Informazione

Resent-From: balcani @...
Da: "Davide Bertok"
Data: Lun 13 Dic 2004 19:25:09 Europe/Rome
A: balcani @...
Oggetto: (Fwd) URANIO IMPOVERITO UNO STUDIO DELLA UNIVERSITA' DI
BELGRADO
Rispondere-A: balcani @...


------- Forwarded message follows -------
Date forwarded: Mon, 13 Dec 2004 15:59:53 +0100
Date sent: Mon, 13 Dec 2004 14:52:03 +0100
To: disarmo @...
From: rossana
Subject: URANIO IMPOVERITO UNO STUDIO DELLA UNIVERSITA' DI
BELGRADO
Forwarded by: disarmo @...
Send reply to: disarmo @...


Le note che seguono derivano dallo studio FR YUGOSLAVIA REPORT del
Federal Ministery for Development Science and the Enviroment della
Serbia) è stato pubblicato alla fine del 2000 a firma del Prof. Nada
Sijapic, e da note di analisi dell'autore -
<http://xoomer.virgilio.it/fernandotermentini/curriculum.htm> Fernando
Termentini - che è un esperto di bonifica anche nel settore NBC.

L'Università di BELGRADO ha sviluppato una analisi su quanto rilevato
sul territorio a seguito dei bombardamenti della NATO sul territorio
serbo, molti dei quali utilizzando Uranio Impoverito.

In estrema sintesi lo studio ha proceduto attraverso :
* l'analisi ambientale dei maggiori siti industriali e militari
della Serbia bombardati dalla NATO con aramneto convenzionale e con il
DU;
* l'influenza che questi bombardamenti hanno avuto sulla qualità
delle falde dei bacini dei fiumi : Danubio, Velika Moldava e Lepenica;
* l'impatto ambientale che questi bombardamenti hanno avuto in
particolare per gli aspetti biologici.

Il documento in questione deve considerarsi come uno studio parallelo a
quello effettuato dal "Balkan Task Force (BTF) della Nato che ha
operato sotto l'egida del "United Nation Enviroment Programme (UNEP)",
ed ha esteso l'analisi su altri siti della Serbia, del Kosovo e della
Bosnia Herzegovina, dove è stata rilevata l'utilizzazione di Uranio
Impoverito (DU).

I contenuti del rapporto sono per taluni aspetti preoccupanti e
nonostante che sia stato redatto sotto il controllo accademico
dell'università devono essere approfonditi, valutati e comparati con
quanto allo stato attuale noto e comparato con altri indagini nel
settore.

La materia, peraltro, è ancora oggetto di una nuova indagine
scientifica e di una valutazione di un'apposita Commissione
Parlamentare per cui anticipare conclusioni seppur personali o
pubblicizzare dati presi in "valore assoluto" sugli effetti diretti
ed indiretti dell'Uranio Impoverito può essere in qualche modo
fuorviante e dannoso ai fini dei risultati scientifici che si intende
raggiungere.

Scambiarsi opinioni e pareri non è comunque assolutamente fuorviante ma
concorre sicuramente a configurare nel migliore dei modi un problema
così complesso come quello dell'inquinamento ambientale di aree "post
belliche" dove il DU ha un ruolo importante ma non rappresenta il solo
elemento inquinante.

Infatti, sicuramente i metalli pesanti, le polveri di piombo, rame,
alluminio, le componenti aromatiche degli esplosivi e gli ossidi di
uranio se inspirati od ingeriti non hanno effetti salubri.

Se poi entrano a contatto delle falde acquifere o si inseriscono nel
circuito alimentare attraverso gli ortaggi, la carne ed il latte, i
danni fisici possono essere incrementati e raggiunge livelli di
guardia.

Sono fenomeni inquinanti però sotto taluni aspetti controllabili e per
taluni aspetti arginabili, ma devono essere noti. Per farlo non bisogna
essere condizionati dall'approccio arrogante di chi, nel dubbio, non
lascia spazio ad ipotesi e non verifica ed approfondisce le cause di
particolari eventi.

In attesa quindi di arrivare ad una pubblicazione ragionata, lo
scrivente invita chi fosse interessato a discuterne a raggiungerlo
attraverso i contatti telematici a premessa di ogni possibile
divulgazione futura che sarà attuata non appena sarà ultimata la
verifica dei dati.

L'indagine scientifica, sviluppata dall'Università di Belgrado, è stata
sviluppata attraverso un rigoroso metodo di lavoro che in
sintesi ha previsto :
* Campioni di acqua e di terreno di aree bombardate, prelevati
durante l'attacco e/o immediatamente dopo il primo attacco.
* Rilevamento dei danni forestali subiti in occasione agli attacchi
con il prelevamento di campioni di terreno e di alberi distrutti.
* Rilevamenti fotografici subito dopo l'attacco ed in tempi
successivi delle aree forestali ed agricole che hanno subito un attacco.
* Diametro e profondità dei crateri provocati dalle bombe di
aereo e/o proiettili in generale.
* Dove possibile, monitoraggio di alcune specie di animali
stanziali nelle aree oggetto di attacco.

Cerchiamo ora di approfondire la tematica del DU tralasciando gli
aspetti di fisica nucleare del problema trattati in altre pagine di
questo sito (ritorna ad Home).

COSA E' L'URANIO IMPOVERITO (DU - URANIO - 238) ??

L'Uranio Impoverito è un combustibile delle centrali nucleari . Il
suo utilizzo genera una grande quantità di scorie radioattive il cui
stoccaggio e smaltimento risulta molto difficile. Nel 1980 negli Stati
Uniti sono state pubblicate ricerche scientifiche che portavano alla
conclusione che era necessario fermare la produzione di uranio
impoverito in quanto le discariche di scorie radioattive avevano una
emissione che eccedeva mensilmente i 150 micro Ci, limite massimo
stabilito dalla normativa di sicurezza internazionale.

Questa emissione corrisponde a quella di

387 g di DU.

ogni colpo da 30 mm di DU pesa 298 grammi

Limitandoci ad approfondire le caratteristiche fisiche del DU e
l'incidenza inquinante che l'Uranio 238 può produrre nell'ambiente
possiamo sottolineare alcuni parametri che dovrebbero rappresentare il
modello principale di riferimento per qualsiasi approfondimento di
indagine sugli possibili effetti e conseguenti danni che il DU può
produrre nell'immediato e nel medio e lungo termine.

