cause today's
rally to be even more massive. Wave of protests will cover whole Serbia.
Protests will continue until all demands will be fulfilled.
100 000 participants of the popular rally
on June 26, 2001 in Belgrade, demand:
1. Immediate release of Slobodan Milosevic to stand free before charges;
2. No citizen should be delivered to no one outside our country;
3. The decree the Federal Government on extradition of our citizens to
the Hague Tribunal to be declared as unconstitutional and
unlawful;
4. Federal and Serbian governments to resign;
5. Urgent call for extraordinary elections on all levels;
6. Personal responsibility for the unconstitutional and unlawful Federal
government decree to be determined;
7. Free media and stop of the satanization of political opponents;
The participants of the popular rally expect from President Kostunica
and Serbian Prime-minister Djinjdjic to answer in public what
they are going to do referring to the realization of these demands.
Twenty members delegation of SPS leadership handed personally the above
list to President Kostunica today at 11 a.m. in Belgrade.
Same delegation expects the urgent reception by Prime-Minister Djindjic.
After the meeting with Kostunica, SPS delegation has been met by around
thousand citizens and many journalists in front of the
Federation Palace.
In the meeting, President Kostunica have expressed the position that
Decree on extradition shall not be implemented before the
Federal Constitutional Court decides on its (un)constitutionality. Since
yesterday, the Federal Constitutional Court is in session on the
basis of appeals from SPS, 50 professors of law from Belgrade
University, president Milosevic's lawyers, several NGOs and many
individuals.
Talks between President Kostunica and SPS delegation are expected to be
continued. Kostunica promised that he will take into
consideration also some other possible steps and activities on the basis
of his presidential power, position in the leadership of DOS
who provoked the current events in Serbia, in respond to growing
wariness of people.
Belgrade, June 27, 2001
To join or help this struggle, visit:
http://www.sps.org.yu/ (official SPS website)
http://www.belgrade-forum.org/ (forum for the world of equals)
http://www.icdsm.org/ (the international committee to defend Slobodan
Milosevic)
---
> http://emperors-clothes.com/news/rally26.htm
BELGRADE RALLIES AGAINST EXTRADITION!
100,000-200,000 March to Kostunica's Office Demand, "TELL US: WHO RULES
YUGOSLAVIA?"
> http://emperors-clothes.com/docs/fools.htm
"GIVE US MILOSEVIC OR WE WON'T DESTROY YOUR COUNTRY!"
Socialist Party of Serbia blasts the
"Washington-has-Yugoslavia-over-a-barrel" argument.
---
> ----- Original Message -----
> From: "Roland Marounek" <roland.marounek@...>
> To: <LAI@...>
> Sent: Monday, June 25, 2001 10:43 PM
> Subject: "Les promesses d'aide � la Yougoslavie sont un jeu de dupes"
>
>
>
(http://www.lai-aib.org/lai/article_lai.phtml?section%ef%bf%bdABBB&object_id264)
>
> D�claration du Parti Socialiste de Serbie, 31 Mai
>
> Que les dirigeants d'un pays disent au peuple de ce pays qu'ils
doivent
> extrader des patriotes en �change d'argent de la part des forces ayant
> bombard� ce pays est un scandale.
> Mais que les dirigeants d'un pays pr�tendent recevoir de l'argent de
la
part
> des bombardeurs lorsqu'ils savent parfaitement que ce n'est pas le
cas, de
> dire au peuple qu'ils devraient soutenir l'emprisonnement de leurs
patriotes
> en �change d'argent, dont ces dirigeants savent bien qu'il n'existe
pas,
> ceci est la pire trahison.
> Les autorit�s actuelles � Belgrade sont coupables de trahison.
> Aucune conf�rence de donateurs n'a jamais donn� d'argent � aucun pays.
Le
> terme lui-m�me de "donateur" est d�j� une tromperie. La v�ritable
> d�nomination est conf�rence des "cr�diteurs". Si une conf�rence de
> "donateurs" a lieu en juin, ce sera une r�union des banques qui
r�clament
de
> l'argent � la Yougoslavie. Le but de cette r�union, ainsi que celui de
toute
> conf�rence de "donateurs", sera de pr�voir comment vendre la propri�t�
> yougoslave de fa�on � retrouver l'argent qu'elles r�clament le plus
vite
> possible.
