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Subject: [icdsm-italia] Milosevic : fate un test ai vostri media
Date: March 31, 2006 12:37:03 PM GMT+02:00
To: icdsm-italia@yahoogroups. com


Milosevic : fate un test ai vostri media

di Michel Collon
http://www.michelcollon.info <http://www.michelcollon.info/>
(Traduzione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova)


É diventato un po' meno difficile determinare se siamo stati informati
in modo corretto sulla Jugoslavia. Avevano il diritto di presentarci
la guerra della NATO come una guerra "umanitaria"? Le Grandi Potenze
avevano strategie segrete? I media ci hanno raccontato menzogne e
hanno diffuso propaganda di guerra?
Noi vi invitiamo a prendere in considerazione questo breve test sui
mezzi di informazione in modo da avere una chiara visione e saggiare
come i vostri media stanno per informarvi nelle prossime ore.


MEDIA QUIZ: quanto valida è la nostra informazione riguardo alla
distruzione della Jugoslavia?

1 La guerra ha avuto inizio nel 1991 con le secessioni della Slovenia
e della Croazia?
O Sì O No O Non so

2 La Germania ha deliberatamente provocato la guerra civile?
O Sì O No O Non so

3 Davvero gli Stati Uniti sono rimasti "passivi e disinteressati"
durante questa guerra?
O Sì O No O Non so

4 La Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno
contribuito a distruggere questa nazione?
O Sì O No O Non so

5 I media hanno dato un'immagine falsa dei "nostri amici" Tudjman &
Izetbegovic?
O Sì O No O Non so

6 I media hanno nascosto le linee essenziali della storia e della
geografia della Bosnia?
O Sì O No O Non so

7 Il tema "i Serbi aggressori, i Croati e i Musulmani vittime"
risultava corretto?
O Sì O No O Non so

8 É stata la Serbia a dare inizio ad un programma di pulizia etnica?
O Sì O No O Non so

9 I media hanno riferito in modo corretto su Srebrenica?
O Sì O No O Non so

10 Le prime vittime della guerra sono state causate dai Serbi?
O Sì O No O Non so

11 La famosa immagine dei "campi di concentramento" era falsa?
O Sì O No O Non so

12 Ci hanno detto la verità sulle storie dei tre grandi massacri di
Sarajevo?
O Sì O No O Non so

13 La più grande pulizia etnica della guerra è stata commessa
dall'Esercito Croato?
O Sì O No O Non so

14 Gli Stati Uniti hanno usato anche in Bosnia armi ad Uranio Depleto?
O Sì O No O Non so

15 La guerra contro la Jugoslavia è stata unicamente una " guerra
buona" degli Stati Uniti?
O Sì O No O Non so


RISPOSTE:

1 Nel 1991, o anche PRIMA?
La guerra ha avuto inizio nel 1991 con le secessioni della Slovenia e
della Croazia?

NO. Nel 1979, il BND (la CIA tedesca) aveva inviato una squadra di
agenti segreti a Zagabria. Missione: appoggiare Franjo Tudjman, un
razzista che aveva attivamente promosso l'odio etnico e aveva fatto
tutto il possibile per la disgregazione della Jugoslavia. La Germania
aveva appoggiato e finanziato questo Le Pen Croato, e gli aveva
inviato armi prima della guerra.
A che scopo? Berlino non ha mai accettato l'esistenza di uno stato
Jugoslavo unificato che aveva coraggiosamente fatto resistenza
all'aggressione Tedesca in due guerre mondiali. Attraverso la
disgregazione della Jugoslavia in molti mini stati più facilmente
controllabili, la Germania ha cercato di controllare i Balcani. Una
zona economica questa, che deve essere annessa in modo da eliminare le
autorità locali, per esportare i prodotti Tedeschi verso questa area,
e di dominarla come mercato. Ed è un corridoio strategico verso il
petrolio e il gas naturale del Medio Oriente e del Caucaso. Nel 1992,
Il Ministro dell'Interno Bavarese ha dichiarato: "Helmut Kohl ha avuto
successo là dove nemmeno l'Imperatore Guglielmo o Hitler erano
riusciti." ( Vedere le carte geografiche di confronto "Jugoslavia nel
1941--nel 1991", Mentitori a Poker, pp. 68-69)


2 Volontà Tedesca?
La Germania ha deliberatamente provocato la guerra civile?

SÌ. All'inizio del Summit di Maastricht nel 1991, il Cancelliere
Tedesco Kohl era l'unico a desiderare lo smantellamento della
Jugoslavia e a precipitosamente riconoscere l'"indipendenza" della
Slovenia e della Croazia, sfidando sia il Diritto Internazionale che
la Costituzione Jugoslava. Ma la crescita della potenza della Germania
avrebbe imposto questa follia a tutti i suoi alleati. Parigi e Londra
immediatamente si conformarono.
Secondo il The Observer di Londra: "Il Primo Ministro Major ha pagato
a caro prezzo l'aver appoggiato le politiche della Germania nei
confronti della Jugoslavia, che tutti gli osservatori affermavano
venir precipitata nella guerra."
In effetti, tutti gli esperti avevano messo in guardia che questo
"riconoscimento" avrebbe provocato una guerra civile. Perché?
1. Quasi dappertutto la Repubblica Jugoslava presentava una
miscellanea di diverse nazionalità. Separare i territori era
un'assurdità, come dividere Parigi o Londra in distretti municipali
etnicamente puri.
2. Dando appoggio al neo-fascista Tudjman e al nazionalista Musulmano
Izetbegovic, (che aveva in gioventù collaborato con Hitler), era certo
che si sarebbe provocato il panico nelle importanti minoranze Serbe
che avevano vissuto per secoli in Croazia e in Bosnia. Ogni famiglia
Serba aveva perso almeno un membro nell'orribile genocidio scatenato
dai fascisti Croati e Musulmani, agenti della Germania Nazista nel
1941-45.
Solo la Jugoslavia di Tito era riuscita a riportare la pace, la
giustizia e la coesistenza. Ma Berlino, e quindi Washington,
desideravano una volta per tutte mandare in pezzi questo Paese che
loro affermavano essere "troppo spostato a Sinistra". (vedi quesito n. 4).


3 Gli Stati Uniti passivi?
Davvero gli Stati Uniti sono rimasti "passivi e disinteressati"
durante questa guerra?

NO. Lord Owen, inviato speciale in Bosnia dell'Unione Europea, ed in
seguito osservatore in posizione di rilievo, ha scritto nelle sue
memorie: "Io ho grande rispetto per gli Stati Uniti. Ma, in anni
recenti(1992-95) la diplomazia di questo Paese ha avuta la colpa di
aver prolungato senza necessità la guerra in Bosnia."
Con quali metodi? Mentre i Tedeschi erano occupati a prendere il
controllo della Slovenia, della Croazia e, eventualmente, della
Bosnia, Washington faceva pressione su Izetbegovic, il leader
nazionalista Musulmano a Sarajevo: "Non deve sottoscrivere alcun
accordo di pace proposto dagli Europei. Noi vinceremo la guerra sul
campo in suo favore." Da qui, Washington ha prolungato per due anni le
orribili sofferenze inflitte a tutto il popolo della Bosnia.
Per quali obiettivi?
1. Annullare tutti i vantaggi che Berlino aveva acquisito in questa
regione strategica dei Balcani.
2. Dividere ed indebolire l'Unione Europea. 3. Insediare la NATO come
il poliziotto del Continente Europeo. 4. Limitare tutti gli accessi
Russi al Mar Mediterraneo. 5. Imporre la sua leadership militare e
politica, in vista della preparazione di tutte le altre guerre, dato
che la guerra contro la Jugoslavia era al contempo una guerra non
dichiarata contro l'Europa. Dopo la caduta del Muro di Berlino, le
strategie degli USA erano condotte verso lo stroncare, ad ogni costo,
l'emergere dell'Europa come superpotenza. Quindi, ogni cosa veniva
messa in essere per indebolire l'Europa militarmente e politicamente.


4 La Banca Mondiale & il Fondo Monetario Internazionale
La Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno
contribuito a distruggere questa nazione?