In particolare :
* L'Uranio Impoverito è un materiale ad elevata densità e nel
momento che brucia lascia residui radioattiva e di elevata tossicità
chimica.
* Il DU è un materiale altamente pirofilo e quando brucia raggiunge
temperature elevatissime (3000 ° C ) in un intervallo di tempo
brevissimo.
* Quando il DU colpisce un ostacolo resistente si crea
un'elevatissima temperatura ed il 10% di materiale brucia
immediatamente mentre un altro 70% della massa complessiva si trasforma
in aerosol con particelle di 5 micron che possono essere inspirate con
estrema facilità.
* All'atto della combustione e della frammentazione si ha una
trasformazione in ossido di uranio sempre in particelle finissime ad
elevata tossicità chimica.
* Le particelle polverizzate in presenza di vento possono essere
trasportate anche ad una distanza di 40 km dal punto dove è avvenuto
l'impatto.
* L'Uranio-238 e gli ossidi di uranio sono molto solubili in acqua.
* Le microparticelle diluite in acqua possono essere facilmente
assorbite dalle piante e dagli animali e quindi entrare nella normale
catena alimentare.
* Le particelle radioattive e gli ossidi nel tempo possono
provocare gravi malattie come forme cancerogene mortali in particolare
con forme leucemiche, ai polmoni ed alla vescica.
* La pericolosità dell'inquinamento chimico rispetto a quello
radiologico è molto accentuata per cui inspirare e/o ingerire
direttamente od attraverso acqua e cibi inquinati ossidi di uranio è
molto più pericoloso rispetto agli effetti prodotti dalle radiazioni.
* Il DU è altamente pirofilo. Qualora, quindi, sia mescolato ad
altri ordigni bellici non esplosi (UXOs) o mine destinati ad essere
distrutti secondo le normali tecniche di bonifica (cariche esplosive),
all'atto del brillamento innesca un processo "catalizzante" sulla
temperatura istantanea. Ne consegue una rapidissima trasformazione del
DU in ossidi di uranio alla stessa stregua di quanto avviene nel
momento di un impatto contro superfici dure e la trasformazione degli
altri metalli in particelle sferiche da "fusione". Queste particelle
insieme all'ossido di uranio produce un elevatissimo inquinamento
ambientale ad altro rischio per gli esseri umani.

IPOTESI DI IMPIEGO DI MUNIZIONAMENTO AL DU

Testimonianze e studi riferiscono che una consistenze utilizzazione di
munizionamento al DU è stata fatta nel corso della Prima Guerra del
Golfo in particolare sulle colonne corazzate irachene in ritirata dal
Kuwait , e nei Balcani.

In particolare per l'utilizzo dei Balcani da diverse fonti emerge che
in Serbia ed in Kosovo e prima in Bosnia Herzegovina, è stato
utilizzato munizionamento al DU dall'aereo A10/A con il cannoncino da
30 mm. (munizioni API PGU-14/B). Durante la guerra, truppe
specializzate NBC dell'esercito della Serbia hanno monitorato
l'utilizzo dell'Uranio 238, e risulta che ne è stato fatto massivo
impiego il 18 aprile 1999 ai confini della regione di Bujanovac ed il
30 maggio 1999 nell'area di Cape Arza nella penisola di Lustice. Infine
successivamente nella zona della Vranije.
Alla fine della guerra è stata approfondita l'indagine ed è stato
rilevato che l'Uranio 238 è stato utilizzato dalla Nato anche in molte
altre parti della Serbia , in partire lungo il 44° parallelo
all'interno del territorio del Kosovo - Metohia, in altri sette siti
della Serbia ed in un sito del Montenegro.

In totale è stato stimato che in Serbia siano stati utilizzati dai 3000
ai 5000 proiettili al DU sparati dallo A10/A, per l'equivalente di
circa 1-1,5 tonnellate di Uranio 238 e dei sui sottoprodotti
contaminanti.

SOGGETTI A RISCHIO DI CONTAMINAZIONE

Un'analisi dei 10 principali punti nei quali sono state evidenziate le
possibili e principali caratteristiche inquinanti dell'Uranio - 238,
porta a determinate conclusioni deduttive che dovrebbero rappresentare
il punto di partenza di ogni possibile indagine sulle conseguenze
dannose dell'DU e dei suoi derivati sull'uomo.

In particolare le categorie a rischio sulle quali dovrebbe essere
concentrata l'attenzione e dalle quali sarebbe opportuno ricavare la
campionatura per lo sviluppo di indagini scientifiche sono tre,
rispettivamente rappresentate da :

militare/i o il civile/i che si trovassero coinvolti in un attacco
portato con munizionamento al DU e nelle immediate vicinanze del punto
di impatto del munizionamento : sarebbero destinati a respirare gli
ossidi di uranio e le particelle di DU radioattivo;

personale militare e/o civile impegnato nelle operazioni di bonifica di
UXOs e di mine non conoscendo l'utilizzazione di munizionamento al DU :
sarebbero destinati a respirare gli ossidi di uranio e le particelle
sferiche dei metalli pesanti provocate dalla fusione alle elevate
temperature delle componenti metalliche degli UXOs e delle mine:

personale destinato a percorrere aree dove si siano depositati ossidi
di uranio o nanoparticelle di DU : sarebbero destinati a respirare gli
ossidi di uranio e le particelle di DU radioattivo.

Esistono inoltre episodi recenti della guerra in IRAQ che potrebbero
offrire immediati spunti di indagine alla luce di quanto negli anni è
maturato in tema di conoscenza sugli effetti diretti ed indiretti del
DU.

Per esempio e non a caso dovrebbero essere rilevati i siti contro i
quali è stato impiegato il fuoco terrestre dei carri armati Abrams e
possibilmente controllare a distanza di una anno ha respirato a suo
tempo polveri per impatto o per trasformazione in ossido di uranio.


