Informazione
Il 2 dicembre 2014 è stato varato il nuovo governo filo-occidentale dell'Ucraina. Come in ogni paese democratico che si rispetti i ministri sono stati votati in blocco e praticamente senza discussioni. Inoltre i ministeri chiave del paese economia,finanza e sanità sono andati a degli stranieri scelti da un privato, il miliardario americano George Soros". - videocommento del giornalista ucraino Anatolij Sharij...
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=9jZGVYbM4sw
http://italian.ruvr.ru/news/2014_12_22/Soros-candidato-alla-Presidenza-della-Banca-Nazionale-d-Ucraina-0906/
National Radio Company of Ukraine - January 13, 2015
Ukrainian Parliament Speaker Volodymyr Hroisman meets with George Soros
Ukrainian Parliament Speaker Volodymyr Hroisman met with American business magnate, investor, and philanthropist George Soros in Kyiv on January 12 to discuss the need of reforms in Ukraine with the involvement of experts and civil society activists.The sides also agreed on the importance of the National Council of Reforms as a platform for the discussion of the most important bills in Ukraine, the Ukrainian parliament's press service reported.
Hroisman informed Soros that he had initiated the development of a recovery plan for Ukraine for 2015-2017, which has already been sent to the National Council of Reforms and is now being finalized by the government.This is the document that together with the 2020 Reform Program and the Ukraine-EU Association Agreement should become the basis for systemic reforms in Ukraine, Hroisman said.
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http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2015/01/14/ucraina-soros-a-kiev-vede-poroshenko_e8ecfe64-0a5d-4f79-ae5b-f93c6a578586.html
Ucraina: Soros a Kiev, vede Poroshenko
(ANSA) - MOSCA, 14 GEN - Il controverso magnate George Soros ha incontrato a Kiev il presidente ucraino Petro Poroshenko dopo che ieri gli Usa si sono detti pronti a concedere 2 miliardi di dollari alla disastrata repubblica ex sovietica a patto che segua le indicazioni del Fmi. Soros, ritenuto a Mosca un dei burattinai delle cosiddette 'rivoluzioni colorate', ha visto pure deputati della nuova maggioranza filo-occidentale ucraina per discutere di "lotta alla corruzione" e di tutele per gli investitori esteri.
di Ennio Remondino – 15 gennaio 2015
Partiamo da una asettica ANSA che comunque usa un aggettivo audace: ‘Il controverso magnate George Soros ha incontrato a Kiev il presidente ucraino Petro Poroshenko dopo che ieri gli Usa si sono detti pronti a concedere 2 miliardi di dollari alla disastrata repubblica ex sovietica a patto che segua le indicazioni del Fmi. Soros, ritenuto a Mosca uno dei burattinai delle cosiddette ‘rivoluzioni colorate’, ha visto pure deputati della nuova maggioranza filo-occidentale ucraina per discutere di “lotta alla corruzione” e di tutele per gli investitori esteri’. Il ritorno dell’investimento Usa e Soros.
Un anno fa
Fu lo stesso miliardario americano, dicembre 2013,a rivelare alla CNN di essere responsabile della fondazione Ucraina che ha contribuito al colpo di Stato contro il presidente Ianukovitch e all’ insediamento di un governo anti Russo. «Molte persone sostengono che lei durante le rivoluzioni del 1989 ha finanziato le attività di gruppi dissidenti della società civile in Europa orientale, in Polonia, nella Repubblica ceca. Lo sta facendo anche in Ucraina?” «Well, I set up a foundation [.] Ho creato una fondazione in Ucraina prima che il paese diventasse indipendente dalla Russia”.
Sulla Maidan
Poi la vanità straripa. “Questa fondazione ha continuato a operare sino ad oggi e ha avuto un ruolo importante negli eventi recenti”, ha rivendicato Soros. Del resto la prima interferenza di Soros in Ucraina è datata e risale alla poi fallita “Rivoluzione arancione”. E’ noto che George Soros ha lavorato in collaborazione con l’USAID, la National Endowment for Democracy, l’International Republican Institute, il National Democratic Institute for International Affairs e la Freedom House per sostenere e far scoppiare rivoluzioni non cruente nell’Esteuropa e in Asia centrale ex sovietica.