> A qui vont elles vendre les industries yougoslaves pour recevoir leur
> argent? En fait � elles-m�mes.
> Combien vont-ils les vendre? Une bagatelle.
> Quelle proportion de la pr�tendue dette sera t-elle pay�e de cette
mani�re?
> Tr�s peu.
> Que va devenir l'industrie que les "donateurs" empochent de cette
fa�on?
> Dans tous les cas o� une telle industrie puisse concurrencer avec une
> industrie des pays "donateurs", les usines seront ferm�es!.
> Prenons un exemple qui eu lieu en Hongrie, un pays dont les dirigeants
ont
> plus que collabor�s avec les �tats-Unis. La firme U.S., General
Electric
> acheta la grande usine d'ampoules �lectriques en Hongrie et l'a ferm�.
> Maintenant les Hongrois doivent acheter les ampoules �lectriques
import�s
> par General Electric.
> Ceci c'est pass� dans des dizaines de pays.
> Des conf�rences de "donateurs" ont aid� � pr�parer la d�vastation des
> �conomies de:
> -l'Ukraine est pass�e du grenier � grain de l'Europe � �tre d�pendant
des
> surplus "alimentaires" occidentaux.
> -la Bulgarie: industrie d�pouill�e et ferm�e
> -la Russie: salaires descendus de pr�s de 90% du jour au lendemain
> -le Vietnam: apr�s la conf�rence de "donateurs", son industrie fut
> d�pouill�e pour fournir de l'argent n�cessaire au remboursement des
> "dettes". Ceci �tait particuli�rement vicieux parce que ces "dettes"
avaient
> �t� accumul�es par le r�gime marionnette du Vietnam-sud. Le Vietnam du
sud
> contracta les "dettes" quand il acheta des armes aux �tats-Unis pour
> combattre les patriotes vietnamiens!
> C'est ce que fait une conf�rence de "donateurs".
> Parfois le travail v�ritable n'a lieu seulement lorsque la conf�rence
> officielle est termin�e, lors de r�unions des clubs de Paris et de
Londres,
> form�s respectivement de grandes banques commerciales et nationales
des
> �tats-Unis et d'Europe.
> Mais une chose qu'aucune conf�rence de "donateurs" n'a jamais fait,
nulle
> part dans le monde, c'est de donner un milliard de dollars, ou bien en
fait
> une quelconque somme, � un pays qui pr�tendument doit de l'argent �
ces
> banques.
> C'est � dire, un peu d'argent peut �tre pr�t� d'un cot�, mais il sera
repris
> aussit�t de l'autre cot�, pour "repayer la dette".
> Cela s'est d�j� pass� avec des millions de dollars pr�tendument
"donn�" �
la
> Yougoslavie par la communaut� internationale. Comme le rapporte dans
un
> texte par Dr. Prof. Michel Chossudovsky:
> "Le conseil [du FMI] approuva un pr�t [de] 151 millions de dollars US
sous
> la politique du FMI d'assistance urgente suite � un conflit pour
supporter
> un programme destin� � stabiliser l'�conomie de la R�publique F�d�rale
de
> Yougoslavie et d'aider la reconstruction des capacit�s
administratives. De
> cette somme, les autorit�s [de Belgrade] retireront ... 130 millions
de
> dollars US pour repayer les pr�ts temporaires qu'elles ont re�ues [de
la
> Suisse et la Norv�ge] de fa�on � �liminer les arri�r�s avec le FMI."
(cit�
> d'apr�s "Economic Terrorism" par Dr. Prof. Michel Chossudovsky)
> En d'autres termes, les autorit�s de Belgrade ont emprunt�s de
l'argent �
la
> Suisse et la Norv�ge pour repayer de l'argent d� au FMI. Ensuite elles
> emprunt�rent de l'argent du FMI - et ce fut pour payer la Suisse et la
> Norv�ge!
> C'est un jeu de dupes.
> Parfois la v�rit� sur les fausses "Conf�rences de "donateurs""
apparaissent
> au grand jour. Consid�rons cet extrait d'une d�p�che de l'agence
'Reuters'.
