Informazione

A causa di sopraggiunte difficoltà dei relatori, l'iniziativa prevista per la sera del 6 luglio a
Bologna, promossa da CNJ ed Ass. marxista politica e classe, è rinviata a data da destinarsi.
Ce ne scusiamo con tutti gli interessati.



www.resistenze.org - popoli resistenti - serbia - 02-07-07 

 

Kosovo: Sul miglior interesse nazionale che il denaro possa comprare

 

Prof. R. K. Kent *

 

30 giugno 2007

 

La stampa straniera riporta che il Segretario Generale dell'ONU ha ricevuto un rapporto particolareggiato dai Servizi d’Intelligence tedeschi (BND). Ban Ki-Moon stesso aveva richiesto che una sezione del BND fosse affiancata alla missione ONU in Kosovo per districare la rete di complessità che avvolge questa provincia della Serbia. Com’è ampiamente risaputo, l'Inviato Speciale dell'ONU Martti Ahtisaari ha proposto di separare il Kosovo dalla Serbia, atto che creerebbe un nuovo stato indipendente sulla base della preponderanza demografica albanese.

 

Se perfezionato, non solo violerebbe la stessa risoluzione ONU, che prevedeva il contrario, ma potrebbe dare il via libera a candidature simili in Spagna e Francia, in Gran Bretagna (la Scozia indipendente) così come condurre ad un movimento messicano-americano (appoggiato dal Messico e sostenuto dall'Unione degli Stati latinoamericani) esigendo che la California sia separata dagli Stati Uniti e ottenga lo status di paese indipendente e riconosciuto in campo internazionale. Perché non il Texas indipendente, perché non aggiungere più candidati in giro per il pianeta Terra? Ma, queste proiezioni non sono di preoccupazione immediata, specialmente quando contrapposte ad una rivelazione sensazionale e particolareggiata. La squadra del BND, comandata dal Generale di brigata Luke Neiman, ha scoperto senza molto sforzo che il Sig. Ahtisaari aveva contatti frequenti con leader separatisti albanesi ed aveva ricevuto grandi somme di denaro (approssimativamente 53 milioni di dollari). I dettagli sono elencati con precisione teutonica.

 

Sono state registrate le loro conversazioni sui trasferimenti di denaro, con relativi conti bancari e codici in Svizzera e Cipro, su consistenti rifornimenti di eroina, sulla disponibilità dei favori di due donne “schiave”, così come è stata annotata una visita alla residenza di Mr.Ahtisaari (alle 6.23 di mattina del 12 febbraio 2007) di una Jeep targata PR-443-22CD. Era un veicolo posseduto dal governo "transitorio" albanese del Kosovo nella capitale Pristina. Insomma, sembra che il Sig. Ahtisaari abbia dei vecchi scheletri pro-nazi nel suo armadio e abbia coltivato una parzialità pro-musulmana che probabilmente scaturisce dalle alleanze di nazi-fasciste-musulmane risalenti alla Seconda Guerra mondiale.

 

Senza conoscere le scoperte del BND, chi scrive ha esortato il precedente Segretario dell'ONU a congedare il Sig. Ahtisaari senza indugio e a nominare qualcuno che non fosse in alcun modo legato con albanesi o serbi. Senza dubbio l'ex Segretario non agì perché il Sig. Ahtisaari è un ex capo di stato ed è ampiamente rispettato in campo internazionale. Con le informazioni particolareggiate del BND, dovrebbe essere impossibile per lui conservare il posto o accettare a priori il suo piano.