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IL TESTO IN LINGUA ITALIANA DELLA AUTODIFESA DI MILOSEVIC, IN CORSO
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LE TRASCRIZIONI "UFFICIALI" DEL "PROCESSO" SI TROVANO AI SITI:
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http://www.un.org/icty/transf54/transf54.htm (EN FRANCAIS)

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Milosevic (francais / italiano)

1. LA TESTIMONIANZA DI PRIMAKOV (ex primo ministro dell'URSS)
Témoignage de Evgueni Primakov (ancien premier ministre Russe)

2. LA NATO SI RIFIUTA DI PRODURRE DOCUMENTAZIONE SUL KOSOVO
L'OTAN n'ouvrira pas ses archives

3. RESPINTE LE DIMISSIONI DELL' "AVVOCATO" DI MILOSEVIC
La démission des avocat de Milosevic refusée


Fonti:

http://www.ansa.it/balcani
ANSA
http://fr.groups.yahoo.com/group/alerte_otan/messages
Liste est gérée par des membres du Comité de Surveillance OTAN.


=== 1 ===

MILOSEVIC: TPI, EX PREMIER URSS PRIMAKOV DIFENDE SLOBO

(ANSA) - L'AJA, 30 NOV - Slobodan Milosevic non progettava di creare 
una Grande Serbia ricorrendo alla forza. Lo ha sostenuto l'ex primo 
ministro russo Ievgheni Primakov testimoniando oggi davanti al 
Tribunale penale internazionale (Tpi) per la ex Jugoslavia. ''Quando ho 
chiesto a Milosevic se pensava di costituire una grande Serbia mi ha 
risposto con un 'no' detto in maniera enfatica'', ha riferito Primakov, 
parlando di un incontro avuto con l'allora presidente jugoslavo, l'8 
gennaio del '93, quando era in corso la guerra di Bosnia-Erzegovina. 
L'ex premier sovietico ha aggiunto che Milosevic gli spiego' che ''un 
tale progetto poteva essere realizzato in teoria solo mediante un bagno 
di sangue e che questo non era il suo obbiettivo''. Primakov e' uno dei 
numerosi testimoni citati da Milosevic a sua difesa nel processo in 
corso dal febbraio del 2002 davanti al Tpi. Slobo e' accusato di 
genocidio, crimini di guerra e contro l'umanita' nell'ambito di un 
progetto tendente a riunire tutti i serbi della ex Jugoslavia in un 
unico grande stato. (ANSA). VS
30/11/2004 11:09

---

LA HAYE, 30 nov (AFP)

Milosevic ne voulait pas d'une Grande Serbie, assure Evgueni Primakov

Slobodan Milosevic ne voulait pas créer une Grande Serbie par la force, 
a assuré mardi l'ancien Premier ministre russe Evgueni Primakov, témoin 
à décharge dans le procès de l'ex-président yougoslave, accusant 
"l'Ouest" d'avoir voulu affaiblir la Serbie.

"Quand je lui ai demandé (à Slobodan Milosevic) s'il caressait le plan 
de créer une Grande Serbie, il m'a répondu non de manière emphatique", 
a assuré M. Primakov en se référant à une rencontre entre les deux 
hommes, le 8 janvier 1993, alors que la guerre de Bosnie-Herzégovine 
(1992-1995) faisait rage.

M. Primakov, avant de devenir Premier ministre de 1998 à 1999, était à 
cette époque ministre des Affaires étrangères de la Russie, pays qui a 
toujours manifesté une grande proximité avec la Serbie. C'est en tant 
que ministre des Affaires étrangères qu'il a suivi les conflits 
yougoslaves des années 1990 pour lesquels est accusé M. Milosevic.

"Il m'a dit qu'une telle idée ne pourrait être réalisée en théorie 
qu'au prix d'un immense bain de sang et qu'il n'était pas prêt à faire 
cela", a ajouté l'ancien Premier ministre russe devant le Tribunal 
pénal international (TPI) pour l'ex-Yougoslavie.

"Il n'avait aucun plan et n'a conduit aucune action pour créer une 
Grande Serbie", a-t-il affirmé.

Le procureur accuse Slobodan Milosevic d'avoir participé à une 
entreprise criminelle commune qui avait pour but de créer par la force 
une Grande Serbie qui aurait réuni tous les Serbes de l'ex-Yougoslavie 
dans un même Etat ayant pour capitale Belgrade.

Afin de réaliser cet objectif, les forces serbes ont mené des campagnes 
de nettoyage ethnique notamment en Bosnie-Herzégovine et en la Croatie, 
selon l'accusation. Les territoires ainsi "purifiés " de leurs 
populations non-serbes auraient été rattachés à cette Grande Serbie.

Selon M. Primakov, "l'Ouest" croyait fermement en cette théorie 
contrairement à la Russie.

Il a accusé "l'Ouest" d'avoir oeuvré tout au long des années 1990 à 
l'affaiblissement de la Serbie.

M. Primakov a également accusé l'Armée de libération du Kosovo 
(ancienne guerrilla albanaise) d'être à l'origine des violences au 
Kosovo à la fin des années 1990, et non pas la Serbie.

Selon lui, les puissances occidentales ont ensuite soutenu l'UCK à 
l'initiative de l'Allemagne "qui voulait voir les Albanais du Kosovo 
travaillant en Allemagne rentrer chez eux".

L'ancien Premier ministre russe n'a cependant pas abondé totalement 
dans le sens de M. Milosevic lorsque celui-ci a accusé les frappes de 
l'Otan d'avoir provoqué la fuite de tous les réfugiés du Kosovo en 1999.

"Il y avait aussi d'autres raisons", a tempéré M. Primakov tout en 
estimant que les frappes avaient accéléré l'exode. M. Primakov a 
reconnu des "excès" du côté des forces serbes même s'il a refusé de 
parler de politique générale incitant à la violence au Kosovo.

M. Milosevic répond de plus de 60 chefs d'accusations de génocide, 
crimes contre l'humanité et crimes de guerre pour son rôle dans les 
trois conflits majeurs qui ont déchiré l'ex-Yougoslavie: Croatie 
(1991-1995), Bosnie (1992-1995) et Kosovo (1998-1999). Ces guerres ont 
fait plus de 200.000 morts. Il risque la prison à vie.

La présentation de sa défense, après celle de l'accusation, a débuté 
fin août 2004. M. Milosevic a retrouvé son droit à conduire ses 
interrogatoires lui-même.

Généralement enclin à se plaindre des contraintes de temps, l'ancien 
président s'est engagé à respecter les délais qui lui ont été impartis, 
s'étonnant mardi même de "la générosité" des juges.

