Articolo pubblicato, nella traduzione serbocroata, sul nuovo numero (n.13 del 25 maggio 2018) di KOMUNIST, periodico dei "Comunisti di Serbia" (KS)
CHI SIAMO
Il COORDINAMENTO NAZIONALE PER LA JUGOSLAVIA (in sigla "JUGOCOORD" o "CNJ") è una associazione non lucrativa di utilità sociale (O.N.L.U.S.) ufficialmente registrata dal 2007 ma erede di gruppi ed iniziative risalenti agli anni Novanta. In base allo Statuto, essa
è formata da persone, cittadini italiani e stranieri, a vario titolo impegnate sulle problematiche jugoslave, inerenti cioè allo spazio geografico, culturale e politico della disciolta Repubblica Federativa Socialista di Jugoslavia. Jugocoord si fonda su quegli stessi valori su cui è stato fondato mezzo secolo di vita pacifica e di sviluppo della Jugoslavia, contro ogni secessionismo e contro ogni contrapposizione nazionalitaria o etnicistica, a partire dalla Guerra Popolare di Liberazione alla quale, assieme a tutti gli altri, parteciparono anche migliaia di italiani. Con la nostra attività ci prefiggiamo di contribuire anche a rimediare al profondo debito storico e culturale e alla profonda disinformazione sulle vicende jugoslave e del nostro confine orientale che, proprio in Italia, ereditiamo da lunga data, attraverso il nazionalismo italiano post-unitario, le annessioni coloniali ed il fascismo, la guerra fredda, lo smembramento della RFSJ. In questo ci sentiamo in continuità con lo spirito della comune lotta dei partigiani jugoslavi e italiani contro il nazifascismo.
Nata sull'onda delle lotte contro la guerra alla Jugoslavia, la associazione ha sempre mirato a tenere alta l’attenzione sulla questione nel movimento antimilitarista e nella sinistra anticapitalista italiana. Jugocoord perciò aderisce a tutte le principali manifestazioni e campagne contro la guerra, contro l'imperialismo, il razzismo e il neofascismo, partecipando talvolta a cortei , presidi, festival. La sensibilità antifascista di Jugocoord non riguarda solamente il passato, ma anche il risorgere del fascismo nel presente e nel seno stesso dell'Europa e persino della sinistra – di qui anche un dossier e un convegno ("I Falsi Amici", 2013) in cui si è affrontato il problema delle infiltrazioni della destra nazionalista e fascista nelle battaglie antimperialiste. Il lavoro dell’associazione ha gettato luce in tempi non sospetti e spesso in totale solitudine su questioni entrate solo in seguito nella discussione pubblica o almeno nel novero dei temi affrontati dai commentatori più attenti, ad esempio: i meccanismi della disinformazione strategica (“fake news”); le responsabilità occidentali nell’emergere dell’islamismo radicale (e i dubbi sulla dinamica dell’11 Settembre); distorsioni e abusi della “legalità internazionale”; la propaganda italiana su “foibe” ed “esodo”; la strumentalizzazione delle questioni nazionali e i micro-nazionalismi; il dominio tedesco e la fondazione antipopolare e revanscista della Unione Europea; i caratteri neo-coloniali delle nuove “repubblichette” sorte dallo sfascio degli Stati socialisti; i pregiudizi slavofobi dominanti a tutti i livelli, anche accademici, nella nostra realtà culturale e politica.