 

Non è un segreto che fonti albanesi hanno fatto donazioni a membri del nostro Congresso e che i destinatari si sono battuti in favore di una separazione del Kosovo dalla Serbia per darlo alla maggioranza albanese. Anche un precedente Segretario di Stato americano, fervente sostenitore di un Kosovo albanese ed indipendente, ora ha una società di telecomunicazioni nel Kosovo stesso. Non sembra esserci nulla di illegale nel donare fondi elettorali ai nostri moderni Soloni. L'impatto non sarà "a casa" e quello che accade all'estero come risultato della scelta dei nostri legislatori pro-albanesi non è di alcuna preoccupazione. La politica della precedente amministrazione potrebbe essere riassunta nel "nutrire i serbi con i desiderata musulmani" poiché questo avrebbe comprato la buona volontà del Medio Oriente. Il risultato è stato la nascita di Al-Qaeda anche in Bosnia ed il wahabitismo crescente fra i musulmani albanesi in Kosovo. Se noi forse possiamo essere scusati a causa di una conoscenza molto limitata della storia balcanica e del contesto in cui essa si districa, questo non vale per l'Europa occidentale anche perché questa marcia in sintonia con la politica estera americana. L'Europa occidentale sa bene che i serbi erano "custodi dei cancelli " attraverso i quali gli ottomani tentarono di passare e raggiungere la conquista dell'intera Europa occidentale. La generazione europea più vecchia sa anche che i serbi avevano fornito un contributo considerevole alle vittorie alleate nelle due Guerre mondiali. La nostra gente non sa anche che una delle più piccole minoranze negli Stati Uniti, americani di origine di serba, fornì sette uomini che guadagnarono Medaglie d'Onore al Congresso in entrambe le Guerre. La nostra opinione pubblica non sa che i serbi salvarono oltre 300 piloti americani precipitati durante la seconda Guerra mondiale e li restituirono al loro dovere. Ma, è stata informata, dal nostro Governo e dai principali media, che "i serbi" sono i soli aggressori in ex-Yugoslavia e che tutte le altre "tribù" sono vittime nonostante l’ovvia presenza di un tripartito fratricida, molto sostenuto dall'estero. La realtà virtuale sostituisce la realtà stessa. Tutto nel nome di un'ideologia geopolitica che ha imbrigliato tutti i più alti organismi nella sua rete, nella credenza che noi si possa alterare la natura umana e cambiare permanentemente il mondo.

 

* Docente del Dipartimento di Storia dell’Università di Berkeley, California.

 

Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org a cura del Forum Belgrado Italia



Jörg Becker/Mira Beham: Operation Balkan 

04.07.2007

Werbung für Krieg und Tod
Baden-Baden 2006 (Nomos Verlag)
130 Seiten
17,90 Euro
ISBN 3-8329-1900-7


Ende März 1999 erklärten die damaligen deutschen Bundesminister Rudolf Scharping (Verteidigung) und Joseph Fischer (Auswärtiges Amt) auf einer Pressekonferenz, ihnen lägen "zuverlässige" Informationen über Massaker, Gräueltaten, Konzentrationslager und die Hinrichtung von Intellektuellen in der serbischen Provinz Kosovo vor. Unter der Ägide der serbischen Polizei und der jugoslawischen Bundesarmee finde ein "von langer Hand geplante(r), systematische(r) ethnische(r) Vertreibungskrieg" gegen die dort lebenden Albaner statt, behaupteten die beiden Spitzenpolitiker. Während der folgenden Tage und Wochen meinte Scharping gar, in die "Fratze der eigenen Vergangenheit" zu blicken; Fischer verglich den jugoslawischen Präsidenten Slobodan Milosevic öffentlich mit Adolf Hitler und sah im Kosovo eine "serbische SS" am Werk. Die sich selektiv auf den Holocaust beziehende Regierungspropaganda, schreiben Jörg Becker und Mira Beham in ihrer aktuellen Publikation über die "Operation Balkan", konnte nur funktionieren, weil "geschlossene Informationskreisläufe in den westlichen Gesellschaften (Politiker, Medien, PR-Agenturen, NGOs, Think-Tanks, Consulting-Firmen, Intellektuelle usw.) - geleitet von politischen und Machtinteressen - durch den Gebrauch einer entsprechenden Metaphorik eine solche Erinnerung evozier(t)en".