---

http://fr.rian.ru/rian/
index.cfm?prd_id=427&msg_id=5154978&startrow=1&date=2004-12-
01&do_alert=0

Derrière de nombreux événements en Ukraine, il y a l'Occident

LA HAYE, 1er décembre - de notre correspondant Andrei Poskakoukhine. 
Evgueni Primakov, président de la Chambre de commerce et d'industrie de 
Russie, estime que derrière de nombreux événements en Ukraine il y a 
l'Occident.

Au cours d'un entretien avec le correspondant de RIA-Novosti, il a 
qualifié d'"irréfléchie" la position de ceux qui ne tiennent pas compte 
de l'opinion de l'Est de l'Ukraine sur l'élection présidentielle.

"Ceux qui prétendent faire triompher la justice ne tiennent pas compte 
de la partie de l'Ukraine qui crée plus de 79 % du PIB", estime Evgueni 
Primakov.

"A mon avis, c'est une position irréfléchie qui est, malheureusement, 
soutenue par l'Occident", a dit Evgueni Primakov.

Selon lui, ceux qui la partagent ne comprennent pas que cette position 
peut entraîner "non seulement la division de l'Ukraine, mais qu'elle 
peut aussi avoir des effets négatifs sur la Russie".

"En même temps, les désaccords entre la Russie et l'Occident 
s'accentuent. Qui en a besoin?" a-t-il ajouté.

Evgueni Primakov a dit qu'il n'était pas enclin à tracer un parallèle 
entre les événements des années 1990 en Yougoslavie et les événements 
actuels en Ukraine.

A son avis, le démembrement de la Yougoslavie a eu lieu, pour 
l'essentiel, à cause des élections de 1990 auxquelles la Ligue des 
communistes de Yougoslavie (LCY) a subi un échec en Slovénie, en 
Croatie, en Bosnie et en Macédoine.

"Ces quatre républiques étaient prêtes à se détacher de la Yougoslavie 
sous les drapeaux d'autres partis, a fait remarquer Evgueni Primakov. 
La LCY a conservé ses positions en Serbie et au Monténégro". Selon lui, 
c'était la cause de "l'attitude idéologique" envers Slobodan Milosevic.

Evgueni Primakov cite un autre trait distinctif des événements 
yougoslaves: l'Etat s'est scindé en Yougoslavie, car il était 
multinational.

"Des processus tout à fait différents se produisent en Ukraine", a-t-il 
souligné.

Evgueni Primakov est intervenu mardi en qualité de témoin à décharge au 
procès intenté contre Slobodan Milosevic par le Tribunal pénal 
international pour l'ex-Yougoslavie.

---

http://fr.rian.ru/rian/
index.cfm?prd_id=427&msg_id=5175713&startrow=1&date=2004-12-
06&do_alert=0

MOSCOU, 6 décembre - RIA Novosti. Au mois de janvier 1993, Slobodan 
Milosevic m'avait dit qu'il n'avait pas pour objectif de créer une 
Grande Serbie. Il était conscient qu'une telle entreprise provoquerait 
un bain de sang. Si jamais elle pouvait être réalisée, a déclaré 
l'académicien Evguéni Primakov, président de la Chambre de commerce et 
d'industrie de Russie, au cours d'une interview accordée au programme 
"Post-Scriptum" de la Troisième chaîne de télévision. Evguéni Primakov 
est récemment rentré des Pays-Bas où il est intervenu devant le 
Tribunal pénal international pour l'ex-Yougoslavie (TPIY) de La Haye en 
qualité de témoin de la défense dans le cadre du procès de 
l'ex-président yougoslave, Slobodan Milosevic.

J'ai exposé son rôle dans l'adoption du plan Vance-Owen, qui avait été 
débattu pendant la conférence de Genève où Slobodan Milosevic s'était 
rendu sur l'insistance de la Russie. Et là il avait imprimé un tournant 
dans la situation. Avant lui la délégation de la République de Serbie 
avait repoussé l'aménagement constitutionnel prévu par ce plan. A 
Genève il avait même été impossible d'entamer les débats sur la 
répartition territoriale. Après l'arrivée de Slobodan Milosevic la 
situation avait changé du tout au tout, a dit Evguéni Primakov.

Evoquant ses entretiens avec Slobodan Milosevic, l'académicien a 
indiqué que dans la prison il s'était entretenu avec lui pendant près 
de six heures. Avant de le rencontrer il avait été fouillé à trois 
reprises et était passé par quinze portes.

Selon Evguéni Primakov, Slobodan Milosevic est d'attaque et a bon 
moral. Il m'a dit qu'il se sentait mieux quand on lui permettait de 
défendre sa position, surtout en public, a relevé le président de la 
Chambre de commerce et d'industrie de Russie.

A propos des raisons qui l'ont incité à intervenir en qualité de témoin 
à décharge au procès, Evguéni Primakov a déclaré que pour lui c'était 
un devoir civil et aussi le désir de défendre la justesse de la 
politique étrangère appliquée à l'époque par la Russie.

Selon l'académicien, c'est un procès-réquisitoire, tout le montre. Avec 
les autres témoins russes nous avons fait le maximum pour que le procès 
soit équitable, a souligné Evguéni Primakov.

Celui-ci a annoncé qu'il était intervenu au sujet de deux épisodes 
concernant l'évolution des événements d'abord en Bosnie et ensuite au 
Kosovo, parce que justement à cette époque il était à la tête du 
Service de renseignement extérieur et que par la suite il avait été 
ministre des Affaires étrangères et chef du gouvernement.

Evguéni Primakov a tenu à préciser qu'il avait largement utilisé des 
documents officiels, les sténogrammes de ses conversations 
téléphoniques avec le vice-président américain Gore, avec le président 
Chirac, avec les premiers ministres italien et britannique, ainsi que 
les enregistrements de multiples conversations avec Slobodan Milosevic. 
Par conséquent, les versions anglaises de ces documents fournies au 
TPIY ne relèvent absolument pas de la propagande, a dit Evguéni 
Primakov pour résumer.