COSA ABBIAMO FATTO
Il Coordinamento ha dedicato molta attenzione ed energie alla controinformazione su tutti questi temi. Ha prodotto trasmissioni radiofoniche ("Voce Jugoslava" per 25 anni su Radio Città Aperta), newsletter ("Jugoinfo") e un sito internet (https://www.cnj.it/) oramai molto ricco di documentazione, con sezioni dedicate ai bombardamenti NATO del 1999, al carattere internazionale e internazionalista della Resistenza, ai partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana, al caso di Milošević e al Tribunale “ad hoc” dell’Aia… Dall’area balcanica la attenzione di Jugocoord si estende ad altri scenari internazionali o interni e sociali in genere: ad esempio, dopo lo scoppio della crisi in Ucraina/Donbass la associazione è impegnata nella produzione di informazione, promozione e partecipazione ad iniziative pubbliche; negli anni ha aderito ad appelli e mobilitazioni sulla questione palestinese; per quanto riguarda la condizione dei rifugiati Rom in Italia, si è partecipato a manifestazioni ed espresso posizioni con comunicati pubblici ed interpellanze alle istituzioni.
E' difficile passare in rassegna sinteticamente tutte le iniziative e i risultati conseguiti da Jugocoord. Una prima iniziativa pubblica importante del nostro Coordinamento si tenne a Torino il 4 maggio 2002 per presentare, in anteprima assoluta per l'Italia, il documentario della BBC "Fascist Legacy" riguardante i crimini del colonialismo e del fascismo italiano, con una sottotitolazione originale prodotta per l'occasione. Per contrastare il revisionismo storico crescente a proposito delle responsabilità italiane nella II Guerra Mondiale e soprattutto nelle questioni inerenti il cosiddetto Confine Orientale italiano, il Coordinamento ha poi promosso o co-promosso dibattiti e convegni (ad es. a Sesto S. Giovanni -MI- nel 2008 ed il recente "Giorno del Ricordo, un bilancio" a Torino, 2018); ha contribuito alla pubblicazione di Atti ed altri testi, alla costituzione di Comitati e iniziative di controinformazione come il sito dedicato www.diecifebbraio.info , alla produzione della mostra "Testa Per Dente. Crimini Fascisti In Jugoslavia 1941/1945”. Su questi temi, Jugocoord Onlus è stata al centro di polemiche, contestazioni e azioni legali.
L'interesse per le tematiche storiche e della lotta antifascista si traduce anche in interventi di carattere prettamente culturale, cinematografici e teatrali con autoproduzioni (un video sulla figura di Rade Končar), pièce teatrali (“Drug Gojko” di e con Pietro Benedetti, incentrata sulla figura di Nello Marignoli partigiano italiano nella Resistenza jugoslava; “Jasenovac, Omelia di un silenzio”, di e con Dino Parrotta), o noti registi (Lordan Zafranović). Con il regista serbo-istriano Nikola Lorencin ci siamo occupati del volontarismo garibaldino italiano in Serbia ovvero, più in generale, della fratellanza tra i movimenti risorgimentali in Serbia/Jugoslavia e in Italia: su questo nell'ultimo anno abbiamo promosso quattro iniziative pubbliche in altrettante città, ed ulteriori sviluppi sono in cantiere.
Per la controinformazione sulle guerre jugoslave, nostra “ragione fondativa”, abbiamo organizzato convegni – ad es. "Passando sempre per la Jugoslavia...", a Trieste nel 2002, e il Meeting internazionale “TARGET” a Vicenza nel 2009 cioè nel X Anniversario dei bombardamenti della NATO sulla Repubblica Federale di Jugoslavia. Abbiamo inoltre promosso la traduzione, cura e pubblicazione di libri, come ad esempio: "Menzogne di guerra" (di J. Elsässer); "Il Corridoio. Viaggio nella Jugoslavia in guerra" (di J.T.M. Visconti); “In difesa della Jugoslavia” (S. Milošević); “Uomini e non uomini” (G. Jelisić). A latere della campagna di controinformazione abbiamo sostenuto iniziative di solidarietà materiale alle vittime della guerra imperialista e fratricida. Poiché in Italia esiste una pluralità di associazioni dedicate a questo scopo, Jugocoord si è spesso dedicata a divulgare e promuovere le iniziative già avviate da altri, ma in alcuni casi sono stati stanziati nostri fondi per progetti mirati, riguardanti ad esempio: adozioni a distanza dei figli di lavoratori bombardati; creazione di pozzi artesiani per l'approvvigionamento di acqua in Kosmet; sostegno funzionale alla associazione "Medjunarodna Radnička Solidarnost" (UMRS) di Kragujevac; raccolte di aiuti per popolazioni alluvionate. Da alcuni anni, Jugocoord ha preso direttamente in carico iniziative di ospitalità e scambio culturale-didattico con giovanissimi e scuole del Kosovo e della zona di Kraljevo (“Un Ponte Per… Domani!” e “Na More Con Amore”).