> 'Reuters' passe en revue toutes les cons�quences terribles qui
arriveront
si
> la Yougoslavie ne coop�re pas. Le premier point est:
> "Les �tats-Unis s'opposeront au pr�ts � la Yougoslavie et �
l'assistance
des
> institutions financi�res internationales telles que le Fond Mon�taire
> international et la Banque Mondiale. Ce qui est en jeu est un projet
de
pr�t
> de 260 millions US par le FMI pour soutenir la r�forme d'une �conomie
sur
le
> point de s'�crouler apr�s des ann�es de sanctions et de guerre."
> NOTEZ qu'il parle de pr�t ici, pas de dons!
> Si l'on se base sur l'exp�rience pass�e, cet argent ne sera jamais
pr�t�.
Et
> m�me s'il �tait pr�t�, il serait imm�diatement utilis� pour rembourser
une
> partie de la dette pr�sum�e. Il n'y aurait pas d'argent qui irait dans
> l'�conomie ou qui atteindrait les gens ordinaires. Et ensuite les 260
> millions que nous n'aurions jamais re�u, devraient �tre rembourser en
> vendant nos industries, en acquies�ant d'acheter des biens de mauvaise
> qualit� au pays de l'OTAN et en reconnaissant des lois qui �liminent
les
> soins sociaux dans notre pays.
> C'est pourquoi tout pays qui a compt� sur ces faux pr�ts a souffert.
Depuis
> 8 ans, nous n'avions plus de pr�ts. En plus nous �tions soumis � des
> sanctions. Mais la Roumanie et la Bulgarie qui n'�taient pas soumises
�
des
> sanctions et qui b�n�ficiaient de pr�ts perdirent leur industrie et
> maintenant leur ch�meurs viennent en Yougoslavie pour trouver un
emploi.
> Nous nous en tirerons toujours mieux par nous-m�mes plut�t qu'en �tant
�
la
> merci de parasites comme le Fond Mon�taire International et la Banque
> Mondiale, dont le seul but est de retirer � des pays comme le n�tre,
tout
ce
> que nous avons acquis � la sueur de notre front.
> Voici la seconde cons�quence 'd�sastreuse' de ne pas coop�rer avec
> Washington:
> "[Cela signifiera le report des] plans de Belgrade de commencer �
n�gocier
> un r�glement de dettes avec le Club de Paris des cr�diteurs souverains
et
> avec les banques commerciales du club de Londres... De sa dette
ext�rieure
> totale de 12,2 milliards de dollars US, la Yougoslavie doit 5
milliards au
> club de Paris et environ 3 milliards au club de Londres." ('Reuters',
2
> Avril 2001)
> Ainsi la "communaut� internationale" annonce que la Yougoslavie lui
doit
12
> milliards (de dollars US). Et si la Yougoslavie ne livre pas
Milosevic,
elle
> n'aura pas le plaisir de retirer toute son industrie pour repayer cet
dette.
> Ne ce serait-ce pas terrible?
> Et comment la "communaut� internationale" se repr�sente elle que la
> Yougoslavie lui doit 12,2 milliards? C'est presque enti�rement des
int�r�ts
> sur des dettes pr�sum�es dues par la R�publique Socialiste Yougoslave,
qui
a
> maintenant cess� d'exister. Voici une nouvelle du 31 D�cembre 1992 qui
> explique tout:
> "de: 'Facts on File World News Digest' 31 D�cembre 1992
> "titre: le FMI exclut la Yougoslavie de ses membres
> "texte: Le Fond Mon�taire International retira la Yougoslavie de ses
membres
> et partagea la dette ext�rieure du pays parmi les 5 r�publiques issues
de
la
> Yougoslavie, qui ont �t� d�sign�e par l'institution financi�re. Le
Fond
> Mon�taire International pris cette d�cision sur la base que la
Yougoslavie
a
> cess� d'exister en tant qu'entit� l�gale.
> "La dette ext�rieure de la Yougoslavie �tait environ de 15 milliards
de
> dollars, y compris 217 millions dus au FMI et 2 milliards dus � la
Banque
> Mondiale.
> "36,5% de la dette furent attribu�s � la Serbie-Mont�n�gro, la
nouvelle
> f�d�ration yougoslave, que le FMI traita comme une r�publique unique.