SÌ. Nel dicembre 1989, il FMI imponeva condizioni capestro alla
Jugoslavia, che costringevano il Primo Ministro Markovic a mendicare
aiuti da George Bush padre. Questi "aiuti" avevano la mira di
destabilizzare e far fallire tutte le grandi imprese a conduzione
statale.
La Banca Mondiale smantellava il sistema bancario, faceva licenziare
525.000 lavoratori in un anno, quindi ingiungeva l'immediata
eliminazione di due su tre posti di lavoro. La qualità della vita
crollò drammaticamente.
Queste politiche e l'incidenza sempre più crescente delle fermate del
lavoro in tutte le Repubbliche della Jugoslavia in solidarietà con i
lavoratori disoccupati intensificavano le contraddizioni fra i leaders
delle varie Repubbliche, a cui Belgrado non poteva più a lungo inviare
finanziamenti. Per sottrarsi da questo pasticcio, i leaders pensarono
di ricorrere a tattiche di separazione ed investirono molto negli asti
nazionalisti. Questa guerra era stata infiammata dall'esterno. Così
come tante altre guerre. La guerra contro la Jugoslavia era una guerra
della globalizzazione. Tutte le grandi potenze dell'Occidente
cercavano di liquidare il sistema economico Jugoslavo perché da loro
ritenuto troppo di Sinistra: con un forte settore pubblico, con
importanti diritti sociali, resistente alle multinazionali...La
ragione effettiva di questi diversi conflitti contro la Jugoslavia può
essere letta in questa osservazione (una minaccia?) del Washington
Post: "Milosevic è stato incapace di comprendere il messaggio politico
della caduta del Muro di Berlino. Gli altri politici Comunisti hanno
accettato il modello Occidentale, ma Milosevic ha intrapreso un
diverso cammino." (4 agosto 1996).


5 "I nostri amici"
I media hanno dato un'immagine falsa dei "nostri amici" Tudjman &
Izetbegovic?

SÌ. I leaders iper-nazionalisti Croati e Musulmani sono stato
presentati come pure vittime, dei grandi democratici antirazzisti. Ma
il loro passato, tanto quanto il loro presente, doveva metterci in
allarme. Quando era andato al potere, Franjo Tudjman aveva dichiarato:
"Sono felice che mia moglie non è ne' Ebrea ne' Serba". Immediatamente
dava un altro nome alle strade che erano state contrassegnate con i
nomi di partigiani antifascisti, reintroduceva la moneta e la bandiera
del vecchio regime genocida fascista, e cambiava la Costituzione in
modo da far andarsene i Serbi.
Durante la sua campagna elettorale del 1990, Izetbegovic ristampava la
sua "Dichiarazione Islamica": "Non vi può essere alcuna pace, nemmeno
coesistenza fra la religione Islamica e quelle istituzioni sociali e
politiche che Islamiche non sono."
Egli insediava un regime corrotto e di stampo mafioso, basato
principalmente sul mercato nero lucrativo e sulla rapina dei fondi
degli aiuti internazionali. Invocava l'aiuto, con la benedizione di
Washington, e l'assistenza di mercenari Islamici, più particolarmente
di al Qaeda.
Quando la guerra si scatenò, dalle tre fazioni in campo venivano
commessi crimini pesanti, ma per nascondere queste vicende, la
situazione veniva resa incomprensibile.


6 Storia & geografia
I media hanno nascosto le linee essenziali della storia e della
geografia della Bosnia?

SÌ. Noi siamo stati indotti a pensare che i Serbi siano stati gli
aggressori, che avevano invaso dall'esterno dei suoi confini la
Bosnia. In realtà, tre erano i gruppi nazionali che vivevano da lungo
tempo in Bosnia: i Musulmani (43%), i Serbi (31%), i Croati (17%). E
non bisogna dimenticare che il 7% degli "Jugoslavi" era nato da
matrimoni misti o preferiva rifuggire da un'identità a stretta
nazionalità.
Dividere la Bosnia secondo le nazionalità, come indicava l'Unione
Europea, era assurdo e pericoloso. Questa popolazione non omogenea era
completamente mescolata: i Musulmani vivevano principalmente nelle
città, mentre i Serbi e i Croati costituivano la classe contadina ed
erano dispersi nelle varie province. La Bosnia non poteva essere
smembrata senza una guerra civile. Infatti, i Serbi di Bosnia non
hanno combattuto per invadere i territori di "altri", ma per salvare i
loro stessi territori e rendere stabili i corridoi di comunicazione
fra questi. Era una situazione assurda e sanguinosa, con tutte le
devastazioni di una guerra civile, ma questa guerra civile era stata
provocata dalle grandi potenze.


7 "Individui buoni" e "individui cattivi"
Il tema "i Serbi aggressori, i Croati e i Musulmani vittime" risultava
corretto?

NO. Al comando delle forze ONU in Bosnia dal luglio 1993 al gennaio
1994, il generale Belga Briquemont si trovava in una posizione
opportuna per dichiarare: "La disinformazione è totale(...). La
Televisione ha bisogno di un capro espiatorio. Per il momento, vi è
completa unanimità nel condannare i Serbi, e questo in nessun modo
facilita la ricerca per una soluzione. Io non credo che si possa
osservare il problema della ex Jugoslavia e della Bosnia-Erzegovina
solo da un'angolatura anti Serba. Si tratta di una questione ben più
complicata. Un giorno, nel mezzo della guerra Croato-Musulmana,
abbiamo ricevuto alcune informazioni su massacri commessi
dall'esercito Croato. Un giornalista Americano mi diceva: "Se voi
diffondete questo tipo di informazione, l'opinione pubblica Americana
non potrebbe capire più nulla."
Qui non si tratta di negare i crimini commessi dalle forze Serbe.
L'unica ideologia, che si trova negli scritti del leader Serbo
Bosniaco Karadzic, si situa all'ala di estrema destra. Ma in realtà,
dopo lo smantellamento della Jugoslavia, certe forze criminali e
politiche di tutte le parti hanno usato i metodi di guerra per
impadronirsi di territori e ricchezze. Nei tre campi, Croato,
Musulmano, e Serbo, le milizie hanno commesso crimini gravi. A
detrimento di tutti i popoli. Così, nell'agosto 1994, il leader
nazionalista Musulmano di Sarajevo, Izetbegovic, attaccava la regione
Musulmana di Bihac, sotto il controllo di Fikret Abdic, che aveva
preso le distanze da Izetbegovic e desiderava vivere in armonia con i
suoi vicini Serbi e Croati. In questa offensiva, Izetbegovic veniva
aiutato da sei generali USA.
Rimanere silenti sui crimini dei "nostri amici", ma demonizzando
chiunque ci resista è la classica propaganda di guerra. Molteplici
sono le menzogne mediatiche completamente fabbricate da una agenzia di
pubbliche relazioni USA, la Ruder Finn, colleghi della famosa agenzia
Hill & Knowlton, che ha creato la menzogna mediatica sulle incubatrici
con neonati sottratte dagli Iracheni da un centro pediatrico in Kuwait.


8 "Pulizia etnica"?
É stata la Serbia a dare inizio ad un programma di pulizia etnica?

NO. Se si pensa che la pulizia etnica fosse realmente il programma del
"dittatore Milosevic", si deve ammettere che questo programma sia
stato inefficace completamente. Visto che per tutti gli anni di guerra
e ancor oggi, uno su cinque degli abitanti della Serbia non è Serbo. A
Belgrado vi sono e vi sono sempre state molte minoranze che vivono
senza alcuna difficoltà: Musulmani, Rom, Albanesi, Macedoni, Turchi,
Ungheresi, Gorani,...
In realtà, contrariamente all'immagine fornita dalla stampa, oggi la
Serbia è il solo stato della ex Jugoslavia, insieme con la Macedonia,
che rimane "multinazionale". D'altro canto, tutti gli altri
protettorati della NATO, Croazia, Bosnia e Kosovo, hanno messo in
pratica una quasi totale pulizia etnica.
Milosevic aveva protestato per gli eccessi commessi dalle milizie
Serbe in Bosnia. Sua moglie si era pronunciata diverse volte contro
questi eccessi. Anche la Serbia aveva imposto un embargo contro
Karadzic. Certamente, una parte dell'opinione pubblica Serba era stata
condizionata dal nazionalismo razzista. Ma questo era dovuto
precisamente alla Germania e alle grandi potenze che hanno fatto
piombare il Paese nella guerra civile e di conseguenza nell'odio.