=== 2 ===

TPI: SEGRETO NATO PER LA PRIMA VOLTA ALL'ESAME DEI GIUDICI

(ANSA) - L'AJA, 1 DIC - Il Tribunale penale internazionale (Tpi) per 
l'ex Jugoslavia ha cominciato oggi ad esaminare per la prima volta il 
rifiuto della Nato e di alcuni membri dell' Alleanza di fornire 
documenti chiesti dalla difesa di un imputato con la motivazione di 
voler preservare il segreto difensivo. La difesa dell'ex generale 
Dragolijub Ojdanic, che ha guidato l'esercito jugoslavo durante la 
guerra del Kosovo e che e' tra gli imputati della corte dell'Aja, ha 
chiesto al Tpi di costringere la Nato e una decina di paesi membri a 
fornire le registrazioni delle conversazioni dell'accusato o in cui 
Ojdanic e' stato semplicemente citato nel periodo tra gennaio e giugno 
1999. Finora nessun giudice aveva accettato di venir incontro alle 
richieste della difesa, ritenendo di maggiore importanza il segreto 
difensivo invocato dalla Nato. (ANSA). RED-VS
01/12/2004 20:05

---

La défense du général Ojdanic demande les archives de l'OTAN (B92 News 
1/12/04)

Le Tribunal de La Haye a commencé une discussion de 3 jours sur la 
demande des avocats de l'ancien chef d'état-major de l'armée yougoslave 
Dragoljub Ojdanic d'avoir accès à des documents de l'OTAN sur le 
conflit du Kosovo. La défense demande l'accès à tous les documents de 
la période entre janvier et juin 1999, la période des crimes pour 
lesquels Ojdanic a été inculpé par le tribunal. La demande inclut de 
l'information de renseignement et des transcriptions de communications 
téléphoniques interceptées. La défense assure que des déclarations 
officielles de l'OTAN ont indiqué que de tels documents existent, dont 
une déclaration de Wesley Clark, alors commandant de l'OTAN, selon 
laquelle les rapports de renseignement ont été une importante 
composante de la guerre du Kosovo. L'ex-procureur du TPI Louise Arbour 
a également dit que la mise en accusation de Milosevic pour crimes au 
Kosovo était basée sur une importante documentation rendue disponible 
par les services de renseignement britanniques. (...) La défense croit 
que l'ouverture des archives pourrait prouver qu'il n'y avait pas de 
plans d'expulsion des Albanais du Kosovo, une des accusations à 
l'encontre d' Ojdanic, Milosevic, l'ancien président serbe Milan 
Milutinovic, l'ancien vice-premier ministre Nikola Sainovic et 4 hauts 
officiers qui n'ont pas encore été arrêtés. Des représentants des USA, 
Royaume-Uni, Canada, France, Allemagne, Pays-Bas, Turquie et Bosnie 
participeront au débat. D'autres pays membres de l'OTAN ont fait des 
présentations écrites, mais n'assisteront pas au débat.

---

Pourquoi l'OTAN n'ouvrira pas ses archives
(B92 News 2/12/04)

La Haye - Le débat continue sur la demande de la défense de Dragoljub 
Ojdanic que l'OTAN donne l'accès à ses archives des attaques sur la 
Yougoslavie en 1999. (...) La demande a déjà été rejetée par les 
Pays-Bas, le Canada et le Royaume-Uni. Les représentants de l'OTAN 
argumentent que « Si la défense veut certains documents, elle doit 
spécifier l'information, les conversations et les gens, plutôt que 
faire une expédition de pêche et demander l'accès libre à la 
documentation sans savoir ce qu'elle contient » et que l'ouverture des 
documents a des implications de sécurité nationale qui ne peuvent être 
ignorées. Peter Robinson, conseil de défense d'Ojdanic, dit que les 
rapports d'experts et les déclarations de l'OTAN et du Tribunal de La 
Haye indiquent que les archives des pays pourraient contenir une grande 
quantité d'information obtenues par des écoutes et d'autres méthodes de 
renseignement et que la défense pense qu'ils pourraient montrer 
qu'Ojdanic n'a participé à aucun plan d'expulsion des Albanais du 
Kosovo, ni commis de crimes de guerre. (...)


=== 3 ===

Le mardi 07 décembre 2004

La démission des avocat de Milosevic refusée

Agence France-Presse

La Haye

La chambre d'appel du Tribunal pénal international (TPI) pour 
l'ex-Yougoslavie a repoussé mardi la demande de démission des avocats 
affectés d'office à Slobodan Milosevic contre son gré.

«Il n'a pas été établi de bonnes raisons justifiant le retrait des 
défenseurs», écrit la chambre dans sa décision. «Au contraire, la 
chambre continue à penser que la présence d'un avocat commis d'office 
est fondamentale pour assurer une procédure équitable et rapide».

«Il est donc dans l'intérêt de la justice qu'une défense soit assignée 
à l'accusé et qu'elle ne soit pas autorisée à démissionner», 
poursuivent les juges.

Le 2 septembre dernier, après de nombreuses interruptions du procès 
causées par la santé chancelante de l'ex-président yougoslave, ses 
juges lui ont assigné deux avocats commis d'office. Ces derniers 
devaient mener les interrogatoires des témoins, M. Milosevic n'étant 
autorisé qu'à poser quelques questions supplémentaires.

Le 1er novembre, la Cour d'appel, saisie par ces avocats, a décidé que 
Slobodan Milosevic pourrait assurer lui-même sa défense, tant que sa 
santé le lui permettrait, mais qu'il devrait néanmoins garder ses 
défenseurs.

Entre ces deux décisions, le 27 octobre, les deux avocats britanniques 
Steven Kay et Gillian Higgins avaient demandé à être démis de leurs 
fonctions en estimant qu'ils ne pouvaient pas accomplir leur tâche, 
faute d'un minimum de coopération de l'accusé, qui refuse toute 
communication.

(srpskohrvatski / italiano)

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Lunedi, 6. 12. 2004.

Le conseguenze della povertà, guerre e la vita poco sana, saranno
evidenti nei prossimi due decenni.

La Serbia morente

E’ previsto l’aumento degli ammalati di cancro, tubercolosi, diabete e
psicosi.
Una persona su tre soffre di problemi cardiaci e cardiovascolari. Allo
stress sono sottoposti 37% della popolazione.
Soltanto 18% delle persone sono fisicamente attive per mezz’ora al
giorno, mentre 44% della popolazione è obeso.