La
> dette de la Croatie fut estim�e � 28,5%; la Bosnie-Herz�govine, 13,2%;
la
> Slov�nie, 16,4%; et la Mac�doine, 5,4%" {Fin de la d�p�che 'Facts on
File'}
> Ainsi en 1992, le FMI d�cida simplement de dire que la R�publique
F�d�rale
> devait 5,475 milliards de dollars US. Puisque qu'il dit maintenant que
nous
> devons plus de 12 milliards, cela signifie que presque 7 milliards de
la
> dette suppos�e est form�e d'int�r�ts! Et quand fut accumul� cet
int�r�t?
> Cet int�r�t fut accumul� pendant les ann�es de sanctions impos�es par
la
> m�me communaut� internationale qui maintenant pr�tend que nous devons
tous
> ces int�r�ts!
> Ces sanctions ont co�t�s � l'�conomie yougoslave des milliards de
dollars
> US.
> Au nom de quel droit ces gens, qui ont affam� la Yougoslavie avec des
> sanctions, ce qui nous a co�t�s des milliards, et ensuite ont bombard�
la
> Yougoslavie, nous causant au moins 60 milliards de dommages sans
compter
les
> co�ts inestimables en victimes humaines et souffrances, la douleur des
> familles qui perdirent leurs chers, les dommages psychologiques des
enfants,
> forc�s de se terrer � l'abri des bombes, les dommages de longue dur�e
par
> l'uranium appauvri - Comment osent ces affameurs et bombardeurs
maintenant
> r�clamer de l'argent � la Yougoslavie?
> Qui sont ces gens?
> Une conf�rence de "donateurs" ne donnerait pas d'argent � la
Yougoslavie.
> Le seul r�sultat serait: d�vastation de l'�conomie yougoslave. Les
donateurs
> ordonneraient une ventre forc�e des industries pr�cieuses de la
Yougoslavie
> pour une bouch�e de pain aux m�mes banquiers formant la conf�rence de
> donateurs.
> Et lorsque tout sera termin�, la dette serait toujours l�.
> Parce que l'argent rassembl� serait insuffisant, comme c'est toujours
le
> cas, dans tous les pays o� ces banquiers ont impos�s cette arnaque,
pour
> payer la dette. Vous voyez, parce que c'est l'id�e fondamentale. Ils
> utilisent la dette �tendue pour se saisir de l'industrie et quand tout
est
> termin�, ils quittent le pays dont on a retir� tout ce qu'il a su� �
> construire, tout sauf des milliards de dettes.
> Nous ne gagnerions rien de cette conf�rence de donateurs.
> Mais certaines choses auraient disparu.
> Notre industrie aurait disparu
> Notre fiert� aurait disparu
> Notre honneur aurait disparu
> Et nos patriotes, ils auraient disparu �galement, en commen�ant par M.
> Milosevic, mais pas en terminant par lui. Pas en terminant par lui.
> Ne poursuivons pas cette chasse � l'or folle propos�e par les
autorit�s
> actuelles � Belgrade. Comptons sur nous-m�mes, sur notre int�grit� et
sur
> notre travail dur. Faisons du commerce avec nos amis pas avec des
voleurs
> qui essayent de nous casser avec l'illusion fausse de suceurs d'or.
> Lorsqu'elles parlent de l'urgence de cette conf�rence de donateurs,
les
> autorit�s actuelles de Belgrade parlent avec passion.
> Leur passion est r�elle.
> Mais ce n'est pas parce qu'elles craignent que si nous ne suivons pas
leurs
> propositions, la Yougoslavie perdrait de l'argent dont elle a besoin.
Au
> contraire, elles craignent que si elles ne produisent pour leurs
ma�tres �
> Washington, elles seraient punies.
> Car Washington n'a pas d'amis, seulement des victimes futures.
> Washington a con�u la loi de ces autorit�s yougoslaves.
> Ils leur ont dit: vous prenez trop de temps. Donnez nous Milosevic.
Donnez
> nous les patriotes de l'Arm�e Yougoslave. Donnez nous ceux qui nous
ont
> combattu en Bosnie et en Croatie. Donnez nous les MAINTENANT. Et
donnez
nous
> tout ce qui a de la valeur en Yougoslavie.