Dieci anni fa
Shevardnadze e Yanukovic
Stanko Lazendic fu uno degli «Istruttori», uno dei «Trainers», che ha allenato la piazza arancione ad opporsi e a rovesciare il regime. Un po’ per idealità, sostiene Stanko, ma certo anche per soldi, da buon professionista. Socio fondatore della Ong serba «Center of not violent resistence». Accrediti professionali, la caduta dell’ex presidente georgiano Eduard Shevardnadze e allora del premier ucraino filo russo Viktor Yanukovic. I committenti delle prestazioni di destabilizzazione più o meno non violenta, prima di Soros fu la ‘Us Aid’, l’Istituto Internazionale Repubblicano di Bush, eccetera.
Istruzioni Cia
Ennio Remondino
MARTEDI' 27 GENNAIO 2015 ORE 9,00
ACCADEMIA DI BRERA SALA NAPOLEONICA
CONFERENZA
L’INSEGNAMENTO DELLA MEMORIA
STORIA, ARTE, RAZZISMO, DIRITTI UMANI
Il Memoriale Italiano ad Auschwitz rappresenta la deportazione e lo sterminio ed è un baluardo, con i suoi simboli, della Resistenza contro il razzismo. La Conferenza è dedicata allo studio e all’ insegnamento della Memoria, al di fuori delle consuete celebrazioni. La Memoria è il tessuto connettivo da cui si prende spunto per riflessioni a livello scientifico, un’occasione per approfondire le ragioni e le responsabilità del razzismo e dell’antisemitismo, per contrastare ogni forma di revisionismo e di manipolazione della storia, per riaffermare il valore dei diritti umani e per superare l’indicibilità della Shoà con il linguaggio evocativo dell’arte.
Franco Marrocco, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera
Presentazione
Massimo Pieri, Fisico, Matematico bioeconomista, Presidente di COBASE Associazione Tecnico Scientifica di Base (ECOSOC)
Introduzione critica “Da Stalingrado ad Auschwitz”
Sandro Scarrocchia, Docente di Metodologia della Progettazione e di Teoria e storia del restauro, Accademia di Belle Arti di Brera
“Superare l’indicibilità della Shoà con il linguaggio dell’arte”
Manlio Frigo, Prof. O. di Diritto dell’Unione europea e della
Comunità internazionale, Università Statale di Milano
“La questione giuridica del memoriale e della memoria”
Valentina Sereni, Architetto, restauro architettonico, Presidente di Gherush92 Committee for Human Rights (ECOSOC)
“Storia della Shoà”
Delfina Piu, Docente Scuola Ebraica di Roma, project director Gherush92 Committee for Human Rights (ECOSOC)
“Dalla Shoà ai Diritti Umani”
On.le Serena Pellegrino, Gruppo parlamentare SEL
“Un’interrogazione parlamentare sul Memoriale”
Elisabetta Ruffini, Direttrice Istituto per la Storia della Resistenza
e dell'Età Contemporanea
“Il Razzismo e la Resistenza”
10,50 Coffee break
Angelo d’Orsi, Prof. O. di Storia del pensiero politico,
Dipartimento di Studi Storici Università di Torino
“Fra Storia e Memoria”
Felice Besostri, Avvocato, docente di Diritto Pubblico Comparato
già Senatore della Repubblica
“La discriminazione dei Roma”
Stefano Pizzi, Docente di Pittura, Accademia di Belle Arti di Brera, delegato alle Relazioni Esterne
“Le avventure del revisionismo”
Cesare Ajroldi, Prof. O. di Composizione Architettonica Università di Palermo
“Il Memoriale di Auschwitz e il restauro del moderno”
Chiara Palandri, Docente di Restauro dei manufatti cartacei
Accademia di Belle Arti di Brera
“Conservazione dei materiali della Donazione Samonà”
Marco Dezzi Bardeschi, Prof. O. di Restauro Architettonico
Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e direttore di Ananke
“Auschwitz: salvare la testimonianza materiale”
Gregorio Carboni Maestri, Dottorando in Progettazione Architettonica
Università di Palermo
“Progetto di integrazione del Memoriale”
Mauro Manzoni, Dipl. Spec. in Restauro dell’arte contemporanea
“Didattica del Memoriale”
Stefano Mannacio, Economista project director di COBASE
Associazione Tecnico Scientifica di Base (ECOSOC)
Domande e risposte.
Concludono
Valentina Sereni, Sandro Scarrocchia, Stefano Mannacio
Presiedono
Massimo Pieri e Sandro Scarrocchia
Comitato Scientifico
Valentina Sereni, Franco Marrocco, Sandro Scarrocchia, Massimo Pieri
Informazioni e adesioni
Cell. +39 339 6938361
gherush92@... ; relazioniesterne@...
Gherush92, Committee for Human Rights è un'organizzazione che gode dello status di consulente speciale con il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC), partecipa ai lavori del UN Human Rights Council e di diversi programmi e convenzioni internazionali, come World Conference Against Racism (WCAR), ed è un Major Group nei programmi sullo sviluppo sostenibile.