Nonostante che a tutti ci sembrasse, che, in generale, siamo già
ammalati a morte, con della gente che muoia dal cuore e cancro ad ogni
angolo, che i suicidi e le disturbi psichiatrici siano in aumento, con
virus che arrivino da tutte le parti – secondo le dichiarazioni dei
medici, il periodo di ammalamenti vero e pieno, doverebbe ancora
arrivare. Le consequenze della povertà, guerre e la vita poco sana,
saranno davvero evidenti nei prossimi due decenni.

E’ un fatto ben noto che dalle malattie cardiache e cardiovascolari, in
Serbia, ne soffra una delle tre persone adulte, mentre queste malattie
cardiovascolari rappresentano il 60% di tutte le malattie in corso.
Siccome i fumatori consistono quasi 50% della popolazione adulta, che
allo stress è sottoposto il 37%, che il pesce trova il posto nella
dieta per quattro volte annue medie, mentre la carne e grassi ne fanno
parte quotidianamente, che la frutta e verdura rappresentano soltanto
il 5% dell’alimentazione, che soltanto 18% delle persone sono attive
fisicamente per mezz’ora al giorno, mentre 44% della popolazione è
obeso (i dati dell’istituto "Batut"), che d’ipertensione soffre il 24%
- negli anni successivi ci attende una valanga delle malattie cardiache
con la relativa presenza sempre maggiore tra i giovani.

Bisogna tener conto che questo comportamento a rischio è il fattore che
incide allo sviluppo delle molte altre malattie; per es. al diabete di
cui ne sono ammalati cca 400.000 persona in Serbia, dove già 120.000
sono sottoposte ai trattamenti con l’insulina – e di cui si ammaleranno
altre persone.

I rischi dalle malattie infettive

Secondo i rilevamenti degli epidemiologisti, per fortuna,, queste non
sono in aumento. Nell’ambito delle suddette malattie, le cifre sono
invariate o poco salite, ma siccome ce ne sono tanti insediamenti
abitativi non igienici, e lavarsi le mani è un evento raro (71% delle
persone entrando in casa, prima dei pasti 88%, dopo l’uso del gabinetto
92/), come popolazione siamo molto suscettibili alle malattie trasmesse
tramite il contatto. Le malattie trasmesse per via del rapporto
sessuale e tramite sangue in genere, sono in aumento. In Serbia ci sono
100.000 persone malate d’epatite C, cca 1.800 con l’infezione HIV- dai
quali muore cca 30 persone ogni anno.

Riguardo delle malattie maligne (rappresentano la 2. causa di morte con
17,4%), secondo il Dr. Slobodan Cˇikaric´, presidente della Società
serba per la lotta contro i tumori, a causa dei bombardamenti con dei
missili ad uranio impoverito, possiamo prevedere un’esplosione di
queste malattie nei prossimi 10-15 anni. Sono già resi noti dei
risultati di ricerca svolta da parte dell’organizzazione
non-governativa "Milosrdni an?eo" (n.b. del traduttore: in inglese
“Mercifull Angel” – era il nome dell’intervento NATO contro la Serbia
nel 1999) che dimostrano che già ora il numero degli ammalati dal
cancro a causa dell’uranio, sia aumentato per 200%. Dr. Cˇikaric´
commenta, che, presi in considerazione questi dati, non siamo neanche
in grado ad immaginare “che cosa accadrà”.

Perfino l’Organizzazione Mondiale per la Salute, ha lanciato dei moniti
che il numero degli ammalati colpiti di questa malattia, nel 2002. sarà
raddoppiato rispetto alla situazione nel 2002. La maggior parte degli
ammaliamenti succederà nei paesi poveri e in via di sviluppo, cui
appartiene SMN. Negli ultimi dieci anni da noi, il numero dei malati di
cancro è salito per il 20% (nel 2002: cca 22.000 d’ammalati 'nuovi',
ufficialmente). Per via del fumo, l'alimentazione poco sana e tempo di
vita, è prospettato l'aumento di quantità dei tumori dei polmoni, del
colon ed intestino, del seno e utero. Dati i tempi d'attesa per delle
radiazioni, con queste cifre dei malati e senza eventuale potenziamento
nelle attrezzature mediche, il destino sarà veramente colorato di nero.

Dopo le malattie provoccate dai tumori, la prossima causa della morte
sono gli incidenti stradali. Come il ministro della sanità serba aveva
esposto recentemente, la quantità degli incidenti stradali si è più che
duplicata nel periodo tra 1992. e 2002. - salendo dai 27.000 a 60.000
casi annui, con cca 1.500 persone che in questo modo perdono la vita.
Quattro o cinque cittadini muoiono ogni giorno negli incidenti stradali.

Non siamo messi per niente meglio con delle malattie polmonari, dato
l'emergere della tubercolosi. Sebbene nei primi anni '90, come ha
dichiarato Dragica Pesˇut dall'Istituto per le malattie polmonari e
tubercolosi, da noi fosse riscontrata la diminuzione dei casi di
tubercolosi, il numero degli ammalati è in stagnazione, mentre dal
Ministero dichiarano che sia in leggero aumento, il che è veramente
preoccupante. Sono registrati 3.000 malati ogni anno, mentre nell'anno
scorso sono morte 254 persone. Per via delle maggiori migrazioni e
della povertà, la tubercolosi è evidentemente ridiventata la malattia
fattiva.

Purtroppo, sempre più spesso risconteremo delle malattie renali, data
la pessima qualità d'acqua potabile in molte zone (Zrenjanin, Kikinda,
Kraljevo, Vranje, Loznica). Ai nefrologi sono ben note queste zone da
cui proviene un numero sempre maggiore di persone sottoposte alle
procedure di regolare dialisi - "il trattamento del rene artificiale").
Ce ne sono almeno 3.500 di tali persone in Serbia. Secondo gli ultimi
dati dell'Associazione dei Nefrologi, con 1.200-1.300 casi nuovi e con
700- 800 pazienti delle dialisi che muoiono, ogni anno. Circa 1300
persone attendono il trapianto, mentre ne vengono compiuti soltanto 50
annualmente.

Gli psichiatri avvertono: Più della metà della nazione è nervoso.