9 Srebrenica
I media hanno riferito in modo corretto su Srebrenica?

NO. Primo elemento. Anche se ci sono ragioni per condannare crimini
abominevoli, la verità storica, necessaria per la riconciliazione, non
viene servita da processi propagandistici che usano in modo
irriflessivo il termine "genocidio", offuscando il fatto che molte
delle vittime erano morte nei combattimenti ed esagerando
sistematicamente le cifre. Inchieste hanno determinato che molte delle
"vittime" qualche mese più tardi erano state trovate a votare in
elezioni successive o avevano preso parte ancora ad altre battaglie
nell'esercito di Izetbegovic. Queste informazioni sono state e restano
oscurate. In questa sede sorvoliamo sull'argomento numeri, che solo
storici seri saranno in grado di vagliare sistematicamente e in modo
definitivo.
Secondo elemento. Perché i media nascondono gli avvenimenti essenziali
per una comprensione di questo dramma? All'inizio, questa regione era
abitata da Musulmani e Serbi. Questi ultimi sono stati scacciati nel
1993 per mezzo di una pulizia etnica messa in atto dalle truppe
Musulmane dei nazionalisti di Izetbegovic. Il generale Francese
Morillon, che comandava le truppe ONU in questo scacchiere, accusa:
"Nella notte del Natale Ortodosso, la notte santa del gennaio 1993,
Nasser Oric scatenava raids contro i villaggi Serbi...Vi sono state
teste tagliate, massacri abominevoli commessi dalle forze di Nasser
Oric in tutti i villaggi della regione." (Documenti informativi
dall'Assemblea Nazionale Francese, Srebrenica, t 2, pp. 140-154)
La voglia di vendetta non può scusare i crimini commessi in seguito.
Ma perché vengono sistematicamente nascosti I crimini dei "nostri amici"?
Terzo elemento. Come le altre zone demilitarizzate, le cosiddette
"enclavi di sicurezza", anche Srebrenica, in realtà, era un'area usata
dalle forze di Izetbegovic per riorganizzarsi, sotto la protezione
dell'ONU, da una completa disfatta. Sorprendentemente, le truppe di
Oric si ritiravano da Srebrenica proprio una settimana prima del
massacro. Il generale Francese Germanos: "Oric aveva apertamente
dichiarato che dovevano abbandonare Srebrenica perché "loro" volevano
che Srebrenica cadesse. Quel "loro" era riferito a Izetbegovic."
E perché? Risulta interessante far riferimento ad un curioso documento
ONU, redatto un anno e mezzo prima da Kofi Annan: "Izetbegovic aveva
preso conoscenza che un intervento in Bosnia della Nato era possibile.
Ma questo sarebbe potuto avvenire solo se i Serbi si fossero aperti
con la forza la strada verso Srebrenica e avessero massacrato almeno
5.000 persone[sic]." Un massacro pronosticato un anno e mezzo prima
che avvenisse! (Rapporto ONU del 28-29 novembre)
Il generale Morillon ci ha inoltre anche informato che "É la gente di
Izetbegovic che si è opposta all'evacuazione di tutti coloro che
avevano fatto richiesta di andarsene, e questi erano in tanti." La sua
conclusione: "Mladic , a Srebrenica, era caduto in una trappola."


10 Prime vittime.
Le prime vittime della guerra sono state causate dai Serbi?

NO. Il 28 giugno 1991, la polizia Slovena aveva giustiziato due
soldati disarmati dell'esercito nazionale Jugoslavo, che si erano
arresi a Holmec, una postazione sul confine Austriaco. Questo veniva
reso noto dal giornale Slovenske Novice. Inoltre, è stato "dimostrato
che il vero inizio" si è avuto quando tre soldati dello stesso
esercito Jugoslavo di una postazione sul confine con l'Italia, che si
erano arresi, erano stati ammazzati. (Fatti e testimonianze riportate
all'ICTY all'Aja, cfr. Crimini dimenticati, Igor Mekina, AIM Lubiana,
11/02/99).


11 Campi di concentramento?
La famosa immagine dei "campi di concentramento" era falsa?

SÌ. Fabbricata da Bernard Kouchner e "Médecins du Monde", questa
immagine mostrava alcuni "prigionieri" rinchiusi, apparentemente
dietro filo spinato. Uno di questi aveva le costole che sporgevano in
modo terribile. Kouchner aveva appiccicato accanto alla foto una
torretta di guardia del campo di Auschwitz e da qui la denuncia e
l'accusa di "sterminio di massa". Per far passare in modo martellante
il messaggio "Serbi = Nazisti". Con questo, appoggiava la campagna di
demonizzazione lanciata dall'agenzia USA di pubbliche relazioni, la
Ruder Finn.
Ma alla falsificazione completa aveva dato il proprio contributo un
documento del canale televisivo Britannico ITN.
L'inganno diveniva palese quando si prese in visione quello spezzone
mostrato contemporaneamente da una troupe televisiva locale. In
realtà, la telecamera era stata deliberatamente piazzata dai
Britannici dietro i due unici blocchi di filo spinato che formavano
una recinzione attorno ad una vecchia staccionata di una struttura
agricola. I "prigionieri" si trovavano all' "esterno" del filo
spinato. Ed erano liberi, come profughi in questo campo che sfuggivano
alla guerra e alle milizie che volevano costringerli a combattere. Nel
film completo, il solo prigioniero che parla Inglese dichiara per tre
volte al giornalista della ITN di essere stato trattato bene e di
ritenersi sicuro. L'uomo con le costole in rilievo, (gravemente
malato), mentre i suoi compagni sembravano essere in un buono stato di
salute, era il solo ad essere ripreso in primo piano. Il montaggio di
Kouchner era una grossa frode menzognera. (Cfr Mentitori a Poker, p. 34)
Vi erano sicuramente dei campi in Bosnia. Non di sterminio, ma
piuttosto per la preparazione allo scambio di prigionieri. In questi
luoghi venivano messe in atto violazioni dei Diritti Umani. Ma perché
a questo riguardo ci vengono nascosti i documenti ONU? Questi
riportano di sei campi di concentramento Croati, due Campi Serbi ed un
campo Musulmano.


12 Sarajevo
Ci hanno detto la verità sulle storie dei tre grandi massacri di
Sarajevo?

NO. Per tre volte l'opinione pubblica Occidentale veniva sconvolta da
queste immagini terribili: dozzine di vittime fatte a pezzi davanti ad
un panificio o nella piazza del mercato di Sarajevo. Immediatamente i
Serbi venivano accusati di avere ammazzato civili, bombardando la
città. Questo, malgrado le numerose contraddizioni dei comunicati
ufficiali.
Ma mai che l'opinione pubblica venisse informata dei risultati delle
inchieste condotte fuori dell'ambito ONU. Nessuno dei documenti ONU
che accusasse le forze del presidente Izetbegovic. In più, funzionari
Occidentali di grado elevato sapevano di questa cosa, ma la tenevano
accuratamente celata. Era solo più tardi che il capo redazione del
Nouvel Observateur, Jean Daniel, ammetteva: "Oggi ho da dire questo.
Ho sentito, nell'ordine, Edouard Balladur (Primo Ministro Francese del
tempo), François Léotard (Ministro della Difesa), Alain Juppé
(Ministro degli Esteri), e due generali di grado elevato, che,
fidandosi del fatto che non li avrei nominati, mi hanno dichiarato
(...)che il proiettile fatto scoppiare sull'area del mercato era stato
sparato dagli stessi Musulmani! Che costoro avevano procurato la
carneficina al loro stesso popolo! Questa presa d'atto era spaventosa!
Sì, mi ha risposto il Primo Ministro, senza esitazione..." (Nouvel
Observateur, 21 agosto 1995)
Perché queste manipolazioni? Come per caso, ogni massacro avveniva
giusto prima di qualche incontro importante, a giustificare qualche
misura dell'Occidente: un embargo contro i Serbi (92), un
bombardamento della NATO (94), l'offensiva finale (95). La NATO e
Izetbegovic applicavano un principio essenziale della propaganda di
guerra: giustificare l'offensiva con una menzogna mediatica, un
"massacro" per creare uno shock nella pubblica opinione.
La versione ufficiale sull'assedio di Sarajevo ha nascosto diversi
punti: 1. Certamente le forze Serbe hanno commesso crimini pesanti. Ma
quei civili che desideravano fuggire attraverso un tunnel che
permetteva loro di abbandonare la città erano stati bloccati dal
regime di Izetbegovic, che bramava massimizzare la clientela per il
suo mercato nero, rapinando il denaro degli aiuti internazionali. 2.
In particolar modo era importante presentare un'immagine in bianco e
nero del popolo vittima e dei suoi aggressori. In realtà, sempre a
Sarajevo, i cecchini di Izetbegovic regolarmente ammazzavano gli
abitanti dei quartieri Serbi della città, senza che nessuno parlasse
mai di ciò. 3. Nello stesso modo erano avvenute gravi atrocità, ad
esempio, a Mostar. Ma qui, erano state causate dalla lotta fra le
forze dei Croati e dei Musulmani, che da molto tempo prima avevano
scacciato tutti i Serbi.