Wie diese "geschlossenen Informationskreisläufe" der Unterstützung sezessionistischer Bestrebungen im ehemaligen Jugoslawien und schließlich der Propagierung des NATO-Angriffskrieges gegen das südosteuropäische Land dienten, wollen die Autoren untersuchen. Den Politikwissenschaftler Becker und die OSZE-Mitarbeiterin Beham interessiert insbesondere die Rolle, die PR-Agenturen und Nichtregierungsorganisationen (Non-Governmental Organizations, NGOs) dabei spielten. An diesem Punkt sehen sie sich jedoch mit einem gravierenden Problem konfrontiert: Gerade das Vorgehen von PR-Beratern und Einflussagenten verweigert sich "seiner Natur nach dem Element der Transparenz und damit einer systematischen Analyse".

Verlässliche Angaben über die Tätigkeit von PR-Firmen zur Unterstützung der sezessionistischen Kriegsparteien im ehemaligen Jugoslawien liegen denn auch nur für die beteiligten US-Unternehmen vor. Geschuldet ist dies dem "Foreign Agents Registration Act", der 1938 in den USA verabschiedet wurde, um einen Überblick über Einzelpersonen und Agenturen zu erhalten, die das Land im Auftrag der deutschen Regierung mit nazistischer Propaganda überschwemmten. Bis heute ermöglicht er einen Einblick in einschlägige Aktivitäten der PR-Branche - anders als in Deutschland, wo man gewöhnlich nichts darüber erfährt. Lediglich die "Kooperation" des Frankfurter Rüstungslobbyisten Moritz Hunzinger ermöglichte es Beham und Becker, "auch das Engagement einer deutschen Public-Relations-Firma auf dem Balkan exemplarisch (zu) untersuchen".

Als wissenschaftlich gesichert kann nunmehr folgendes gelten: Hunzinger, seinerzeit Vorstandsvorsitzender der "Hunzinger Information AG", überzeugte im Auftrag der Geschäftsführung der Messer Griesheim GmbH den NATO-Befehlshaber und späteren Kommandeur der Kosovo-Besatzungstruppe KFOR, den deutschen General Klaus Reinhardt, die Belgrader Messer-Tochtergesellschaft Tehnogas bei der Auswahl der Ziele der NATO-Luftangriffe auszusparen. Mit Reinhardt verband Hunzinger eine ebenso enge Geschäftsbeziehung wie mit Ortwin Buchbender, der für das deutsche Militär bis 1990 an der "Schule für Psychologische Verteidigung" in Euskirchen tätig war und danach Direktor der Strausberger "Akademie der Bundeswehr für Information und Kommunikation" wurde. Den späteren serbischen Ministerpräsidenten Zoran Djindjic baute Hunzinger systematisch zum Hoffnungsträger des Westens auf. Nachdem Djindjic zunächst den NATO-Krieg gegen Jugoslawien begrüßt hatte, förderte er nach dem Sturz Milosevics im Jahr 2000 die Übernahme der serbischen Wirtschaft durch deutsche Konzerne. Hunzinger vermittelte Djindjic "rund 250 Pressegespräche, TV- und Radiointerviews" sowie "zahlreiche Einzelgespräche und Präsentationen bei deutschen Industrievertretern und Politikern" - namentlich bei Scharping und Fischer. Ob der Frankfurter PR-Berater auch deren eingangs erwähnte Propagandalügen formulierte, wie bereits des Öfteren vermutet wurde, konnten Becker und Beham allerdings nicht klären.

Hingegen ist die Herkunft einer weiteren Behauptung, die für die Befürwortung des Krieges durch die deutsche Bevölkerung wesentlich war, mittlerweile gut dokumentiert. Die vom Auswärtigen Amt und anderen staatlichen Stellen finanzierte NGO "medica mondiale" (Köln) lancierte ab 1992 immer wieder Berichte über zehntausende Massenvergewaltigungen bosnischer Frauen in "serbischen Konzentrationslagern", wobei sie von führenden deutschen Politikern unterstützt wurde. Obwohl, wie die Autoren schreiben, die Rede von "Massenvergewaltigungen in serbischen Konzentrationslagern" "seit langem als Medienhysterie entlarvt werden konnte", dient er der vermeintlichen NGO bis heute als "ideologische Existenzgrundlage".