Gli psichiatri nostri e stranieri, avvertono che già nel 2020, la
depressione diventerà la seconda causa della morte. In via generale, le
malattie psichiatriche da noi sono già in aumento. Gli esperti
dichiarano che questo non ci dovrebbe sorprendere più di tanto, dati i
tempi in cui viviamo.
Soltanto nei ultimi tre anni, secondo i dati dell'Istituto per la
salute mentale, il numero dei disordini mentali, è cresciuto per 12%.
Si stima che ogni decimo cittadino soffrirà di qualche tipo di disturbo
mentale, mentre altri dichiarano che loro rappresentano il 20% di tutte
le malattie presenti, e gli altri aggiungono che ne sono la causa della
morte per il 10%. Soltanto in Belgrado vengono registrate cca 200.000
visite al psichiatra ogni anno.
Secondo quanto esposto dalla Dr.Ivana Dimitrijevic´, direttore
dell'Istituto per le malattie neuropsichiatriche "Dr Laza Lazarevic´",
loro ricoverano d'urgenza tra 25 a 30 persone al giorno, ed incirca
9.000 persone ogni anno, con cca 4.500 persone curate nei servizi
ospedalieri. Jasna Milankovic´ dall'Ente per Dati Statistici della
Serbia, afferma che ce n'erano 1.381 suicidi in Serba nell'anno scorso,
vale a dire che almeno tre persone si suicidano ogni giorno.
La ricerca scientifica di "Batut" dimostra che il 44% di nostra
popolazione abbia i sintomi depressivi, l'insonnia 24%, la neurosi 62%,
e lo stress alto 10%. Perciò la rilevazione sull'aumento degli
consumatori dei sedativi non è per niente sorprendente, che il consumo
dell'alcool supera per ben tre volte il consumo di latte, che una
persona su quattro non definisce dannoso l'alcool. Nello stesso modo
non sorprende l'informazione dall'Istituto per le malattie di
tossicodipendenza, che il numero delle persone rivoltesi al medico, sia
aumentato per 10%.

I fatti

* 200.000 visite psichiatriche annue
* Tre persone si suicidano ogni giorno
* 100.000 persone ammalate d’epatite C
* 400.000 malati di diabete
* 120.000 persone sottoposte al trattamento con insulina
* Tre mila ammalati nuovi di tubercolosi ogni anno
* 800 persone curate in dialisi, muoiono ogni anno

Le cause della morte nel 2003.

* malattie cardiovascolari 55,2 %
* tumori 18,4 %
* le cause scarsamente definite
* gli incidenti e gli avvelenamenti 3,7
* le malattie respiratorie


Danijela Stanimirovic

(traduzione di DK, per usi senza scopo di lucro)


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Ponedeljak, 6. 12. 2004.

Posledice siromaštva, migracija, ratova i nezdravog života u naredne
dve decenije postaće zaista vidljive

Srbija na samrti

* Očekuje se porast broja obolelih od raka, tuberkuloze, dijabetesa i
psihoza.
* Od bolesti srca i krvnih sudova boluje svaki treći čovek, pod stresom
37 odsto ljudi.
* Svega 18 odsto pola sata dnevno fizički aktivno, a gojazno je 44
odsto populacije


Iako se možda svima čini da smo, u globalu, mrtvi bolesni, da ljudi
umiru od srca i raka na svakom ćošku, da je samoubistava i
psihijatrijskih poremećaja sve više, da virusi stižu sa svih strana,
prema rečima lekara, pravi period oboljevanja tek stiže jer će
posledice godina siromaštva, migracija, ratova, sukoba i potpuno
nezdravog života u naredne dve decenije postati zaista vidljive.

Već je poznata činjenica da u Srbiji od bolesti srca i krvnih sudova
boluje svaki treći odrasli čovek i da kardiovaskularne bolesti čine 60
odsto ukupnog broja bolesti, ali budući da gotovo polovina odraslog
stanovništva puši, da je pod stresom 37 odsto stanovništva, da ribu u
proseku jedemo četiri godišnje, a meso i masnoće gotovo svaki dan, da
je voće i povrće čine svega pet odsto ishrane, da je svega 18 odsto
stanovništva pola sata dnevno fizički aktivno (podaci Instituta
"Batut"), da problem gojaznosti ima 44 odsto populacije, a povišenog
krvnog pritiska 24 odsto, narednih godina očekuje nas prava poplava
srčanih bolesti i to sve više među mladima.

Imajući u vidu da je ovakvo rizično ponašanje faktor rizika za mnoge
druge bolesti, pa i nastanak dijabetesa (od kog sada boluje u Srbiji
oko 400.000 osoba, a 120.000 je već na insulinu), od kog će takođe sve
više biti obolelih.

Što se tiče malignih bolesti (koje su na drugom mestu po smrtnosti sa
17,4 odsto), prema rečima dr Slobodana Čikarića, predsednika Društva
Srbije za borbu protiv raka, u narednih deset do 15 godina možemo
očekivati čitavu eksploziju ovih bolesti zbog ispaljivanja raketa sa
osiromašenim uranijumom u toku bombardovanja. Već su objavljeni
rezultati istraživanje nevladine organizacije "Milosrdni anđeo" koji
pokazuju da je već sada, zbog uranijuma, broj obolelih od raka uvećan
za 200 odsto, a dr Čikarić je izjavio da, imajući u vidu ovakve
podatke, ne možemo ni da zamislimo "šta će da bude".

Čak je i Svetska zdravstvena organizacija upozorila da će 2020. godine
broj obolelih od ove opake bolesti biti udvostručen u odnosu na 2002. i
da će najveće oboljevanje biti u siromašnim i zemljama u razvoju kojima
pripada i SCG. Kod nas je, prema podacima "Batuta", za poslednjih deset
godina broj obolelih od raka veći za 20 odsto (u 2000. godini oko
22.000 novoobolelih, zvanično). Zbog upotrebe duvana, nezdrave ishrane
i brzog tempa života očekuje se porast broja raka pluća, debelog i
tankog creva, kao i raka dojke i materice. S obzirom na to koliko se i
sada čeka na zračenje, sa očekivanim brojem obolelih, bez nove opreme
crno nam se piše.

Kod nas se odmah iza malignih bolesti, kao uzrok smrtnosti nalaze
saobraćajne nesreće. U Srbiji je, kako je nedavno saopštio i ministar
zdravlja saopštio, broj nesreća na putevima od 1992. do 2002. godine
više nego udvostručen, jer je sa 27.000 porastao na 60.000 godišnje, a
oko 1.500 ljudi kod nas godišnje na taj način izgubi život. Svakog dana
u saobraćajnim nesrećama strada četiri ili pet građana.