13 La più grande "pulizia"
La più grande pulizia etnica della guerra è stata commessa
dall'Esercito Croato?

SÌ. Il 4 agosto 1995, centomila soldati Croati, centocinquanta tanks,
duecento mezzi di trasporto truppe, più di trecento pezzi di
artiglieria, e quaranta lanciamissili aggredivano la popolazione Serba
della Krajina. Più di 150.000 Serbi erano stati costretti ad
abbandonare questa regione, da loro abitata da secoli. Venivano
commesse le peggiori atrocità di guerra: le forze Croate ammazzavano i
vecchi impossibilitati ad andarsene, e bruciavano l'85% delle case
abbandonate.
Clinton definiva l'offensiva "efficace". Il suo Segretario di Stato
affermava: "Aver riconquistato la Krajina poteva provocare una nuova
situazione strategica a noi favorevole." Peggio ancora: gli Stati
Uniti avevano consigliato la Croazia nel corso della sua offensiva,
secondo l'ammissione del Ministro degli Esteri Croato. Inoltre, è
stata Washington che si era fatto carico della formazione
"democratica" di questo esercito. (Mentitori a Poker, pp. 193-194)


14 Bombe all'Uranio
Gli Stati Uniti hanno usato anche in Bosnia armi ad Uranio Depleto?

SÌ. Ad una conferenza internazionale, "Uranio, parlano le vittime",
organizzata a Brussels nel marzo 2001, un medico Bosniaco ha
presentato una guardia forestale Serbo Bosniaca, una vittima come
molte altre di tumori multipli atipici e dalla metastasi veloce, dopo
essere stato esposto all'azione dell'Uranio Depleto nelle aree
bombardate dagli USA.
Un ufficiale sanitario Bosniaco ha illustrato alcune statistiche: la
popolazione di un quartiere Serbo di Sarajevo bombardata dagli aerei
USA nel 1995, (una popolazione in seguito espulsa da quella città),
mostrava un aumento cinque volte più alto nei vari tipi di cancro.
Le armi che usano Uranio Depleto hanno consentito agli USA, ma anche
alla Francia e alla Gran Bretagna, di sbarazzarsi di quantità enormi
di scorie dai loro impianti nucleari. Questi sottoprodotti inquinano
in modo preoccupante la terra, come pure le falde freatiche del
sottosuolo, provocando cancro, leucemia e anomalie mostruose nei nati
(compresi i bambini nati da militari contaminati). In breve, l'uso di
queste armi ad Uranio Depleto ha trasformato diverse regioni in vaste
discariche nucleari per l'eternità. (video e pubblicazione "Uranio,
parlano le vittime").


15 Solamente una "Guerra Giusta"
La guerra contro la Jugoslavia è stata unicamente una "guerra buona"
degli Stati Uniti?

NO. Gli Stati Uniti hanno cercato di far credere che stavano
combattendo una guerra umanitaria. E, in questa occasione, si sono
presentati come difensori dei Musulmani. Ma in realtà sono stati
Washington e Berlino a provocare questa guerra. Deliberatamente.
Nell'interesse egoistico di conquistare certi obiettivi strategici: la
colonizzazione economica dei Balcani, il conseguimento del controllo
dei corridoi per il trasporto del petrolio, e la lotta per il dominio
del mondo.
Gli USA non hanno mai combattuto una guerra umanitaria. E non sono
stati i pompieri in questa guerra contro la Jugoslavia, sono stati i
piromani. Sono stati i maggiori colpevoli delle sofferenze inflitte a
tutto il popolo. Gli USA non possono essere, da un canto, gli amici
dei Musulmani nei Balcani, e, dall'altro, il loro peggior nemico in
Palestina e nell'Iraq. Gli USA sono nemici dei Musulmani dappertutto.
E sono il nemico più pericoloso per i popoli del mondo. Stanno
minacciando la Siria, l'Iran, la Corea del Nord, Cuba, e qualche volta
anche la Cina. Poiché la loro strategia di guerra non ha altro
obiettivo che di conservare un ordine economico di ingiustizie, di
dominio, di sfruttamento di ogni regione sulla terra al fine di
arricchire ulteriormente una piccola manciata di super-miliardari.
Questo è perché è tanto importante smascherare tutto le menzogne dei
media e rendere note le verità sulla guerra contro la Jugoslavia:
questa è stata una guerra di aggressione!
___________________________


In conclusione. Un appello

Non vi daremo una "valutazione di merito" per stabilire il grado di
manipolazione mediatica a cui avete dovuto essere soggetti. Questo
livello può essere definito indecente. Nel corso di questi dieci anni,
troppi innocenti hanno sofferto e soffrono ancor oggi a causa della
disinformazione orchestrata dalle grandi potenze con l'obiettivo di
far avanzare il loro dominio imperialistico.
E altre persone, anche vicine a voi, o forse voi stessi, hanno dovuto
subire un altro insulto: sapere che dietro a queste menzogne
orchestrate stava qualcosa di traumatizzante, ma non essere in grado
di fare qualcosa contro tutto questo. Tutto questo è stato frutto del
potente indottrinamento della presa di coscienza della pubblica opinione.
Le risposte che abbiamo fornito di seguito sono il risultato di lunghe
ricerche, che hanno richiesto una grande quantità di tempo ed indagini
approfondite per fare esplodere la verità. Abbiamo voluto con questo
mostrarvi che è possibile sfuggire all'incantesimo ipnotico dei media
che intende farci accettare quello che non è accettabile. Che fare?
Non basta, dopo le menzogne di ogni conflitto, dire: "Mai più!" Noi
dobbiamo cercare senza tregua di capire cosa c'è veramente in gioco in
ogni guerra, dal punto di vista economico che strategico. Per
stracciare la cortina dietro la quale i burattinai invisibili tirano i
fili dietro le quinte. Per organizzarci collettivamente, per fare
indagini in modo più rapido. E per diffondere in modo più ampio
possibile i risultati di questi "media quiz".
Voi potete aiutare a rinforzare gli effetti di questi "media quiz"
contattandoci. Perché noi non dobbiamo mai assuefarci a questo orrore
e a questo cinismo.

Da consultare
(in francese):
- Diana Johnstone : Milosevic all'Aja : più diventa interessante, meno
se ne parla.
http://www.michelcollon.info/articles.php?dateaccess=2005-08-30%2013:15:33&log=invites

- Ed Herman - il TPI, organo della NATO e della malafede
http://www.michelcollon.info/articles.php?dateaccess=2006-01-27%2005:46:36&log=invites

- Jean Bricmont - Intervista sull'imperialismo umanitario
http://www.michelcollon.info/articles.php?dateaccess=2006-01-06%2010:02:17&log=articles

- Michel Collon - Médias, abbattete questo uomo !
http://www.michelcollon.info/articles.php?dateaccess=2004-05-01%2018:34:54&log=articles

- E numerose altre testimonianze ed analisi. Mettete alla prova i
vostri media. Non permettete loro di esprimere opinioni al posto vostro!



==========================

IN DIFESA DELLA JUGOSLAVIA
Il j'accuse di Slobodan Milosevic
di fronte al "Tribunale ad hoc" dell'Aia"
(Ed. Zambon 2005, 10 euro)

Tutte le informazioni sul libro, appena uscito, alle pagine:
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Adolfo Amoroso, ROMA, causale: DIFESA MILOSEVIC ***
LE TRASCRIZIONI "UFFICIALI" DEL "PROCESSO" SI TROVANO AI SITI:
http://www.un.org/icty/transe54/transe54.htm (IN ENGLISH)
http://www.un.org/icty/transf54/transf54.htm (EN FRANCAIS)

From: icdsm-italia @...
Subject: [icdsm-italia] The murder of Milosevic: more texts
Date: March 30, 2006 8:15:02 PM GMT+02:00
To: icdsm-italia @yahoogroups.com


The murder of Milosevic: more texts

1. TEXT OF SLOBODAN MILOSEVIC'S LETTER TO THE RUSSIAN MINISTRY OF
FOREIGN AFFAIRS, MARCH 8th
2. TEXT OF MIRA MARKOVIC'S LETTER, READ IN POZAREVAC ON MARCH 18th
3. ICDSM-Irland's Jefferies letter to doctor Uges, March 14th
4. Letter of Dr. T. Stuttaford to The Times, March 14th
5. RUSSIAN DUMA UNANIMOUSLY CALLS FOR TERMINATION OF "TRIBUNAL", March
14th-15th
6. Momir Bulatovic: Milosevic believed was being poisoned in ICTY
(March 15th)
7. Zyuganov calls Hague Tribunal 'criminal' at Belgrade ceremony
(March 18th)
8. Russia requests UN info on Hague Tribunal prisoners conditions
(March 21st)
9. Milosevic lawyers want medical records unsealed (March 24th)
10. Pro-Milosevic Serbian lawmakers hold minute of silence for late
leader (March 27)