Per la difesa della memoria storica e dei valori dell'internazionalismo partigiano, già il 7-8 maggio 2005 a Roma Jugocoord promosse l'incontro internazionale “Partigiani!” nel 60.esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Soci della nostra Onlus sono tra i protagonisti del progetto di riscoperta della vicenda dei partigiani jugoslavi in Appennino e della conseguente pubblicazione del libro “I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana" (Odradek 2011) per la cui promozione la Onlus ha avuto un ruolo-chiave. Il tema viene approfondito e sviluppato sempre di più, come dimostrano ad esempio l'organizzazione nel 2017 a Bologna di un convegno sulla presenza dei partigiani jugoslavi e sovietici nella Resistenza, e la acquisizione di materiale raro su questi temi nel nostro Centro di Documentazione.
COSA STIAMO FACENDO
Quest’ultimo è potuto sorgere grazie a un importante lascito testamentario del compagno Giuseppe Torre, deceduto nel 2014. Abbiamo acquistato una sede sociale a Bologna, denominata Centro di Documentazione "Giuseppe Torre", nella quale sono stati allestiti una Biblioteca e un Archivio e dove svolgiamo attività culturali e formative dedicate ai soci. Nella Biblioteca specialistica hanno trovato posto volumi, in gran parte fuori catalogo o comunque introvabili in Italia, sui rapporti tra le due sponde dell'Adriatico, sull'internazionalismo partigiano, sui paesi socialisti e soprattutto sulla RFS di Jugoslavia, sulla cultura e la storia dei popoli dei Balcani. Nell'Archivio sono ospitati il fondo personale del compagno e amico Dragutin "Drago" Ivanović, partigiano montenegrino internato a Colfiorito e combattente nella Resistenza italiana, materiali del saggista Marco Aurelio Rivelli, della stimata artista Milena Čubraković e di nostri soci.
L'Archivio è a disposizione per ospitare i fondi di ex combattenti, studiosi e militanti che volessero riversarli a noi per impedirne la troppo frequente dispersione o la "sepoltura" presso enti non interessati a valorizzare davvero storie e memorie dell'internazionalismo militante.
Grazie al lascito Torre abbiamo però avviato anche altre importanti campagne.
* Una si chiama "Rete della memoria e dell'amicizia per l'Appennino centrale" ed è mirata al recupero di beni culturali e/o storici di alcuni Comuni dell'Italia centrale colpiti dai recenti terremoti, nei quali vogliamo soprattutto tutelare le memorie della presenza degli antifascisti jugoslavi nel 1941-'44. Il progetto riguarda attualmente i seguenti quattro Comuni:
– Valle Castellana (Abruzzo), area dove tra gli altri fu rifugiato e combattente il già menzionato Drago Ivanović
– Acquasanta Terme (Marche), dove sorge il Cimitero partigiano internazionale di Pozza Umito e Pito con le vittime della strage dell'11 marzo 1944, tra i quali 15 antifascisti jugoslavi
– Monte Cavallo (Marche), dove abbiamo “riscoperto” e vogliamo contribuire al restauro e valorizzazione dell’Eremo della Romita, teatro dell'assalto nazifascista del 20-21 Maggio 1944 ai danni dei partigiani lì radunati (quattro caduti di cui uno jugoslavo)
– Foligno (Umbria), dove abbiamo proposto al Comune la realizzazione di un elemento memoriale presso il sito dell’ex campo di concentramento delle ‘Casermette’ di Colfiorito, dal quale si irradiarono la grande maggioranza degli antifascisti poi rifugiati e protagonisti della Resistenza anche tra Marche e Abruzzo. Per lanciare questa proposta abbiamo in cantiere un convegno con spettacolo teatrale nel sito dell'ex campo di concentramento, da tenere esattamente nel 75.mo anniversario della fuga dal campo, cioè il prossimo 22 settembre 2018.