Što se tiče plućnih bolesti, ni tu ne stojimo sjajno jer je
tuberkuloza, sudeći po podacima, počela da se vraća. Iako je u ranim
devedesetim beležen pad slučajeva tuberkuloze kod nas, poslednjih
nekoliko godina, kako je rekla Dragica Pešut iz Instituta za plućne
bolesti i tuberkulozu, broj obolelih stagnira, u Ministarstvu kažu i da
blago raste, što je zaista zabrinjavajuće. Kod nas se godišnje
registruje oko 3.000 novoobolelih, a prošle godine umrlo je 254 osoba.
Zbog sve većih migracija i siromaštva tuberkuloza je očito postala
ponovo aktuelna bolest.

Nažalost, sve češće ćemo se suočavati i sa bubrežnim bolestima, budući
na loš kvalitet vode u mnogim krajevima (Zrenjanin, Kikinda, Kraljevo,
Vranje, Loznica). Nefrolozi već poznaju ova endemska područja iz kojih
dolazi sve veći broj onih završavaju na programu redovne dijalize -
"tretman veštačkog bubrega). Takvih je najmanje 3.500 u Srbiji, a prema
podacima Udruženja neforloga, svake godine ima od 1.200 do 1.300 novih,
a godišnje umre od 700 do 800 pacijenata na dijalizi. Na
transplantaciju kod nas čeka oko 1.300 ljudi, a godišnje se obavi svega
50.

Psihijatri upozoravaju: Nervozno više od pola nacije

I naši i strani psihijatri upozoravaju da će već 2020. godine depresija
postati drugi uzrok smrti. Uopšte psihijatrijske bolesti su već sada
kod nas u porastu što, kako kažu stručnjaci, uopšte ne treba da nas
iznenađuje, s obzirom na to u kakvom vremenu živimo.
Kod nas je već u poslednje tri godine, prema podacima Instituta za
mentalno zdravlje, broj mentalnih poremećaja porastao za 12 odsto.
Procenjuje se da će svaki deseti stanovnik imati neki mentalni
poremećaj, neki kažu da psihičke bolesti čine oko 20 odsto svih
ostalih, a treći da su uzrok smrti u deset odsto. Samo u Beogradu se
beleži oko 200.000 poseta psihijatru godišnje.
Institut za neuropsihijatrijske bolesti "Dr Laza Lazarević", prema
rečima direktora dr Ivana Dimitrijevića, dnevno urgentno zbrine od 25
do 30, godišnje oko 9.000 osoba, a oko 4.500 osoba bude na bolničkom
lečenju tokom godine. Jasna Milanković iz Republičkog zavoda za
statistiku kaže da je prošle godine bilo 1.381 samoubistvo u Srbiji,
što znači da se svakog dana ubiju najmanje tri čoveka.
Istraživanja "Batuta" pokazuju da 44 odsto naše populacije ima
depresivne simptome, nesanicu 24 odsto, nervozu 62, a izražen stres 10
odsto. Stoga uopšte ne iznenađuje i podatak iz istraživanja da raste i
broj korisnika sredstava za smirenje, kao i to da se alkohol uzima tri
puta više nego mleko i da svaka četvrta osoba ne misli da je alkohol
štetan. Zato i ne iznenađuje podatak Zavoda za bolesti zavisnosti da je
broj onih koji su se već obratili lekaru zbog alkohola veći za deset
odsto.

Činjenice

* 200.000 poseta psihijatru
* Tri čoveka izvrše samoubistvo svakog dana
* 100.000 obolelih od hepatitisa Ce
* 400.000 obolelih od šećerne bolesti
* 120.000 osoba na insulinu
* Tri hiljade novoobolelih od tuberkuloze
* 800 osoba na dijalizi umre za godinu dana

Uzroci smrtnosti u 2003.

* bolesti krvotoka 55,2 odsto
* tumori 18,4
* nedovoljno definisana stanja
* povrede i trovanja 3,7
* bolesti respiratornog sistema

Rizični za zarazne bolesti

Kad je o zaraznim bolestima reč, tu, na sreću, bar tako kažu
epidemiolozi, nema iz godine u godinu više obolelih. Brojke su
otprilike iste ili nešto malo veće, ali budući da imamo mnoštvo
nehigijenskih naselja i da retko peremo ruke (po ulasku u kuću 71 odsto
građana, pre jela 88 odsto, a posle toaleta 92), veoma smo rizična
populacija za mnoge kontaktom prenosive bolesti. Što se tiče seksualno
i krvlju prenosivih bolesti i tu je sve više obolelih. U Srbiji ima oko
100.000 obolelih od hepatitisa Ce, oko 1.800 zarađenih HIV-om, od kojih
godišnje umre oko 30.

Danijela Stanimirović

UNA MACROSCOPICA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI


“Yukos, investitori attenti!”
di Stefano Carrer

Un grido di dolore, un avvertimento agli investitori internazionali, un
appello al cancelliere tedesco Schroeder: la holding Menatep,
principale azionista di Yukos, spara tutte le cartucce a disposizione
per rilanciare la pressione internazionale sul presidente russo Putin e
ostacolare il suo piano per incamerare il principale asset della
società finita sull’orlo della bancarotta. La controllata
Yugansneftegaz dovrebbe andare all’asta domenica prossima per ripagare
parte del debito fiscale gonfiato fino a 24 miliardi di dollari (nel
quadro della campagna del Cremlino contro il fondatore Mikhail
Khodorkovsky, finito in carcere) e sarà acquistata con tutta
probabilità dal colosso pubblico Gazprom: a quel punto Putin avrà
serrato la presa statale sul cruciale settore energetico. Con intere
pagine pubblicitarie su “Il Sole-24 ore”, il “Financial Times”, il
“Wall Street Journal Europe” e “Handelsblatt”, la holding che possiede
il 61% di Yukos si dichiara vittima di un esproprio e dichiara che la
vendita “costituisce una macroscopica violazione dei diritti umani”
(...)

Da “IL SOLE-24 ORE” del 15 dicembre 2004

segnalato da Mauro Gemma