Accademia di Belle Arti di Brera è una delle più antiche accademie italiane, che conserva la tradizione illuminista austriaca, francese e italiana, l’eredità risorgimentale e il dialogo artistico industriale della costruzione della Nazione, il lascito delle drammatiche vicende novecentesche, l’impegno resistenziale e l’appoggio militante allo sviluppo dell’arte contemporanea in tutte le sue espressioni. Dal 2008 sostiene la conservazione integrale del Memoriale italiano di Auschwitz.
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/crj-mailinglist/conversations/messages/8184
Lo Stato italiano in tema di nazismo è neutrale
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/crj-mailinglist/conversations/messages/8183
Sul nazismo la UE si astiene / Evropska Unija na strani nacizma
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/crj-mailinglist/conversations/messages/8171
L'Anti-antifascismo di UE e USA
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/crj-mailinglist/conversations/messages/8166
Oggetto: Europa immer wie verrückter
Data: 16 gennaio 2015 19:57:45 CET
- Auschwitz wurde am 27 Januar 1945 von der Roten-Armee befreit. Wladimir Putin ist aber nicht zu den Feierlichkeiten zum Gedenken des 70. Jahrestages der Befreiung des Vernichtungslagers eingeladen worden!
Und weiter :
- Der ukraunische Ministerpräsident Jazenjuk zum II.WK: „Wir können uns alle sehr gut an den sowjetischen Einmarsch in die Ukraine und nach Deutschland erinnern“.
- Der Deutsche Bundespräsident Gauk zu den Soldaten der Roten Armee, die Deutschland befreiten: „Wesen mit asiatischen Gesichtszügen“, die „nach Wodka gerochen“ sowie „requiriert und geklaut“ hätten. Auch hätten sie „systematisch Frauen vergewaltigt“.
http://www.rtdeutsch.com/9601/headline/geschichtsrevisionimus-3-0-auschwitz-gedenken-ohne-die-befreier/
Mit beißendem Sarkasmus reagierten Nutzer der sozialen Netzwerke auf die faktische Ausladung des Präsidenten der Russischen Föderation, Wladimir Putin, von der bevorstehenden offiziellen Gedenkfeier zum 70. Jahrestag der Befreiung des von deutschen Hitlerfaschisten betriebenen Vernichtungslagers Auschwitz am 27. Januar. Putins Sprecher hatte zuvor erklärt, dass der russische Präsident keine Einladung zur diesjährigen Gedenkveranstaltung erhalten habe.
„Wenn es so weitergeht, steht in zehn Jahren in europäischen Schulbüchern, dass Deutschland und die Ukraine Auschwitz von den Russen befreit hätten“, hieß es unter anderem in den Sozialen Netzwerken. Viele Nutzer verwiesen auch darauf, dass die „Suworow-These“, wonach der Überfall der Hitlerwehrmacht auf die Sowjetunion ein legitimer präventiver Akt gewesen wäre, demnächst in Europa bald zum Konsens werden würde.
Schuldabwehr und Täter-Opfer-Umkehrung sind von jeher Kernpunkte des Geschichtsrevisionismus. Dies illustrierte kürzlich auch der ukrainische Premierminister Arsenij Jazenjuk im deutschen Fernsehen als er wörtlich und unwidersprochen von einer „sowjetischen Invasion in der Ukraine und in Deutschland“ im Zusammenhang mit der Niederschlagung der faschistischen Barbarei durch die Sowjetarmee gesprochen hatte.
Und in einem Europa, in dem rassistische Hetze gegen Muslime, Juden sowie Sinti und Roma mittlerweile wieder salonfähig ist und in dem man keine Scheu mehr davor empfindet, neonazistische Kräfte in der Ukraine zu hofieren, darf natürlich die Erinnerung an deutsche Kriegsverbrechen und den Holocaust an den Juden der „größeren Verantwortung“, die Deutschland nach Meinung der westlichen Eliten wieder in der Welt übernehmen soll, nicht länger im Wege stehen.
Der heutige deutsche Bundespräsident Joachim Gauck hat bereits lange vor seiner Wahl ins Amt der Relativierung der historischen Schuld des Hitlerfaschismus und der deutschen Aggressionspolitik verbal den Weg bereitet.