MORE LINKS:

Upisite se u knjigu zalosti / Book of condolences:

http://www.slobodanmilosevic.info/

Photos of the funeral:

http://www.icdsmireland.org

http://www.slobodan.info

http://www.b92.net/info/galerija/index.php?nav_category=99
(see the days from 16 to 19 of March)

Una galleria, con commenti in italiano, è stata realizzata da SOS
Yugoslavia di Torino e si trova alle pagine:

http://www.resistenze.org/sito/te/po/se/pose6c19.htm
http://www.resistenze.org/sito/te/po/se/pose6c19a.htm
http://www.resistenze.org/sito/te/po/se/pose6c19b.htm


=== 1 ===

TEXT OF SLOBODAN MILOSEVIC'S LETTER TO THE RUSSIAN MINISTRY OF FOREIGN
AFFAIRS

The text of a handwritten letter dated March 8, 2006, written by
Slobodan Milosevic to Russia asking for its help. It was provided in
an English translation by his lawyer Zdenko Tomanovic:

To the Ministry of Foreign Affairs of the Russian Federation:

Dear ladies and gentlemen,

With my acknowledgment for the solidarity and understanding which you
expressed by accepting to receive me to come for medical treatment and
by giving guarantees, I would like to inform you about the following:

I think that the persistence, with which the medical treatment in
Russia was denied, in the first place is motivated by the fear that
through careful examination it would be discovered, that there were
active, willful steps taken, to destroy my health, throughout the
proceedings of the trial, which could not be hidden from Russian
specialists.

In order to verify my allegations, I'm presenting you a simple example
which you can find in the attachment. This document, which I received
on March 7, shows that on January 12th (i.e. two months ago), an
extremely strong drug was found in my blood, which is used, as they
themselves say, for the treatment of tuberculosis and leprosy,
although I never used any kind of antibiotic during this 5 years that
I'm in their prison.

Throughout this whole period, neither have I had any kind of
infectious illness (apart from flu).

Also the fact that doctors needed 2 months (to report to me), can't
have any other explanation than we are facing manipulation. In any
case, those who foist on me a drug against leprosy surely can't treat
my illness; likewise those from which I defended my country in times
of war and who have an interest to silence me.

Dear Sirs, it is known to you that Russian physicians, who rank among
the most respected physicians in the world, came to the conclusion
that the examination and treatment of the vascular problems in my head
are inevitable and urgent. I know very well that this is true, as I
feel very bad.

I'm addressing you in expectation that you help me defend my health
from the criminal activities in this institution, working under the
sign of the U.N., and that I be enabled as soon as possible to get
adequate treatment in your hospital, in whose physicians, as well as
in Russia, I have absolute confidence.

Yours sincerely,
Slobodan Milosevic


=== 2 ===

English translation of the letter written by Slobodan Milosevic's widow,
Mira Markovic, and read out at his funeral in Pozarevac on March 18, 2006.

MIRA MARKOVIC'S LETTER:

Our anniversary was on March 14, our love was born on March 17, March
was our month and in March we are biding farewell.

We were constantly together ... You have spent five years in prison
and I have not seen you in three years. You returned home from The
Hague prison and I am not there with you. The criminals who murdered
you in The Hague want my life, and maybe the life of our children. You
were murdered by criminals who, by the achievement of our ideals, were
deprived of the privileges they won through other people's work.

You have returned home to stay here forever in this spot.

I am not here with you, at our home.

Every struggle against injustice will in the future be inspired by you.

I will continue where you stopped, I will love our children, our
country our home and I will fight for our ideals.

I was waiting for you for five long years, but I was not fortunate
enough to see you. Now you are waiting for me.

Love, Your Mira.

SOURCE:
http://cirqueminime.blogspot.com/2006/03/from-russia-with-love-and-farewell.html



=== 3 ===

Name
D R A Uges (FWN)
Department/Division
Analytische Biochemie,FWN
Postal Address
A Deusinglaan 1
9713AV Groningen
Phone Number
+31 50 361 4071
+31 50 361 4081
E-Mail Address
D.R.A.Uges@...
14th March 2006

Dear Professor Uges,
I feel compelled to write to you regarding comments which have been
attributed to you in the international media, including the media of
my country the Republic of Ireland, regarding your toxicology analysis
on the body of Mr. Slobodan Milosevic.

My apologies firstly for not writing in Dutch as I do not speak that
language, and also in case you may have been misquoted by the media.

The media reports I refer to claim that you stated that Mr. Milosevic
may have been deliberately taking a drug designed to treat
Tuberculosis and Leprosy in an attempt to counteract the drugs
prescribed to him to treat his high blood pressure and heart condition.

If these remarks have been accurately reported, then it is surely a
case that you have stepped far beyond your role as a forensic
toxicologist. As far as I understand you only examined, and were only
asked to examine a blood sample from President Milosevic. Your role
therefore was to find out what toxins, natural or otherwise, were in
his blood. How you could possibly ascertain how such toxins came to
be present in Mr. Milosevic's blood sample is clearly a different
matter. Have you suddenly become a detective instead of a toxicologist?

If you only examined Mr. Milosevic's blood sample then how can you
possibly state, with apparent certainty, that Mr. Milosevic
deliberately took an unprescribed medicine to make himself ill so that
he would stengthen his case to be transferred to Moscow for medical
treatment, and, presumably, abscond to that jurisdiction. It is
beyond belief that you could make such a statement as a respected
world renowned Professor of Analytical Biochemistry. How could you
know whether he took it deliberately or was given it without his
knowledge by mixing with prescribed drugs.

I must make it clear to you that your statement, whether it has been
reported accurately or otherwise, has been given prominent media
coverage around the world and is undoubtedly being used to give
credence to the claims of Mr. Milosevic's enemies and discredit the
claims of his lawyer and family, along with the Russian Foreign
Ministry, that Mr. Milosevic was being posioned. Your comments have
been used to paint him as a self-poisioner who would risk death to
feign illness and escape 'justice'.

Perhaps you have been cruelly misquoted by the international media, if
so you surely must clarify your position in order to retain an
untarnished reputation as a renowned medical toxicologist rather than
a biased medical professional using his position and straying into the
political arena to add another lie to the mountain of lies against Mr.
Milosevic.

Yours sincerely,

John Jefferies
Irish Section,

International Commitee for the Defence of Slobodan Milosevic

Co. Cork. Ireland.

www.icdsmireland.org


=== 4 ===

A cunning way to kill a man that needs no expertise

The Times (London) - March 14, 2006, Tuesday

By: Dr. Thomas Stuttaford

We have known for years that Milosevic had a bad heart, with
hypertensive heart disease associated with coronary heart disease and
myocardial ischemia. As a result, the blood supply to his heart was
inadequate and I'm surprised that he lived as long as he did.
He should have been considered for a coronary bypass or angioplasty
(unblocking of the arteries). The problem here is that if someone
suffers from severe heart disease, their heart may no longer be strong
enough to take a better arterial blood supply.
I have not heard of rifampicin being used to mask the effects of
another drug, but the mechanism by which drugs can interfere with one
another is known as the "grapefruit effect", because grapefruit
interferes with the metabolic pathways of many drugs. Imagine the
route that a drug takes into the body as a series of alleyways. When
one drug is taken to interfere with another, it is like sending a
lorry down a narrow highway, preventing other traffic from reaching
its destination.
In this case, rifampicin was apparently used to block the pathway for
heart medication. This would have built up behind, like traffic
building up on a congested road. With the drugs unable to reach the
liver, they would go round and round in the blood supply -building up
to dangerous levels and potentially causing terrific damage -but with
their effects entirely negated.
You don't have to be terribly skilled to establish which drugs
interfere with others. They are listed in a reference book called
Martindale's and any would be poisoner could have looked up the
pharmacology of the drugs that Milosevic was being prescribed and
discovered those that used the same pathways.
The interaction of drugs is a constant worry in medicine. I never
heard of anyone deliberately using this to poison a patient, but it is
unquestionably a cunning way of doing it.