> Parce que si vous ne le faites pas, nous vous prendrons, les
dirigeants du
> DOS [Opposition D�mocratique de Serbie], � la place.
> -PSS [Parti Socialiste de Serbie], 31 Mai 2001
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Da "Il messaggero veneto" di mercoled� 6 giugno 2001:
Era stata trovata in un relitto del '700 dagli archeologi
subacquei del nucleo Nausicaa. Stavano cercando cannoni d'epoca
Allarme per una bomba fatta esplodere a Bibione
Gli ospiti di Lignano non sapevano che l'ordigno al fosforo
sarebbe stato fatto brillare. Moltissime le telefonate ai carabinieri
LIGNANO - SABBIADORO - Il boato provocato dall'esplosione di un
ordigno bellico, fatto brillare poco lontano della foce del
Tagliamento, unita alle numerose segnalazioni di turisti ignari
delle cause della deflagrazione, hanno fatto scattare nel tardo
pomeriggio di ieri, a Lignano Sabbiadoro, la macchina dei soccorsi
e della sicurezza. Ad accrescere la paura � stata la colonna di
fumo biancastro, levatasi alta dalla sponda veneta del Tagliamento.
Immediate sono scattate le telefonate al pronto soccorso, alla
protezione civile e ai carabinieri.
Dalle prime ipotesi, sembrava si trattasse di un'imbarcazione in
difficolt� alle prese con un incendio a bordo. Ma giunti sul posto,
la protezione civile con i gommoni e i carabinieri
con la motovedetta non hanno notato nulla di strano e soltanto
dopo qualche tempo, tramite l'ufficio di capitaneria di Porto
di Lignano, l'episodio � stato collegato con il brillamento
dell'ordigno bellico da parte della Marina militare. Si trattava di
una moderna bomba al fosforo di quasi una tonnellata, probabilmente
"perduta" da un aereo in viaggio per una una missione nell'ex
Jugoslavia. Un ordigno finito proprio dentro il relitto di una nave
del '700, e trovato da un gruppo di giovani archeologi della
soprintendenza di Venezia qualche giorno fa.
Ieri la bomba � stata trainata sulla riva di un poligono militare,
una porzione di spaggia riservata agli usi militari sulla costa
di Bibione, e quindi fatta brillare poco prima delle 20 dagli
artificieri del nucleo Sdai della Marina militare. Al largo due
motovedette dell'ufficio circondariale marittimo di Grado e una
della Capitaneria di porto di Caorle seguivano le operazioni.
�Questa avventura - ricordano gli archeologi che si sono trovati
faccia a faccia con l'ordigno - ci ha fatto perdere dieci anni di
vita. Stavamo ispezionando la zona con un "sonar" a
scansione - racconta il subacqueo Francesco Dossola - quando lo
strumento ha segnalato una massa ferrosa. Credevamo fosse un altro
cannone, come quelli gi� trovati nei resti della nave di linea
francese "Mercure", affondata oltre 200 anni fa con tutto il suo
carico dopo uno scontro con i vascelli inglesi in quella che per
gli storici � "la battaglia di Grado". Cos� ci siamo messi a scavare.
A un certo punto ci siamo trovati faccia a faccia con la sagoma
inconfondibile di una bomba�. Immediato l'allarme alla guardia
costiera di Caorle e Grado, che ha allertato gli artificieri della
marina militare che ieri hanno imbragato l'ordigno e trasportato
fino davanti la riva del poligono di tiro, in localit� Lama del
Revelin, e l'hanno fatto brillare.
Il relitto, in cui � stata trovata la bomba, � stato localizzato per
caso in febbraio. Il peschereccio della famiglia Scala aveva perso
alcuni ramponi mentre raccoglieva capesante.
Durante il recupero aveva "tirato su" anche pentole di rame di una
nave antica. Avvertito, il nucleo di archeologia subacquea del centro
e alto Adriatico (Nausicaa) aveva quindi iniziato le ricerche che
avevano portato al colpo fortunato: due cannoni navali della fine del
'700. Nei giorni scorsi le ricerche sono riprese. Proprio durante una
di queste immersioni � stata trovata la bomba al fosforo. M.D.B.