La campagna "Rete della memoria e dell'amicizia per l'Appennino centrale" ha la potenzialità di coinvolgere un numero ben maggiore di realtà locali, essendo molto vasta l'area flagellata dal sisma del 2016-2017 e stante l'enorme estensione geografica degli eventi riscoperti e descritti nel libro "I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana".
* Già in passato Jugocoord si era occupata di agevolare la pubblicazione in lingua italiana di perle rare della letteratura jugoslava, come "A te mia Dolores” di S. Bozović (trad. G. Scotti, Odradek 2008). Adesso una nostra campagna mirata ha come scopo l’avvio di una collana editoriale, denominata "OrientaMenti". La prima pubblicazione (in stampa) è sul tesoro culturale storico-artistico serbo medievale: si tratta di un testo divulgativo a cura di Rosa D'Amico, storica dell'arte esperta in materia, componente del nostro Comitato Scientifico-Artistico (CSA). Tale collana sarà lo strumento per la pubblicazione di testi di argomento e taglio diverso, da noi prodotti, curati o semplicemente “sponsorizzati”.
* Il nostro Coordinamento ha sviluppato negli anni una radicale critica al “Tribunale ad hoc” dell’Aia, e nelle volontà testamentarie di Giuseppe Torre era esplicitamente previsto che si approfondisse questo filone. In collaborazione con la associazione Sloboda di Belgrado abbiamo perciò avviato un concorso per due premi da conferire a saggi/tesi inedite di analisi critica dell’operato del "Tribunale ad hoc" dell'Aia.
* Sulla questione linguistica serbocroata Jugocoord è intervenuta con documenti, convegni e prese di posizione pubbliche, avvalendosi della consulenza di esperti come la slavista Ljiljana Banjanin. L’associazione ha recentemente avviato corsi di lingua serbocroata nella città di Torino, che è nostra intenzione replicare anche in altre città.
* Infine, abbiamo potuto procedere con donazioni in sostegno a realtà jugoslaviste e dei lavoratori nelle repubbliche ex-federate, tra le quali la associazione "Komunisti Srbije" con la quale ci onoriamo di avere avviato una importante collaborazione.
MODALITA’ DI ADESIONE
In quanto Onlus ufficialmente riconosciuta, ogni anno percepiamo dallo Stato una piccola cifra calcolata in percentuale sulla base del numero dei cittadini che scelgono di indicare noi come beneficiari del “5 per mille” del gettito della loro dichiarazione dei redditi. Tuttavia, ovviamente, per poter realizzare i tanti progetti che abbiamo servono ben altre risorse, ed il lascito di Giuseppe Torre prima o poi non basterà più. Rimane perciò fondamentale anche dal punto di vista economico il contributo di chi aderisce in prima persona alla nostra associazione.
L'adesione alla Associazione è individuale. Possono aderire tutte le persone che condividano gli scopi della Associazione e contribuiscano a conseguirne gli obiettivi con la loro attività personale, volontaria e gratuita.
Per divenire socio ordinario di Jugocoord Onlus è necessario:
– essere presentati da altro socio;
– condividere i contenuti dello Statuto associativo;
– contribuire annualmente con il versamento di una quota associativa di entità non inferiore a 15 euro;
– compilare, sottoscrivere e trasmettere la Scheda di Adesione.
È possibile il tesseramento come simpatizzante. Diversamente dal socio, il simpatizzante non ha bisogno di essere presentato da altro socio, ma non ha diritto di voto, non può assumere cariche sociali, può partecipare alle Assemblee dei Soci solo come osservatore.