=== 5 ===

http://www.makfax.com.mk/look/agencija/article.tpl?IdLanguage=1&IdPublication=1&NrArticle=18604&NrIssue=407&NrSection=30

MakFax (Macedonia)
March 14, 2006

Russian Duma set to call for termination of The Hague Tribunal

Moscow - The State Duma is to consider on Wednesday a
draft statement on the inexpedience of further work by
the International Tribunal for the Former Yugoslavia,
State Duma Speaker Boris Gryzlov said today.
"The State Duma is to consider a draft statement in
the wake of Slobodan Milosevic's death. The main idea
of the statement is to raise the issue of the
inexpedience of the tribunal's further work", Boris
Gryzlov told the press.
Russian Foreign Minister Sergey Lavrov expressed
incredulity over findings of pathologists who
performed autopsy on Milosevic's body and in the
Tribunal as an institution, saying that if the
Tribunal was distrusting of Russian guarantees for
Milosevic's medical treatment, than Russia has every
right to be suspicious over Tribunal's activities.

http://www.b92.net/english/news/index.php?nav_id=34043&style=headlines

Beta (Serbia and Montenegro)
March 14, 2006

Russian State Duma wants Hague shut down

Moscow – The Russian State Duma plans on adopting a
document that will call for the termination of the
Hague Tribunal.
Duma Speaker Boris Gryzlov said that the essence of
the document states that there are no real reasons to
support the further existence of the Tribunal, while a
majority of the Duma believes that in some way, the
Tribunal is directly or indirectly responsible for
Slobodan Milosevic's death this weekend.
As a member country of the United Nations Security
Council, Russia participated in voting for the
resolution which initiated the founding of the Hague
Tribunal.

http://www.interfax.ru/e/B/politics/28.html?id_issue=11479071

Interfax - March 15, 2006

State Duma calls for Yugoslavia tribunal to be disbanded

MOSCOW - The Russian State Duma has described the
activity of the International Criminal Tribunal for
the Former Yugoslavia (ICTY) as over-politicized and
inappropriate and has called for its closure.
"The State Duma once again calls for all cases
currently being handled by the ICTY within the
framework of the so-called Completion Strategy
endorsed by the UN Security Council to be wrapped up
within the soonest possible period of time and
declares that further activity by the ICTY is
inappropriate," the State Duma said in a resolution
titled
"In connection with the death of former President
Slobodan Milosevic of Yugoslavia," which was passed
unanimously on Wednesday.

http://www.itar-tass.com/eng/level2.html?NewsID=4598344&PageNum=0

Itar-Tass - March 15, 2006

Duma deems Tribunal for Former Yugoslavia inexpedient

MOSCOW - The Russian State Duma approved on Wednesday
a statement on the death of former president of
Yugoslavia Slobodan Milosevic, noting that the further
functioning of the International Tribunal for the
Former Yugoslavia (ITFY) is inexpedient.
The MPs believe the tribunal "was unable to implement
the idea embedded in its foundation".
Moreover, the decisions, which the Tribunal had passed
during the entire period of its existence, are marked
by extreme politization and partiality," the State
Duma holds. "Dual standards grew to be a norm of its
entire work," the statement notes.
The parliamentarians "reiterate the need of shortly
completing the investigation of all the cases now on
the agenda of the Tribunal", the document says.
They note the absolutely impermissible "facts,
testifying to the extremely gross violation of human
rights in the ITFY Hague prison, which found
expression, in particular, in the refusal to render
qualified medical aid to Slobodan Milosevic, who was
badly in need of it".
Hence, on the motion of Viktor Kuznetsov, a member of
the Communist party faction, the word "completing" was
replaced in the document by that of "discontinuing".
Duma Speaker Boris Gryzlov seconded the motion and the
State Duma voted for this amendment.
Hence, the final text of the statement calls for
discontinuing all the Tribunal investigations.
The authors of the document recall that the State Duma
had repeatedly expressed its anxiety about Milosevic's
health and had called on the Tribunal to suspend the
trial of the ex-president of Yugoslavia.
"The Tribunal ignored its appeals, thereby assuming
the entire responsibility for the life of the
defendant," the document stresses.
At the same time, the State Duma believes the Tribunal
should "create all the necessary conditions for an
independent international investigation of the reasons
and circumstances of Milosevic's death".
"Those guilty of his death, either due to negligence
or evil design, must be named and brought to trial,"
the MPs are convinced.
The Duma has also expressed sincere condolences to
Milosevic's relatives and close ones.

http://en.rian.ru/russia/20060315/44334700.html

Russian Information Agency (Novosti)
March 15, 2006

Hague Tribunal now redundant - Russian parliament

MOSCOW - Russia's lower house of parliament said
Wednesday that the International Tribunal for the
Former Yugoslavia had no further use.
Russian lawmakers approved a statement following the
death of former Yugoslav President Slobodan Milosevic,
found in his cell at The Hague March 11. Milosevic had
been on trial on charges of genocide and war crimes.
"[The Tribunal] failed to realize the ideas behind its
foundation," the statement said.
"Resolutions adopted by the tribunal during its
existence are highly politicized and biased. Double
standards have become the norm in [the tribunal's]
work," it said.
The statement said that the human rights of those on
trial had been severely infringed, which lawmakers
said was "utterly unacceptable".
"The death of Milosevic is not the first case in which
a former Yugoslav leader has died while in prison,"
the statement said.
Milan Babic, former leader of Serbs in Croatia and
also in custody in The Hague, died in prison a few
days before Milosevic.
The lawmakers also demanded that all cases at the
tribunal be wound up.


State Duma takes on the Hague tribunal

RusData Dialine (Russian Press Digest) Gazeta, No 45, p.3 - March 16,
2006 Thursday
Copyright 2006 Russica Izvestia Information Inc.

Russian lawmakers called for closure of the International Criminal
Tribunal for Former Yugoslavia

The lower house of the Russian parliament harshly criticized the UN
War Crimes Tribunal in The Hague Wednesday, blaming it for Slobodan
Milosevic's death and calling for its quick closure.
The State Duma voted unanimously to approve a statement that accused
the tribunal of being "extremely politicized and biased" in its
inquiries and said that its failure to provide Milosevic with adequate
medical care led to the former Yugoslav president's death on Saturday.
"Russia had been ready to accept Slobodan Milosevic for treatment and
provide the International Tribunal for the former Yugoslavia with the
guarantees of his return to The Hague, but the tribunal had ignored
these appeals, undertaking full responsibility for Milosevic's life,"
the lower house said.
It said the tribunal's failure to provide qualified medical care to
Milosevic amounted to "flagrant violation of human rights." The
statement adopted by the lower house called for a quick end of the
tribunal's inquiries and said that its "further activities will be
unfeasible."
Milosevic was arrested in 2001 and put on trial in February 2002 on 66
counts for war crimes and genocide in Croatia, Bosnia and Kosovo
during Yugoslavia's violent break-up in the 1990s. He was the first
sitting head of state indicted for war crimes. He was the sixth war
crimes suspect from the Balkans to die at The Hague.
A week earlier, convicted former Croatian Serb leader Milan Babic, a
star prosecution witness against Milosevic, killed himself in the same
prison. The Russian parliament alluded to the deaths, saying that
"such a tragic chain of events is in clear discord with European calls
for observing human rights."
During the Wednesday debates, some MPs angrily recalled the Western
criticism of Russia's rights record, saying that Milosevic's death
shows the West doesn't have the moral right to judge Russia. "We must
immediately end all European Union inspections of Russian prison
facilities," said nationalist MP Sergei Abeltsev.