(Scrive Gian: "...Una bomba al fosforo era destinata alla Jugoslavia
ed � invece esplosa il 6 giugno in una spiaggia, a Bibione. Ne ha
parlato il Messaggero Veneto e chi altri?... Mi sembra nessuno...
La notizia in realt� � anche un altra, un ordigno umanitario al
fosforo doveva colpire la Jugoslavia. Il fosforo veniva usato durante
la guerra in Vietnam dagli americani perch� incendiandosi in aria
bruciava tutto ci� che trovava al suolo, civili compresi ovviamente.
Gli stessi impuniti che parlavano d'armi intelligenti tacciono oggi
sulle bombe al fosforo recuperate e fatte brillare all'insaputa di
tutti, anzi no, quasi tutti, visto che il Messaggero Veneto con
involontaria leggerezza ci illustra la sua presenza nei nostri
litorali...
PS. quanto alla modernit� della "bomba al fosforo", di cui parla
l'incauto autore dell'articolo sul Messaggero Veneto, il suo primo
utilizzo in grande scala � nel bombardamento di Dresda (1945) che
cost� 135.000 vittime...")
---
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Data: 26/06/2001 16:19
Da: "Espero"
A: mediasetonline@...
Oggetto: Uranio impoverito
Spett.le Direzione del CANALE 5 di Mediaset
Con il Notiziario delle ore 8,00 di stamame (26 giugno 2001), avete
dato ulteriore conferma circa l'uso, illegale e massiccio, dell'uranio
impoverito, da parte di NATO/USA, in Kosovo e altrove, e dei suoi
effetti mortali e patologici attuali tra la popolazione (militare, ci
pare) di casa nostra.
Data l'indubbia importanza di notizie della fattispecie, che
sconfessano via via la menzogna sistematica dei "Barbari di Nagasaki",
alias criminali yankee, e del coro belante dei servi-complici, detti
eufemisticamente "alleati", abbiamo atteso inutilmente di poterla
riascoltare pi� attentamente (ed annotare) nell'edizione dell ore
13.00, restando sorpresi, ma non troppo, della sua assenza.
Troviamo eloquente che una notizia di tale portata, diffusa nel
primo notiziario (forse di minore ascolto) della giornata, non venga
ripetuta (e possibilmente commentata) nelle edizioni successive, e il
fatto d'induce a pensare che codesta emittente, come, del resto, quelle
del sedicente "servizio pubblico", non sia libera nell'esercizio del
proprio compito confermandoci che la "vera verit�" � quella che non si
dice - ovvero che non si pu� dire.
Vi esortiamo a far valere il vostro sacrosanto diritto di
diffondere la verit�, qualunque questa sia, non solo in ottemperanza
alla deontologia del giornalismo, ma soprattutto perch� solo la verit�
pu� aoitare tutti (cattivi compresi) a fermare l'evidente declino della
civilt� verso la propria estinzione per eccesso di prepotenza dei pi�
forti che hanno superato gli stessi limiti dell'autocontenimento
istintivo della vita della giungla.
Saluti cordiali.
Carmelo R. Viola
crviola@...
Centro Studi Biologia Sociale
C.P. 65 - 95024, Acireale -
Tel e fax: 095 763 19 81
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AL BRACCIO, AVENDO PRESO POSTO SUL COMODO PULLMAN
MESSO A DISPOSIZIONE DALLA NATO, FU REDISLOCATO PER
NUOVE UMANITARIE MISSIONI TERRORISTICHE E DI DESTABILIZZAZIONE
DELL'AREA...