In seinen Memoiren will Gauck in den Soldaten der Roten Armee, die Deutschland befreiten, „Wesen mit asiatischen Gesichtszügen“ bemerkt haben, die „nach Wodka gerochen“ sowie „requiriert und geklaut“ hätten. Auch hätten sie „systematisch Frauen vergewaltigt“. 2010 warf er die Frage auf, „wie lange wir Deutschen unsere Kultur des Verdrusses noch pflegen wollen“.
„Das Geschehen des deutschen Judenmordes“ werde, so äußerte Gauck vor einigen Jahren, „in eine Einzigartigkeit überhöht“, weil „bestimmte Milieus postreligiöser Gesellschaften“ nach einem „Element des Erschauerns vor dem Unsagbaren“ suchten, und würdigte das Holocaustgedenken auf diese Weise zu einer bloßen Ersatzreligion für areligiös gewordene Gesellschaften herab.
Am 1. September 2014 nutzte er seine Gedenkrede in Gdańsk (Danzig) zum 75. Jahrestag des deutschen Überfalls auf Polen ebenfalls, um gegen Russland Stimmung zu machen und durch aberwitzige historische Vergleiche deutsche Schuld zu relativieren. Davon fühlten sich prompt auch polnische Nationalisten dazu ermutigt, die Rote Armee der Hitlerwehrmacht gleichzustellen und die Präsenz von Repräsentanten der Russischen Föderation, insbesondere ihres Präsidenten Vladimir Putin, anlässlich des 70. Jahrestages der Befreiung von Auschwitz in Frage zu stellen. Versuche des Präsidenten Bronisław Komorowski, diesen Tendenzen entgegenzutreten, brachten keinen Erfolg.
Mehr als eine Million Todesopfer hatte die Sowjetarmee alleine bei der Befreiung des Deutschen Reiches – die für Gauck in seinen Memoiren zufolge als „Schreckensnachricht“ gekommen war – und der von den Hitlerfaschisten besetzten Teilen Polens zu verzeichnen. Die Sowjetunion hat im Zuge der Wiederherstellung der territorialen Einheit des geteilten Deutschlands im Jahre 1990 die Anerkennung der Oder-Neiße-Friedensgrenze zur Voraussetzung einer Zustimmung zum 2+4-Vertrag zur Wiederherstellung deutscher Souveränität gemacht. Noch kurz vor dem Umbruch in der damaligen DDR hatten revanchistische Scharfmacher in Westdeutschland die „Grenzen von 1937“ beschworen, die bedeutet hätten, dass Deutschland auch Ansprüche auf die heute zu Polen und zur Russischen Föderation gehörigen früheren Reichsgebiete angemeldet hätte.
In der deutschen Ausgabe des „Schwarzbuch des Kommunismus“ hatte Gauck übrigens geschrieben, dass sich die deutschen Kommunisten mit ihrer Forderung nach Anerkennung der polnischen Westgrenze „unbeliebt gemacht“ hätten.
Das Simon-Wiesenthal-Zentrum hat sich für eine Einladung des russischen Präsidenten Wladimir Putin zum 70. Jahrestag der Befreiung von Auschwitz nach Polen ausgesprochen.
Wenn es jemand verdient, bei der Gedenkfeier zur Befreiung anwesend zu sein, ist es Wladimir Putin”, schrieb Efraim Zuroff, Direktor der israelischen Abteilung des Zentrums in Jerusalem. Die Rote Armee habe Auschwitz am 27. Januar 1945 befreit und dem Massenmord im größten deutschen Vernichtungslager ein Ende gesetzt.”
Il decreto per il rifinanziamento delle missioni militari all'estero dal 1 gennaio 2015 non è stato ancora varato e in Afghanistan il 28 dicembre 2014 è finita la missione Isaf della Nato. Dal 1 gennaio 2015 i militari italiani sono nel paese senza essere autorizzati. E' una prassi normale per il nostro parlamento, però in ogno decreto missioni è presente questo articolo riportato di seguito che riguarda le disposizioni in materia penale. Io, assolutamente ignorante in tema di diritto, ho letto però che le norme penali non possono essere retroattive. La mia domanda è quindi:
"In questo momento, prima del varo del decreto, i militari italiani sono coperti giuridicamente per le azioni che fanno in territorio non italiano ?"
Art. 6
Disposizioni in materia penale
1. Alle missioni internazionali di cui al presente decreto, nonche' al personale inviato in supporto alle medesime missioni si applicano le disposizioni di cui all'articolo 5 del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 209, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2009, n. 12, e successive modificazioni, e all'articolo 4, commi 1-sexies e 1-septies, del decreto-legge 4 novembre 2009, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2009, n. 197.
[Marco P- – dalla lista "ComitatoNoNato" su Googlegroups.com]