=== 6 ===

Milosevic believed was being poisoned in ICTY – witness

Tanjug - March 15, 2006

BELGRADE, Mar 15 (Tanjug) - Former Montenegrin president and prime
minister of the Federal Republic of Yugoslavia Momir Bulatovic said
Wednesday that the late Yugoslav and Serbian president Slobodan
Milosevic was deeply convinced that he was being poisoned in the
detention unit of the International Criminal Tribunal for the former
Yugoslavia, as he was not taking the cited controversial drug
Rifanpicin, traces of which were found in his blood.
Bulatovic, who spent the last three days of Milosevic's life with him,
told a press conference that Milosevic had received the results of his
blood tests only two months after the tests were done.
Proof of all suspicions lies in the ICTY failure to act, and ICTY
officials did nothing, although traces of the drug were found in
Milosevic's blood already on January 12. Regardless of the way the
drug was administered, ICTY officials should have reacted to the test
results, but their only reaction was to conceal them, Bulatovic said.
Bulatovic, who was due to testify for the defense in the Milosevic
trial, spent six hours daily for three days with Milosevic - from
March 8 to 10 - and said that he felt very concerned for Milosevic's
health.
Bulatovic said that although he is not a medical expert, it was clear
to him that conditions in the ICTY detention unit and medical
assistance provided to MIlosevic were endangering the latter's health.
On March 8, Milosevic visibly could hardly stay awake and complained
of pain in his kidneys, he said.
The next day, Bulatovic said that he found Milosevic reading the
results of his latest health tests of January 12, which he received
two months late, which gave grounds to suspect that things were not
going well.
Bulatovic added that MIlosevic showed him the test results and spoke
particularly of Rifanpicin, which is a powerful antibiotic used for
treating leprosy and tuberculosis, and that this was the first time he
claimed he was being poisoned and that the drug was being administered
to him secretly in order to counteract the threrapy he was receiving
for his blood pressure.
Bulatovic noted that on March 9, about 11:30 am, Milosevic conferred
with Gillian Higgins, assistant to defense counsel Stephen Kay whom
ICTY imposed on Milosevic, and conveyed to her his suspicions, stating
repeatedly that he was not secretly taking the drug which would
seriously endanger his health.
It was impossible for Milosevic to secretly take the drug himself in
order to obtain temporary release for medical treatment in Moscow,
Bulatovic said.
On March 10, about 4 pm, Milosevic was so tired that he asked for a
break in working on his defense, and expressed his conviction that the
testimony Bulatovic was to give was major evidence of his innocence,
Bulatovic said.
Milosevic asked to have the weekend off from preparing the testimony
in order to rest, but he died that same night, Bulatovic said, adding
that Milosevic would be alive today had he been allowed to go to any
hospital for treatment.


=== 7 ===

http://en.rian.ru/world/20060318/44508467.html

Zyuganov calls Hague Tribunal 'criminal' at Belgrade ceremony
18/03/2006 17:49

BELGRADE, March 18 (RIA Novosti) - The Russian Communist Party leader
described the Hague Tribunal as criminal at a public rally Saturday.
Addressing a farewell ceremony on Belgrade's square near the
parliament to pay last respects to former Yugoslav President Slobodan
Milosevic, Gennady Zyuganov said the Hague Tribunal was a "criminal
court."
Speaking at the same ceremony, Konstantin Zatulin, a member of the
lower house of the Russian parliament, said "Milosevic's death is a
murder."
Milosevic, 64, was found dead in his prison cell March 11. Preliminary
reports suggest he died of a heart attack. The former Yugoslav
president was on trial at the International Tribunal for the Former
Yugoslavia on charges of war crimes and genocide.
The International Tribunal for the Former Yugoslavia refused to grant
Milosevic temporary release from detention to travel to Russia, saying
there were insufficient guarantees that he would return for his trial,
and that there was no evidence to prove he could not be given adequate
medical care without leaving the Netherlands.


=== 8 ===

Russia requests UN info on Hague Tribunal prisoners conditions

ITAR-TASS News Agency - March 21, 2006, Tuesday 08:49 PM EST
By: Vladimir Kikilo

UNITED NATIONS, March 22 - Russia has requested from the United
Nations Secretariat information about the conditions of keeping
inmates in the pre-trial detention centre of the International war
crimes tribunal for former Yugoslavia in The Hague. Itar-Tass learnt
at the Russian permanent mission to the UN that Russia has also
requested information about the progress of internal investigation of
the circumstances and causes of recent death in the Hague prison of
former President of Yugoslavia Slobodan Milosevic.
The inquiry has been made in connection with several recent deaths of
persons accused by the Hague Tribunal. Former leader of Croatian Serbs
Milan Babic, 50, was found dead in his cell on March 6. According to
the Dutch authorities, Babic committed suicide.
Another leader of Croatian Serbs Slavko Dokmanovic also committed
suicide in 1998 and former mayor of Prijedor Milan Kovacevic also died
of aortic rupture in the prison in August of the same year. According
to statements of his relatives, Kovacevic died because he was refused
emergency medical aid.
A total of 11 people accused by the International war crimes tribunal
for former Yugoslavia in The Hague have died since April 1997, and
four of them - before their extradition to the tribunal.


=== 9 ===

MILOSEVIC LAWYERS WANT MEDICAL RECORDS UNSEALED

The defence lawyers assigned to the late ex-Yugoslav president
Slobodan Milosevic have asked judges to released records of medical
treatment he received in The Hague, and of his bid to obtain temporary
release prior to his death earlier this month.
Milosevic wanted to travel to Russia for medical treatment, but the
request was denied by the judges hearing his case. Lawyers Steven Kay
and Gillian Higgins argue that it was Milosevic's own desire that the
records in question should be made public. Following the death of the
accused, they added, his son, Marko Milosevic, expressed the same
wish. The documents in question apparently include "documents,
filings, medical reports, conclusions, internal memoranda and
treatment plans". The hope, Kay and Higgins said, was that the
documents would " ensure that there is a comprehensive and open
understanding" of the events leading up to Milosevic's death.
Marko Milosevic has publicly accused the Hague tribunal of
responsibility for his father's death, which was apparently caused by
a heart attack. After Milosevic died, it was revealed that he had
written to the Russian authorities expressing concerns that he was
being poisoned. Tests on a sample of Milosevic's blood earlier this
year revealed the presence of a drug called rifampicin, which is known
to counteract drugs he was prescribed for his high blood pressure. (...)

IWPR'S TRIBUNAL UPDATE No. 445, March 24, 2006


=== 10 ===

Pro-Milosevic Serbian lawmakers hold minute of silence for late leader
Associated Press Worldstream - March 27, 2006 Monday; 11:42 AM GMT

BELGRADE Serbia-Montenegro - Lawmakers loyal to the late Yugoslav
President Slobodan Milosevic held a minute of silence on Monday, which
was boycotted by deputies from other parties in parliament.
Representatives from the Socialist Party, formerly led by Milosevic,
and the allied Serbian Radical Party 104 of them altogether stood in
silence, as they paid their respects the ex-Yugoslav leader, who died
earlier this month while in detention of the U.N. war crimes tribunal.
The Serbian parliament has 250 deputies from several major Serbian
parties. The deputies from Prime Minister Vojislav Kostunica's
Democratic Party of Serbia remained in their seats during the silence,
while the remaining lawmakers boycotted the session.
"This was organized for those who wanted to pay their respects to
Milosevic," said Zoran Andjelkovic, a top Socialists official. "We did
not want to make a show of it."



==========================

IN DIFESA DELLA JUGOSLAVIA
Il j'accuse di Slobodan Milosevic
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LE TRASCRIZIONI "UFFICIALI" DEL "PROCESSO" SI TROVANO AI SITI:
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Sull'ultimo numero (140) dell'interessante bollettino online "Nuove
Resistenti" - www.resistenze.org - invitiamo in particolare alla
lettura degli articoli:

Bielorussia:
- L' Imperialismo al lavoro in Bielorussia
- Sulle elezioni in Bielorussia
- La Bielorussia dopo il voto
- Elezioni Presidenziali: il commento del Ministero degli Esteri
Bielorusso
- Le congratulazioni della Federazione Sindacale Mondiale
- Cuba e Bielorussia
- Dal KKE: Nessuna ingerenza negli affari interni della Bielorussia
- Breve commento di Petras sulle elezioni
- Perché gli USA vogliono un altro presidente in Bielorussia

Ucraina:
- Elezioni parlamentari: in esaurimento la rivoluzione arancione?

Segnaliamo anche, sulla Bielorussia, il dossier in lingua inglese:

http://www.bhhrg.org/Print.asp?ReportID=264&CountryID=4

Un popolo di eroi, di santi, di mercenari e di giovani fascisti

Norma Cossetto e Fabrizio Quattrocchi:
le "medaglie d'oro" di Carlo Azeglio Ciampi

(a cura di Italo Slavo)


# COSSETTO #

...Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai
partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi
carcerieri e poi barbaramente gettata in un foiba. Luminosa
testimonianza di coraggio e di amor patrio...

(dalla motivazione della attribuzione di due onoreficenze alla memoria
di Marta Cossetto, Palazzo del Quirinale, 8 febbraio 2006)

...quella ragazza ventitreenne che un pugno di bestie jugoslave
stuprarono a lungo e sino alla soglia della foiba dove la
scaraventarono; non sapevo della decisione - per una volta santa e
benedetta - dei tedeschi che catturarono i colpevoli e li costrinsero
a passare la notte in piedi accanto alla salma di Norma prima di
essere fucilati all'alba...

(Giampiero Mughini su il Foglio)

...Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava, non si
deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone.
I confini dell'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le
Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a
50.000 italiani...