MACEDONIA: UCK LASCIA ARACINOVO, ORA SI COMBATTE A TETOVO/AN
(ANSA) - SKOPJE, 25 GIU - La guerriglia albanese annuncia l'avvio di
incontri ufficiali ''con rappresentanti della Nato e dell'Unione
Europea'', e promette che ''i negoziati proseguiranno''. Smentendo
quella parte della comunita' internazionale che aveva escluso qualsiasi
dialogo con gli estremisti armati, oggi il leader politico
dell'Esercito di liberazione nazionale (Uck), Ali Ahmeti, ha
pubblicamente attribuito a una trattativa con i rappresentanti
internazionali l'accordo ''raggiunto il 24 giugno nella zona di
Tetovo'' sul ritiro della guerriglia dalla cittadina di Aracinovo,
ormai ex roccaforte della guerriglia alle porte di Skopje. Accompagnati
con pulmann della Kfor -la forza di pace a guida Nato- e garantiti da
ooservatori internazionali, i guerriglieri hanno iniziato nel
pomeriggio il ritiro verso il comune settentrionale di Lipkovo
ottenendo di poterlo fare portandosi dietro anche le armi pesanti. La
polizia macedone e' stata costretta a liberare i posti di blocco lungo
la strada che avrebbe dovuto percorrere il convoglio. Il comandante
locale dell'Uck, conosciuto col nome di battaglia di 'Hoxha', ha
riferito che l'accordo prevede che le forze di sicurezza di Skopje non
potranno rientrare ad Aracinovo, per evitare rappresaglie nei confronti
dei civili albanesi rimasti: ''Se lo faranno - ha avvertito - noi
torneremo ad occupare il villaggio''. Il ritiro onorevole concesso ai
guerriglieri con l'avallo del capo dello Stato Boris Trajkovski rischia
ora di infiammare l'opinione pubblica macedone che vede in quell'intesa
una vergognosa capitolazione. Questa sera una manifestazione di
protesta e' iniziata davanti alla sede del parlamento, dove erano da
poco ripresi i colloqui tra partiti macedoni e albanesi per tentare di
porre fine alla crisi armata. Alle proteste stanno partecipando anche
un centinaio di uomini delle forze di sicurezza impegnati fino a ieri
nell'offensiva su Aracinovo. I manifestanti, che urlano 'Macedonia,
Macedonia'', pretendono spiegazioni dal capo dello Stato sul perche'
abbia accettato un accordo ''con i terroristi albanesi''. Trajkovski ha
temporaneamente interrotto i colloqui con i partiti per incontrare una
rappresentanza dei dimostranti. Nelle fasi del ritiro dei ribelli due
osservatori dell'Unione europera sono rimasti feriti: secondo notizie
non ancora confermate sarebbero stati raggiunti da colpi di arma da
fuoco partiti da un vicino villaggio abitato da macedoni. La tregua
strappata ad Aracinovo e' stata seguita dalla ripresa di violenti
combattimenti sulle alture intorno a Tetovo, circa 80 chilometri piu' a
ovest. Questa sera un agente delle forze speciali macedoni e' rimasto
ucciso e almeno altri quattro sono stati feriti nel corso di un attacco
compiuto dalla guerriglia. Fonti locali hanno detto che dal villaggio
di Gajre e dal quartiere di Drenovec (a est di Tetovo) si vedono levare
colonne di fumo. I combattimenti sono ancora in corso. (ANSA) BLL
25/06/2001 20:54
MACEDONIA: NATO, NON ABBIAMO AIUTATO ALBANESI A FUGGIRE
(ANSA) - BRUXELLES, 26 GIU - La Nato ha smentito oggi a Bruxelles di
avere imposto alle autorita' macedoni l'accordo intervenuto ieri per
l'evacuazione senza consegna delle armi dei guerriglieri albanesi dal
villaggio di Aracinovo. ''Non e' vero che abbiamo aiutato gli albanesi
a fuggire: la Nato ha agito su richiesta delle autorita' macedoni e con
l'appoggio di tutto il governo di unita' nazionale'' ha precisato il
portavoce della Nato Yves Brodeur. Le condizioni dell'evacuazione dei
600 guerriglieri albanesi asserragliati ad Aracinovo (localita'
prossima alla capitale) trasportati in autobus forniti dalla Nato senza
avere dovuto prima deporre le armi in altri villaggi piu' a nord sono
state all'origine dei disordini della notte scorsa a Skopje. Il
ministro degli interni macedone Ljube Boskovski ieri ha affermato
che ''la Nato ha costretto il governo ad autorizzare i terroristi a
lasciare Aracinovo''. Il portavoce Nato ha detto invece che l'alleanza
e' intervenuta solo ''per facilitare una soluzione''. Secondo Brodeur
gli incidenti della notte scorsa a Skopje ''sembrano dovuti ad una
minoranza manipolata da agitatori che hanno interesse ad esacerbare le
tensioni fra le due comunita'''. (ANSA). CEF
26/06/2001 15:57
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