"Embedded NGOs" waren, stellen Becker und Beham abschließend fest, ebenso an der Propaganda gegen Jugoslawien und der "Werbung für Krieg und Tod" beteiligt wie Politiker, Journalisten, PR-Berater und die Repräsentanten des "militärisch-industriellen Komplexes". Heute finanziert das deutsche Verteidigungsministerium verschiedene im von NATO-Truppen besetzten Afghanistan aktive NGOs; die Folge ihrer "zivil-militärischen Zusammenarbeit" mit der Bundeswehr ist, dass sie zunehmend ins Visier der dortigen Aufstandsbewegung geraten.



(english / italiano)


Comitato Internazionale per la Difesa di Slobodan Milosevic
I C D S M
Sofia-New York-Moscow-Belgrade
www.icdsm.org
Fondato il 25 Marzo 2001 a Berlino

20 giugno 2007

S.E. Sig. Boris TADIC,
Presidente della Repubblica di Serbia
S.E. Dr Vojislav KOSTUNICA,
Primo Ministro del Governo della Repubblica di Serbia

Vostre Eccellenze,

dopo che il Tribunale dell'Aia ha eseguito l'assassinio giudiziale
del Presidente Slobodan Milosevic, un uomo che aveva coraggiosamente
difeso la verità e gli interessi del popolo serbo, ci appare
assolutamente inaccettabile ed inappropriato che i membri della sua
famiglia siano adesso soggetti a persecuzione politica.
Siamo anche convinti che i continui ricatti e pressioni esercitate
sul governo serbo da parte del tribunale illegale e dei suoi sponsor
siano solo da disprezzare, e che la pratica del tribunale di di
violare i diritti umani debba essere pienamente denunciata e le
persone responsabili debbano essere chiamate a risponderne.
Tutto questo è importante anche per resistere alle ultime mosse
mirate a staccare la provincia del Kosovo-Metohija dalla Serbia, in
violazione della Carta ONU e della Risoluzione ONU 1244. C'è urgente
bisogno adesso di una vigorosa campagna per difendere l'integrità
territoriale della Serbia.
Speriamo che le Vostre Eccellenze troveranno il modo di opporsi a
questi sviluppi negativi per la Serbia. Agendo a questo scopo,
avreste il nostro sostegno pieno e sincero.

Per conto dell'ICDSM,

Velko VALKANOV, Copresidente (Bulgaria)
Ramsey CLARK, Copresidente (USA)
Sergei BABURIN, Copresidente (Russia)
Klaus HARTMANN, Presidente del direttivo (Germania)


=== ORIGINAL ===

The International Committee to Defend Slobodan Milosevic
I C D S M
Sofia-New York-Moscow-Belgrade
www.icdsm.org
Founded 25 March 2001 in Berlin

20th June 2007

H.E. Mr. Boris TADIC,
President of the Republic of Serbia
H.E. Dr Vojislav KOSTUNICA,
Prime Minister of the Government of the Republic of Serbia

Your Excellencies,

After the Hague tribunal carried out the judicial murder
of President Slobodan Milosevic, a man who had bravely defended the
truth and the interests of the Serbian people, we find it totally
unacceptable and inappropriate that the members of his family are now
being subjected to political persecution.
We are also convinced that the continuing blackmail and
pressure by the illegal tribunal and its sponsors on the Serbian
government deserve only disdain, and that the tribunal's practice of
violating human rights must be totally exposed and the persons
responsible made accountable.
All that is also important to resist the latest moves to
sever the province of Kosovo-Metohija from Serbia, in violation of
the UN Charter and UN Resolution 1244. A vigorous campaign to defend
the territorial integrity of Serbia is urgently needed at this time.
We hope that Your Excellencies will find a way to oppose
these negative developments for Serbia. In acting toward that end,
you would have our full and sincerest support.

On behalf of the International Committee to Defend
Slobodan Milosevic,

Velko VALKANOV, Cochairman (Bulgaria)
Ramsey CLARK, Cochairman (USA)
Sergei BABURIN, Cochairman (Russian Federation)
Klaus HARTMANN, Chairman of the Board (Germany)