(Benito Mussolini a Trieste, 1920)

...Norma Cossetto (...) era anche un alto gerarca del regime fascista,
esponente del GUF (Gioventù Universitaria Fascista), figlia di un
ricco possidente a sua volta segretario del Fascio a Santa Domenica di
Visinada. La Cossetto fu vittima di atrocità perpetrate da un manipolo
di cosiddetti "cani sciolti", che furono catturati dai fascisti e
giustiziati assieme ad altre quattordici persone da fascisti
repubblichini. Per quanto atroce sia stata la sua morte, per Norma
Cossetto furono prese ben 17 vite. Quello che dai documenti e dalle
testimonianze storiche risulta evidente è che Norma Cossetto morì da
fascista, inneggiando al Fascio. Sicuramente un esempio di coerenza e
di militanza politica, ma siamo sicuri che meriti una medaglia
dall'Italia Repubblicana?...

(Igor Canciani, segretario provinciale PRC Trieste
http://www.lernesto.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=7784 )

...a pag. 170 di DOSSIER FOIBE Giacomo Scotti riporta alcuni documenti
che mettono in luce che:
- Norma Cossetto era tutto fuorché una "giovane studentessa in nessun
modo legata al regime fascista" come le manipolazioni della destra
nazionalista vorrebbero far credere. Il padre della Cossetto, infatti,
ricopriva importanti ruoli politici ed economici. Ultimo, non per
importanza, era podestà di Visinada e lei stessa era responsabilie
della GUF (gioventù universitaria fascista). Non solo: Norma più volte
si dichiarò favorevole alla politica del fascismo ed inneggiò a
Mussolini davanti ai partigiani che la catturarono.
- dal verbale del capo dei Vigili del Fuoco di Pola non emerge nessuno
dei particolari che sono stati messi in giro riguardo alla sua
uccisione: non c'è traccia del fatto che le fossero stati baionettati
i seni o robe simili che spesso, fra mille contraddizioni che Scotti
elenca una per una, leggiamo sui giornali, sui siti o sui forum dei
nazionalisti italiani.

(F. Degni Carando su
http://it.groups.yahoo.com/group/resistenza_partigiana/ il 28 dicembre
2005)


# QUATTROCCHI #

Ciampi assegna medaglia d'oro alla memoria di Quattrocchi

Agliana: "Riconoscimento importante per il nostro ruolo in Iraq". La
sorella dell'operatore ucciso: "Sono commossa, ho i brividi".

Roma - Su proposta del ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, il
Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha conferito una
medaglia d'oro al valor civile alla memoria di Fabrizio Quattrocchi,
sequestrato e ucciso in Iraq il 14 aprile del 2004.
"Sono commossa - ha detto la sorella di Quattrocchi, Graziella - ho i
brividi. Ringrazio il presidente Ciampi e tutti gli italiani che hanno
fatto proprio il sentimento di Fabrizio espresso con quella sua ultima
semplice frase".
"Questa - ha sottolineato Graziella Quattrocchi - è un'ulteriore
testimonianza del presidente Ciampi che ci ha sempre dimostrato il
sentimento di ammirazione per il comportamento di Fabrizio, per il suo
coraggio, per la sua coerenza e per l'amore che ha dimostrato per il
suo Paese".
"E' un riconoscimento importantissimo sia per Fabrizio che per il
nostro ruolo in Iraq", ha commentato Maurizio Agliana, rapito in Iraq
insieme a Quattrocchi.
"Il primo riconoscimento a Fabrizio - ha aggiunto Agliana - sarebbe
stato quello di non denigrarlo o offenderlo chiamandolo come è stato
chiamato. Noi siamo professionisti riconosciuti solo all'estero: in
Italia no. Non c'è una legge né un riconoscimento giuridico. Speriamo
che questo riconoscimento apra la strada a tutto questo".
"Sono contento per lui e la sua famiglia", ha commentato Salvatore
Stefio, un altro dei sopravvissuti al sequestro in Iraq del 2004.
"Questo riconoscimento rende onore a Fabrizio e alla sua famiglia - ha
spiegato ancora Stefio - che ha tanto sofferto".
Un riconoscimento arrivato in ritardo, ha osservato però Umberto
Cupertino, l'altro operatore di sicurezza che venne rapito in Iraq con
Quattrocchi. "Sono contentissimo anche se il riconoscimento arriva con
due anni di ritardo", ha detto. "Finalmente - ha aggiunto - è stato
riconosciuto che Fabrizio è stato ammazzato da terroristi. La sua è
stata una morte eroica perché al momento dell'uccisione lui non sapeva
di essere ripreso con una videocamera e quindi l'orgoglio di essere
italiano gridato a gran voce è assolutamente autentico".

da "La Repubblica" - 20 marzo 2006

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Medaglia a Quattrocchi: dissento fermamente

In piena facoltà mio caro Presidente, le scrivo la presente che spero
leggerà.
Le scrivo in merito alla medaglia al valore concessa al cittadino
italiano Fabrizio Quattrocchi. Questi uscì illegalmente dall'Italia
con incarichi imprecisati di natura paramilitare, connessi alla guerra
in Iraq, ed ivi fu ucciso in circostanze drammatiche. Qualcuno
definisce Quattrocchi vigilante, ma altri credono di chiamarlo a
ragion veduta mercenario. Ha svolto indagini, caro presidente, sulla
vera natura della presenza in Iraq di Fabrizio Quattrocchi ed i suoi,
prima di assegnargli una delle più alte onorificenze della nostra
democrazia?

di Gennaro Carotenuto


Egregio Presidente, colpisce che per i cosiddetti "eroi di Nassiriya"
non sia stata riservata la stessa medaglia d'oro né lo stesso
vitalizio concesso ai familiari di Quattrocchi. Colpisce che niente di
tutto questo sia stato da lei concesso alla memoria del costruttore di
pace Enzo Baldoni, assassinato in circostanze del tutto analoghe, né
di giornalisti come Maria Grazia Cutuli uccisa in Afghanistan.
Colpisce ancora di più che niente di tutto questo sia successo per il
servitore dello stato Nicola Calipari. Baldoni, Cutuli, Calipari,
forse non sono morti da italiani egregio Presidente?
Voglio sperare, caro Presidente, che il fatto che non siano
disponibili filmati su come sono morti gli italiani Baldoni o Cutuli
(ma fin troppi dettagli sono noti su come è morto Nicola Calipari),
non abbia avuto un ruolo nella sua scelta di non concedere loro
medaglie d'oro alla memoria e invece concederla a Quattrocchi.
Ci sono dei militari italiani morti in azioni di guerra in Iraq, oltre
ai 18 di Nassiriya. Nel morire non hanno dimostrato sufficiente
valore, egregio presidente? Non sono morti da italiani? Di sicuro lei
non ha ritenuto opportuno concedere a questi caduti medaglie alla
memoria. Qual'è signor presidente, il ragionamento che la porta, tra
tanto sangue anche italiano versato in Iraq, a concedere al solo
Quattrocchi una medaglia al valore?
Caro Presidente, siamo in un paese dove due giornalisti come Ilaria
Alpi e Miran Hrovatin, possono essere ammazzati in un paese straniero
e, 12 anni dopo, una commissione parlamentare possa con sprezzo del
ridicolo raccontare la loro morte come dovuta al caso.
Caro Presidente, siamo in un paese dove la morte di Nicola Calipari
può essere spacciata dal Ministro della Difesa, Antonio Martino, come
dovuta al fato.
Egregio Presidente, questa medaglia d'oro è motivo di scandalo per
milioni d'italiani. Almeno le chiedo di non far pensare a questi
milioni d'italiani che ci siano morti comode, morti fotogeniche, e
quindi morti premiabili con medaglie d'oro come quella di Fabrizio
Quattrocchi e ci siano invece altre morti scomode, morti oscene,
sconvenienti, come quella di Nicola Calipari.
Personalmente ritengo che Fabrizio Quattrocchi fosse un mercenario,
andato a combattere per denaro una guerra non solo sbagliata ma
criminale. La sua morte merita rispetto, come tutte le morti, ma non
meritava nessuna medaglia. Sono anche cosciente che il mio punto di
vista non possa essere esaustivo della sensibilità di tutti gli
italiani né tanto meno della sua. Ma se così è, egregio presidente, se
Fabrizio Quattrocchi è per lei un eroe, perché mai per lei non sono
eroi Baldoni, Cutuli, Alpi, Hrovatin e tanti altri, mio caro
Presidente? In cosa sono difettose le loro morti?
Mi spiega per quale ragion di stato non è un eroe Nicola Calipari? Non
c'è un filmato, Presidente Ciampi, ma ci sono molte testimonianze su
come muore un italiano come Nicola Calipari. Ci deve delle
spiegazioni, signor Presidente.

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